L’importanza delle previsioni meteomarine nella pratica del surf è sotto gli occhi di tutti. Se fino a 15 anni fa le condizioni del mare erano note solo a chi si trovava “fisicamente” sulla costa oggi, grazie a siti come ilmeteo.it, altezza, periodo delle mareggiate sono conoscibili con giorni di anticipo. Esiste, però, uno “scarto” tra il dato teorico delle previsioni e l’effettiva “qualità” delle nostre surfate. A creare “l’onda perfetta” concorrono una miriade di fattori, che vanno dalla posizione delle secche (quelle di sabbia si modificano di stagione in stagione) alla presenza di mareggiate collaterali (capaci di rovinare il moto ondoso), fino al posizionamento del minimo barico nel mediterraneo. I surfisti più esperti hanno imparato, quindi, a confrontare il dato delle previsioni con situazioni simili occorse in passato nel loro home-spot. Questo lavoro di comparazione ha generato una serie di “suggerimenti”, piccoli trucchi utili ai surfisti per intuire in anticipo l’effettiva qualità della mareggiata prevista, risparmiando viaggi a vuoto e giorni di ferie. Di seguito ne riportiamo alcuni particolarmente indicati per le mareggiate che proprio in questi giorni stanno interessano le nostre coste.
MAESTRALEIl tempo da NW è frequente nel corso di tutto l’anno (circa 100 gg surfabili/anno), ma surfisticamente più affidabile nel periodo invernale e primaverile. Anche se il fetch è relativamente breve (circa 600km in meno del Libeccio), l’elevato gradiente barico garantisce un buon moto ondoso dalla Liguria alle coste Laziali fino alla Campania ed alla Calabria. In presenza di pressione inferiore a 1000 hPa possiamo quindi aspettarci 24-36 ore di mari ben surfabili (8-12 sec di periodo). La dimensione delle onde sarà eccezionale (oltre 2m) se il minimo ligure-provenzale scende sotto i 985 hPa. In questo caso consigliamo di frequentare point o reef su roccia, capaci di far focalizzare onde di dimensioni notevoli. Sconsigliate le spiagge esposte, soprattutto nelle ore di vento attivo.
LIBECCIOVisto il fetch esteso, (oltre 1000 km) questa configurazione è forse la più gradita ai surfisti. Dopo 36 ore di Libeccio il mare risulta caratterizzato da onde lunghe, superiori ai 2 m e molto potenti. Il periodo è il più alto raggiungibile in mediterraneo e può raggiungere i 12/14 sec, favorendo la focalizzazione di point-break riparati. Solo nel secondo e terzo giorno della mareggiata si consiglia di surfare lungo le spiagge esposte.
SCIROCCONelle zone con fetch esteso lo Scirocco garantisce un moto ondoso formato, caratterizzato frangenti lunghi e ben spaziati (periodo fino a 12 sec), surfabili con successo nei bacini settentrionali (settore Ligure di Ponente, Toscana Meridionale, Lazio ed Adriatico centro-settentrionale) e su tutto lo Ionio. Purtroppo lo Scirocco trova lungo il suo percorso ostacoli naturali costituiti da Sicilia, Sardegna, Elba, Canale d’Otranto, stretto di Messina che rendono la ricerca dello spot giusto più difficoltosa rispetto al Libeccio e al Maestrale. La sciroccata si preannuncia particolarmente intensa quando il minimo scende sotto ai 995 hPa e l’Anticiclone Balcanico presenta valori stabili di 1035-1040 hPa. E tenete d’occhio il Golfo della Sirte (in Libia) se intendete surfare nelle coste ioniche di Calabria, Puglia e Sicilia.
BORAA differenza delle altre mareggiate analizzate, la Bora ha una buona incidenza anche nei mesi estivi ma produce onde corte (4 sec di periodo) e di scarsa qualità. La dimensione dei frangenti tende crescere spostandoci verso sud con condizioni di mare più lungo a partire dalle coste Abruzzesi. Anche Corsica, Sardegna orientale e la provincia di Imperia hanno condizioni discrete con queste mareggiate. Visto il basso periodo e la presenza di forte vento si consiglia di sfruttare queste mareggiate al riparo da moli o dighe foranee, di modo da limitare l’influenza del vento sui frangenti.
Per la mappa completa degli spot italiani e descrizioni particolareggiate delle condizioni meteo più adatte al surf consigliamo la Italian SurfGuide, pubblicata annualmente da SurfNews magazine e reperibile su surfnews.com
Nicola Zanella
Direttore Editoriale