Varese | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
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Regione | Lombardia | |
Territorio | Varesotto | |
Altitudine | 382 m s.l.m. | |
Superficie | 54.84 km² | |
Abitanti | 78.327 (2023) | |
Nome abitanti | varesini o bosini | |
Prefisso tel | 39 0332 | |
CAP | 21100 | |
Patrono | San Vittore il Moro | |
Posizione
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Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Varese è una città della Lombardia, capoluogo dell'omonima provincia.
Da sapere
[modifica]Varese è una piacevole località collinare situata a pochi chilometri dal confine elvetico, con una forte vocazione turistica sviluppata già a inizio del XX secolo quando la realizzazione di collegamenti rapidi con Milano, iniziative ricreative e impianti ricettivi, puntarono a collocarla tra le stazioni di soggiorno di richiamo europeo.
Il caratteristico appellativo di Città Giardino deriva dai numerosi parchi e giardini che si trovano nell'ambito del comune, in gran parte pertinenze di ville ivi edificate tra il XVIII secolo e l'inizio del XX secolo, prima da famiglie di nobili e più recentemente da industriali e rappresentanti dell'alta borghesia, originari soprattutto di Milano.
Cenni geografici
[modifica]La città si trova ai piedi del Sacro Monte di Varese (nelle Prealpi varesine), che fa parte del Campo dei Fiori. A segnare il margine più basso della città l'omonimo lago che la lambisce a livello di alcune frazioni.
Il territorio di Varese da numerosi corsi d'acqua, ed è interessato dal lago di Varese.
Quando andare
[modifica]L'inverno varesino risente poco dell'influenza mitigatrice del Lago Maggiore e degli altri laghi minori della provincia. Le temperature minime tardo-autunnali ed invernali scendono frequentemente, pur di pochi gradi, sotto lo zero. Sono proprio le temperature notturne basse a creare un clima differente alle aree a sud di questa città. Come nelle altre città prealpine lombarde, la nebbia è un fenomeno poco frequente. Dati termici alla mano, Varese è mediamente più fresca rispetto ad altri capoluoghi lombardi delle Prealpi, in special modo nel periodo invernale. Se fino agli anni 1980 la piovosità di Varese è stata tra le più alte d'Italia, con oltre 1500 mm di media all'anno, negli ultimi decenni il quantitativo medio annuale di pioggia si è notevolmente ridotto. Parimenti, in inverno la neve cade negli ultimi anni abbastanza sporadicamente in città.
Come orientarsi
[modifica]Varese è adagiata su sette colli: il Colle di San Pedrino (il quartiere di Bosto) (402 m), il Colle di Giubiano (407 m), il Colle Campigli (453 m), il Colle di Sant'Albino (l'altura di fronte a Bosto a fianco di viale Europa) (406 m), il Colle di Biumo Superiore (439 m), Colle di Montalbano (Villa Mirabello) (411 m) e il Colle dei Miogni (492 m). Il territorio del comune risulta quindi essere compreso tra i 238 e i 1150 m s.l.m.
1 Piazza Monte Grappa è il nodo dove convergono tutte le vie principali della città. La piazza è caratterizzata da architetture del periodo fascista.
2 Piazza del podestà è nel cuore della città.
Frazioni
[modifica]- Santa Maria del Monte
- Velate
- S. Ambrogio Olona
- Masnago
- Lissago
- Bobbiate
- Capolago
- Cartabbia
- Bregazzana
- Bizzozero
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]L'aeroporto più vicino è quello di Milano-Malpensa, ma non esistono collegamenti diretti con Varese. Bisogna prendere il treno fino a Busto Arsizio, Saronno o Milano e da li prendere il treno per Varese. Possono essere convenienti anche gli aeroporti di Milano-Linate e Bergamo Orio al Serio.
In auto
[modifica]Autostrada A8 collega Varese a Milano.
In treno
[modifica]- 1 Stazione di Varese. Sono presenti due distinte linee ferroviarie che collegano Varese con Milano: RFI con collegamenti da Milano Porta Garibaldi e treni che passano da Busto Arsizio e Gallarate, oppure Ferrovienord treni da Milano Cadorna e che passano per Saronno, dirette a Laveno Mombello. Entrambe le linee sono servite da Trenord.
- 2 Stazione di Varese Casbeno.
- 3 Stazione di Varese Nord.
Come spostarsi
[modifica]Con mezzi pubblici
[modifica]I servizi pubblici di linea automobilistici su gomma sulle trattte urbane e le linee di corriera extraurbana sono congiuntamente offerte dalle società Autoservizi G.L.C. SpA, Autolinee Varesine Srl e Baldioli Attilio SpA come Consorzio Trasporti Pubblici Insubria (C.T.P.I.).
- 4 Consorzio Trasporti Pubblici Insubria S.c.a.r.l. (C.T.P.I.), Via Bainsizza 27, Varese, IT 21100, ☎ 39 0332 731110, fax: 39 0332 330720, [email protected]. https://www.ctpi.it/it/Servizi-urbani/Tariffe-urbane.htm. La Biglietteria principale si trova in Piazzale Trieste a Varese.
Linee autobus urbane: Varese dispone di linee di Autobus urbano che servono il territorio comunale, contrassegnate da lettere alfabetiche.
- 5 Funicolare Vellone-Sacro Monte. Collega la valle del Vellone con il borgo di Santa Maria del Monte. L'impianto copre un dislivello di 167,4 metri fino al capolinea a monte, situato a 800 metri sul mare, con un percorso lungo 390 metri.
In taxi
[modifica]Cosa vedere
[modifica]Nata in epoca romana, Varese gode del titolo di "città giardino" grazie alle numerosissime ville sorte sui colli circostanti la città.
Di interesse storico sono inoltre le sei porte che nel XIII secolo permettevano l'ingresso a Varese: la porta Rezzano, la porta Milano, la porta Regondello, la porta della Motta, la porta di San Martino e la porta Campagna. Interessante è anche il mercato della Motta, che già in passato si svolgeva di lunedì e che è uno dei più importanti della regione. Molto importante per il turismo è la funicolare che collega Varese con il Sacro Monte.
Architetture religiose
[modifica]- 1 Basilica di San Vittore, Piazza San Vittore. Edificata tra XVI e XVII secolo su struttura trecentesca: il presbiterio fu eretto nel 1542 e il corpo della chiesa su progetto di Pellegrino Pellegrini nel 1580. A latere sorge altresì il relativo campanile, progettato da Giuseppe Bernascone e ultimato nel XVIII secolo, che con i suoi oltre 77 metri d'altezza è il più elevato edificio della città di Varese.
- 2 Battistero di San Giovanni, Piazza Canonica, 7 (A fianco della basilica). Eretto tra XII e XIII secolo. All'interno sono presenti testimonianze del preesistente edificio esagonale risalente all'VIII-IX secolo. Al centro, sopra la vasca battesimale del VII-VIII secolo, è la fonte ottagonale monolitica scolpita da un maestro campionese attivo tra il Duecento e Trecento. Sull'altare una Madonna in trono e santi di maestro vercellese del XVI secolo.
- 3 Chiesa di San Martino. Parte di un ex-monastero benedettino con affreschi di Francesco Maria Bianchi (1689-1757) e Pietro Magatti (1687-1765).
- 4 Chiesa di Sant'Antonio alla Motta, Piazza della Motta. Edificata nel 1606-1614 attraverso la trasformazione di un preesistente oratorio su progetto di Giuseppe Bernascone (1565-1627), con interventi interni dei pittori Giuseppe Baroffio e (in misura minore) Giovanni Battista Ronchelli.
- 5 Chiesa di san Giuseppe, piazza San Giuseppe. Edificata come oratorio nel corso del 1504. L'interno è arricchito da preziosi affreschi seicenteschi di Giovan Battista Del Sole, Melchiorre Gherardini e Giovanni Battista Ronchelli, autore degli affreschi sulla parete del coro. La tela nella parete centrale, risalente alla prima metà del Seicento, è attribuita invece a Giulio Cesare Procaccini.
- 6 Chiesa della Madonnina in Prato, Piazza Madonnina in Prato (A poca distanza dal centro storico, in località Biumo Inferiore). Le prime notizie risalgono al 1574, in occasione di una visita pastorale nel borgo di San Carlo Borromeo. All'interno dell'edificio è conservato un pregevole affresco tardogotico, forse parte di un'edicola votiva, raffigurante la Vergine in trono con Bambino, e numerosi affreschi di Antonio Busca risalenti al 1667. La facciata della chiesa fu eseguita invece tra il 1678 e il 1686 in pietra arenaria di Viggiù.
- Chiesa della Madonnina in Prato
- Chiesa di San Giorgio
- 7 Chiesa di San Giorgio (Biumo Superiore). Interessante per alcuni affreschi del XIV-XV secolo e una "Adorazione con Bambino" di Pietro Magatti.
- 8 Santuario della Schiranetta (Oratorio), Casbeno.
- 9 Chiesa di Sant'Imerio (quartiere di Bosto). Edificio risalente all'XI secolo con affreschi quattrocenteschi e un sarcofago in pietra scolpito dei secoli XI-XII.
- 10 Sacro Monte. Importante complesso concepito nel tardo Cinquecento da Giovanni Battista Aguggiari come sistemazione del preesistente percorso pedonale per il santuario di Santa Maria del Monte. Si tratta di una via sacra di circa due chilometri fiancheggiata da 14 cappelle votive che ripercorrono i misteri del Rosario. Realizzate a partire dal 1604 da Giuseppe Bernascone, dal 2003 il complesso è stato inserito con gli altri nove sacri monti di Piemonte e Lombardia nella lista UNESCO del patrimonio dell'umanità. Le cappelle, come i Misteri del Rosario, sono divise in gruppi di cinque, separati tra loro da archi trionfali e da fontane per il ristoro dei pellegrini. Le cappelle sono quattordici, una in meno dei Misteri del Rosario, poiché il santuario – meta del percorso – assume la funzione di quindicesima ed ultima cappella, grazie alla costruzione avvenuta in quegli anni, di un nuovo altare in marmo dedicato alla Incoronazione della Vergine, che racchiude una trecentesca statua lignea, icona oggetto di speciale venerazione.
Il percorso devozionale si conclude ad oltre 800 metri di altezza nell'abitato di Santa Maria del Monte. Qui spicca il santuario, sorto su una chiesetta di remote origini e realizzato dal 1472 su disegno di Bartolomeo Gadio. Il prezioso interno dell'edificio conserva affreschi di Giovan Mauro della Rovere e Antonio Busca. La chiesa, meta del pellegrinaggio, risale al Medioevo e conserva, sotto il presbiterio, una cripta romanica databile intorno all'XI secolo. L'interno è d'impianto barocco, e le navate sono opera di Giovanni Battista della Rovere, del comasco Giovanni Paolo Ghianda, nonché dei fratelli Giovanni Battista e Giovanni Francesco Lampugnani, questi ultimi autori di alcuni affreschi alla XII cappella e nella chiesa dell'Immacolata Concezione, posta a inizio della via Sacra.
Oltre al campanile del santuario, ideato da Giuseppe Bernascone nel 1599, rilevante è la fontana del Mosè, costruita per rendere esecutiva una deliberazione assunta dall'Amministrazione del Santuario nel 1803. Posta al termine del percorso devozionale, la fontana - ideata dall'architetto Francesco Maria Argenti di Viggiù e dallo scultore ravennate Gaetano Monti - è formata da un prospetto neoclassico impostato su un alto basamento a bugne regolari. Terminata nel 1834 non fu mai completata mancando due statue in posizione seduta ai lati del piedistallo e quattro sulla balaustra in corrispondenza delle colonne. Il monumento ha alla base una vasca che riceve acqua sorgiva da una testa leonina. - 11 Chiesa di Santo Stefano, Via Porto Rose, Bizzozero. Pregevole esempio di romanico lombardo del X-XI secolo.
- 12 Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, Via San Cassiano, Avigno. Caratterizzata da un affresco trecentesco su una parete esterna.
Architetture civili
[modifica]- 13 Palazzo Estense (Palazzo Ducale, Municipio di Varese), Via Luigi Sacco 5, ☎ 39 033 2255111, fax: 39 033 2255357, [email protected]. gratuito. Lun-Gio 08:00-12:30 e 14:30-16:50, Ven 08:00-12:30. Palazzo Estense, un tempo residenza di corte nel 1882 è stato acquisito dal comune di Varese ed è sede del municipio e della biblioteca civica. Il superbo parco in stile francese e italiano è ora un giardino pubblico.
- 14 Palazzo Pretorio, piazza del Podestà.
- 15 Villa Recalcati, [email protected]. Edificata nella prima metà del XVIII secolo, poi ampliata nel corso del 1756-75, fu concepita come albergo di lusso, ora è sede della Provincia di Varese e della Prefettura.
- 16 Villa Torelli Mylius (Villa Mylius), Via Fiume 38. Già di proprietà dei Padri Gesuiti di Varese, nel 1773 la villa e il parco furono ceduti al notabile Francesco Torelli, che la trasformò da modesto edificio in una vera e propria villa, poi venduta nel 1905 all'industriale Giorgio Mylius. Con la sua morte la proprietà venne frazionata tra vari eredi, che nel 1946 si accordarono per cederla al varesino Achille Cattaneo, e da lui donata all'amministrazione. Oggi è presente un pregevole parco.
- 17 Villa Toeplitz, Viale Giovanbattista Vico. Considerata una delle più belle ville con parco pubblico della città. Il complesso prende nome da Giuseppe Toeplitz (1866-1938), banchiere di origini polacche che l'acquistò nel 1914. Già modesta residenza di campagna della famiglia tedesca Hannesen, venne ampliata dal Toeplitz quando nel secondo dopoguerra la moglie Edvige Mrozowska e il figlio Ludovico la vendettero ai fratelli Mocchetti di Legnano. Il complesso con l'elegante parco all'italiana passò al Comune di Varese nel 1972.
- 18 Ville Ponti, Piazza Litta 2, Biumo Superiore. Edificate tra il 1850 e il 1870 su progetto dell'architetto milanese Giuseppe Balzaretto (1801-1874), furono ristrutturate nel 1976 e convertite in un importante centro congressuale. L'edificio principale, immerso in un pregevole parco pubblico, è decorato internamente da Giuseppe Bertini (1825-1898), mentre la villa neoclassica detta "Fabio Ponti" - l'edificio più antico dell'intero complesso - è ricordata per essere stata il quartier generale di Garibaldi nel 1859.
- 19 Villa Menafoglio Litta Panza (Villa Orrigoni Menafoglio Litta Panza), Piazza Litta, 1, [email protected]. Costruita a partire da metà Settecento per iniziativa del marchese Paolo Antonio Menafoglio, è uno degli esempi meglio conservati di casa di villeggiatura di tutto il territorio varesino, sia dal punto di vista dell'architettura sia da quello dell'importanza territoriale. La villa con il giardino all'italiana fu in parte trasformata nel periodo napoleonico (salone neoclassico) insieme al parco a cui furono aggiunte delle parti sistemate all'inglese. Annoverata dal 1996 come bene tutelato dal FAI, attualmente l'edificio ospita la collezione d'arte contemporanea della famiglia Panza.
- 20 Villa Dandolo (Villa Oppliger o Villa Selene), via Walder, 18.
- 21 Villa Kevenhueller, Via Giuseppe Vincenzo Walder, 18.
- 22 Villa Baragiola. Da menzionare soprattutto per il parco all'inglese. Sul lato nord, all'ombra del monte Campo dei Fiori, nel 1895 l'avvocato Andrea Baragiola inaugurò uno dei primi ippodromi italiani, che si estendeva sino all'area oggi occupata dallo stadio "Franco Ossola" e al suo ampio parcheggio. La villa, d'impianto Ottocentesco, fu ristrutturata nei primi anni trenta e ancora nel decennio successivo, quando fu destinata a seminario di ordine religioso. Passata al Comune di Varese nel 2001, oggi ospita una parte dei suoi uffici, mentre il parco è aperto al pubblico.
- 23 Villa Augusta. Edificata nella seconda metà dell'Ottocento. Già di proprietà Testoni, passò all'Ospedale di Circolo di Varese e poi, il 30 settembre 1952, fu ceduta all'ordine delle suore Ausiliatrici del Purgatorio di Roma. Acquistata dall'amministrazione comunale il 12 dicembre 1968, la villa ospita un'azienda municipalizzata, mentre il parco è aperto al pubblico dal 5 aprile 1970.
- 24 Castello di Belforte. Il toponimo, contrazione di "Bellum-Fortis", sarebbe di derivazione romana e confermerebbe l'esistenza di una postazione militare precedente al periodo medievale. La documentazione registra la presenza di una fortificazione esistente già nel 1164, con funzione di baluardo e vedetta delle vie lungo l'Olona. Agli inizi del XV secolo la proprietà passò nelle mani della famiglia Biumi, che alla metà del Seicento trasformò l'edificio in una lussuosa residenza di notevole pregio architettonico, dotata di un porticato rimasto incompiuto. Nel 1660, la dimora è attestata ancora come un complesso dotato ancora tanto dei tratti fortilizi quanto di quelli di una residenza di campagna. Abbandonato nel corso dei secoli, oggi è un complesso diroccato in attesa di restauri.
- 25 Torre di Velate, Via alla Torre. Un borgo fortificato esistente fin dall'epoca tardoromana ("castrum de Vellate") - si trova una delle più belle testimonianze medievali presenti sul territorio. Si tratta di una torre risalente all'XI secolo che, inserita nell'antica struttura difensiva del Limes prealpino, era destinata a presidio militare della sottostante via per Angera e il lago Maggiore. La struttura, in pietra viva, con pianta quadrangolare, raggiunge i 33.50 metri d'altezza, con cinque piani fuori terra serviti da un articolato corpo scale posto sul lato orientale. Il poderoso fortilizio, del quale rimangono solo due lati e uno soltanto è integralmente conservato, fu gravemente danneggiato alla fine del XII secolo dai milanesi vittoriosi sulle milizie imperiali e sugli alleati del Barbarossa, tra i quali figuravano i nobili di Velate. Attualmente la torre, che costituisce un punto fermo nel paesaggio collinare dei dintorni di Varese, è proprietà del Fondo per l'Ambiente Italiano.
- 26 Torre Civica (Torre Littoria o del Littorio), Piazza Monte Grappa. Progettata in stile razionalista dall'architetto romano Mario Loreti (attivo in città fino al 1942), nel quadro della vasta opera di riqualificazione del centro cittadino avviata sotto l'amministrazione fascista in occasione della promozione di Varese a capoluogo di provincia, fu costruita tra il 1937 e il 1938. La torre presenta un aspetto spoglio e squadrato: i muri esterni, rivestiti di serizzo della valle Antigorio, descrivono un profilo sfalsato costituito da due parallelepipedi sovrapposti (uno occidentale, che termina a livello della terrazza, ed uno orientale, che arriva fino al tetto). Sul lato rispondente sulla piazza, all'altezza del secondo piano, venne costruito un palco per comizi in porfido rosso, sormontato da un altorilievo marmoreo recante lo stemma cittadino. Al di sotto della terrazza sommitale, sui lati "lunghi" della torre (settentrione e meridione) sono collocati due quadranti d'orologio retroilluminati.
- 27 Camera di commercio, Piazza Monte Grappa. Edificio di epoca fascista sulla centralissima Piazza Monte Grappa con un bel rilievo di donna e cavallo alato.
- 28 Arco Mera. Passaggio pedonale ad arco con Memoriale ai caduti.
Musei
[modifica]- 29 Museo civico archeologico e Sezione Risorgimentale dei Musei Civici di Varese (Villa Mirabello), Piazza della Motta, 4.
- 30 Museo Civico d'Arte Moderna e Contemporanea (Castello di Masnago), Via Cola di Rienzo, 42. Conserva opere di numerosi artisti moderni e contemporanei pervenute da alcune illustri famiglie varesine. Forte è l'impronta della cultura pittorica lombarda ottocentesca e del primo Novecento con opere di Francesco Hayez, Giuseppe Bertini, Tranquillo Cremona, Giacomo Balla e Giuseppe Pellizza da Volpedo. Oltre alla stagione pittorica sei-settecentesca, documentata dalle opere di Giulio Cesare Procaccini, del Morazzone e da Pietro Antonio Magatti, è da segnalare anche la sezione del Novecento varesino con i lavori di Innocente Salvini, Domenico De Bernardi e Leo Spaventa Filippi.
La massiccia torre quadrata del XII secolo testimonia lo scopo difensivo del complesso architettonico, sviluppato nel corso del Quattrocento e completato con un'ala Sei-Settecentesca che ha dato all'antica fortezza l'attuale aspetto di una dimora signorile. Dal XV secolo residenza dei Castiglioni, famiglia originaria del vicino borgo medievale di Castiglione Olona, la scomparsa del casato a inizio Novecento con la morte del marchese Paolo Castiglioni Stampa segnò il passaggio del castello ad Angelo Mantegazza di Varese, quindi alla famiglia Panza negli anni sessanta e infine al Comune nel 1981 che lo ha destinato a sede del Museo d'arte Moderna e Contemporanea. All'interno dell'edificio sono conservati rari esempi di affreschi profani in Lombardia, espressione dello stile gotico internazionale. Di notevole interesse, per la straordinaria ricchezza di specie vegetali, il parco del castello, un vero e proprio giardino botanico con oltre un centinaio di alberi a arbusti, tra i quali spiccano maestosi esemplari di leccio e corbezzolo. - 31 Museo civico archeologico di Villa Mirabello, Piazza della Motta, 4, [email protected]. Raccoglie materiali dalla preistoria all'alto Medioevo, provenienti da collezioni, scavi e scoperte casuali, che lo rendono un prestigioso centro riconosciuto a livello scientifico. Ospita inoltre una biblioteca archeologica e storico-artistica aperta al pubblico con un patrimonio di oltre 10.000 pubblicazioni tra monografie e riviste di settore.
- 32 Casa-museo Lodovico Pogliaghi, Via Beata Giuliana 5 (Sacro Monte di Varese). Fu residenza dell'artista milanese Lodovico Pogliaghi (1857-1950), ed è testimonianza dell'eclettismo ottocentesco. La casa raccoglie gli oggetti più disparati per epoca e area geografica raccolti da Pogliaghi nei suoi frequenti viaggi in giro per il mondo. Di particolare interesse alcune sculture del Giambologna, due tele del Magnasco e un bozzetto in terracotta del Bernini, nonché vari reperti archeologici e una significativa collezione di tappeti antichi.
- 33 Museo Baroffio e del Sacro Monte, Piazzetta Monastero, [email protected]. Riaperto nel 2001 dopo una chiusura decennale, fu inaugurato nel 1936 dal card. Ildefonso Schuster con il lascito del barone Giuseppe Baroffio dall'Aglio (1859-1929). Tra le numerose opere conservate spiccano dipinti di Camillo Procaccini, Bartolomeo Schedoni, Pietro Antonio Magatti, nonché lavori di maestri del XX secolo quali Aldo Carpi, Aligi Sassu e Renato Guttuso, conservati in una sezione di arte sacra contemporanea voluta da mons. Pasquale Macchi.
Fuori dal centro abitato
[modifica]- 34 Osservatorio astronomico G.V. Schiaparelli. Fu fondato nel 1956 da Salvatore Furia e dedicato all'astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli. Si tratta di un complesso che sorge sul monte Campo dei Fiori ad oltre 1200 m di altezza, immerso in un importante giardino botanico di circa sessanta ettari, destinato a ricreare un habitat prealpino, incrementandone la biodiversità. L'osservatorio ospita un piccolo museo con fotografie e oggetti astronomici.
Eventi e feste
[modifica]Cosa fare
[modifica]- 1 Palestra XXV Aprile.
Acquisti
[modifica]Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Stadio Franco Ossola.
- 2 Palasport Lino Oldrini.
- 3 Ippodromo Le Bettole.
- 4 PalAlbani.
- Piscina comunale Fausto Fabiano.
Dove mangiare
[modifica]Prezzi medi
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Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Farmacie di Turno
[modifica]Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui
- Comando Provinciale Carabinieri, Via A. Saffi 55, ☎ 39 0332 4501.
- Questura di Varese, Piazza della Libertà 2, ☎ 39 0332 801111.
- Polizia Locale, Via Sempione 20, ☎ 39 0332 283000.
Come restare in contatto
[modifica]Tenersi informati
[modifica]- La Prealpina — Quotidiano e giornale online di Varese e provincia.
- Varesenews — Giornale online di Varese e provincia.
- Radio Missione Francescana — Radio di Varese, si ascolta fino a Luino, Novara e Milano attraverso la diffusione di sei frequenze.
- Rete 55 — Televisione di Varese e dintorni, visibile in quasi tutta la Lombardia.
Nei dintorni
[modifica]Itinerari
[modifica]- Varese fa parte della Strada dei Sapori della Lombarida, un percorso di promozione turistica enogastronomica, lungo circa 150 kilometri e riconosciuto dalla Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Varese su un territorio di 56 comuni, toccando tra questi: Veddasca, Maccagno, Luino, Ponte Tresa, Cunardo, Porto Valtravaglia, Laveno Mombello, Cuveglio, Cassano Valcuvia, Brinzio, Valganna e Arcisate.
Altri progetti
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