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Oman
Vista della città di Sur, con i ricostruiti forti portoghesi del XVI secolo che punteggiano il paesaggio
Localizzazione
Oman - Localizzazione
Stemma e Bandiera
Oman - Stemma
Oman - Stemma
Oman - Bandiera
Oman - Bandiera
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Oman è un sultanato del Medio Oriente che confina con gli Emirati Arabi Uniti a nord-ovest, con l'Arabia Saudita a ovest e con lo Yemen a sud-ovest. Si affaccia sul Mar Arabico a sud e a est e sul golfo dell'Oman a nord-est. All'Oman appartengono anche le exclavi di Madha e Musandam, che confinano con gli Emirati Arabi Uniti; la seconda è bagnata dallo stretto di Hormuz e dal golfo dell'Oman.

Da sapere

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Dal XVII secolo l'Oman ha avuto un proprio impero coloniale, in competizione con Portogallo e Regno Unito per il controllo del Golfo Persico e dell'Oceano Indiano. Nel XIX secolo, periodo del massimo splendore, l'influenza politico-economica di questo impero arrivò in Iran, Pakistan e, a sud, Zanzibar.

Il Novecento vide invece il forte declino economico del sultanato, la cui prosperità si era basata sul fatto di essere un fiorentissimo mercato di armi e schiavi, attività entrate in crisi.

A causa di questa decadenza l'Oman cadde sotto la pesante influenza del Regno Unito, diventando parte del suo Impero come protettorato fino al 1971. Tradizionalmente il sultanato è vicino a Regno Unito e Stati Uniti, ma ha sempre conservato la sua sovranità e mantiene oggi una politica estera indipendente.

Fino a che il sultano Qābūs bin Saʿīd Āl Saʿīd non ha esiliato suo padre (il precedente sultano) nel 1970, l'Oman era una nazione sottosviluppata, quasi completamente chiusa al pubblico e mal manipolata dagli inglesi, anche se mai annessa all'impero. Qābūs ha sviluppato e diffuso l'istruzione, i lavori pubblici e il turismo in tutto l'Oman.

Il sultanato è considerato uno dei più sviluppati e stabili tra i paesi arabi.

Cenni geografici

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Situato all'estremità orientale della penisola arabica l'Oman dispone di un'ampia facciata marittima sul golfo omonimo e sul Mare Arabico. La catena dei Monti Ḥajar la cui massima cima sfiora i 3.000 m. si erge nel settentrione del paese, formando una sottile pianura costiera dove sono situate la capitale e la regione adiacente di Al Batinah, la più popolata del Paese e anche la più fertile.

La costa a sud di capo Ras' Al Hadd, estrema punta orientale della penisola arabica, è alta, rocciosa e quasi del tutto priva di insediamenti, con un'eccezione per l'isola di Maṣīra che conta 12.000 abitanti. Il resto del paese è un tavolato dominato da un deserto a volte roccioso (hamada), a volte sabbioso e inciso profondamente dal corso di numerosi wadi (in italiano anche uadi).

La penisola di Musandam, situata in una posizione strategica sullo Stretto di Hormuz, è separata dal resto del Paese da un tratto di costa appartenente agli Emirati Arabi Uniti: si tratta perciò di una exclave.

Un'altra exclave all'interno del territorio degli Emirati Arabi Uniti è Madha, che si estende per 75 km² ed è situata a metà strada fra la penisola del Musandam e l'Oman propriamente detto. Madha, che appartiene alla wilaya di Musandam, si trova sulla strada costiera orientale tra Dibba e Fujaira ed è circondata dall'emirato di Sharja.

All'interno della enclave omanita di Madha si trova inoltre un'enclave degli Emirati Arabi Uniti, nota come Nahwa, appartenente all'emirato di Sharjah e formata da un piccolo centro con una quarantina di case. Questi confini, così complessi, vennero definitivamente stabiliti solo nel 1969.

Quando andare

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Dicembre e i mesi invernali in genere costituiscono il miglior periodo per una visita in Oman, poiché la latitudine del Paese è quasi interamente compresa nella fascia tropicale. Le precipitazioni atmosferiche sono quindi irrisorie e il periodo fortemente consigliato per visitare il Paese va da metà ottobre alla prima settimana di marzo proprio nel periodo delle pochissime piogge e del sole meno intenso.

In estate il termometro si attesta su valori oltremodo elevati con un clima tropicale arido. A peggiorare la situazione concorre un vento caldo, detto Gharbi, che proviene dal deserto. Nel periodo da maggio a settembre nelle zone desertiche più interne c'è un caldo torrido (oltre 45 °C) tendente all'afoso man mano che ci si avvicina alla costa per via dell'accentuata evaporazione dell'acqua marina e dell'assenza di piogge che stemperino, come ad esempio accade a Mascate. Qui si contemplano temperature massime medie di 35/40 °C ma la temperatura percepita può arrivare e talora superare i 60 °C nel corso di alcuni periodi.

Per quanto i cicloni siano rari nella zona, nel giugno del 2007 si abbatté sulla costa meridionale del paese il ciclone Gonu, dalla portata eccezionale.

Le precipitazioni annue medie di Mascate sono intorno ai 100 mm, che cadono per lo più nel mese di gennaio. Il Governatorato del Dhofar è soggetta al monsone sudoccidentale con una piovosità sensibilmente maggiore da fine giugno a ottobre, in concomitanza con la stagione delle piogge.

Mentre le zone di montagna ricevono pioggia più abbondante, alcune parti della costa, in particolare presso l'isola di Maṣīra, non ricevono affatto pioggia nel corso di un intero anno.

Gli alberghi dell'Oman praticano tariffe di alta stagione nel periodo invernale. D'estate i prezzi si abbassano vistosamente con unica eccezione il centro balneare di Salalah all'estremo sud del Paese.

Cenni storici

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Una tomba ad al-'Ayn, Patrimonio dell'Umanità

Prima dell'Islam

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Il più antico insediamento umano in Oman risale all'età della pietra.

Tavolette sumere si riferiscono ad un Paese chiamato Magan, noto per le sue antiche miniere di rame. L'attuale nome del Paese si ritiene che provenga dalle tribù arabe che migrarono sul suo territorio dalla regione Uman dello Yemen. Molte tribù si stabilirono in Oman per condurre una vita basata su pesca, pastorizia o allevamento e ai giorni nostri alcune famiglie dell'Oman sono in grado di rintracciare le loro radici ancestrali in altre parti d'Arabia.

Dal VI secolo a.C. all'arrivo dell'Islam nel VII secolo d.C., l'Oman è stato controllato o influenzato da tre dinastie persiane: Achemenidi, Parti e Sassanidi. Intorno al 250 a.C. la dinastia dei Parti ha portato il Golfo Persico sotto il loro controllo ed ha esteso la loro influenza fino all'Oman e stabilendoci dei presidi.

L'arrivo dell'Islam

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Nel III secolo d.C. i Sassanidi successero ai Parti, dominando la zona fino all'ascesa dell'Islam quattro secoli più tardi, entrando a far parte del Califfato degli Omayyadi. Già prima del 700 molti oppositori degli Omayyadi si rifugiarono in Oman. Fra questi si distinsero in primo luogo coloro che appartenevano a una corrente dell'Islam detta ibadita.

Con il crollo della dinastia omayyade nel 751 fu fondato un imamato che, con alterne vicende, durò fino alla metà del XX secolo. Per molti secoli la storia dell'Oman è assai complessa proprio per il continuo contrasto con il potere centrale del Califfo, ma anche per i contrasti interni che si sono susseguiti sia fra diverse tribù che fra diversi gruppi di potere primo fra tutti quello fra gli imam e i sultani.

Colonialismo portoghese e le mire persiane

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Il Palazzo del Sultano a Zanzibar, un tempo capitale dell'Oman e residenza dei suoi sultani

La ricca terra dell'Oman fu oggetto delle mire espansionistiche del Portogallo, che lo sottrasse al regno di Hormuz. Nel 1508 i Portoghesi rasero al suolo Qalhat e conquistarono Mascate, il principale porto del Paese, facendone la capitale. I Portoghesi, insediatisi sulla costa dove innalzarono numerosi forti, ancor oggi visibili, espansero il loro potere conquistando Sohar nel 1616. Potere che mantennero, nonostante i continui scontri con i Persiani e gli Inglesi, fino al 1650 quando, dopo una lunga guerra, furono costretti ad abbandonare definitivamente Mascate.

Agli inizi del XVII secolo il Paese visse una fase di sviluppo e di espansione tanto che nel 1698 l'Oman s'impadronì dell'isola africana di Zanzibar e di una rilevante porzione della costa orientale africana. Ma questo periodo di prosperità fu, con il tempo, interrotta da una serie di contrasti per la successione al governo del Paese. I Persiani, sempre interessati al controllo della costa occidentale del Golfo persico, approfittarono della richiesta di aiuto giunta loro da parte dell'Imam Sayf bin Sultan per conquistare l'Oman (1737-1738) riuscendo a impadronirsi del governo.

La presenza britannica

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Nel XVIII secolo l'Oman trascorse un periodo di sviluppo e di espansione arrivando a controllare il Belucistan. Tale situazione è stata resa possibile grazie ai buoni rapporti commerciali con l'India e la Compagnia delle Indie orientali nonostante perdurasse l'ostilità con i Persiani anche con l'intervento del Sultano a fianco degli Ottomani per la conquista di Bassora. Alla morte di Sultan bin Ahmad nel 1856 scoppiò un conflitto fra i figli per la successione che determinò la divisione del sultanato, per cui vennero costituiti il Sultanato dell'Oman e il Sultanato di Zanzibar, che però fu presto sopraffatto dalle potenze coloniali europee mentre l'Oman andò perdendo il controllo sui possedimenti orientali a causa dell'espansione del potere britannico, tant'è che nel 1861 il rappresentante del Governo britannico assunse il titolo di Sultan. Per buona parte del 1900 la Gran Bretagna godette di un trattamento di favore per quanto riguardava il commercio, la tassazione e la navigazione. Nel 1959 la Gran Bretagna aiutò il Sultano Saʿīd bin Taymur a mettere definitivamente fine al potere degli Imam. Fra il 1960 e il 1965 la "questione dell'Oman" concernente la presenza britannica in quel Paese fu presa in esame a più riprese dall'ONU, giungendo infine a imporre alla Gran Bretagna di sospendere qualsiasi interferenza nella vita politica e commerciale dell'Oman in nome del principio di autodeterminazione dei popoli.

Il sultanato dell'Oman

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Il 24 luglio del 1970 Sa'id bin Taymur, che aveva condotto una politica isolazionista e fortemente reazionaria, fu deposto dal figlio Qābūs bin Saʿīd Āl Saʿīd. Basti pensare che la schiavitù era ancora in uso e che le entrate del petrolio erano utilizzate soltanto a scopi militari, bloccando così lo sviluppo economico del Paese. Sempre nel 1970 il Paese assunse il nome di Sultanato dell'Oman. Sin dal suo insediamento il Sultano Qabus ha fatto molto per migliorare la situazione economica del paese e mantenere buoni rapporti con tutti gli stati mediorientali, dotando inoltre l'Oman di un'Assemblea bicamerale con limitati poteri legislativi, introducendo la figura del Primo Ministro e portando a una prima concessione di diritti civili agli abitanti.

Lingue parlate

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La Sultan Qaboos Highway in direzione Mascate, con le indicazioni scritte in arabo e inglese

La lingua ufficiale è l'arabo, ma la maggior parte degli omaniti parlerà un buon/eccellente inglese, in modo particolare nelle zone turistiche e nelle città. Vi sono alcune minoranze che parlano altre lingue originarie. Nel Governatorato del Dhofar si parlano alcune lingue sudarabiche, come il Mehri o lo Shehri, che appartengono a un ramo delle lingue semitiche ma diverso da quello dell'arabo. Il beluci è diffusamente parlato. La presenza di un gran numero di espatriati malesi provenienti dallo Stato indiano del Kerala ha fatto del malese una lingua di primo piano. La presenza storica di commercianti indiani ha fatto sì che l'hindi sia capito in alcune aree urbane.

La conoscenza dell'inglese è diffusa al punto che insegne e indicazioni stradali sono riprodotti sia in arabo sia in inglese. Un viaggiatore anglofono non dovrebbe avere difficoltà linguistiche, a meno che non viaggi davvero fuori dai sentieri battuti.

Cultura e tradizioni

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Gli omaniti sono gente amichevole e molto accoglienti e servizievoli con i visitatori. A loro volta i turisti dovrebbero rispettare i modi e le tradizioni del popolo dell'Oman. Per questa ragione valgono le regole comportamentali dei paesi islamici.

Gli omaniti sono orgogliosi sia dei rapidi progressi del loro Paese che del loro patrimonio in qualità di una delle grandi nazioni marinare. Ottime scuole e ospedali, buon governo e miglioramento delle infrastrutture sono tutte caratteristiche importanti di questa nazione che un tempo fu introversa e chiusa.

Il paese presenta una peculiarità rispetto alle altre nazioni musulmane, la maggioranza degli abitanti professa l'islam ibadita, ossia la terza interpretazione dopo il sunnismo e lo sciismo. Gli ibaditi infatti sostengono che il comando di una comunità non spetti ad un discendente del Profeta ma alla persona più degna. A parte alcune differenze dottrinali gli omaniti sono dei musulmani moderati e i loro luogo più sacro dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme è la Grande Moschea di Mascate.

Aspetti identitari beduini

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Vi sono diversi aspetti identitari che accomunano le popolazioni arabo-beduine di vari paesi tra cui l'Oman. Questa identità si è costruita nel tempo a fronte di uno stile di vita nomade tra aree desertiche o semi-desertiche, dove la pratica quotidiana era legata ai commerci, alla caccia e alle pratiche religiose. Innanzitutto gli arabi indossano tradizionalmente il loro copricapo e la lunga veste, così come le donne mantengono delle vesti che ricoprono tutto il corpo. Retaggio del passato è una certa familiarità con la falconeria, il possesso di cavalli (quelli arabi sono tradizionalmente i cavalli più ricercati) e la vita in tenda. Tutti questi elementi sopravvivono con fatica nella pratica quotidiana, perché ridimensionati dall'avanzata impetuosa della modernità, ma sopravvivono ancora nelle aree distanti dalla capitale o presso le famiglie più tradizionali. Difatti il contatto col deserto, la vita in tenda ecc. divengono sempre più una forma di svago che uno stile di vita che si mantiene nei secoli.

Abbigliamento

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Uomo in abiti tradizionali
Una donna omanita

L'Oman è un paese che mantiene vive le tradizioni soprattutto riguardo l'abbigliamento. Se i vicini Qatar e Emirati Arabi Uniti mostrano una certa apertura verso uno stile all'occidentale, in Oman questa penetrazione è avvenuta molto meno. Per gli uomini, l'abito nazionale è un abito senza collo con maniche lunghe, chiamato dishdasha. Di solito, l'abbigliamento è bianco, anche se a volte vengono indossati altri colori come il marrone, il lilla e il nero. Ci sono molti accessori che gli uomini possono indossare, ad esempio il muzzar (un tipo di turbante), l'assa (una canna o un bastone usato principalmente per le occasioni formali) e il khanjar. Il khanjar è un pugnale curvo cerimoniale indossato durante le occasioni formali, spesso descritto come "un simbolo importante dell'eleganza maschile".

L'abito nazionale per le donne dell'Oman comprende un abito indossato sopra i pantaloni (sirwal) e un copricapo (lihaf). Di solito, i colori molto vivaci. Tradizionalmente, le donne indossano una specie di scarpa con piattaforma in legno, ma al giorno d'oggi, la maggior parte preferisce indossare sandali se non persino scarpe alte con i tacchi. Il taglio dell'abbigliamento differisce in varie regioni, così come il colore, il ricamo e i materiali. Le donne completano il loro abbigliamento con gioielli e cosmetici in oro, optando per articoli di marca o di fabbricazione tradizionale. Quando sono in pubblico, la maggior parte delle donne nelle città indossa lʼabaya, un modesto abito nero o un mantello indossato sopra gli abiti e lʼhijab, il tipico copricapo musulmano. Molto usato è l'henné che decora le mani facendole somigliare a dei tatuaggi temporanei.

Letture suggerite

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  • Explorer Publishing, Oman Off-road: 26 itinerari avventurosi. Data la scarsità di mappe topografiche e stradali disponibili per il paese, questo libro è indispensabile per chi desidera esplorare le attrazioni più importanti dell'Oman, molte delle quali raggiungibili fuori pista. Percorsi e punti di interesse sono descritti in dettaglio, con immagini satellitari e coordinate GPS. Al di fuori della regione del Golfo il libro può essere difficile da trovare, ma di solito è disponibile presso la libreria nel terminal degli arrivi all'aeroporto Mascate, così come in alcune librerie della città e negli Emirati Arabi Uniti, dove è pubblicato.
  • Viaggio in Oman, Paolo Zambon, 2018, 215 pp., ISBN 978-8899340704
  • Sabbie arabe, Wilfred Thesiger, 424 pp, ISBN 978-8873058083
  • A History of Modern Oman, Jeremy Jones e Nicholas Ridout, 2015, 304 pp., ISBN 978-1107009400


Territori e mete turistiche

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Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Oman settentrionale Comprende la capitale Mascate, la fertile costa di Al-Batinah, i maestosi Monti Hajar e la Penisola del Musandam. Oltre alle città di Bahla, Matrah, Sohar, il Governatorato di al-Buraymi e l'exclave di Madha.
      Costa centrale dell'Oman Maestose dune, antiche fortezze e paesaggi costieri a ridosso dell'Oceano Indiano. Comprende anche le città di Ibra, Sur, l'isola Maṣīra, la regione di Wahiba Sands e il sito Unesco di Qalhat.
      Governatorato del Dhofar (Zufar) Lussureggianti pianure costiere e montagne al confine con lo Yemen. Comprende la città di Salalah.
      Rub' al-Khali (o il quarto vuoto) Enorme area desertica che comprende in larga parte la zona di frontiera (non ben definita) con l'Arabia Saudita.

Centri urbani

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Lungo mare nella spiaggia di Al Hafa a Salalah
  • Mascate (مسقط, Masqaṭ) La storica capitale oltre che la più grande città del Paese.
  • Bahla (بهلا) Città oasi, sede di uno dei Patrimoni mondiali dell'umanità in Oman.
  • al-Buraymi (البريمي) Città di frontiera adiacente ad al-'Ayn negli Emirati Arabi Uniti.
  • Ibra (ابراء) Punto di accesso per il deserto di Wahiba Sands.
  • Matrah (مطرح) Adiacente alla capitale e città altrettanto storica.
  • Nizwa (نزوى) Contiene uno dei forti più noti in Oman.
  • Salalah (صلالة) Città meridionale, che è quasi tropicale durante il monsone del Kharif.
  • Sohar (صحار) Una delle leggendarie case di Sindbad.
  • Sur (صور) Dove i dau (o sambuchi) sono ancora fatti a mano.

Altre destinazioni

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Tartaruga marina ripresa mentre depone le uova alle prime luci dell'alba
  • Monti Ḥajar Una maestosa catena, la più alta nella Penisola arabica, che si estende fino agli Emirati Arabi Uniti.
  • Madha Piccola exclave dell'Oman completamente circondata dagli Emirati Arabi Uniti.
  • Maṣīra Una vera e propria esperienza su un'isola deserta vi attende su questo rifugio per tartarughe e altri animali selvatici.
  • Governatorato di Musandam (anche Penisola di Musandam) Un'exclave rocciosa sullo Stretto di Hormuz con alcuni magnifici wadi.
  • Wahiba Sands Enormi dune dolci a perdita d'occhio.
  • Siti archeologici di Bat  unesco Al-Khutm e Al-Ayn, dichiarati Patrimoni Mondiali dell'Umanità.
  • Riserva marina di Ras Al Jinz Situata nella regione di Regione di al-Sharqiyya la riserva marina, detta anche "della tartaruga", occupa una serie di spiagge vicino a capo Had dove un gran numero di tartarughe marine si reca abitualmente per deporre le uova. Vi sono presenti alcuni esemplari di foca rossa. Gli anfratti della costa alta e rocciosa offrono riparo a un gran numero di uccelli, soprattutto gabbiani. D'inverno sostano nel territorio della riserva numerose specie migratorie di uccelli.
  • Isole Daymaniyat Qualche km più ad ovest dell'aeroporto internazionale di As Seeb e a 42 km dalla capitale, si trova questo minuscolo arcipelago costituito da 9 isolotti all'interno di una riserva marina che abbraccia anche il tratto di litorale antistante tra Al Seeb e Barka. Il parco costituisce un habitat naturale per molte specie di uccelli anche migratori. Sul fondo del mare allignano i coralli tra cui si muovono pesci variopinti. Un gran numero di tartarughe della specie "Eretmochelys imbricata" depone le uova sulle spiagge. Nel parco sono stati avvistati numerosi esemplari di delfini. Vi si trova un albergo a 4 stelle, l'Al Sawadi Beach Resort (Tel: 968 26795545 Fax: 968 26795535). Per praticare lo scuba diving nelle acque della riserva, è necessario richiedere un permesso ma se si alloggia all'Al Sawadi non c'è problema (si pagano tariffe a parte).
  • Qalhat  unesco Antica città portuale e sito Unesco per la presenza di un mausoleo. Fu anche visitata da Marco Polo.


Come arrivare

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Requisiti d'ingresso

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Politiche del visto dell’Oman

A partire dal 20 marzo 2018, i visti all'arrivo non vengono rilasciati perché avrete bisogno dell'e-visa in anticipo da parte dei cittadini dei seguenti Paesi:

L'e-visa va richiesta in questo sito dove andrà creato un proprio account e inserita una fototessera in formato digitale. Al termine della procedura va eseguito il pagamento tramite carta di credito.

Sono disponibili tre diverse tipologie di visto turistico ("Unsponsored visa") a seconda del periodo di permanenza nel Paese:

  • Tourist Visit Visa 10D/ 26A: valido per 1 ingresso per massimo 10 giorni, 5 O.R.
  • Tourist Visit Visa 30D/ 26B: valido per 1 ingresso per massimo 30 giorni, 20 O.R.
  • Tourist Visit Visa 1YR/ 36B: valido per più ingressi nel corso di un anno (massimo 30 giorni per ingresso, con primo ingresso entro un mese dall'emissione), 50 O.R.

Il passaporto deve essere valido per non meno di 6 mesi dalla data di arrivo.

Si ricorda che non è più possibile ottenere il visto turistico presso l'Ambasciata del Sultanato dell'Oman in Italia e alla frontiera. Per eventuali ingressi da Dubai (attraverso la frontiera terrestre Al-Wajajah, l’aeroporto di Mascate, oppure via mare) se si è in possesso di un visto per gli Emirati Arabi Uniti con validità residua di almeno 21 giorni, il visto per l'Oman verrà rilasciato gratuitamente alla frontiera ed avrà validità di 21 giorni.

L'Oman ha una struttura comune dei visti con l'Emirato di Dubai. Se si passa attraverso l'immigrazione di Dubai ottenendo un visto di Dubai per almeno 3 settimane, si avrà quindi diritto ad un visto gratuito di 3 settimane anche per l'Oman. Avrete bisogno di mostrare sul passaporto il timbro di Dubai ai funzionari dell'immigrazione dell'Oman. I visti sono venduti da imprese private ad alcune porte di ingresso e queste persone possono non avere familiarità con questa facilitazione e cercheranno di convincervi che avete bisogno di acquistare un nuovo visto da loro. Alla prima visita attraverso quel particolare punto di ingresso potrebbe essere difficile capire come aggirare i problemi creati da queste persone. Gli ufficiali di immigrazione hanno familiarità con questi visti e vi permetteranno di entrare nel Paese senza pagare e soprattutto senza storie. Come indicato sul sito governativo, i Paesi che beneficiano di questo tipo di visto sono: Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera, Italia, Gran Bretagna, Svezia, Grecia, Austria, Irlanda, Finlandia, Germania, Islanda, Belgio, Norvegia, Paesi Bassi, Danimarca, Corea del Sud, Giappone, Brunei, Malesia, Nuova Zelanda, Stati Uniti d'America, Canada, Australia, Singapore, Hong Kong, Lussemburgo, Vaticano, Principato di Monaco, Andorra e San Marino.

Si noti che questo accordo è valido solo con l'emirato di Dubai e non con altri emirati degli Emirati Arabi Uniti, quindi, se si entra negli Emirati via Abu Dhabi o altrove, allora il visto per gli Emirati sarà concesso da qualche altro emirato e mentre questo permette di viaggiare all'interno degli Emirati Arabi Uniti e di Dubai, non si sarà esenti dal pagamento della tassa del visto omanita.

I cittadini cinesi, russi e ucraini possono ottenere i visti turistici seguendo le stesse modalità previste a patto che facciano parte di gruppi di turisti che arrivano al Sultanato attraverso un agente turistico locale o un hotel o in famiglia. Nel caso di gruppi, il numero di femmine non deve superare il numero di maschi.

I cittadini di Egitto, Iran, India, Giordania, Marocco e Tunisia possono applicare per visto turistico di un mese solo negli aeroporti.

Il visto può essere esteso un altro mese presentando il passaporto alla Polizia Reale dell'Oman a Mascate, tuttavia c'è una lunga fila e l'attesa può arrivare fino a due ore. Siate consapevoli del fatto che il concetto di distanza personale e il rispetto dell'ordinamento in coda, è diverso nel Medio Oriente di quanto non sia in Europa. Chi volesse risparmiare sull'estensione del visto può prendere in considerazione un viaggio per gli Emirati Arabi Uniti. Gli autobus costano 10/12 rial per un viaggio A/R. Un volo A/R in giornata a Sharja con Air Arabia costa circa 50 rial. Un'altra opzione è il taxi. Il visto non è richiesto per i cittadini degli Stati membri del Consiglio di cooperazione del Golfo e un visto di breve durata sarà concesso al momento del loro arrivo indipendentemente dalla nazionalità.

Ai residenti espatriati del Consiglio di cooperazione del Golfo è concesso un visto visita valido per un massimo di 4 settimane (estendibile di 1 settimana) al costo di 5 rial.

I timbri israeliani non rappresentano un problema per l'ingresso nel Paese, ma i passaporti israeliani non possono essere utilizzati per entrare in Oman.

Esiste una tassa di partenza che però è inclusa nel biglietto aereo.

Dogana

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Come in altri Paesi musulmani anche in Oman è vietata l'importazione di alcolici, carne di maiale, armi da fuoco, sostanze stupefacenti o materiale pornografico.

I non musulmani sono autorizzati a portare fino a due litri di alcol nel Paese, solo se si passa attraverso l'aeroporto internazionale di Mascate. D'altro canto, non è consentito importare alcolici in auto private ai valichi di frontiera terrestri.

In aereo

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Vista aerea dell'aeroporto di Mascate

Praticamente tutti i voli internazionali arrivano all'aeroporto internazionale di Mascate (IATA: MCT) (ex aeroporto internazionale di Seeb) situato a una trentina di km dalla capitale. Il rilascio del visto è tempestivo e i controlli doganali durano poco. C'è anche un piccolo numero di voli gestiti dall'aeroporto internazionale di Salalah (IATA: SLL). L'ottenimento di un visto all'arrivo a Salalah può essere molto difficile, in quanto l'aeroporto è molto piccolo e i funzionari dell'immigrazione tendono a non avere il resto per le banconote di taglio più grande.

Ci sono servizi di linea di numerose compagnie aeree, compreso ma non limitato a Oman Air, Emirates, Gulf Air, Etihad, British Airways, Kuwait Airways, Saudi Arabian Airlines, KLM Royal Dutch Airlines, Swiss International, Lufthansa, Qatar Airways, Air India, Air Francia e Thai Airways International. I collegamenti più frequenti sono attraverso l'aeroporto internazionale di Dubai (IATA: DXB). La locale compagnia aerea Salam Air collega Doha (Qatar) con Mascate.

Ci sono anche voli diretti da diverse città indiane di Air India.

L'unico volo diretto dall'Italia è quello operato da Oman Air con partenza da Milano-Malpensa.

Tra le compagnie medio orientali potrebbe risultare conveniente il volo di Royal Jordanian con scalo intermedio ad Amman.

In auto

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La R1 nei pressi di Seeb

Ci sono diversi valichi di frontiera tra gli Emirati Arabi Uniti e l'Oman, alcuni dei quali sono elencati di seguito:

  • Confine Hatta a Wadi Hatta e Al-Wajajah (questa frontiera può essere utilizzata solo dai cittadini del Consiglio di cooperazione del Golfo)
  • Wadi Jizzi tra Sohar e al-Buraymi
  • Jebel Hafret conduce a Ibri e Nizwa
  • Khatmat Milahah da Fujaira
  • dall'emirato di Ras al-Khaima a Bukha/Musadam
  • dall'emirato di Fujaira a Dibba/Musadam
  • al-'Ayn (Abu Dhabi) 3 posti di frontiera, 24.2107755.953671 (Khattm Al Shiklah) posto di blocco stradale che serve espatriati

Indicazioni stradali e di attraversamento di frontiera da Abu Dhabi a Mascate - Per i residenti di Abu Dhabi che entrano in Oman ci sono 3 posti di frontiera sul confine al-'Ayn-Buraimi (riservate esclusivamente ai cittadini del Consiglio di cooperazione del Golfo), la frontiera a Hilli (anch'essa esclusiva per il Golfo) e la frontiera stradale di Khatam al Shukla strada (usata dagli espatriati, ma non troverete alcuna indicazione stradale in città che indica la direzione per il confine).

Le strade sono eccellenti e l'attraversamento di frontiera è abbastanza facile. Non dimenticate di portare con voi un po' di contanti per pagare il visto d'ingresso in Oman e per fare rifornimento alla propria auto in quanto molte stazioni di servizio non consentono di pagare con carta di credito. Se state portando una macchina dagli Emirati Arabi Uniti in Oman è necessario fornire al confine il certificato assicurativo dell'automobile valido anche per l'Oman. Si noti che per lasciare gli Emirati in auto si deve pagare una tassa di 35 dirham e una tassa di 2 rial al momento di lasciare l'Oman.

Nei fine settimana e nei giorni festivi le varie frontiere tra gli Emirati Arabi Uniti e l'Oman sono molto trafficate, in quanto residenti e visitatori le attraversano per andare in Oman per turismo. Durante la settimana lavorativa (dalla domenica al giovedì) si evita gran parte della folla.

Assicurarsi che il proprio passaporto sia timbrato con i relativi timbri di entrata e uscita. Questo dovrebbe essere automatico, ma alcuni funzionari di frontiera si dimenticano parte della procedura, causando problemi amministrativi successivamente. L'attraversamento dall'Oman verso gli Emirati Arabi Uniti è spesso caotico, quindi è più facile perdere uno dei timbri attesi.

Il passaggio dall'Oman allo Yemen è molto più impegnativo e i più inclini all'avventura dovrebbero familiarizzare con molta attenzione con le normative in materia di quel confine. Negli anni precedenti vi era una legge che consentiva l'uscita alle donne che viaggiavano da sole. Inoltre tenere a mente che i territori orientali dello Yemen sono eccezionalmente sperduti.

Anche se esiste un confine (non marcato) tra Oman e Arabia Saudita, si tratta di un attraversamento più che sconsigliabile, in quanto si tratta di passare attraverso la gran parte del quarto vuoto e non ci sono strade permanenti.

In nave

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Il tradizionale dau, un eterno simbolo dell'Oman

Il porto di Mascate è usato dalle navi da crociera, ma non ci sono regolari servizi passeggeri in Oman. Questo sta lentamente cambiando, con alcune navi da crociera (generalmente quelle più piccole) che fanno scali intermedi.

In autobus

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Molti visitatori preferiscono prendere un aereo per Dubai e da lì proseguire fino in Oman.

C'è un servizio regolare di autobus tra Mascate e Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Il servizio è gestito da operatori privati ma anche dalla statale Oman National Transport Company (ONTC) e la corsa (che di solito dura da 4 a 5 ore) è abbastanza confortevole, grazie alle ottime strade e ai pullman confortevoli, dotati di aria condizionata.

ONTC opera rotte da Dubai verso Mascate e Salalah. L'autobus per Mascate parte da Al Rigga, nel quartiere Deira, Dubai alle 07:15 e nel pomeriggio. L'autobus per Salalah parte alle 15:00 dalla stessa stazione degli autobus. I biglietti sono acquistabili presso la stazione Al Manhal alla fermata del bus e costano 55 dirham (dicembre 2010) sola andata. La fermata dell'autobus, difficile da trovare, è vicino al ristorante Caravan e vicino all'edificio Dnata; i tassisti sanno dove sia la fermata dell'autobus. Per andare a Nizwa è necessario andare col bus Salalah. Portarsi abiti caldi per il tragitto nei condizionati autobus e prepararsi al controllo di frontiera, bagaglio incluso!

Come spostarsi

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La Corniche a Matrah

In aereo

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Oman Air è la compagnia di bandiera e vola regolarmente tra i due aeroporti del paese (Mascate/Seeb e Salalah). Air Arabia offre voli per Salalah e Mascate dagli Emirati Arabi Uniti.

In auto

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Girare sporchi

Che ci crediate o no, ma in Oman è di fatto illegale andare in giro con la macchina sporca. È possibile essere fermati dalla polizia che vi può sanzionare con 15 rial (aprile 2017), anche se sono più propensi a dirvi di lavare il vostro veicolo.

Girare in Oman con la propria auto a noleggio è abbastanza facile. Una strada a quattro corsie collega Mascate a Nizwa e un'altra strada a quattro corsie passa da Mascate a Sur (tuttavia, fra Mascate e Quriyat c'è ancora una corsia per direzione attraverso le montagne).

Gran parte della tratta Sur-Mascate non ha ancora alcuna copertura per la telefonia mobile. In caso di avaria preparatevi ad aspettare, per cercare un passaggio fino alla prossima città al fine di trovare un meccanico che possa sistemare il proprio veicolo.

Un wadi vicino Nizwa

Un bel campeggio costiero può essere trovato tra Mascate e Sur. Meglio prendere la strada asfaltata per Sur, per poi proseguire verso Wadi Shab per trovare in sicurezza la strada costiera. Se avete intenzione di guidare nei wadi (i.e. in piste non pavimentate della valle seguendo i letti dei fiumi) un 4x4 è altamente auspicabile. Non si può mai essere sicuri di come sarà la strada e se inizia a piovere il wadi si trasformerà velocemente in un fiume.

Se possibile, noleggiare un mezzo con 4 ruote motrici. In Oman ci sono piste fuori strada così spettacolari che non avrete più voglia di tornare a guidare sull'asfalto.

Da circa il 2001 l'Oman ha subito gravi inondazioni improvvise ogni anno. La forza delle acque che scorrono giù dalle rocciose montagne prive di alberi riescono persino a ribaltare un Landcruiser fuori strada. Fate attenzione: se vedete nubi scure o gocce di pioggia, cercate un riparo alto e restateci. È possibile chiamare le autorità locali per avere migliori consigli. Il problema è che le inondazioni si spostano rapidamente da una città all'altra, è facile rimanere intrappolati in strade allagate. Molti attraversamenti di wadi hanno pali bianchi e rossi per indicare quando è sicuro per attraversare il torrente in caso di inondazione. Questi sono bianchi sul fondo e rossi sulla parte superiore. Se il livello dell'acqua raggiunge la parte dipinta di rosso, non tentare l'attraversamento, nemmeno con un 4x4.

La tipica auto a noleggio ha un limite di 200/250 km al giorno. Preparatevi a pagare e negoziare per chilometri extra. Le tariffe mensili a volte includono chilometraggio illimitato.

La benzina in Oman è molto economica rispetto agli standard europei e nordamericani. Nel gennaio 2020 il prezzo della benzina normale era di circa 0,21 rial/litro, persino più conveniente dei vicini Emirati Arabi Uniti.

Al fine di cercare di limitare il piuttosto spaventoso numero di morti su strada, le autostrade/superstrade sono disseminate di autovelox. Nel centro di Mascate sono presenti ogni 2 km, non tutti sono attivi, ma è bene non sottovalutarli. Secondo gli abitanti la tolleranza degli autovelox è di 19 km/h.

Nelle strade secondarie e presso i centri abitati minori sono frequenti i dossi per il rallentamento della velocità dei veicoli. Tuttavia i segnali verticali quando presenti sono posti ad appena 50 m, oppure sono del tutto assenti. Ciò può causare una brusca frenata oppure il rischio di danneggiare l’auto. Usare la massima attenzione perché spesso in corrispondenza di stazioni della polizia o di centri abitati compaiono improvvisamente nel percorso.

Principali vie di comunicazione

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L'arteria stradale principale del Paese è composta dall'autostrada Sultan Qaboos Highway, che funge da asse centrale per la capitale Mascate, e dalla Strada nazionale R1 che ne è la prosecuzione lungo tutta la costa settentrionale. Partendo dalla città vecchia, Matrah, attraversa quasi tutti i quartieri più importanti della capitale arrivando fino all'aeroporto internazionale di Mascate nei pressi di Seeb e poi continua come superstrada R1 verso nord-ovest raggiungendo le città di Barka', al-Suwayq, Saham, Sohar, Shinas ed il confine con gli Emirati Arabi Uniti. Dalla superstrada 1 si diramano la superstrada R5 usata per raggiungere Dubai e la superstrada R7 che collega ai centri di al-Buraymi ed al-'Ayn e l'autostrada E22 per Abu Dhabi. Dalla superstrada R1 si diramano anche statali minori come la R3 per gli Emirati Arabi Uniti, la R8 per Ibri, la R11 per Rustaq e la R13 per Nakhal.

Anche l'autostrada 15 ha inizio dalla SQH/R1 nei pressi dell'aeroporto di Mascate e passando da Bidbid, Izki e Nizwa termina a Bahla dove si unisce sulla superstrada R21 per Ibra che arriva al confine con gli E.A.U. L'autostrada 17 segue la costa orientale collegando la capitale a Sur passando per Amrat e Qurayyat.

La superstrada R31 nasce a sud dell'abitato di Nizwa ed è il principale collegamento nord-sud dell'Oman arrivando fino a Salalah nel sud del Paese. La statale a parte il tratto iniziale e la parte finale, dove ha caratteristiche di superstrada, in gran parte si presenta a carreggiata singola con lunghi rettilinei. Attraversa vasti territori desertici passando per Adam, Haima e Thumrait terminando nella capitale del Governatorato del Dhofar. Copre oltre 850 km di percorso ed è l'arteria stradale più lunga dell'Oman.

La strada nazionale R2 è l'unica strada asfaltata che collega Khasab, nella penisola del Musandam, agli Emirati Arabi Uniti. La strada nazionale R47 ha origine a Salalah ed è la principale via di collegamento tra Oman e Yemen. La strada nazionale R51 serve l'isola di Maṣīra compiendo il periplo lungo la costa.

L'autostrada 15 verso Nizwa
Sultan Qaboos ed R1
Nome / NrTipologiaInizioFine
Sultan Qaboos Highway AutostradaMascateBarka
R1 Autostrada / SuperstradaBarkaEmirati Arabi Uniti
Muscat Expressway AutostradaMascateSeeb
Batinah Southern Expressway AutostradaMuscat Exp. a SeebSohar
Batinah Coastal Highway AutostradaBarkaSohar
R2Strada nazionaleKhasabEmirati Arabi Uniti
R5 Superstrada1 a ShinasEmirati Arabi Uniti
R7 Superstrada1 a SoharBuraimi
R9Superstrada / Strada nazionale1 a ChaburaIbri
R10Strada nazionaleRustaqIbri
R11 Superstrada1 a TharmadRustaq
R13Strada statale1 a BarkaRustaq
R15 Autostrada1 a SeebBahla
R17 Autostrada1 a MascateSur
R21 SuperstradaBahlaEmirati Arabi Uniti
R23Strada nazionale15 a BidbidSur
R31Superstrada / Strada nazionaleNizwaSalalah
R37Superstrada / Strada nazionale31 a HaimaDuqm
R45Strada nazionale31 a ThumraitYemen
R47Strada nazionaleSalalahYemen
R51Strada nazionaleMashiraMashira


In autobus

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Ci sono regolari servizi quotidiani di autobus che collegano le città più grandi all'interno di Oman (Mascate, Salalah, Sohar, Sur e Nizwa). Ci sono diversi servizi quotidiani di autobus da Mascate a Dubai. C'è un bus al giorno da Mascate ad Abu Dhabi. Per i dettagli vedere il sito della compagnia nazionale di trasporti dell'Oman (ONTC).

In taxi

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Tutti i tassisti in Oman hanno cittadinanza omanita, in quanto questa è una professione protetta. A Mascate ci sono servizi di taxi a chiamata telefonica. Sebbene sicuro e generalmente celere il costo del servizio di taxi è relativamente elevato. Tra le varie compagnie fate riferimento a "Hello Taxi" e "Muscat Taxi".

I taxi di colore arancione sono di solito operati dagli stessi proprietari, e sono privi di tassametro con tariffe: negoziate prima della partenza. Se si spunta un prezzo molto conveniente, non ci si deve stupire se il taxi si ferma per aggiungere altri passeggeri a meno che non si richieda un servizio privato. Si può chiedere all'autista un engaged taxi, e si pagherà per tutti i posti (4) per trasformare il taxi condiviso in un taxi privato. Le donne devono sempre sedersi da sole nella parte posteriore per loro sicurezza e comfort.

Ci sono anche mini-bus (Baisa bus) da condividere con altri per pagare un prezzo più basso. Questo è il mezzo pubblico più diffuso tra le donne che vivono in Oman. Le donne, se presenti all'interno, dovrebbero sedersi accanto ad altre donne e gli uomini devono spostarsi in altri posti. Se non si spostassero prontamente, guardateli restando in attesa alla porta. A quel punto dovrebbero capire l'invito a muoversi. Anche se ciò potrebbe sembrare strano agli stranieri, è un comportamento normale e atteso per gli omaniti.

Cosa vedere

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Un forte a Sur
Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Oman.

L'Oman è famoso per le sue fortezze storiche, che sono i più evidenti punti di riferimento culturali del Paese. Ci sono oltre 500 fortezze e torri che erano i tradizionali punti di difesa e di avvistamento per scoraggiare potenziali invasori. Alcuni dei migliori esempi sono convenientemente situati nella capitale, Mascate. I forti di Jalali e Mirani stanno all'ingresso di Muscat Bay e risalgono agli inizi del XVI secolo.

Il forte Bahla, situato ai piedi degli altopiani Jabal Akhḍar, è un patrimonio mondiale dell'UNESCO e dispone di 11 km di mura. È stato costruito nei secoli XIII e XIV quando Bahla era una fiorente città oasi.

Le aspre montagne dell'Oman offrono alcuni paesaggi mozzafiato e probabilmente le migliori opportunità di guida negli asciutti wadi in qualsiasi parte del mondo. Molti dei wadi hanno dato origine a strade (spesso sterrate, ma abbastanza decenti) mentre altri richiedono un impegnativo fuoristrada. Si può facilmente uscire dai sentieri battuti per raggiungere aree remote.

Enormi dune del deserto rotolano a perdita d'occhio nelle Wahiba Sands.

Le spiagge di Oman sono i principali luoghi di allevamento per varie specie di tartarughe marine. L'isola di Maṣīra è forse il punto migliore in cui quattro specie vengono a cibarsi, tra cui il maggior numero di tartarughe liuto al mondo.

Il Paese ha vaste distese di deserto, centinaia di chilometri di costa disabitata, e montagne di oltre 2.740 metri.

Altri punti di rilevante interesse sono i seguenti:

  • Aflaj - Termine con cui si designano sistemi di irrigazione praticati fin dall'epoca preistorica ma provenienti dall’influenza persiana. Il principio deriva dai qanat persiani per cui si intercetta una fonte tramite un sistema di canali sotterranei che sfruttavano la pendenza per portare l'acqua nei campi tramite caratteristici canali aperti. Cinque "Aflaj" sono stati inseriti nella lista Patrimoni mondiali dell'umanità in Oman. Il più interessante di questi canali è il "Falaj Al-Khatmeen", vicino a Nizwa.
  • La Via dell'incenso (Boswellia carteri, o gomma di Somalia). Il paese è un produttore di incenso proveniente dalle aree del sud Oman e presente in quasi tutti i suq. Esso fa parte della vita quotidiana degli omaniti da secoli.
  • Forte Nakhal di fronte al monte Al-Hajar
  • Rovine di Jissa Maskat
  • Santuario dell'Orice Araba - Istituito nel 1994 per protezione di questa specie di gazzelle che costituisce il simbolo del paese. Si trova a 600 km a sud della capitale su una diramazione dell'autostrada per Salalah.
  • Qalhat Antica città con il suo mausoleo inserito tra i patrimoni mondiali dell'umanità in Oman.


Cosa fare

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Guidare in fuoristrada per esplorare le attrazioni più importanti dell'Oman.

Opportunità di lavoro

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Per lavorare in Oman è necessario un permesso di soggiorno. Come per gli altri Paesi del Golfo, si deve essere sponsorizzati da un datore di lavoro per ottenere un permesso di soggiorno. Non è raro per le persone entrare con un visto turistico e poi cercare un lavoro; questa è una pratica accettata. Le sanzioni per i datori di lavoro che vengono pizzicati ad impiegare clandestini sono notevoli, anche se queste variano naturalmente a seconda di quanto siano buoni i loro agganci.

La maggior parte delle posizioni sono riempite da espatriati dal sub-continente. Posizioni per gli europei tendono ad essere limitate a livello di supervisione o impieghi specializzati, quindi non aspettatevi di prendere la prima mansione che capita, a meno che non si sia disposti a lavorare per molto poco!

Valuta e acquisti

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Serie del 1995
FronteRetroTaglio
100 baisa
½ riyal
1 riyal
5 riyal
10 riyal
20 riyal
50 riyal

La valuta nazionale è il riyal dell'Oman (OMR) denotato dal simbolo "ريال‎" e suddiviso in mille baisa (بيسة). Il tasso del Riyal è agganciato al dollaro (1 rial = US $ 2,6008) ed è una delle principali valute del mondo. I tassi di cambio in strada sono uno o due punti inferiori.

Le banconote che circolano sono in tagli da 0,100, 0,500, 1, 5, 10, 20 e 50 riyal. Quella da 0,100 è una banconota verde piuttosto piccola, che non va confusa con quella da 20 riyal

Ci sono sportelli bancomat in aeroporto, ma molti anche a Mascate e in ogni città principale, anche se non tutti accettano carte straniere. È possibile cambiare valuta straniera presso gli sportelli all'interno dell'aeroporto e agli uffici di cambio in tutto l'Oman.

Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD

Non tutti gli ATM dell'aeroporto accettano carte di credito straniere ma ci si può rivolgere agli impiegati degli uffici cambi presenti nell'aeroporto.

Shopping

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Un khanjar, il tradizionale pugnale dell'Oman

Il simbolo nazionale dell'Oman è il pugnale rivestito d'argento noto come khanjar. Questi variano ampiamente in termini di qualità e costo, ma quasi tutti i negozi avranno in magazzino svariati modelli. La maggior parte di quelli moderni sono realizzati da artigiani indiani o pakistani sotto la direzione omanita, mentre molti sono in realtà fatti proprio in India o in Pakistan. C'è una grande varietà di qualità, dalle maniglie alla guaina. Le migliori maniglie sono realizzate in legno di sandalo ornate d'argento, mentre le maniglie di qualità inferiore sono realizzate in resina. Osservare attentamente la fodera per determinare la qualità della lavorazione dell'argento. Un khanjar di buona qualità può costare più di 700 OMR. In genere viene fornito in una confezione regalo e include una cintura.

Un altro ricordo del passato tribale del Paese è il bastone da passeggio conosciuto come arsaa. Si tratta di una canna con una spada nascosta al suo interno, che portata a casa può rivelarsi un discreto spunto di conversazione. Purtroppo in molti Paesi si rivelerà un qualcosa di cui parlare con i funzionari doganali, piuttosto che amici e familiari. A Musandam il khanjar è spesso sostituito dal più formale jerz: un bastone da passeggio con una piccola scure in testa.

Anche l'argento dell'Oman è souvenir popolare, spesso usato per vasetti e piccoli "cofanetti di Nizwa" (dal nome della città che li diffuse). Molti prodotti in argento avranno la scritta "Oman" su di essi come garanzia di autenticità. Solo gli oggetti d'argento nuovi possono essere stampigliati così. C'è una grande quantità di "vecchio" argento a disposizione non timbrato. Anche se autentico, tale stampa distruggerebbe il suo valore di antichità. Caveat emptor è la parola d'ordine. Attenersi ai negozi rinomati se si sta pensando di acquistare argento antico omanita di qualsiasi tipo.

È disponibile una meravigliosa selezione di argento e gioielli in Oman. I prodotti in vendita nel suq di Matrah potrebbero non essere oggetti originali dell'Oman. Visitare invece Shati Al-Qurm appena fuori da Mascate o Nizwa.

I cappelli distintivi indossati dagli uomini dell'Oman, chiamati kuma, sono comunemente venduti, in particolare nel suq di Matrah a Mascate. I kumas originali costano da 80 riyal in su.

L'incenso è un acquisto popolare nel Governatorato del Dhofar in quanto questa regione è stata storicamente un suo centro di produzione; anche la mirra può essere acquistata abbastanza a buon mercato in Oman.

Come ci si potrebbe aspettare, l'Oman vende molti profumi a base di un gran numero di ingredienti tradizionali. In effetti il profumo più costoso del mondo (Amouage) è realizzato in Oman con l'incenso e altri ingredienti e costa circa 50 rial. È inoltre possibile trovare profumi di sandalo e mirra e anche di gelsomino.

Gli orari di apertura durante il mese sacro del Ramadan sono molto limitati. I supermercati sono meno rigidi, ma non contate di poter acquistare nulla dopo l'iftar. A mezzogiorno la maggior parte dei negozi e comunque chiusa, ma questo non è specifico per il Ramadan.

L'utilizzo della carta di credito nei negozi è variabile, quindi è meglio prelevare denaro contante al bancomat. Le banconote di piccolo taglio sono difficili da trovare, ma sono necessarie per la contrattazione. A meno che non ci si trovi in un supermercato, ristorante o centro commerciale, è raccomandabile un'educata contrattazione.

A tavola

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Per approfondire, vedi: Cucina del Medio Oriente.
Wahiba Sands

Il cibo è prevalentemente arabo, libanese, turco e indiano. Molti fanno una distinzione tra il cibo "arabo" e quello "omanita"; col primo si intende i piatti standard che si trovano in tutta la penisola araba.

Il cibo dell'Oman tende ad essere meno piccante e servito in porzioni abbastanza grandi. I pesci interi non sono rari a pranzo in alcuni ristoranti locali (attenendosi al cibo locale, è abbastanza facile mangiare un pasto sostanzioso per meno di 2 OMR). Il vantaggio di un Paese con una lunga costa è quello di avere il pesce come piatto comune, in particolare lo squalo, che è sorprendentemente gustoso. La vera cucina tradizionale dell'Oman è difficile da trovare nei ristoranti.

I dolci dell'Oman sono ben noti in tutta la regione, tra i quali il più popolare è l"halva. È una sostanza calda, semi-solida, analoga al miele che si mangia con un cucchiaio. Il gusto è simile al lokum. I datteri omaniti sono tra i migliori al mondo e si possono trovare in ogni luogo pubblico e presso gli uffici.

Le catene di fast food americani, in particolare KFC, McDonald's e Burger King, non sono difficili da trovare nelle città più grandi, in particolare Mascate e Salalah.

A Khaboora è possibile avere la parotta pakistana. È il doppio di quella indiana per dimensione e assomiglia al papadum, ma ha un sapore come la parotta ed è molto più sottile e deliziosa. Tre parotta sono disponibili per l'equivalente di 11 ₹. Il pane tradizionale omanita (khubz) è difficile da trovare al di fuori di una casa dell'Oman, ma si dovrebbe cercare di non perdersi il suo assaggio. Questo pane tradizionale è fatto di farina, sale e acqua cotta sul fuoco (o stufa a gas) su una lastra di metallo di grandi dimensioni. Il pane è sottile come un foglio di carta e croccante. Si mangia con quasi tutti gli alimenti dell'Oman, tra cui il latte caldo o il chai (tè) per colazione; praticamente i "fiocchi di mais dell'Oman".

A Sohar si può trovare un ottimo pranzo con ayla curry, ayla fritti e payarupperi. Aspettatevi di pagare solo 0,4 riyal (44 ₹) che per gli standard locali è considerato prezzo molto basso per un pranzo.

Bevande

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L'acqua potabile in bottiglia (minerale) è facilmente reperibile nei negozi. L'acqua del rubinetto è generalmente sicura; tuttavia la maggior parte degli omaniti beve acqua in bottiglia e per essere sicuri si dovrebbe fare lo stesso.

L'alcool è disponibile solo in alcuni ristoranti e nei grandi alberghi e di solito è molto costoso (1,5 a 4 riyal per una Carlsberg da 500 ml). Bere alcol in pubblico è proibito, ma è possibile bere le proprie bevande in aree pubbliche, ma nel rispetto della privacy, come nei campeggi su spiagge, dune, montagne o in qualunque area remota. Solo i residenti stranieri possono acquistare alcolici dai negozi adibiti e con certi limiti. Ma un mercato nero di alcol è ampiamente diffuso in tutte le città e l'alcol può essere trovato facilmente.

Ai viaggiatori stranieri è consentito portare 2 litri di alcolici e possono acquistare liquori al negozio duty free nella sala degli arrivi.

Durante il Ramadan bere qualcosa in pubblico è vietato, anche per gli stranieri. Fare attenzione a bere nella riservatezza della propria camera.

Infrastrutture turistiche

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Il governo dell'Oman ha favorito il turismo di lusso cercando di attrarre turisti il più danarosi possibile. A Mascate esistono alberghi a cinque stelle straordinariamente costosi. Purtroppo in alcuni centri turistici vicino alla capitale come Al Ghubra non esiste alternativa agli alberghi di lusso. Nelle località del deserto, per contro, mancano strutture ricettizie degne di questo nome. Il più delle volte gli alloggi turistici sono semplici capanne dal tetto di foglie di palma da dattero.

Eventi e feste

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Festività nazionali

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DataFestivitàNote
1 gennaio Capodanno Festività internazionale
23 luglio Giorno del rinascimento Memoriale della data di inizio del regno del sultano Qaboos bin Said al Said (1970)
18 novembreFesta nazionale Memoriale dell'indipendenza dal dominio portoghese (1650)
19 novembreFesta del sultano Memoriale della data di nascita (18 novembre) del sultano Qaboos bin Said al Said (1940)
1 muharram Ras as-Sana Festività musulmana che segna l'inizio del nuovo anno islamico
12 rabi' al-awwal Mawlid Festività musulmana che segna la nascita del profeta Maometto
1 shawwal Id al-fitr Festività musulmana che segna la fine del Ramadan. Ha una durata di 3 giorni.
10 dhul-hijja Id Al Adha Festività musulmana del sacrificio o del montone detta anche Id El Kabir (grande festa). Ha una durata di 4 giorni.


Sicurezza

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Il Paese è esente dalla delinquenza di strada.

L'omosessualità è un crimine in Oman, sanzionata da 6 mesi a 3 anni di prigione e i turisti LGBT devono esserne consapevoli.

Guidare a Mascate a volte può essere un problema, anche se questo è dovuto più alla congestione che al cattivo stile di guida da parte della gente del posto. Al di fuori delle grandi città, il rischio più comune al volante è quello di addormentarcisi a causa delle lunghe distese di deserto informe. Guidare in Oman richiede attenzione per l'imprevisto. Ha circa 85 decessi stradali per 100.000 veicoli a motore, che è più del doppio rispetto agli Emirati Arabi Uniti e molto più grande che la maggior parte dei Paesi europei.

Gli autisti in Oman al di fuori delle città tendono a guidare molto velocemente e a sorpassare impunemente. Guidare di notte è particolarmente pericoloso in quanto molti autisti non accendono i fari e diverse persone attraversano la strada a piedi, come ad esempio nella tratta da Sohar a Mascate. I cammelli staranno in piedi in mezzo alla strada, fissando le auto in avvicinamento, e le collisioni sono spesso fatali sia per il cammello che per l'autista.

Addentrarsi nel deserto interno, poco popolato, richiede se non l'adesione a un viaggio proposto da un tour operator locale, almeno l'assunzione di una esperta guida locale e anche di viaggiare in convoglio. Le zone interne del paese non sono coperte dalla rete GSM per cui è meglio avere a portata di mano un telefono satellitare.

La visita di alcune zone del Paese è possibile solo dietro ottenimento di un permesso speciale. Il Governatorato del Dhofar, ai confini con lo Yemen, è ritenuta ancora oggi zona strategica e sensibile nonostante la guerriglia a carattere tribale sostenuta un tempo dal defunto stato marxista dello Yemen del Sud sia finita da un pezzo.

Visitare i siti web di gioco d'azzardo e quelli per soli adulti è un crimine in Oman. La censura di Internet in Oman è presa molto seriamente. Quindi è necessario stare attenti a mantenere un profilo sicuro anche on-line.

Ambasciata

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  • ITA (bandiera) 23.60503358.4444062 Ambasciata italiana, Way 3034 - House n. 2697 - Shatti Al Qurum (Mascate), 968 24 693727, 968 24 695131, 968 99332655 (cellulare di reperibilità), fax: 968 24 24695161, . Dom-Gio Ufficio: 7:45-3:45; Sezione consolare: 9:00-12:30.


Situazione sanitaria

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L'Oman è caldo tutto l'anno e le estati possono essere molto torride. Portare sempre con sé l'acqua potabile e stare attenti alla disidratazione a temperature elevate. chi non fosse abituato alle alte temperature potrebbe incorrere in gravi problemi di salute.

Diverse persone hanno cercato di attraversare tratti del deserto dell'Oman e da soli con un 4x4 a noleggio. Alcune di queste persone sono morte o salvate appena in tempo.

Viaggiare attraverso un deserto richiede una preparazione adeguata. Sembra facile con un moderno 4x4 dotato di aria condizionata, ma è solo apparenza.

Mai andare da soli fuori strada. Un minimo di due a tre vetture (della stessa marca) è la regola. Lasciare il proprio itinerario ad un amico con chiare istruzioni sul da farsi nel caso in cui non si ritornasse in tempo. Prendere almeno:

  • Strumenti di recupero: picche, corda (e ganci), tappetini per la sabbia o scale
  • Due ruote di scorta e tutte le attrezzature necessarie
  • Una buona pompa d'aria (ad alta capacità)
  • Acqua sufficiente (almeno 25 litri in più di quanto si pensi sia necessario bere)
  • Benzina sufficiente (non ci sono distributori di benzina in mezzo al nulla)
  • Un telefono satellitare (proprio o a noleggio), in quanto i normali cellulari funzionano solo in aree limitate.

Inoltre: controllare l'auto prima di intraprendere un viaggio del genere.

Non è richiesto alcun vaccino ma è meglio verificare attentamente la situazione sanitaria del Paese prima di partire.

In Oman si riscontrano ancora casi sporadici di malaria. Epatite "A" e "B" devono essere prese in considerazione e richiedono precauzioni igieniche se non addirittura un vaccino specifico.

Il deserto può essere scarsamente popolato dall'uomo ma pullula di serpenti e scorpioni dai cui morsi bisognerà premunirsi in maniera adeguata.

Rispettare le usanze

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Ramadan

Il Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.

  • 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
  • 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
  • 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
  • 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)

Se avete in programma di viaggiare in Oman durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.

L'Oman è un Paese musulmano e richiede rispetto per o propri usi. È importante assumere un comportamento discreto ed evitare di vestirsi in modo troppo turistico. Tenersi anche alla larga da luoghi affollati da credenti in occasione di ricorrenze religiose come la preghiera del venerdì. Le viaggiatrici dovrebbero fare particolare attenzione a vestire modestamente, per non offendere i costumi locali.

Il sultano Qabus è colui che più ha fatto per sviluppare la nazione, rispetto a qualsiasi altro leader arabo e rispetto alla maggior parte dei recenti leader mondiali. Qabus è una figura tenuta in massima considerazione (quasi venerata) dalla stragrande maggioranza degli omaniti e stranieri. I visitatori dovrebbero astenersi dal fare commenti o dichiarazioni che potrebbero essere interpretate come irrispettose.

Gli omaniti sono generalmente un popolo molto umile e con i piedi per terra. Dovrebbero essere seguite in Oman le regole usuali di rispetto quando si viaggia in un Paese musulmano, anche quando i locali sembrano essere un po' meno "rigidi" rispetto ai loro vicini. L'omosessualità è illegale a causa della legge islamica, ma è praticata con discrezione; tuttavia, come nel resto del Golfo è un tabù discutere di tali argomenti.

Sebbene gli omaniti potrebbero esimersi dal dire qualcosa agli stranieri che si vestono in abiti succinti, è comunque una cosa che considerano molto irrispettosa. Una regola generale è che le donne dovrebbero sempre tenere coperte spalle, ginocchia e diaframma, ed evitare indumenti attillati. Per gli uomini, pantaloncini devono essere indossati solo per le attività all'aperto; pantaloncini più lunghi (cioè pari o sotto il ginocchio) sono utilizzati anche in città.

Fissare con lo sguardo è una cosa abbastanza comune in Oman. Bambini, uomini e donne sono vi fisseranno semplicemente per il fatto di essere uno straniero, soprattutto se si viaggia fuori stagione e in luoghi poco battuti. Questo non è da intendersi come un insulto, piuttosto mostra un sano interesse e un sorriso amichevole farà ridacchiare i bambini e spronerà gli adulti a praticare le loro poche frasi in inglese. A seconda di quale zona dell'Oman ci si trovi, sorridere potrebbe non essere una buona idea. Al di fuori di Mascate e Salalah, non è sorridere a chiunque del sesso opposto a prescindere da quanto amichevoli siano (salvo per le guide turistiche) a causa del fatto che quasi ogni interazione con il sesso opposto (anche semplicemente tenendo una porta aperta, raccogliendo qualcosa che è caduto per riconsegnarla al proprietario, il contatto visivo, ecc.), è visto come malizioso. È particolarmente importante per le donne occidentali di tener conto che un sorriso innocente con l'intenzione di comunicare "Vedo che mi hai guardato" o "hai bisogno di qualcosa?" viene interpretato dalla maggior parte degli uomini dell'Oman con "mi interessi, avvicinati". Vivono in una società pesantemente segregata e quindi ogni possibilità che hanno di parlare col sesso opposto è vista generalmente come un'opportunità "semi-sessuale".

Secondo la legge dell'Oman, un omanita può essere portato in tribunale per aver insultato un'altra persona, sia che abbia usato un appellativo offensivo (gli insulti arabi più comuni sono: asino, cane, maiale, pecora, ecc.) o peggio. gli omaniti, anche se "umili", sono estremamente sensibili a tutto ciò che possa essere percepito come critica personale, nazionale o qualsiasi altra cosa che potrebbe essere diretta al Golfo. Anche se l'Arabia Saudita è di solito tirata in ballo per battute sul mondo arabo (in particolare nel Levante), è una cosa che omaniti non digeriscono bene. Per un occidentale appare come un problema di ipersensibilità, ma è abbastanza normale per coloro che sono cresciuti in un ambiente in cui è più o meno illegale criticare e insultare. È particolarmente importante che lo tenga presente chi viene in Oman a insegnare alla popolazione locale, perché a differenza dei popoli dell'est e parte del Nordafrica, dove "prendere in giro intellettualmente" può essere utilizzato come forma di costruzione di relazioni o un segno di amicizia, qui non funziona e la maggior parte degli omaniti interpreteranno questo atteggiamento in modo negativo, ad eccezione di coloro che hanno vissuto in Occidente o hanno lavorato con gli occidentali per lunghi periodi di tempo. In generale si potrebbe dire che, prendere in giro qualcuno su accenti, vestito, cibo o qualsiasi altra cosa è solo una cattiva idea.

Come restare in contatto

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Telefonia

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Sono due i gestori di telefonia mobile operanti in Oman: Omantel, gestore anche di telefonia fissa e Nawras . Le SIM card di entrambe le compagnie possono essere acquistate all'arrivo in aeroporto. L'acquisto di una SIM è soggetta alla registrazione dei propri dati tramite esibizione del passaporto. Spesso il personale sarà disponibile ad attivare la SIM al momento dell'acquisto.

I numeri di telefono sono composti da 8 cifre e in genere iniziano con un 9 se si tratta di numero di cellulare e con 2 per linee fisse, anche se prima o poi saranno utilizzati altri numeri iniziali.


Tenersi informati

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I visitatori possono essere interessati alla rivista mensile in lingua inglese, Oman Today , che è ampiamente disponibile in Oman.

Altri progetti

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Stati d'Asia

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Stati parzialmente asiatici: bandiera Egitto (Sinai) · bandiera Grecia (Isole dell'Egeo settentrionale, Dodecaneso) · bandiera Russia (Russia asiatica) · bandiera Turchia (Turchia asiatica)

  1. Stati generalmente considerati europei sotto il profilo antropico
  2. 1 2 3 4 Stato considerato fisicamente interamente asiatico solo da alcune convenzioni geografiche
  3. Stato o dipendenza fisicamente asiatico ma generalmente considerato europeo sotto il profilo antropico
StatoGuida: l'articolo rispetta le caratteristiche di un articolo usabile ma in più contiene molte informazioni e consente senza problemi una visita allo Stato. L'articolo contiene un adeguato numero di immagini e descrizioni complete dei punti di interesse. Non sono presenti errori di stile.