Messina | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Italia | |
---|---|---|
Regione | Sicilia | |
Territorio | Città metropolitana di Messina | |
Altitudine | 3 m s.l.m. | |
Superficie | 213,75 km² | |
Abitanti | 217.891 (2023) | |
Nome abitanti | messinesi | |
Prefisso tel | 39 090 | |
CAP | 98121–98168 | |
Fuso orario | UTC 1 | |
Posizione
| ||
Sito del turismo | ||
Sito istituzionale |
Messina (in siciliano Missina) è una città della Sicilia.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]È situata nell'angolo nord est della Sicilia, sulla sponda occidentale dello Stretto di Messina.
A circa 90 km da Catania e 220 da Palermo, stretta tra le coste ionica e tirrenica ed i monti Peloritani, si affaccia con il suo grande porto naturale (militare e commerciale), chiuso dalla penisoletta a forma di falce di San Raineri, di fronte a Villa San Giovanni e poco più a nord rispetto a Reggio Calabria; Capo Peloro, nella zona nord della città, è invece dirimpettaio a Scilla.
Dal livello del mare è possibile salire sino a 1130 metri s.l.m., tramite i colli che sovrastano la città, al monte Dinnammare (dal latino "bimaris", due mari), che permette di vedere i due mari della città, Ionio (sullo Stretto di Messina) e Tirreno, la città sottostante, la Calabria dal suo punto più meridionale sino alla provincia di Vibo Valentia, l'Etna, le isole Eolie e la costa tirrenica con Capo Milazzo, Capo Tindari e Capo Calavà di Gioiosa Marea.
Cenni storici
[modifica]Fu originariamente fondata da coloni Calcidesi nel 757 a.C. con il nome di Zancle ; assunse il nome di Messana probabilmente quando Anassilao di Reggio, intorno al 486 a.C., la conquista e la ripopola. I Romani la conquistarono nel 264 a.C. e dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente fu, prima, in possesso dei Bizantini e, quindi, degli Arabi. Nel 1060 venne conquistata dai Normanni.
La città vanta l'ispirazione di ben due opere teatrali di Shakespeare ambientate in città: Molto rumore per nulla e Il racconto d'inverno.
Sotto i dominî svevo-angioino-aragonese, Messina raggiunse grande prosperità, divenendo capitale del Regno di Sicilia assieme a Palermo ed uno tra i primissimi centri commerciali e tra le più grandi, fiorenti ed importanti città del mar Mediterraneo. Fu, per lunghi secoli, la città siciliana più ricca, seconda nel Mezzogiorno d'Italia solo a Napoli. Entrò a far parte del Regno d'Italia dopo la spedizione dei Mille garibaldina del 1860.
Nel 1908 subì le distruzioni del noto terremoto (che ha colpito anche Reggio Calabria), che ha provocato 80.000 vittime su 140.000 abitanti dell'epoca, e dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Come orientarsi
[modifica]La città si sviluppa lungo la costa con i quartieri centrali a ridosso dell'arco del porto.
Quartieri
[modifica]Messina è suddivisa in 6 circoscrizioni:
La maggior parte delle attrazioni di interesse turistico sono comprese nelle circoscrizioni III e IV.
Frazioni
[modifica]Altolia, Bordonaro, Briga Marina, Briga Superiore, Castanea delle Furie, Catarratti, Cumia, Curcuraci, Faro Superiore, Ganzirri, Gesso, Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Massa San Giorgio, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Mili San Marco, Mili San Pietro, Molino, Orto Liuzzo, Pezzolo, Salice, Tipoldo, Tremestieri
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 1 Aeroporto di Catania (Aeroporto Fontanarossa), ☎ 39 0957239111. Voli nazionali, internazionali e importante hub charter e low cost.
- 2 Aeroporto di Reggio Calabria (Aeroporto dello Stretto), via Provinciale Ravagnese, 11, 89131 Reggio Calabria, ☎ 390965640517, fax: 390965636524, [email protected]. Relazioni con Roma, Milano, Torino e Venezia, tramite le compagnie Ita Airways e Volotea.
- 3 Aeroporto di Palermo-Punta Raisi (Aeroporto Falcone e Borsellino), ☎ 39 0917020273. Voli nazionali ed internazionali, anche low cost.
In auto
[modifica]Messina è collegata a Catania tramite l'autostrada e Palermo con la . Entrambe le autostrade prevedono un pedaggio. Se si vogliono evitare le autostrade si possono prendere le statali, la verso Catania e la in direzione Palermo.
In nave
[modifica]- 4 Porto di Messina (Porto storico) (Presso la stazione marittima). La maggior parte dei viaggiatori arriva dall'Italia continentale con il traghetto da Villa San Giovanni. Questi traghetti navigano ventiquattro ore su ventiquattro, e poiché sono considerati un'estensione della rete stradale verso la Sicilia, le tariffe sono sovvenzionate. Ci sono anche 30 minuti di navigazione da Reggio Calabria.
Da questo porto vengono imbarcati i treni per il continente da parte di Ferrovie dello Stato. Operano inoltre:
- Bluferries. A piedi €2,50, auto €37-€60. Compagnia di proprietà delle FS. Aliscafi per Villa e Reggio.
- Liberty Lines. A piedi €3,50, €6,50 biglietto a piedi a/r. Il servizio aliscafi risulta sospeso.
- 5 Rada San Francesco (4 km a nord rispetto alla ferrovia marittima. In tram fermata Brasile/Imbarchi Caronte). Un secondo porto rispetto a quello storico (vedi in basso).
- Caronte & Tourist. Traghetti per Villa San Giovanni, collegamenti in 20 min.
- 6 Molo Norimberga (A nord-est rispetto al porto storico). Da questo molo partono i traghetti della Caronte per Salerno (9 ore di viaggio).
- 7 Imbarco Tremestieri. Porto commerciale per imbarco mezzi pesanti per il continente. Operato da Meridiano Lines.
In treno
[modifica]- 8 Stazione di Messina Centrale, Piazza della Repubblica (Fermata tram Stazione centrale). La stazione principale di Messina. Per il deposito bagagli rivolgersi all’ufficio dei bus Sais.
- 9 Stazione di Messina Marittima. In questa seconda stazione, posta accanto a quella centrale si fermano i treni che devono essere imbarcati sui traghetti.
Messina è collegata via treno dal trasporto regionale di Trenitalia con le città di Catania, Siracusa e Palermo, mentre i collegamenti ferroviari con la Calabria sono garantiti da sempre più rare navi traghetto apposite.
In autobus
[modifica]- 10 Terminal bus, Piazza della Repubblica (Accanto alla stazione centrale). Gli autobus interurbani collegano con Roma, Napoli, Catania e Palermo (Sais Autolinee). Gli autobus regionali collegano anche con Taormina (con Interbus) e Milazzo (con Giuntabus) per le Isole Eolie.
Coiro Viaggi collega la città con le principali città italiane e svizzere. - Coiro Autoservizi, Via Nazionale, Spadafora, ☎ 39 090 9943328, [email protected]. Compagnia che collega la città con Aigle, Bellinzona, Berna, Bex, Bienne, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, Martigny, Montreux, Neuchâtel, Rolle, Vevey e Yverdon.
- Flixbus. Compagnia che collega la città, direttamente o con cambi, a Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Siracusa, Catania e relativo aeroporto, San Lorenzo, Gioia Tauro, Rosarno, Vibo Valentia, Lamezia Terme, Pian del Lago, Cosenza, Acri, Pietrapaola, Cariati, Mandatoriccio, Calopezzati, Mirto Crosia, Corigliano-Rossano, Schiavonea, Bivio Cantinella, Tarsia, Spezzano Albanese, Sibari, Galdo, Taranto, Gallipoli, Lecce, Brindisi, Ostuni, Fasano, Monopoli, Bari, Modugno, Ruvo di Puglia, Andria, Barletta, Foggia, San Severo, Matera, Potenza, Termoli, San Salvo, Isernia, Avezzano, Sulmona, Roccaraso, Lanciano, Ortona, Chieti, Pescara, L'Aquila, Val Vomano, Teramo, Giulianuova, Porto d'Ascoli, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche, Macerata, Sala Consilina, Salerno, Avellino, Napoli, Benevento, Ponte Mucone, Cassino, Roma e relativi aeroporti, Orte, Montalto, Foligno, Assisi, Porto d'Ascoli, Civitanova Marche, Ancona, Senigallia, Pesaro, Siena, Arezzo, Firenze, Lucca, Cattolica, Rimini, Cesenatico, Cesena, Forlì, Milano Marittima, Ravenna, Bologna, Cuneo, Alessandria, Torino, Chivasso, Santhià, Novara, Sanremo, Ventimiglia, Aosta, Milano, aeroporto di Malpensa, Como, Bergamo, Brescia, Rovereto, Trento, Bolzano, aeroporto di Venezia, Treviso, Pordenone, Udine, Lugano, Ginevra, Basilea, Zurigo, Innsbruck, Pola, Budapest, Katowice, Cracovia, Monaco di Baviera, Karlsruhe, Heidelberg, Saarbrücken, Francoforte sul Meno e relativo aeroporto, Bonn, Colonia, Dortmund, Berlino, Amburgo, Bruxelles, Parigi, Lione, Grenoble, Cannes, Marsiglia e Barcellona.
Come spostarsi
[modifica]Con mezzi pubblici
[modifica]L'Azienda Trasporti Messinese (ATM) collega le varie zone della città tramite autobus urbani ed una linea di tram. Biglietti: tariffa unica € 1,20; singolo a bordo € 1,50; 90 minuti € 1,25; Pass di 2 viaggi € 1,70; carta giornaliera € 2,60.
I pochi luoghi di interesse a Messina sono vicini al porto principale e sono facilmente raggiungibili a piedi. È probabile che si voglia utilizzare l'autobus o il tram per arrivare tra il centro di Messina e il terminal dei traghetti del nord a 4 km lungo la costa - questi passano ogni 10-15 minuti. L'autobus 79 fa questo tratto (ogni 30 minuti) e prosegue verso nord, verso Ganzirri e l'Istituto Marino, sulla punta nord-orientale dell'isola. Molti autobus e la ferrovia corrono verso sud.
- 11 Tranvia di Messina. La linea del tram corre lungo la costa.
In taxi
[modifica]- Radio Taxi Jolli, ☎ 39 090 6505. Cooperativa che permette la prenotazione telefonica di un taxi dalle 4:00 all'1:00, sia urbani che extraurbani.
Cosa vedere
[modifica]Non ci sono troppi resti di architettura storica nella città a causa dei terremoti (specialmente quello del 1908) e i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ma ci sono ancora abbastanza cose per meritare una passeggiata per le vie del centro. I luoghi intorno al Santuario della Madonna di Montalto e Cristo Re offrono splendide viste panoramiche sul porto e sullo stretto di Messina (vedi l'immagine del banner).
Chiese
[modifica]- 1 Duomo di Messina (Basilica Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta), Piazza Duomo. Una cattedrale in stile gotico risalente al XII secolo, consacrata nel 1192. La cattedrale subì gravi danni a causa del terremoto del 1908 e fu restaurata tra il 1919 e il 1920. Durante la seconda guerra mondiale, i bombardamenti alleati distrussero parte della costruzione, che fu ricostruita nel 1943. La chiesa consacrata alla "Vergine della lettera", Patrona della città. Al suo interno si trova una statua di S. Giovanni Battista di Antonello Gagini.
- 2 Orologio astronomico di Messina, Piazza Duomo (Accanto al duomo). Il campanile del Duomo di peoca normanna è stato più volte ricostruito e oggi contiene uno dei più grandi orologi astronomici del mondo, costruito nel 1933 dalla compagnia Ungerer di Strasburgo. Una visita imperdibile per i visitatori con uno straordinario spettacolo di orologi, tra cui animali e statue metalliche in movimento con simboli e allegorie che si alternano, tutti i giorni a mezzogiorno. Uno spettacolo da non perdere.
- 3 Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani (Chiesa dei Catalani), Via G. Garibaldi, 111, ☎ 39 090 668 4111. Una delle poche chiese sopravvissute al terremoto del 1908. La sua origine risale al XII secolo in stile normanno successivo con elementi di influenza araba definibile come stile arabo-normanno.
- 4 Concattedrale del Santissimo Salvatore.
- 5 Basilica di Sant'Antonio di Padova. All'interno dei locali della chiesa si trova il Museo del Tesoro intitolato a Sant'Annibale Maria Di Francia.
- 6 Sacrario di Cristo Re (su una collina a nord del Santuario della Madonna di Montalto), ☎ 39 389 218 3265. Lun-Ven 9:00-12:30. Costruito sui resti del castello medievale di Matagrifone, il Cristo Re è una maestosa cappella commemorativa a cupola con una bellissima vista panoramica sul porto e sullo stretto. Costruito nel 1937, funge da camera di sepoltura in onore di alcuni concittadini morti in Africa come soldati durante la seconda guerra mondiale.
- 7 Santuario della Madonna di Montalto, Via Dina e Clarenza, 16, ☎ 39 090 774816. Il santuario è un edificio costruito in uno stile eclettico con elementi gotici e romanici, situato sopra la Piazza del Duomo. Dal suo belvedere, con una statua del Papa che ammira il panorama, si può godere un panorama del porto e dello Stretto di Messina.
- 8 Chiesa di Sant'Elia.
- 9 Chiesa di San Francesco all'Immacolata.
- 10 Chiesa di San Giovanni di Malta.
- 11 Chiesa di Santa Maria della Valle (Badiazza).
- 12 Chiesa di San Tommaso Apostolo il Vecchio.
- 13 Chiesa del Carmine (Santuario della Madonna del Carmelo), Isolato 214, Via Antonino Martino, ☎ 39 090 717089. Una chiesa con 7 cappelle decorate all'interno con marmo policromo. L'edificio è stato ricostruito dopo il terremoto realizzata su progetto dell'architetto Cesare Bazzani fu consacrata nel 1931. La facciata presenta uno stile settecentesco. Negli ambienti musicali è nota anche per la fama dell'organo Tamburini installato negli anni '50 che produce un suono particolarmente ricco.
- 14 Chiesa di Santa Maria Alemanna, Via Santa Maria Alemanna, 48. Questa ex chiesa costruita all'inizio del XIII secolo è un raro esempio di stile gotico a Messina. La chiesa fu gravemente danneggiata nel 1908 e fu aperta al pubblico solo nel 2001. Attualmente ospita diverse mostre.
- 15 Chiesa di Santa Maria di Mili (sulla riva sinistra del torrente Mili nei pressi dell'abitato di Mili San Pietro, nel comune di Messina). Una tra le più antiche testimonianze di architettura religiosa normanna della Sicilia, la chiesa è stata consacrata nel 1090.
- 16 Chiesa di Montevergine (Monastero di Montevergine S. Eustochia Smeralda), Via XXIV Maggio, 161, ☎ 39 090 48486. La chiesa eretta nel 1450 ospita resti della santa cattolica Eustochia Smeralda Calafato.
- 17 Monastero San Placido in Silvis (a nord di Giampilieri). Monastero fondato nel 1361 oggi non più adibito alla sua funzione e di proprietà di privati.
- 18 Monastero di San Placido Calonerò (abbazia e monastero benedettini di Santa Maria Maddalena di Valle Giosafat e di San Placido di Calonerò) (frazione di Ponte Schiavo).
Edifici civili
[modifica]- 19 Palazzo Zanca (Municipio di Messina), Piazza Unione Europea. Edificio costruito nel 1924 in stile neoclassico con decori sotto la direzione di Antonio Zanca. Oggi ospita gli uffici del Comune. Nell'angolo sud si trova la Fontana senatoria.
- 20 Galleria Vittorio Emanuele III, Piazza Antonello, 13. Un edificio eclettico costruito tra il 1924 e il 1929 in stile Liberty. Al suo interno si compone di 3 passaggi convergenti in un centro esagonale coperto da una cupola di vetro. È in qualche modo unica nel meridione assieme a quella di Napoli essendo un'architettura tipica del nord Italia.
- 21 Palazzo Piacentini (Palazzo di Giustizia), Via T. Cannizzaro. Fu edificato sull'area del Grande Ospedale distrutto nel terremoto del 1908. La costruzione fu approvata nel 1912 su progetto di Marcello Piacentini. Nel 1923 i lavori ripresero. Piacentini rivide il progetto che mantenne invariata la parte strutturale, riformulò la veste architettonica la quale passò dalla maniera neorinascimentale alla rivisitazione di modelli neoclassici tedeschi adottando l'ordine dorico e ispirandosi alla Porta di Brandeburgo e all'architettura dei templi dorici siciliani. La Quadriga è opera dello scultore Ercole Drei. I lavori furono ultimati nel 1927 e l'inaugurazione avvenne nel 1928.
- 22 Palazzo del Monte di Pietà, via XXIV Maggio. L'edificio attuale è essenzialmente un piano terra dell'ex palazzo edificato a partire dal 1616, gravemente danneggiato dai terremoti prima e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale poi; rimane evidente la sua facciata a bugnato e la scritta Monte di Pietà. Viene utilizzato come contenitore culturale.
- 23 Palazzo del Granchio (Banco Cerruti o Palazzo Coppedé), Via Giuseppe Garibaldi. Edificio in stile eclettico del 1917 progettato da Gino Coppedé.
- 24 Palazzo Magaudda, via C. Battisti (Accanto la Chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani). Un altro degli edifici eclettici di Gino Coppedè, uno dei meglio conservati seppur la facciata esterna abbia bisogno di un restauro conservativo.
- 25 Palazzo Calapaj-d'Alcontres (vicino al Duomo). Un edificio del XVIII secolo, forse di aspetto relativamente modesto, ma è uno dei pochi palazzi sopravvissuti al terremoto del 1908.
- 26 Palazzo Cerruti (palazzo T. Bisazza Ferrara), Via Lepanto (all'angolo con le vie Cesare Battisti e I Settembre). Edificio in stile eclettico-liberty messinese progettato dall'architetto Gino Coppedè. Nel palazzo è riconoscibile tra le inferriate dei balconi una Stella di Davide.
- 27 Palazzo Tremi (Palazzo Trevi - Palazzo del gallo), all'angolo delle vie Centonze e Saffi. Edificio in stile eclettico progettato da Gino Coppedè
- 28 Palazzo della cultura (Palacultura “Antonello da Messina”), Viale Boccetta 343. Il Palacultura è sede della GAAM (Galleria d’Arte Moderna e contemporanea di Messina)
- 29 Palazzo dell'INA.
- Palazzo dell'INAIL.
- 30 Palazzo Littorio (Palazzo del catasto), Via Giuseppe Garibaldi 120. Ex palazzo del Littorio, edificio razionalista progettato da Giuseppe Samonà. Oggi edificio amministrativo dello Stato.
- 31 Villa de Pasquale (Palazzo de Pasquale), Via Marco Polo 266, ☎ 39 0903674611. Una bella villa neorinascimentale in stile "Liberty" costruita nel 1912 e restaurata nel 2016.
- 32 Villa Pace (Villa Bosurgi), Contrada Porticatello, 29. Villa costruita intorno alla metà dell'ottocento dalla famiglia di industriali inglesi Sanderson; parzialmente ricostruita e ampliata dopo il terremoto del 1908 dai nuovi proprietari, i Bosurgi.
Musei
[modifica]- 33 Museo Regionale Interdisciplinare di Messina (MuMe), Viale della Libertà, 465 (Fermata tram “Museo”), ☎ 39 090 361292, 39 090 361293, [email protected]. 8€ intero, 4€ ridotto (feb 2019). Mar-Sab 9:00-19:00; Dom e festivi 9:00-13:00. Museo contenente molte opere provenienti dalle antiche chiese della città colpita dal terremoto del 1908, con diverse collezioni di arte medievale e opere moderne. C'è anche una sezione dedicata ai reperti archeologici della città. Di rilievo la pala d'altare di San Gregorio di Antonello da Messina, e la Resurrezione di Lazzaro e Adorazione dei pastori di Caravaggio nonché diverse sculture di Antonello Gagini e Laurana. All'esterno sono presenti alcuni portati ed elementi monumentali di edifici distrutti dal terremoto.
Nel 2017 il museo ha completato un lungo restauro e oggi si presenta con nuovi spazi espositivi ampliati. - 34 Museo della Cultura e Musica popolare dei Peloritani, Via Basiliani, villaggio Gesso ME, ☎ 39 090 53045, 39 338 8565063, [email protected]. Gratis. Dom 10:00-12:30 e 16:30-19:30.
- 35 Galleria provinciale d'arte moderna e contemporanea, Via XXIV Maggio, ☎ 39 090 776 1217. Lun-Ven 9:00-13:00 e 15:00-17:30. I locali ospitano al loro interno anche la La Mostra permanente “La Vita non è Sogno“ dedicata al poeta Salvatore Quasimodo.
- 36 Museo del Tesoro del Duomo, Largo S. Giacomo, ☎ 39 090675175, [email protected]. 4€ intero, 2€ ridotto, audioguida 1€. Da gennaio a marzo: Mar-Sab 11:00-13:00. 26 febbraio chiuso. 27 febbraio 9:00-13:00. Aprile e maggio: Lun-Sab 10:30-13:00. Giugno e Luglio: Lun-Sab 10:30-13:00 Mar 9:30-15:30. Agosto: Lun-Ven 10:00-13:00 Mar 9:00-15:30, Sab 10:30-13:00. Settembre: Lun-Ven 10:00-13:00 Mar: 9:30-15:30, Sab: 10:30-13:00. Ottobre: Lun-Sab 10:30-13:00 Mar, Gio-Ven: 9:30-15:30. Novembre e dicembre: Mar-Sab 11:00-13:00.
- [link non funzionante] Museo zoologico "Cambria". Museo annesso alla facoltà di biologia dell’Università di Messina.
- 37 Museo storico della fortificazione permanente dello Stretto di Messina (Parco-museo Forte Cavalli) (A sud del centro di Messina in località Tremestieri), ☎ 39 3471163153, [email protected]. Su prenotazione. Sistema di fortificazioni con annesso museo.
- 38 Mostra Permanente Vara e Giganti, Via Consolato del Mare, 6, ☎ 39 090 368 9711. Lun-Ven 8:30-13:00, Mar e Gio 14:30-16:30.
- 39 Museo d'Arte Contemporanea Horcynus Orca (MACHO), Parco Horcynus Orca, Complesso Monumentale di Capo Peloro, via Fortino - (Località Torre Faro), ☎ 39 090 903 2759, [email protected]. Il Museo fa parte dell'omonimo Parco che si affaccia sullo Stretto. Il museo espone una raccolta di dipinti, sculture, installazioni e video-opere, tutti di artisti provenienti dall’area mediterranea.
Monumenti e fontane
[modifica]- 40 Monumento a Giuseppe Natoli (Famedio). scultura realizzata da Lio Gangeri nel 1880.
- 41 Madonna della Lettera (Statua della SS. Madonna di Messina) (In cima all'alta torre del Forte San Salvatore sulla punta della falce del porto). La Madonna della Lettera è venerata dalla Chiesa cattolica come santa patrona di Messina. Una torreggiante statua dorata della Madonna della Lettera con l'iscrizione "Benediciamo te e la tua città" è tratta da una lettera di Maria del 42 d.C.
- 42 Statua dell'Immacolata.
- 43 Statua di don Giovanni d'Austria.
- 44 Casa del Puparo (Casa Cammarata).
- 45 Fontana del Nettuno, Via G. Garibaldi. Un'altra fontana monumentale del Montorsoli con Nettuno accompagnata da Scilla e Cariddi.
- 46 Fontana di Orione, Piazza Duomo (Di fronte al duomo). Opera di Giovanni Angelo Montorsoli (1547), allievo di Michelangelo. Rappresenta Orione con il suo cane Sirio, ritratto come uno dei leggendari fondatori di Messina.
- 47 Fontana Falconieri, Piazza Basicò.
- 48 Quattro Fontane. Originariamente costituita da quattro fontane come suggerisce il nome oggi ne sopravvivono solo due costruite tra il 1666 e il 1742.
- 49 Fontana di Gennaro.
Cimiteri
[modifica]Fortificazioni e castelli
[modifica]- 52 Forte del Santissimo Salvatore.
- 53 Forte Gonzaga.
- 54 Torre Marmora.
- 55 Resti delle mura di Carlo V, Piazza Straticò. Queste mura facevano parte del sistema di fortificazione della città nel XVI secolo. La parte attualmente visibile e molto trascurata, riguarda una porzione del bastione Gentilmeni
- 56 [link non funzionante] Porta Grazia, Piazza Casa Pia. L'ex porta principale della cittadella di Messina fa parte di un complesso più ampio di fortificazioni chiamate Real cittadella del XVII secolo. Alcune altre parti superstiti possono ancora essere viste nella posizione originale all'angolo SE del porto, anche se in uno stato di grande trascuratezza.
- Forte dei Centri. Si tratta di fortificazioni di epoca umbertina con profilati in pietra e cornici, sotterranei.
Altro
[modifica]- 57 Torre Faro (Prendete l'autobus 79 dal Parcheggio Cavallotti fino alla Torre Faro). È uno dei due piloni dell'elettricità dismessi dello Stretto, costruiti nel 1957 per supportare la linea elettrica 220kV. È una torre a traliccio di acciaio alta 224 metri, che è oggi una torre di osservazione con una piattaforma alta 200 metri: si devono salire e scendere 1250 gradini, ma la magnifica vista sull'enorme struttura e la bella vista sullo Stretto di Messina ne vale sicuramente la pena! Questo è uno dei punti più vicini dello stretto e la costa calabra appare molto vicina.
Nelle vicinanze si trova anche il faro di Capo Peloro. - 58 Acquario comunale, Piazza Unità d'Italia - Villa Mazzini, ☎ 3934893218, [email protected]. Gratis. Mer e Gio 9:00-13:00.
- 59 Scalinata fascista (Scalinata Santa Barbara), Piazza Santa Barbara. Scalinata con fasci littori di epoca fascista.
- 60 Villa Dante, Via Lucania, 12. Spazio a verde con un'arena per spettacoli estivi.
- 61 Orto botanico "Pietro Castelli", Piazza XX Settembre, [email protected]. Gratis. Lun-Sab 8:30-12:30. È situato nel centro urbano della città di Messina e la sua fondazione risale al 1638. Fu distrutto dagli spagnoli dopo 40 anni e ricostruito in seguito tra il 1883 e il 1889. Ha subito una notevole riduzione della superficie in seguito al terremoto del 1908, che distrusse quasi per intero la città, ed oggi occupa una superficie di circa 8000 mq.
Eventi e feste
[modifica]- I Giganti. 13-14 agosto.
- Festa della Madonna di Dinnammare (Santuario della Madonna di Dinnammare). 3-4 agosto. Processione che parte la sera del 3 dalla Chiesa di San Giovanni Battista del villaggio di Larderia fino al Santuario di Dinnamare.
- Vara di Messina (A Vara). 15 agosto.
Cosa fare
[modifica]- 1 Riserva naturale orientata Laguna di Capo Peloro (In contrada Ganzirri vicino alla Torre faro). Questa riserva naturale comprende anche il lago di Ganzirri e l'area della Torre faro con la punta di Capo Peloro. Per quanto fortemente antropizzata l'area permette a molte specie di uccelli di trovare un importante riparo, tanto da essere stato inserito nel Water Project dell'UNESCO. Nei dintorni si trovano diversi ristoranti di pesce.
Sport
[modifica]Acquisti
[modifica]Nella zona di Tremestieri c'è una buona concentrazione di centri commerciali.
- 1 Gamestop Italy Srl (Gamestop), Via Tommaso Cannizzaro, 76, ☎ 39 090 713880.
- 2 Centro commerciale Tremestieri, S.S. 114, Km 6.200 (200 metri prima dell'omonimo porto), ☎ 39 090 6258977, fax: 39 090 6256749, [email protected]. Lun-Sab 9-20:30 Dom e festivi 9:30-20:30. Centro commerciale con 70 negozi e multisala.
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro Vittorio Emanuele II, Via G. Garibaldi.
Dove mangiare
[modifica]Un prodotto tipicamente messinese è il pidone, è un rustico a mezza luna simile al calzone. Con indivia riccia (scarola), tuma, acciughe sotto sale e pepe, cucinato fritto o al forno.
Prezzi modici
[modifica]- 1 McDonald's, Via Bruno Giordano, 42 (Di fronte a piazza Cairoli), ☎ 39 090 6512702, fax: 39 090 6514885, [email protected]. €8-10 (menù). Dom-Gio 7:00-24:00, Ven-Sab 7:00-1:00.
- 2 McDrive, SS114 Contesse, ☎ 39 090 622188, fax: 39 090 6256231, [email protected]. €8-10 (menù). Dom-Ven 11-24, Sab 11-01.
- 3 Rosticceria F.lli Famulari, Via Cesare Battisti, 143, ☎ 39 090 771447. 8:00-23:00. Una rosticceria piuttosto famosa in città, tanto da avere le foto di persone celebri che si sono fermate a mangiare. Ottimo cibo, personale cordiale e attento, da provare il "pidone" messinese. Essendo famoso i prezzi possono essere un po' gonfiati rispetto ad altri posti.
- 4 Il Chiosco dei Colli, Località Musolino, ☎ 39 347 605 6025. Si preparano panini. In estate si mangia nello spazio all’aperto limitrofo.
- 5 Ritrovo Lombardo, Viale S. Martino, 318, ☎ 39 090 293 6282. Bar molto frequentato dai messinesi per gli aperitivi.
- 6 Bar Torino, Corso Cavour, 153.
- 7 Gelateria Perigolosi, Via Garibaldi. Ottima gelateria posta al centro.
- 8 Pasticceria De Grazia dal 1963, Via Argentieri, 24. Una delle migliori in città.
Prezzi medi
[modifica]- 9 Ristorante l'Ossidiana, Via dei Verdi, 7, ☎ 39 090 67 58 99, 39 347 407 33 89, fax: 39 090 675899, [email protected].
- 10 Fratelli La Bufala, Corso Vittorio Emanuele II, 1/2 (Vicino all'attracco delle navette veloci), ☎ 39 090 662513, [email protected]. Non è possibile prenotare.
- 11 Kajiki, Via Risorgimento, 150, ☎ 39 090 6402915, [email protected]. €40 in media a pasto. Mar-Gio e Dom 20-23:30, Ven-Sab 20-24. Offre il servizio di cibo da asporto.
- 12 Ristorante Cinese Shanghai 2 Snc, Via Saffi Aurelio, 12.
- 13 Datterino, Viale S. Martino, 14. Ristorante, pizzeria.
Dove alloggiare
[modifica]Prezzi elevati
[modifica]- 1 Royal Palace Hotel JSH Framon (Royal Palace Hotel), Via Tommaso Cannizzaro, 3, ☎ 39 090 6503, fax: 39 090 2921075, [email protected]. €129 (doppia, a persona).
Sicurezza
[modifica]Si consiglia di mantenere i soliti comportamenti di prudenza suggeriti, come non lasciare i propri bagagli incustoditi o esibire a lungo denaro contante in mano.
Farmacie di Turno
[modifica]Per farmacie di turno consulta il sito ufficiale qui
- 12 Guardia Di Finanza , Caserma Stefano Cotugno, Via Tommaso Cannizzaro, ☎ 39 090 710540.
Come restare in contatto
[modifica]Poste
[modifica]Presenti numerosi uffici postali situati in varie zone della città.
- 13 Ufficio postale Messina 2, Via Giuseppe Garibaldi, 148, ☎ 39 090 3689250, fax: 39 090 344655. Lun-Ven 8:20-19:05, Sab 8:20-12:35. Presenti punto poste e locker.
Telefonia
[modifica]Ottima la copertura telefonica nel centro città, sia 2G che 3G che 4G; presente un negozio monomarca Fastweb a pochi passi da Piazza Cairoli ed un monomarca Wind.
Internet
[modifica]Presenti connessioni da rete fissa e mobile, usabile anche la rete WOW-FI per i clienti Fastweb, sia di rete fissa che mobile.
Nei dintorni
[modifica]Le città turistiche più vicine sono Milazzo e Capo d'Orlando sulla Sicilia tirrenica, Taormina e Giardini-Naxos su quella ionica e Reggio Calabria al di là dello Stretto; tramite Villa San Giovanni è possibile raggiungere Scilla e Tropea.
Se la giornata è limpida si può salire sui Peloritani per raggiungere il 14 Santuario della Madonna di Dinnammare da dove si può godere di una splendida vista dell'intero stretto di Messina a quota 1100 mt. Il culto dell'immagine sacra presso la chiesa è molto antico e ricollegato ad alcune leggende. Secondo una di esse la tavola venne ritrovata in cima al monte da un pastorello che la portò a casa ma il giorno successivo, al suo risveglio, la tavola era sparita per riapparire nuovamente in cima al monte. L'evento si sarebbe riproposto per due giorni consecutivi. Alla notizia, il parroco di Larderia volle che l'immagine sacra venisse conservata in chiesa ma anche stavolta il giorno dopo venne ritrovata sul monte. Gli abitanti del paese quindi costruirono un santuario sulla cima della montagna. Secondo un'altra leggenda, invece, l'immagine sarebbe stata portata sulle spalle da due delfini che la depositarono sulle spiagge di fronte Larderia, ritrovata da alcuni pescatori e successivamente portata in cima al monte. I due delfini, infatti, accompagnano la raffigurazione della madonna col bambino.
Nei dintorni sono anche presenti diversi sentieri escursionistici.
Informazioni utili
[modifica]- Ufficio informazioni turistiche (Subito fuori dalla stazione centrale). Lun-Ven 9:00-13:00, 15:00-17:00.
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Messina
- Wikiquote contiene citazioni di o su Messina
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Messina
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Messina