Dakar | ||
Stemma e Bandiera | ||
Stato | Senegal | |
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Regione | Capo Verde-Thiès | |
Altitudine | 10 m s.l.m. | |
Superficie | 88 km² | |
Abitanti | 1.438.725 (stima 2021) | |
Fuso orario | UTC | |
Posizione
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Sito istituzionale |
Dakar è la capitale del Senegal.
Da sapere
[modifica]Cenni geografici
[modifica]- Geografia antropica
Dakar ha avuto una crescita demografica significativa dovuto soprattutto all'esodo dalle campagne è più che quadruplicato nei primi due decenni del 3º millennio.
Dai 400.000 abitanti del 1970, si è passati ai 3.139.325 abitanti registrati dal censimento del settembre 2014.
Quasi un quarto della popolazione totale del Senegal (23,2% - 13.508.715 abitanti) vive su un'area che costituisce solo 0,3% della superficie totale del paese.
Quando andare
[modifica]Dakar è caratterizzata da un clima desertico, mitigato dall'influenza degli alisei marittimi e del monsone.
La stagione calda e umida va da giugno a ottobre con temperature intorno ai 27° C. e un picco di precipitazioni nel mese di agosto (250 mm). Inondazioni eccezionali si sono verificate nell'agosto 2005.
Durante la stagione secca e un po' più fresca che inizia a novembre e dura fino a maggio, non piove quasi mai (circa 1 mm al mese).
La stagione secca è considerata il miglior periodo per una visita.
La qualità dell'aria a Dakar non è delle migliori a causa delle polveri sottili sospese nell'atmosfera e in parte provenienti dal deserto.
Il tasso di inquinamento atmosferico supera di ben 7 volte i limiti fissati da standard internazionali.
Lo smaltimento dei rifiuti costituisce un grave problema e i privati sono costretti a bruciarli contribuendo ad aumentare i tassi d'inquinamento.
Come orientarsi
[modifica]1 Place de l'Independence è la piazza centrale di Dakar da cui si dipartono alcune delle più note arterie cittadine. Queste sono nel senso delle lancette dell'orologio e iniziando da Nord:
- Allée Léon Delmas — Termina in prossimità della stazione dei treni e del molo dove ci si imbarca per l'isola di Gorée.
- Avenue Hassan II (ex viale Albert Sarraut) — Un'importante via dello shopping.
- Avenue Léopold Senghor — È l'arteria che si dirige a sud e termina all'ospedale principale (Hôpital Principal). Su di essa si affaccia il palazzo presidenziale.
- Avenue George Pompidou (ex Avenue Ponty) — si dirige verso ovest e all'altezza del mercato Sandanga, il più grande di Dakar, cambia nome in Avenue Peytavin.
Un'altra piazza del centro da tenere presente è 2 Place Soweto dove termina il tratto urbano della A1, l'autostrada principale del Senegal proveniente dall'aeroporto internazionale Blaise Diagne. Piazza Soveto è vicina alle principali attrazioni di Dakar
- Route de la Corniche-Est (Petite Corniche) si snoda sopra scogliere e piccole spiagge, collegandosi al porto principale a nord.
Tra i viali a scorrimento veloce che conducono ai quartieri periferici elencati nella sezione seguente, vanno menzionati;
- Avenue Blaise Diagne — È l'arteria che dal centro si dirige a nord-ovest, attraversando la Médina e, dopo aver cambiato nome in "Route de Ouakam" (ufficialmente "Avenue Cheikh Anta Diop") passa per la città universitaria e i quartieri di Fann e "Point E" per poi congiungersi con la strada litoranea "Route de la Corniche Ouest" che conduce alle spiagge di Ngor e tramite una diramazione al promontorio di Capo Verde (pointe des Almadies).
Quartieri
[modifica]Dakar è suddivisa in 19 municipalità (Communes d'arrondissement) come da immagine a fianco. Qui di seguito è fornita una lista dei quartieri più significativi per turisti di passaggio:
- Dakar-Plateau — Situato a sud della centrale piazza dell'Indipendenza, di fronte all'isola di Gorée, Dakar-Plateau è il quartiere più moderno della capitale senegalese. Entro il suo territorio è ricompreso il promontorio roccioso di Cap Manuel, estrema punta meridionale della penisola di Capo Verde. È il quartiere dei ministeri e delle ambasciate.
- Médina — Situata ad ovest del centro, Medina è un quartiere popolare che vanta numerose moschee, botteghe artigianali e mercati più uno stadio dove si svolgono incontri di pallacanestro e lotta senegalese.
- 1 Point E — Un grazioso quartiere borghese immerso nel verde.
- Les Mamelles — Il quartiere prende il nome da due piccoli coni vulcanici alti 99 e 105 metri rispettivamente. Sulla più alta delle due colline si erge il faro delle Mamelles mentre sull'altra sta il Monumento al Risorgimento africano.
- Ngor — Il distretto è famoso per la sua spiaggetta ben riparata che consente di bagnarsi in tutta tranquillità nelle acque dell'oceano. Si può anche noleggiare una barca per raggiungere l'isoletta omonima con spiagge ancora più belle e un paio di alberghi senza pretese.
- Un quartiere turistico di Ngor è quello di Almadies, raccolto intorno al capo omonimo (pointe des Almadies o "promontorio di Capo Verde") che segna il punto più occidentale dell'Africa. Almadies è una zona chic, costituita in maggior parte da ville, molte delle quali dispongono di piscina e spiaggia privata.
- Yoff — Situato ad est di Ngor, Yoff è un arrondissement abitato esclusivamente dai lebu, una tribù i cui membri appartengono alla confraternita musulmana di Layen. Il mausoleo che accoglie le spoglie del fondatore della setta, Saidi Limamou Laye è stato eretto nel 1950. I Lebu sono provetti pescatori e le loro piroghe possono essere viste sulla spiaggia di Yoff. È un quartiere da visitare ma non dove scegliersi l'alloggio e meno che mai prendere il sole in spiaggia considerando la stretta aderenza dei lebu ai precetti dell'Islam.
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]- 2 Aeroporto di Dakar-Blaise Diagne. Situato a 53km dal centro città, è il principale aeroporto del Senegal. Si trova in prossimità del villaggio di Diass ed è collegato a Dakar dall'autostrada A1.
L'aeroporto fu aperto il 7 dicembre 2017 ed è intitolato a Blaise Digne che fu il primo politico di origini africane ad essere eletto al parlamento francese nel 1914.
Alcune delle linee aeree che al 2021 operavano allo scalo di Dakar sono riportate di seguito:- Air Senegal —
- Neos Air —
Il treno espresso regionale Dakar-AIBD collega l'aeroporto con il centro di Dakar. Un convoglio inaugurale è partito il 14 gennaio 2019 ma la data di entrata in servizio di treni regolari per i viaggiatori non è stata ufficialmente annunciata.
- 3 Aeroporto di Dakar-Léopold Sedar Senghor (DKR). Il vecchio aereoporto oggi adibito prevalentemente a operazioni cargo.
In treno
[modifica]- 4 Stazione ferroviaria, place du tirailleur. La stazione è stata chiusa nel 2009, quando fu avviato lo smantellamento della linea ferroviaria Dakar-Niger.
L'edificio della stazione è stato utilizzato brevemente nel 2010 per il 3° Festival mondiale delle arti negre.
La stazione è stata riaperta nel gennaio 2019 in concomitanza dell'inaugurazione del treno regionale espresso che collega Dakar all'aeroporto internazionale Blaise-Diagne via Diamnadio.
In autobus
[modifica]Il collegamento tra Dakar e altre destinazioni domestiche e internazionali è assicurato da una varietà di mezzi privati tra i quali prevalgono i taxis brousse (tassi della boscaglia) o "7 posti".
Il comfort di queste vetture è molto relativo ma in compenso si possono ammirare paesaggi fuori dall'usuale.
Il più grande parcheggio di questi mezzi privati, operanti per tutte le destinazioni nazionali, è situato nel sobborgo di Pikine ed è chiamato Les beaux maraîchers. Vi si possono trovare vetture di tutti i tipi. I prezzi delle corse sono fissi. I mezzi partono quando tutti i posti sono stati occupati.
Dakar si trova 167 km a nord-ovest di Banjul, 408 km a sud-ovest di Nouakchott, 705 km a nord-ovest di Conakry e 1.046 km a ovest, nord-ovest di Bamako.
A titolo di esempio occorrono circa 4 ore per coprire i 260 km che separano Dakar da Saint-Louis.
Come spostarsi
[modifica]Gli autobus dell'azienda Dakar Dem Dikk vi condurranno nei sobborghi più remoti di Dakar. Altrimenti potreste ricorerrere ai Ndiaga N'Diaye, minibus di 15 posti la cui flotta è in fase di rinnovamento.
I taxi gialli e neri sono i più diffusi. Il prezzo della corsa deve essere negoziato in anticipo.
Cosa vedere
[modifica]Dakar-Plateau
[modifica]- 1 Moschea grande (Grande Mosquée de Dakar), Allée Pape Gueye Fall. Costruita da architetti francesi e marocchini, la Grande Moschea è stata inaugurata nel 1964 dal re del Marocco Hassan II, dal primo presidente del Senegal Léopold Sédar Senghor e da dignitari berberi in ottemperanza del fatto che i berberi hanno svolto un ruolo importante nel predominio dei musulmani in Africa.
La moschea è riccamente decorata, sia all'interno che all'esterno. Lo stile di rifà all'architettura arabo-andalusa.
L'altezza del minareto è di 67 m.
- 2 Musée Civilisations noires, ☎ 221 777638080. Mar-Do. 10:00-19:00. Focus sulla civiltà e la cultura africane, lo stile si vita nubiano. Potrebbe essere necessario un po' di comprensione del francese per comprendere i cartelli. Bell'edificio rotondo.
- 3 Monumento del Millenario (Monument du Millénaire). A monument about looking to the future along the corniche, so more great views.
- 4 Museo delle forze armate senegalesi (Musée des Forces Armées Senegalaise), Rue de la République, ☎ 221 338240845. Museo patriottico che mostra la storia del Senegal e delle sue forze armate, compreso il modo in cui i soldati senegalesi hanno combattuto coraggiosamente sotto la bandiera francese.
- 5 Cattedrale di Nostra Signora delle Vittorie (Cathédrale Notre Dame des Victoires). È la cattedrale cattolica, sede dell'arcidiocesi di Dakar.
Consacrata dal cardinale Jean Verdier, arcivescovo di Parigi, il 2 febbraio 1936, la cattedrale fu progettata dall'architetto Charles-Albert Wulffleff, che si ispirò alle architetture sudanesi e bizantine.
La grande cupola illuminata da venti finestre occupa il centro del tempio a forma di croce greca. Il coro, circondato da una passerella, dà accesso a cinque cappelle.
Il portico è affiancato da due torri ed è sormontato dall'iscrizione: "Alla Vergine Maria, Madre di Gesù il Salvatore.
- 6 Museo Théodore-Monod d'Arte africana (IFAN) (Musée Théodore Monod d’Art Africain), Rue Emile Zola. Museo etnografico annesso all'Università Cheikh Anta Diop e all'Istituto Fondamentale d'Africa Nera (IFAN), fondato nel 1936. Quando nel 1960 l'istituto fu trasferito all'Università Cheikh Anta Diop, la sua sede di Piazza Soweto, vicino all'Assemblea Nazionale del Senegal, fu adibita a museo. Oggi è uno dei centri più prestigiosi per lo studio della cultura dell'Africa occidentale.
Nel museo si svolgono le mostre di artisti contemporanei africani nell'ambito della Biennale di Dakar.
Quartieri di Bel Air e Hann
[modifica]- 7 Parco forestale e zoologico di Hann (Parc Forestier de Hann), ☎ 221 33 832 38 75. Mar-Dom 10:00-12:30 e 15:00-18:30. I giardini pubblici furono costruiti nel 1903 e l'arboreto fu sistemato nel 1947. I giardini presentano un'ampia varietà di piante senegalesi e lo zoo contiene oltre 130 animali.
Periferia nord-occidentale
[modifica]- 8 Museo della Donna Henriette-Bathily (Musée de la Femme Henriette-Bathily), Place du Souvenir Africain (vicino all'hotel Radisson Blu), ☎ 221 338259659. Museo fondato sulla base di un progetto ideato nel 1987 dal regista Ousmane William Mbaye e lanciato nel giugno 1994 sotto la direzione di Annette Mbaye d'Erneville. Dapprima situato sull'isola di Gorée, di fronte alla Casa degli Schiavi, è stato trasferito nel 2014 a Dakar, in un edificio che di affaccia sulla Place du Souvenir Africain et de la Diaspora (Corniche Ouest-Dakar). Il museo è dedicato alle donne senegalesi di ieri e di oggi e alla loro storia.
La piazza Souvenir Africain è sistemata su una scogliera ed è contornata da ristoranti e spazi espositivi. Anche il centro commerciale Sea Plaza da sulla piazza. È il luogo ideale per ammirare i tramonti sull'oceano.
- 9 Monumento del Risorgimento africano (Monument de la Renaissance africain). Questo colossale monumento in rame è stato inaugurato nel 2010 ed è dedicato alla liberazione dell'Africa dagli oppressivi regimi europei che un tempo governavano il continente e alla fine della schiavitù. È anche inteso come una dimostrazione di orgoglio per contrastare le percezioni straniere degli africani come esseri inferiori. Il monumento è piuttosto controverso, con alcuni africani che ne lodano gli intenti e altri che al contrario lo criticano adducendo il fatto che è una statua stalinista costruita nella Corea del Nor. Con i suoi 52 m di altezza, è la statua più alta dell'Africa.
- 10 Phare des Mamelles, ☎ 221 773434242. Un faro con viste spettacolari sull'oceano.
- 11 Loman Art Gallery, villa no. 1 rue de pharmacy Atlantic Mamelles, ☎ 221 77 848 15 79. Ingresso gratuito. Lun-Dom 10:00-18:00. Un luogo per gli appassionati di arte africana contemporanea di proprietà degli artisti stessi. Insieme alle opere di vari artisti, puoi trovare proiezioni speciali, un caffè e persino un alloggio in famiglia.
- 12 Promontorio di Capo Verde (Pointe des Almadies). La punta occidentale del continente africano, dove si trovano numerosi ristoranti di pesce.
Yoff
[modifica]- 13 Village Des Arts (Accanto allo stadio), ☎ 221 775278583. Daily 11:00-18:00. Una specie di studio d'arte biologico / forum di mostre culturali per artisti locali. Si svolgono eventi di danza e musica insieme a artisti che lavorano e pezzi in mostra.
Eventi e feste
[modifica]- Biennale di Dakar.
- Kaay Fecc.
Cosa fare
[modifica]Acquisti
[modifica]- 1 Mercato Sandaga (Marché Sandaga). Lun-Dom 07:30-19:30. -
Come divertirsi
[modifica]Spettacoli
[modifica]- 1 Teatro nazionale Daniel-Sorano (Théâtre national Daniel-Sorano).
- 2 Stadio nazionale Léopold Sédar Senghor (Stade Léopold-Sédar-Senghor), Route de Yoff. Per i senegalesi il calcio è importante quanto la musica! Quando gioca la squadra ASC Jeanne D'Arc, lo stadio si riempie di oltre 60.000 tifosi appassionati, chiassosi e folli.
- 3 Stadio Iba-Mar-Diop, Rue M'baye Worre (Quartiere della Medina). Stadio con una capacità di 5.000 posti, riservato a incontri di pallacanestro e di lotta senegalese.
Locali notturni
[modifica]- Kër Thiossane.
Dove mangiare
[modifica]Dove alloggiare
[modifica]Sicurezza
[modifica]Come restare in contatto
[modifica]Nei dintorni
[modifica]- 5 Isola di Gorée — Adibita fin dai tempi del dominio portoghese a mercato degli schiavi, la piccola isola di Gorée ha conservato un'interessante architettura coloniale ma per lo più in rovina. I traghetti possono essere presi dal molo a nord di Place de l'Independence. La traversata dura una ventina di minuti. Gorée dispone di piccoli ristoranti e di una manciata di modesti alloggi. L'isola ha un'atmosfera fuori dal tempo ed essendo molto piccola può essere visitata a piedi in un paio di ore. Una volta terminata la passeggiata e la visita al Museo "Casa degli Schiavi" (Maison des Esclaves) potreste rilassarvi sull'unica piccola spiaggia o acquistare oggetti artigianali creati dalla gente del posto in attesa del traghetto che vi riporterà a Dakar.
- 6 Îles de la Madeleine — Dichiarate parco nazionale nel 1985, le Îles de la Madeleine distano circa 4 km dalla terraferma. Sono costituite da un'isola principale, detta Sarpan e da altri isolotti più piccoli che emergono solo durante la bassa marea. Le isole si prestano per il birdwatching ma anche per le immersioni subacquee. L'unico inconveniente è che non c'è ombra essendo la vegetazione costituita da bassi arbusti.
- 7 Kayar (58 km) — Grazioso villaggio di pescatori, Kayar si incontra poco oltre il lago Rosa. Il villaggio è situato all'inizio del tratto di litorale denominato Grande Côte ed è dotato di alberghi. A causa delle forti correnti marine, Kayar non è il luogo più indicato per fare il bagno ma si presta per escursioni in piroga o per passeggiate tra le dune di sabbia che delimitano la spiaggia.
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