Rime (Vittorelli)/Sonetti/Sonetto 14
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Iacopo Vittorelli - Rime (1806)
Per l'innesto del vajuolo fatto alla Contessa Laura Negri Roberti ammirabile Contatrice.
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Per l’innesto del vajuolo fatto alla Contessa Laura Negri Roberti ammirabile Cantatrice.
Nel braccio di Lauretta infuso appena
Il preparato fomite mordace,
Rapidissimo corse in ogni vena,
E al bel sangue turbò l’usata pace.
Essa da l’ignea febbre, e da la pena
Del tenero Consorte afflitta giace,
E già sul labbro a la gentil Sirena
La canora armonìa sospesa tace.
Gran Numi che sarà!... Ma quale io sento
Nel Cembalo, che dorme, onda improvvisa
Scorrer di placidissimo concento?
Questo è il dolce parlar (chi nol ravvisa?)
Del biondo Febo, o del propizio Evento:
Parlano e l’uno e l’altro in simil guisa.