Roulette
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Citazioni sulla roulette.
- Gli uomini, non soltanto alla roulette ma ovunque, non fanno altro che togliersi o vincersi qualcosa reciprocamente. (Fëdor Dostoevskij)
- I fatti hanno forse una predestinazione semantica? Un'armonia cosmica che ci sfugge? E vuol dire qualcosa durante gli anni o i giorni o le ore? Come il rosso e il nero alla roulette, conta che sia uscito la volta prima il rosso perché ci siano probabilità che esca il nero? no: neppure se fosse uscito cento volte. (Giorgio Saviane)
- Il nostro numero è uscito alla roulette: perché dunque non dovremmo avvertire l'eccezionalità della nostra condizione, proprio allo stesso modo di colui che ha appena vinto un miliardo? (Jacques Monod)
- La cosa più antipatica, che saltava agli occhi alla prima occhiata in tutta quella marmaglia di giocatori di roulette, era l'ostentato rispetto per l'occupazione a cui si dedicavano, l'aspetto serio e perfino rispettabile che assumevano tutti coloro che circondavano i tavoli. (Fëdor Dostoevskij)
- La roulette è come la donna: non si può pretendere da lei che quanto può dare. (Alessandro Varaldo)
- La sera andammo al casinò: mostrai a Vauro come si faceva a giocare alla Roulette (lui non voleva giocare). Entrai disinvolto, in giacca, mi feci largo tra i pochi astanti, puntai deciso su tre numeri, con intelligentissime varianti (cavalli, manque, pieni) e persi subito tutto, al primo colpo. Ancora Vauro ne ride. (David Riondino)
- Perché giocare alla roulette quando puoi giocare con la vita della gente? (Schegge di paura)