Marcelo Caetano
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Marcello José das Neves Alves Caetano (1906 – 1980), politico e dittatore portoghese.
Citazioni di Marcelo Caetano
[modifica]- La mia preoccupazione è di assicurare la continuità. Ma questa continuità implica un'idea di movimento, di evoluzione e di aggiornamento. La fedeltà alla dottrina brillantemente insegnata dal dott. Salazar non deve essere confusa con l'attaccamento ostinato alle formule e alle scelte che egli ha adottato in determinati momenti. Il grande pericolo d'ogni discepolo è quello di limitarsi a copiare il maestro... La continuazione delle grandi linee della politica portoghese e dei principi costituzionali dello Stato non impedirà dunque al governo di procedere, tutte le volte che ciò si rivelerà opportuno, alle necessarie riforme. (dal suo primo discorso da presidente all'Assemblea nazionale, 27 settembre 1968).[1]
- [Sulla guerra coloniale portoghese] I diversi movimenti cosiddetti di liberazione che ci combattono in Guinea, in Angola ed in Mozambico sono stati formati all'estero. Essi hanno alla testa dirigenti sostenuti ed appoggiati dall'estero ed è da territori stranieri che sono sferrati gli attacchi dei terroristi. (dichiarazione all'Assemblea nazionale, 2 dicembre 1970).[2]
- Il Portogallo non rinuncia alla politica di fraternità razziale, all'intenzione di perseguire la formazione di società plurirazziali mantenendo con intransigenza uno statuto unico "per tutti i portoghesi di tutte le razze e di ogni colore". (dichiarazione all'Assemblea nazionale, 2 dicembre 1970)[2]
- [Sulla guerra di indipendenza della Guinea-Bissau] Migliaia di persone sono passate per la Guinea portoghese, sanno che questa provincia si trova tra due territori ex francesi, a nord il Senegal, e a sud l'antica Guinea francese, oggi repubblica di Guinea, conosciuta come Guinea-Conakry per distinguerla dalla nostra Guinea. È nella Guinea-Conakry, dispoticamente governata da un pazzo chiamato Sekou Touré, che hanno le loro basi politico-militari i gruppi terroristi antiportoghesi.[3]
Citazioni su Marcelo Caetano
[modifica]- Oltre a essere un teorico di questo dogma [della superiorità degli europei sugli africani], quale professore di diritto coloniale alla Facoltà di Diritto di Lisbona, lo ha applicato nella pratica come ministro delle colonie durante molti anni. Egli che pretende, come afferma spesso, di conoscere i negri, ha optato per una politica nuova che nei rapporti sociali deve essere quella del buon padrone che stringe la mano al suo boy; e che sul piano politico non è, all'interno, che la vecchia tattica del bastone e la carota, mentre all'esterno consiste nell'utilizzare gli argomenti, le parole stesse dell'avversario per confonderli, conservando intatta la propria posizione. (Amílcar Cabral)
Voci correlate
[modifica]Note
[modifica]- ↑ Citato in Il nuovo premier portoghese fa balenare caute riforme, la Stampa, 28 settembre 1968.
- ↑ a b Citato in Caetano: "Paesi stranieri ci combattono in Africa", la Stampa, 3 dicembre 1970.
- ↑ Citato in Secondo il premier portoghese Caetano la Guinea-Bissau è uno Stato fantasma, la Stampa, 4 novembre 1973.
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