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Joe Haldeman

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Joe Haldeman nel 2007

Joe William Haldeman (1943 – vivente), scrittore statunitense.

Guerra eterna

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— Questa sera vi mostreremo otto sistemi per uccidere un uomo senza far rumore. — Il tizio che aveva parlato era un sergente che dimostrava al massimo cinque anni più di me. Quindi, se aveva ucciso un uomo in combattimento, senza far rumore o meno, doveva averlo ucciso quand'era ancora in fasce.

Citazioni

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  • Perché ti capitano quelle stanche quando tu ne hai voglia, e quelle vogliose quando sei stanco tu? Mi prestai all'inevitabile. (p. 14)
  • In effetti, era lei che aveva imparato un trucco nuovo. Lo chiamava il cavatappi francese. Non volle dirmi, però, chi glielo aveva insegnato. Mi sarebbe piaciuto stringergli la mano, a quel tipo. Quando avessi recuperato le forze.
  • Mi sentii stringere la gola, e capii che tutti i sadici nastri d'addestramento, tutte le morti orribili durante le esercitazioni non erano bastati a prepararmi a quella improvvisa realtà... che anch'io avevo una bacchetta magica, e potevo puntarla verso un essere vivente e trasformarlo in un pezzo fumante di carne semicotta; io non ero un soldato di professione, non avevo mai voluto esserlo, avrei preferito non doverlo essere
  • Non ci sono parole per descrivere un sandwich d'insalata di pollo e una birra fresca dopo due anni di merda riciclata.
  • Marygay [...] qui nessuno è infelice.
  • Per due volte spostai il mio peso, come per buttarmi. Non lo feci, ma non per paura del dolore o della perdita. Il dolore sarebbe stato solo una scintilla di un attimo, e a perderci sarebbe stato soltanto l'esercito. E sarebbe stata la sua vittoria suprema su di me... dopo aver dominato la mia vita per tanto tempo, costringermi a porvi fine. E questa soddisfazione volevo lasciarla al nemico.
  • In ogni nido c'è un utero artificiale che si prende cura di una persona per i primi otto o dieci mesi dopo l'attivazione. Quella che lei chiamerebbe nascita avviene in un periodo di giorni; non è l'evento drastico e traumatico di una volta.
  • Lo scopo era di impedire alle persone di fare i bambini nel modo biologico. Perché: 1) mostravano una deplorevole mancanza di buon senso nella scelta del partner genetico; e 2) il Consiglio riteneva che le differenze razziali avessero lo spiacevole effetto di dividere inutilmente l'umanità; con un controllo totale delle nascite, in poche generazioni sarebbe invece stato possibile fare in modo che tutti appartenessero a un'unica razza.
  • Cominciavo a rendermi conto che non avevo la più vaga idea di come dovessi comportarmi, socialmente. Quasi tutto il mio comportamento "normale" era basato su un complesso, tacito codice d'etichetta sessuale. Adesso dovevo trattare gli uomini come se fossero donne e viceversa? Oppure trattare tutti quanti come fratelli e sorelle? Era una gran confusione.
  • Dopo cinquecento anni, continuavano a metterli dietro, i fermagli dei reggiseni.
  • Io sono, noi siamo cloni di un singolo individuo. Circa duecentocinquant'anni fa, il mio nome era Kalm. Adesso è Uomo. [...] Io sono più di dieci miliardi di individui, ma una sola coscienza [..] Nessun altro tipo umano viene attivato, poiché io sono il modello perfetto. Gli individui che muoiono vengono sostituiti.
  • Il fatto era che l'economia terrestre aveva bisogno d'una guerra, e quella era l'ideale. Offriva un magnifico pozzo senza fondo in cui buttare danaro a palate, ma serviva a unificare l'umanità.

Marygay Potter Mandella (24 Post Road, Paxton) ha dato alla luce venerdì scorso un magnifico maschietto di tre chili. Marygay si vanta di essere la seconda in ordine di anzianità tra gli abitanti di Middle Finger, poiché è nata nel 1977. Ha combattuto durante quasi tutta la Guerra Eterna, poi ha atteso per 261 anni il suo compagno a bordo della navetta temporale. Il bimbo, per il quale i genitori non hanno ancora scelto un nome, è nato in casa con l'assistenza di un'amica di famiglia, la dottoressa Diana Alsever-Moore.

Incipit di alcune opere

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Fondazione Stileman

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Dopo il primo centinaio di anni, alcune persone cessarono di correre rischi. Quando si dispone di un corpo nuovo e giovane… o quanto meno sano… ogni dieci o dodici anni, è difficile resistere alla tentazione di usarlo in ogni modo possibile e immaginabile, ma se si cerca di trascorrere secoli scalando montagne, immergendosi in apnea e via discorrendo, prima o poi si devono fare i conti con le statistiche. Le Cliniche Stileman posseggono i mezzi per liberare l'organismo umano dal cancro o dalla sclerosi e per dare a organi vitali, muscoli e ossa l'impressione di essere tornati nuovi di zecca... ma se si perde un'ala d'aliante nel bel mezzo di un'improvvisa tempesta si muore come qualsiasi mortale, come qualsiasi «effimero».

Mondo senza fine

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Diario del Capitano, Data Astrale 7502.9.<br\> Questa mattina, giunti quasi alla fine dell'esplorazione a scopo di carteggiamento del Settore 3, abbiamo goduto di un raro spettacolo. Alle 07.39, Antares ha eclissato Deneb… e per un istante le due stelle più brillanti di questo tratto di spazio hanno dato l'impressione di unirsi e di fondere le loro luci, una azzurra e una rossa.<br\> La maggior parte dell'equipaggio ha interrotto le sue attività per assistere allo spettacolo. Questo non è stato un viaggio emozionante.

Salme

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Ho sempre sonni tumultuosi che mi rendono la vita difficile, ma io mi ostino a cercare di tenerlo nascosto. Oh, sì, è difficile parlarne. Risale tutto a vent'anni or sono, quando stavo in Vietnam. Alle Fosse.
Nella giungla, i cadaveri passano molto velocemente dal brutto al peggio. Trascorrono solo poche ore prima che il rigor mortis li renda difficili da maneggiare, difficili da infilare in un contenitore di plastica. Perché intanto cominciano, se sono cadaveri di bianchi o di gialli, a diventare verdolini nei punti in cui la pelle è esposta. Poi diventano neri e cominciano a puzzare.
Poi si gonfiano e scoppiano.

Tricentenario

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DICEMBRE 1975

Gli scienziati sostenevano che il Sole poteva far parte di un sistema doppio. Perché il suo compagno restasse sconosciuto, ovviamente, doveva essere piccolo e fioco, e lontano migliaia di unità astronomiche.<br\> Alla fine l'avrebbero trovato; anzi, li avrebbero trovati. E sarebbero stati utili.

Bibliografia

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  • Joe Haldeman, Fondazione Stileman, traduzione di Annarita Guarnieri, Ed. Nord, 1991.
  • Joe Haldeman, Guerra eterna, traduzione di Roberta Rambelli, Urania Collezione n. 10, novembre 2003, Arnoldo Mondadori Editore, Milano. ISSN 1721-6427
  • Joe Haldeman, Mondo senza fine, traduzione di Annarita Guarnieri, Garden Ed., 1988.
  • Joe Haldeman, Salme, traduzione di Marzio Tosello, Mondadori, 1993.
  • Joe Haldeman, Tricentenario, traduzione di Roberta Rambelli, in "I Premi Hugo 1976-1983", a cura di Sandro Pergameno, Ed. Nord, 1991.

Voci correlate

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Altri progetti

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