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Eccezzziunale... veramente

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Eccezzziunale... veramente

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Una raffigurazione di Abatantuono su un muro di Avellino

Titolo originale

Eccezzziunale... veramente

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1982
Genere comico
Regia Carlo Vanzina
Soggetto Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Diego Abatantuono
Sceneggiatura Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Diego Abatantuono
Produttore Claudio Bonivento
Interpreti e personaggi

Eccezzziunale... veramente, film italiano del 1982 con Diego Abatantuono, regia di Carlo Vanzina.

Frasi

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  • Allora, oggi vi leggerò quacche brano tratto da "i' Vangelo secondo Me". Era la prima domenica de i' ggirone di ritorno dell'anno di grazia millenuvecient' sessantadue. Sullo stadio di San Sir' il cielo da sereno di colpo, per incanto, si scurò. Tutti i nuvolon' ner' hann' accuminciat' a scuntrarse, e buttavano saette, lambi, strill', un burdello tremendo dentro il celo, di colpo, dalle nubi squarciat' come da due potenti mani spunta il crapino di Dio – un bell'uomo, sui quarant'anni – che punta il suo indice tremendo su i' ccampo di San Siro e dice: "Gianni Rivera, ciapp' questo pallone, un Tango, e vai in giro per il mondo a insegnare il giuoco del calcio!" (Donato)
  • Viuuuleeenza! (Donato)
  • La mucc' sarà anche sacra, ma non è mica fessa! (Tirzan)
  • Tamburino sard! Nun putev mancare al più classico degli appuntament! (Tirzan) [Riferendosi a Pietro Paolo Virdis dopo che la radio dà la notizia che potrà partecipare al derby]
  • Sbirri?! Due sbirri alla spina?! (Tirzan)
  • Evviv' la mucca e che Dio la beneducca! (Tirzan)
  • Guard' che io ho lette 'i scritture di Nostratamo e ti posso carantire, dich ti dich, che: pe' tre anni, quest' l'ha scritt' Nostratamo, pe' tre anni morirann tre papa all'anno, poi pe' un anno morre un papa ogni tre ann' e dopo 'o scudett' lo vince la Giuventus, lo becc' la Giuventus, sempre. (Tirzan) [Rivolto ai due poliziotti, uno romanista e l'altro fiorentino, che si dicono sicuri della vittoria del campionato da parte della propria squadra]
  • Squatra grande, squatra mia! La dumenica mi tieni cumpagnia! (Donato)
  • Ah... Santrino il Mazzulatore, sguardo glaciale e occhio di velluto. Ma stupito come una bestia! (Donato)
  • Un'idea bizzarra, ma aguzza! (Tirzan)
  • Cara "mia moglie è una strega", e "mia suocera è una stronza", la vostra farsa è finita! Vi ringrazio per la partecipazione! (Franco Alfano)
  • Bella città Parigi, eh? Cetto, non è Ascoli, non è Andria, non è Foggia, però bella cittadina, devo di' bella, nel suo piccolo bella... (Tirzan)
  • Seconto te è meglio quel pancione trippone ti Buddha o gente come Betteca, come l'Avvucato Agnello Eh? Per esempio l'Avvucato Agnello a me mi assomiglia! (Tirzan)

Dialoghi

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  • Cumenda: Mi da due ana, per favore?
    Massimo: Come?
    Cumenda: Mi dia due ana per favore!
    Massimo: No, sia chiaro perché non ho capito, dica... Cosa vuole?
    Cumenda: Due analcolici, vieni giù dalla pianta!
    Teo: Ana, analcolici, due analcolici!
    Massimo: Lo so, lo so, non lo sapessi ma lo so! Due analcolici, ma certo.
    Cumenda: E... senta per favore, la toilette dov'e?
    Teo: La toe?
    Massimo: Una toe?
    Teo: Un toe!
    Massimo: Ah si la toe, toilette, toe, guardi la in fondo vede, trova il biliardo, sempre dritto sulla destra, a sinistra trova toe.
    Cumenda: Si si va bene ho capito. [Rivolgendosi alla ragazza] Aspettami che torno subito, vado a lavarmi le mani.
    Teo: Ecco se le lavi nella taz... Non esca, non sbord... Non sbordi.
    [Massimo mette nel registratore una cassetta con la scritta WC che trasmette rumori di flatulenze da una cassa sopra la porta del bagno]
    Massimo: Eh la madonna, che maialone che è!!!
    Franco: [Rivolgendosi alla ragazza molto imbarazzata] Fa così anche a casa?
    Ugo: Che vergogna.
    Teo: Certo che se va via di fagioli il suo fidanzato fa lo sbarco in Normandia [Fa una risata molto rumorosa]
    Franco: Sembra un bell'uomo... Peccato questo piccolo difetto.
    Massimo: Due ana pronti!
    [La ragazza esce dal bar e i quattro ridono e tolgono la cassetta prima che il Comenda esca dal bagno]
    Cumenda: Ma la signorina che c'era qua dov'è andata?
    Massimo: [Con una molletta sul naso messa dietro il bancone] Eh, è andata fuori a prendere una boccata d'aria.
  • Tirzan: Ciao Slavo.
    Slavo: Ma che slavo? Greco.
    Tirzan: Bhe greco, slovacco, come va allora eh? Hai visto che pezzo di tronco di gallina eh? [Indicando una donna al bancone con lo sguardo]
    Slavo: Bella, bella. Ma senti un po'? Dove ti mandano questa volta?
    Tirzan: Romania, Bucarest.
    Slavo: Romania? Beato te. Lo sai chi sta in Romania?
    Tirzan: Chi? Dracula?
    Slavo: Ma che Dracula, la mia ragazza.
    Tirzan: Senti un po' slavotto visto che c'hai la tua fidanzata la come mai non riesci mai a farti mandare in Romania?
    Slavo: Perché non mi ci mandano mai quelli.
    Tirzan: E come mai?
    Slavo: Perché io lavoro per un'azienda di frigoriferi eh.
    Tirzan: E certo che il gelo co i gelati non è che vanno tanto d'accordo.
    Slavo: Sai dove vado a sbattere le corna io invece?
    Tirzan: Dove vai a sbattere i corna?
    Slavo: Prova a dirlo.
    Tirzan: I corna? A Madrid dentro l'arena dei tori.
    Slavo: Si magari! A Parigi uff, questo paese del falso socialismo Paris, Français bleh.
    Tirzan: Parigi? Sai caro il mio slavotto mi sa che sei cascato a pisello
  • Cavalier La Monica: Pronto.
    Tirzan: Pronto, sendo niente chi parla?
    Cavalier La Monica: Sono il Calvalier La Monica chi parla?
    Tirzan: So' Tirzan.
    Cavalier La Monica: Ah sei tu disgraziato ma ndo cazzo ste'?
    Tirzan: So' a Budapest. La città è stupenda piena di budapestine e po' poi ci so' anche motti zincari, motti zicani, ci sta anche motti viulinisti, bella città. C'è i Danubio da'a' gente con dentro il firmamento... Gulasch gulasch yashin gulasch... Sendo continue interferenze.
    Cavalier La Monica: Ancora in Ungheria stai disgraziato ma come? Ti aspettano in Romania con la merce.
    Tirzan: Ma Romania... Ci pensavo di andacci più tardi però lei non deve preoccuparsi pecchè può sta tranquillo ha capito? Comunque in ogni caso i scaricamento avverà puntuale sento ancora interferenze... Gulasch gulasch gulasch a mammt gulasch... E sento anche interferenze da Bisceglie... U piccione de mammt... Aaa sorata aaa senta meglio che riattacco gulasch gulasch... arrivederci... gulasch gulasch kittemuort gulasch [Mette giù il telefono] Pezzo di cornuto se mi fa perde'e' tempo
  • Teo: Senti una roba ma come mai Beccalossi è andato in polemica col mister, eh?
    Franco: E perché gli ha detto mister del cazzo, no?
    Teo: Ma va? Bhe allora aveva... eh bhe...
    Massimo: [Interrompendo il discorso] Uè sentite ma Siena è dopo Avellino o prima?
    Teo: [Insultandolo] Cià non cominciare a dire stupidaggini.
    Massimo: Ma va bhe ho fatto il militare a Siena no, cosa centra?
    Teo: Ma cosa centra Siena con Avellino? Ma in questo momento cosa centra?
    Franco: [Cambiando discorso] Vi siete stampati bene in testa il piano o no?
    Ugo: Tutto a posto, anche nei minimi dettagli.
    Franco: I vestiti li hai portati?
    Ugo: Ci sono anche quelli.
    Franco: La pistola?
    Teo: [Tirando fuori la pistola] Magnum 44 special, comprata durante la trasferta Bologna Inter, ai pavesini.
    Franco: Che pavesini?
    Teo: Mangiagallo.
    Franco: Che l'erba cresce, ok. [Rivolgendosi a Massimo] Tu, hai fatto? Tutto a posto?
    Massimo: Tutto a posto che cosa?
    Franco: Che cazzo dovevi fare te? Cosa doveva fare questo qua?
    Massimo: Cazzo, andiamo proprio bene, avete dato in garanzia il mio bar.
    Teo: [Parandogli sopra] Cos'è che dovevi fare? Dillo,no.
    Massimo: E adesso non si sa cosa devo, devo fare io. Dovevo trovare la foto della...
    Franco e Teo: Della?
    Massimo: Della persona! Della persona, te la qui, scusate.
    Teo: E qual è la persona?
    Massimo: [Indicando l'arbitro nella foto molto sgranata] Questo, questo! Questo è il dettaglio...
    Teo: Eh ma qui non si capisce.
    Massimo: No siccome essendo fotocopia... è stirata...
    Ugo: Eh va bhe e noi come facciamo a riconoscerlo?
    Massimo: Ooooh Ma lo conoscono tutti, arbitro Miccichè di Siracusa. È uno alto, basso, magro, con i baffi, gli occhi un po'...
    Teo: Ovini?
    Massimo: No caprini, c'ha i capelli neri lunghi messi e poi c'ha...
    Franco: Cos'è un travestito?
    Teo: Ah capito! Dev'essere quello li che c'ha... Quelle cornazza sulla testa, quel...
    Massimo: Va a cagà!!

Altri progetti

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