Curdi
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Citazioni sui curdi.
Citazioni sui curdi
[modifica]- I curdi hanno presenze importanti in quattro Stati medio-orientali — Iran, Iraq, Siria, Turchia — e la loro partecipazione militare alla guerra siriana ha confermato l’esistenza di una orgogliosa identità nazionale, distinta da quella degli altri popoli che vivono nella regione. Non è tutto. Quello che sta accadendo nel Medio Oriente è il risultato di una crisi che investe quasi tutti gli Stati arabi nati dalla morte dell’Impero Ottomano e che avrà per effetto, probabilmente, la modifica di parecchie frontiere. Non è sorprendente che, in questa prospettiva, i curdi abbiano deciso di chiedere nuovamente la creazione di una grande casa comune per tutte le famiglie separate del loro popolo. Ma anche in questo caso vi sono protagonisti della vita politica internazionale che hanno il diritto di formulare riserve e prospettare pericoli. In una regione dove il ricorso alle armi è sempre più frequente, la creazione di uno Stato curdo darebbe probabilmente il colpo di grazia a ciò che ancora sopravvive del vecchio ordine e avrebbe per effetto nuove guerre. (Sergio Romano)
- I curdi non sono soltanto vittime dei turchi, degli iraniani e degli irakeni, ma anche di se stessi. Divisi da rivalità di tribù e di clan, in gran parte retti ancora feudalmente, guidati da capi socialmente retrivi, com'era Barzani, i curdi infatti hanno condotto molte rivolte ed anche guerre locali, ma non hanno avanzato l'istanza dell'indipendenza globale ed unitaria, per tutto il Kurdistan storico. (Ferdinando Vegas)
- I Curdi [...] per ordinario sono pastori; e i loro villaggi per una buona parte dell'anno restano quasi deserti, scendendo l'inverno colle loro donne, figli ed animali nei luoghi più temperati della Mesopotamia e del Curdistan, sicuri di trovarvi abbondantissimi pasoli. Nell'estate poi essi vanno sulle montagne dell'Armenia, dell'Aderligian e della Persia, ove lo sciolgimento delle nevi, e la freschezza del clima mantengono in quella stagione la verdura. (Guillaume-Antoine Olivier)
- I curdi sono belle persone, gentili, non vogliono usare la violenza, ma i regimi iraniani, turchi siriani li hanno spinti a imbracciare le armi per difendersi. (Kader Abdolah)
- I curdi sono uno dei pochissimi popoli di cui nessuno si preoccupa, salvo le grandi potenze, però quando e come conviene ai loro interessi, sostanzialmente sinora a danno dei curdi stessi. (Ferdinando Vegas)
- I Curdi sono di origine indo-europea come i vicini Iraniani, ma mentre quest'ultimi sono sciiti loro sono sunniti. Ci sono pure dei Curdi cristiani. (Bernardo Valli)
- Il popolo curdo ha una lunga storia, una straordinaria lingua e letteratura, ma per ragioni politiche è stato frammentato e diviso fra curdi iraniani, curdi che vivono in Turchia, in Siria, in Russia. Ma io penso che sia un diritto umano inalienabile poter parlare la propria lingua, coltivare la propria letteratura, avere i propri rappresentanti politici. È giunta l’ora che i diritti curdi siano pienamente riconosciuti. (Kader Abdolah)
- La passione dei curdi per i panni multicolori è tale che si racconta la storia d'un bandito al quale fu chiesto di esprimere la rituale ultima volontà. Senza neanche pensare troppo: «Gradirei venire impiccato con una corda rossoverde», rispose il bandito. (Igor Man)
- La religione de' Curdi è la maomettana, alla quale però uniscono pratiche superstiziose trasmesse loro dai loro antenati, e che paiono far parte della religione, che avevano prima di abbracciare quella di Maometto. Anche questa però poco è osservata da essi; perciocché né hanno Moschee, né fanno le preghiere ordinate dall'Alcorano; e si dispensano dal digiugno del Ramazan, e dal pellegrinaggio alla Mecca. Anzi pochissimo si uniscono ai Turchi, e ne sono piuttosto nemici; mentre quando possono, non permettono loro di penetrare nelle loro montagne; e molto meno di stabilirsi nei loro villaggi. Così, ove possono, si sottraggono volentieri dal pagare i tributi imposti loro dalla Porta. Un tale isolamento, e la diffidenza e l'odio giurato da essi contro quelli che chiamansi i loro padroni fanno che i Curdi, ad esempio dei Carduchi loro antenati, abbiano conservato in mezzo ai Turchi e Persiani i loro costumi, le loro usanze, la loro lingua, ed una specie di libertà di cui si mostrano gelosissimi. (Guillaume-Antoine Olivier)
- Se erano musulmani l'Islam ne aveva gran sospetto, se erano cristiani la Chiesa faticava non poco a riconoscerli. (Franco Melandri)
- Secondo me, questi curdi coraggiosi e i loro amici dell'opposizione irachena stanno lottando e morendo per noi – e tengono a bada i nostri nemici. Nei tanti anni in cui sono stato di sinistra, la causa dell'autodeterminazione del Kurdistan era ai primi posti nella lista delle priorità e delle questioni di principio – i curdi sono molto più numerosi dei palestinesi e sono i più decisi combattenti per la democrazia della regione. (Christopher Hitchens)
- – Sono curda. Ho sempre sognato un posto pacifico come questo...
– Curda? Ecco perché sei chiamata Wolf...
– Sono nata su un campo di battaglia e lì sono cresciuta. Proiettili, sirene e urla... sono stati la mia ninna nanna... cacciati come cani, giorno dopo giorno... messi in fuga dai nostri miseri ripari... Questa era la mia vita. Ogni mattina mi svegliavo... e scoprivo che qualcun altro della mia famiglia, o dei miei amici, era morto. Io alzavo lo sguardo al sole e pregavo, pregavo di restare viva per un altro giorno. I governi del mondo hanno chiuso gli occhi di fronte alla nostra tragedia. (Metal Gear Solid) - Tra i curdi e Trump, tribale è certamente il secondo, che giudica utili le guerre (sempre nei suoi orribili tweet) solo se "convenienti e vincenti" per la propria Nazione. Confermando che tra nazionalismo e provincialismo il passo è minimo: i nazionalisti hanno una testa da cortile. Mentre quel popolo povero, disperso e orgoglioso non si è mai chiesto, evidentemente, se fosse conveniente e vincente rischiare la pelle non solo per la propria indipendenza, ma per una tipica causa di interesse internazionale (la democrazia e la libertà, la resistenza al jihadismo), questo cafone miliardario, capo del Paese più ricco, potente e armato del mondo, come pretesto per riportare a casa i suoi cento soldati, ciascuno dei quali è da supporre armato e protetto più di cento curdi messi assieme, si permette di defalcare la guerra dei curdi all’Isis, con spregio, come trascurabile fenomeno locale. (Michele Serra)
- Una nazione orfana, un Paese che non c'è: ecco i curdi. Un popolo di venticinque milioni di persone vissute sempre nel loro territorio d'origine e tuttavia senza patria. Il Kurdistan, infatti, non esiste ufficialmente, è soltanto un'espressione geografica che neppure tutte le mappe riportano. Una disgrazia antica, quella dei curdi. E tuttavia, da secoli, essi sono vissuti sempre là, nel loro territorio, con una lingua propria, con una musica e una poesia bellissime. I curdi sono musulmani ma non arabi, sono di ceppo indopersiano, insomma sono ariani. Ecco, ariani della montagna. (Igor Man)
- [Su Armayel e Germayel] Venner da questi che fuggian da morte, | I Curdi bellicosi, essi che lochi | Non aman colti e ben difesi ostelli, | Ma vivon solitari entro a lor tende | Né timore han di Dio nel tristo core. (Shāh-Nāmeh)
- Credo che noi curdi stiamo lottando per tutto il mondo libero. Abbiamo messo in chiaro che la nostra decisione è quella di lottare contro Isis, sia che riceviamo l’assistenza straniera o no. Noi non ci arrenderemo.
- I curdi hanno diritto ad avere un loro Stato, come i popoli dell'Est europeo li hanno avuti.
- Noi curdi abbiamo diritto all’indipendenza, come ogni altro popolo nel mondo. Ma conosciamo la situazione internazionale e sappiamo che non è possibile ottenere tutto ciò che semplicemente si vuole. C’è differenza fra la speranza e la capacità di essere realisti.
- Siamo una nazione, non una fede. I curdi sono musulmani, cristiani, ebrei, yazidi e altro ancora ma hanno una comune identità nazionale. Siamo una società basata sul riconoscimento delle identità altrui, una nazione che crede nella pacifica coesistenza, un popolo che ha diritto.
- Sunniti e sciiti si combattono da 1400 anni e noi curdi siamo le vittime di questa guerra. Bisogna trovare una nuova formula di convivenza.