Berberi
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Citazioni sui berberi.
- Il geloso amore per l'indipendenza politica, per l'autonomia religiosa, la facilità con cui seguono un condottiero e, a volta a volta, un vescovo, un profeta, un marabutto[1] della loro razza, ribelle alla autorità costituita, alla religione ufficiale, sono fenomeni che presso ai berberi si sono ripetuti dal tempo di Marco Aurelio a quelli del califfo Othman, dal tempo degli Aghlebiti di Kairuan, ai recenti giorni di Abdul Hamid II.
- Nel naturale dei berberi si ritrova l'egoismo, la violenza, la tendenza all'odio, la sete di vendetta, il senso dell'indipendenza che sono propri all'arabo, il fanatismo religioso, la appassionata curiosità delle cose sopranaturali che sono particolari all'israelita, e, d'altra parte, la propensione alla vita sedentaria, la capacità di lavoro, l'interesse all'agricoltura, che caratterizzano i popoli dell'Africa centrale.
- Nessuna dominazione, né la romana, né la vandala, né la bizantino-cristiana, né l'islamica, hanno mai modificato, nemmeno nella minima parte, il naturale della razza berbera nell'Africa settentrionale. I berberi quali sono descritti da Sallustio, irrequieti, sempre pronti alla battaglia nella quale seguivano una tattica di imboscate, assalti repentini e furiosi, ritirate precipitose e tradimenti, li dipinge Ibn Khaldun, e li descriveranno un giorno gli storici della nostra conquista della Libia.
Note
[modifica]- ↑ Termine di ambito islamico dai molteplici significati, tra cui quello di santo locale oggetto di culto popolare.