Alive - Sopravvissuti
Alive - Sopravvissuti
Titolo originale |
Alive |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1993 |
Genere | drammatico |
Regia | Frank Marshall |
Soggetto | Piers Paul Read |
Sceneggiatura | John Patrick Shanley |
Produttore | Kathleen Kennedy, Robert Watts |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Alive – Sopravvissuti, film statunitense del 1993 con Ethan Hawke e Vincent Spano, regia di Frank Wilson Marshall.
Le ha fatte mio padre, era un maniaco della fotografia. Questo sono io. E questi sono Felipe e Nando. Questo è Alex Morales, morì all'istante. Questo è Antonio, il capitano della squadra. Dopo vent'anni analizzi molto ogni cosa. Ricordi la gente, l'eroismo. "Il miracolo delle Ande": è così che l'hanno chiamato. Molta gente viene da me dicendo che se fossero stati là sarebbero certamente morti. Ma... ma non ha senso. Finché non vieni a trovarti in una situazione come quella tu non puoi avere idea di come ti comporteresti. Ma dover combattere la solitudine senza decadimento o una sola cosa materiale a cui prostituirsi ti innalza su un piano spirituale nel quale percepisci la presenza di Dio. Il Dio che mi hanno insegnato a scuola esiste. E il Dio che è nascosto da ciò che è intorno a noi da questa civiltà esiste. È il Dio che ho incontrato sulle montagne. (Carlitos Paez)
1972
Una squadra di rugby sudamericana insieme ad alcuni amici e parenti attraversa le Ande per andare a giocare una partita nel vicino Cile.
- 1972
A South American rugby team, together with some friends and relatives crosses the Andes to play a game in neighboring Chile. (Scritta in sovrimpressione)
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Signore e signori, indossate il paracadute per favore. Stiamo per buttarci sulle Ande! (Tomás Alonso) [alcuni minuti prima dell'incidente sulle Ande]
- Questa è ancora una squadra o è un branco di assassini che si fanno fuori l'uno con l'altro? (Antonio Balbi)
- Che cosa abbiamo fatto perché Dio ci chieda di mangiare i corpi dei nostri amici morti? (Gustavo Zerbino)
- So che se morissi e se il mio corpo vi aiutasse a restare vivi vorrei che lo usaste. Anzi, se muoio e non mi mangiate tornerò e vi darò un bel calcio nel sedere. (Roberto Canessa)
- State a sentire, adesso che ho questa carne nello stomaco non intendo star qui a non far niente. (Gustavo Zerbino)
- Il mio nome è Federico Aranda e ritornerò! (Federico Aranda)
- Sento che Dio si sta occupando di noi. Non lo sentite, un senso di familiarità? (Carlitos Paez)
- Oggi è il compleanno di mio padre. Mio padre è un artista, un pittore. È un po' matto. E ora nel mio cuore col sorgere di questo sole io credo fermamente che lo rivedrò. Lo sentite? Dio. Dio è dovunque oggi. (Carlitos Paez)
- Il mio nome è Federico Aranda e devo dirvi che Alberto Antuna, un ragazzo coraggioso, è morto. Aveva ventun'anni. (Federico Aranda)
- [Svuotando euforico il contenuto di una valigia trovata sulla coda dell'aereo] Cioccolata! Tovaglioli! Biancheria pulita! ...E i fumetti che non ho letto! Dentifricio! [se lo spreme in bocca] È delizioso! È delizioso! (Roberto Canessa)
- Salire | 18 sono ancora | vivi
- Go up | 18 still | alive (Messaggio) [scritta lasciata da Nando con un rossetto su uno specchio della coda dell'aereo]
- È ora di andare Roberto, è ora, prima di trasformarci in animali. (Nando Parrado)
- Ho fatto un sogno stanotte, una straordinaria premonizione. Ho visto campi verdi e fiori! Sentivo il profumo dell'erba! La vostra spedizione avrà successo. Non dimenticate la pizza! (Carlitos Paez) [ai membri della terza spedizione]
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Felipe Restano: Per te conta di più il rugby o le ragazze?
Nando Parrado: Le ragazze. Per te?
Felipe Restano: Le ragazze.
Nando Parrado: Ma quando gioco a rugby, il rugby è la cosa più importante.
Felipe Restano: A meno che non stiano lì.
Nando Parrado: Esatto.
- – What's more important to you?
– Rugby or girls?
– Girls. You?
– Girls.
– But when I'm playing, it's rugby.
– Unless girls are watching.
– Right.
- Pablo Montero: Zerbino, hai un minuto?
Gustavo Zerbino: Sì, che c'è Pablo.
Pablo Montero: È questo. [viene mostrata la sbarra di metallo che gli incastrato nel ventre] È grave?
Gustavo Zerbino [pausa]: Non preoccuparti, stai bene.
Pablo Montero: Davvero?
Gustavo Zerbino: Sì. Non preoccuparti per quello. Sei forte come un bue. Ah, senti: dammi una mano con quel sedile. Vieni... [mentre Pablo si sta voltando verso il sedile Zerbino gli estrae la sbarra dal corpo]
- Bobby François: Fito ha trovato un cartone pieno di bottiglie [di vino]. Erano del pilota.
Roberto Canessa: Spiegherebbe il modo di portare l'aereo.
- Antonio Balbi: Che è successo qui?
Fraga: Sono morti tutti e due.
Antonio Balbi: Tu sei il meccanico, vero? [nessuna risposta] Hai dei segnali luminosi?
Fraga: No.
Antonio Balbi: Scorte di emergenza?
Fraga: No. Niente di tutto questo.
Roy Harley: Che hai che non va?
Fraga: Che cos'hai tu?
Antonio Balbi: Che mi dici della radio?
Fraga: "Che vi dico della radio"?
Antonio Balbi: Si può riuscire a farla funzionare?
Fraga: Dio, non senza batterie!
Roy Harley: Be', ci sono le batterie o no?
Fraga: Le batterie sono in coda e... la coda è andata! [ride istericamente]
- [Coche Inciarte sta strimpellando una chitarra classica con una sola corda]
Hugo Díaz: Coche?
Coche Inciarte: Sì?
Hugo Díaz: Suona Il volo del calabrone.[1]
Coche Inciarte: Vaffanculo.
- Carlitos Paez: Cercando un lato positivo questo è un bel posto.
Bobby François: Non un albero, non un uccello, non un filo d'erba...
Rafael Cano [sarcastico]: Già, un paradiso...
- Nando Parrado: [...] io scavalcherò queste maledette montagne, tornerò da mio padre, nella mia stanza, a casa mia.
Carlitos Paez: Come pensi di farlo? Morirai congelato.
Nando Parrado: No se mi coprirò abbastanza.
Carlitos Paez: Allora morirai di fame, Nando. Non puoi scalare una montagna con un pezzetto di cioccolata e un sorso di vino.
Nando Parrado: Allora taglierò un pezzo di carne dei piloti. Sono loro che ci hanno messo in questo casino!
- Carlitos Paez: L'ora è arrivata. Basta con le balle. Dobbiamo pregare, amici. Dobbiamo dire il rosario.
Fito Strauch: Io non lo dico il rosario, Carlitos. Sono agnostico.
Carlitos Paez: Allora non dirlo. Ma sarà Dio a salvarti.
- Nando Parrado: Ascoltate, ho qualcosa da dirvi. Buone notizie: hanno dichiarato chiuse le ricerche.
Carlitos Paez: Perché sarebbero buone notizie?
Nando Parrado: Perché vuol dire che ce ne andremo di qui da soli, va bene? Ci salveremo da soli. Che avevi detto, Alberto? Il Cile è a Ovest, giusto?
Alberto Artuna: Sì. È esatto.
Bobby François: È pazzo.
Rafael Cano: Non funzionerà. Non siamo riusciti neanche a scalare la collina.
Moncho Sabella: È vero!
Nando Parrado: Perché non avevate cibo. Ora, se le ricerche sono state interrotte dobbiamo salvarci da soli e dobbiamo mangiare.
Lilliana Methol: Mangiare cosa?
[Segue un lungo silenzio in cui i sopravvissuti si guardano]
Carlitos Paez: No... I morti?
Javier Methol: No...
Carlitos Paez: Vuoi dire che dovremmo mangiare i morti?
Nando Parrado: Esatto. Dovremmo mangiare i morti. Questo dovremmo affrontare.
Alcuni dei sopravvissuti: Nando!
Roberto Canessa: Nando ha ragione.
Alcuni dei sopravvissuti: Cosa?!
Gustavo Zerbino: Non credo alle mie orecchie! Anche tu, Roberto? Stai parlando di mangiare la gente!?
Roberto Canessa: No, stiamo parlando di mangiare carne per non morire.
Alcuni dei sopravvissuti: Non potrei farlo! È disgustoso! Non ci riuscirei!
Roberto Canessa: È disgustoso. E allora? Se io avessi una ferita infetta che dovesse essere lavata non lo fareste anche se è disgustoso perché andrebbe fatto?
Gustavo Zerbino: Sì. Sì, lo farei. Ma non ti mangerei!
[Carlitos Paez ride]
Roberto Canessa: Zitto.
Carlitos Paez: Scusa...
Roberto Canessa: Voi credete che abbiamo un'anima e che appena moriamo l'anima lascia il nostro corpo?
Gustavo Zerbino: Non lo so, non sono un prete.
Roberto Canessa: D'accordo, va bene.
Gustavo Zerbino: Senti, non voglio parlarne!
Roberto Canessa: Neanch'io, Zerbino, ma va fatto! Moriamo di fame! Siamo intrappolati! Ora se l'anima, se c'è, lascia il corpo quando moriamo allora il corpo è solo una carcassa!
Antonio Balbi: Questo è l'inizio della fine.
Roberto Canessa: Quello che c'è la fuori nella neve è solo carne, Antonio. Cibo.
Gustavo Zerbino: Io non lo farò, preferisco morire. Credo in Dio e ho paura che mi giudicherà se farò una cosa del genere.
Bobby François: Be', c'ha messo lui qui!
Gustavo Zerbino: Forse l'ha fatto per metterci alla prova, per vedere cosa facciamo, se ci comporteremo come esseri civili.
Antonio "Tintín" Vizintín: A Dio non importa se siamo civili.
Gustavo Zerbino: E come fai a saperlo?
Sopravvissuto #1: Lascia parlare Tintín, non dice mai niente.
Antonio "Tintín" Vizintín: Credo che Dio voglia che seguiamo ciò che ci dice il cuore, che usiamo la ragione, che lottiamo per vivere.
Gustavo Zerbino: Ad ogni costo?
Antonio "Tintín" Vizintín: No, sopravvivere senza uccidere degli innocenti per vivere.
Gustavo Zerbino: E la nostra innocenza? Che sarà della nostra innocenza se sopravviveremo come cannibali?
Lilliana Methol: Be', mi dispiace, ma io non posso farlo.
Javier Methol: Neanche io.
Sopravvissuto #2: Non credo che potrei farlo. Come potremo tornare dai nostri cari?
Roberto Canessa: Potresti tornare vivo e penso che loro lo preferirebbero.
Gustavo Zerbino: R oberto, sei pronto ad andare là fuori e tagliare della carne da un corpo umano e mangiarla?
Federico Aranda: Nessuno di noi può decidere una cosa del genere.
Sopravvissuto #3: Siamo soli qui.
Carlitos Paez: Potremmo essere sulla Luna.
Sopravvissuto #4: È pazzesco.
Sopravvissuto #5: Devono esserci state delle situazioni simili da sempre. I primi uomini...
Antonio "Tintín" Vizintín: Non lo so. Non ci resta altro da fare che pregare.
- Roberto Canessa: Prendete la mia mano, promettete con me. Chiunque muoia sono d'accordo che usiate il mio corpo come cibo.
[promettono tutti tranne Antonio Balbi]
[...]
Carlitos Paez: Potete promettermi però che se mi mangiate... pulirete i piatti? [ride] Dio vi benedica tutti. [giuramento]
- Antonio Balbi: Volevo che sapeste tutti che se muoio avete il mio permesso: potete mangiarmi.
[Scoppiano tutti a ridere]
Bobby Francois: Se qualcuno ci sentisse!
- Sopravvissuti [in coro]: Tanti auguri a te | Tanti auguri caro Rafael | Tanti auguri a te
Carlitos Paez: Esprimi un desiderio. Un deseiderio, dai.
Rafael Cano: Vorrei solo che fosse finita.
- Sopravvissuti [in coro]: Tanti auguri a Carlitos...
Carlitos Paez: Vi voglio tanto bene.
Sopravvissuti [in coro]: ...Tanti auguri a te
Carlitos Paez: E vorrei... E vorrei... [Si fuma la sigaretta che faceva da candelina sulla "torta" fatta di neve]
- Carlitos Paez: Questa sera diremo il rosario per i vivi e per la vita stessa e per essere sopravvissuti a un disastro aereo, alla fame e a una valanga. Per stasera, Fito, basta con gli scherzi. Devi dire il rosario con noi.
Fito Strauch: Non dirò nessun rosario, Carlitos. Lo sai, sono un agnostico.
Nando Parrado: Che cos'è?
Eduardo Strauch: Mio, Dio, è un'altra valanga!
Fito Strauch [spaventato]: Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con Te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del seno tuo, Gesù...
- Federico Aranda: Alberto, perché stai piangendo?
Alberto Antuna: Perché sono così vicino a Dio.
Federico Aranda: Alberto... Alberto...
Alberto Antuna: È così bello... È così bello... [ultime parole]
- [Prima di partire con la seconda spedizione alla ricerca della coda dell'aereo]
Nando Parrado: Eduardo, vedi queste?
Eduardo Strauch: Sono scarpette!
Nando Parrado: Certo, scarpette. Prendine una. Quando saranno di nuovo un paio starai per andare a casa. D'accordo?
- Roy Harley: Ho aiutato un paio di miei cugini a mettere a posto i loro stereo così adesso sono l'"uomo della radio"!
Carlitos Paez: Le nostre vite dipendono da quella radio, Roy.
Roy Harley: E chi te l'ha chiesto, Carlitos? Non farmi arrabbiare! Sono già abbastanza emozionato così!
- Nando Parrado: Ma se non funziona [la radio] che cosa pensate che dovremmo fare? Tu che dici?
Antonio "Tintín" Vizintín: Be', non so. Quello che decidete voi due.
Roberto Canessa [con tono dispregiativo]: Signor Svizzera!
- Nando Parrado: Sai com'è che abbiamo vissuto tutto questo tempo, settanta giorni? Abbiamo scalato questa montagna e sai che cos'è? È impossibile! E ce l'abbiamo fatta!
Roberto Canessa: Lo so.
Nando Parrado: Sono orgoglioso di essere un uomo in un giorno come questo! Vivo! Aver vissuto per vederlo! E vederlo in un posto del genere! Guardati intorno! Ti voglio bene, amico! Guarda! È magnifico! È Dio! E ci accompagnerà sopra ogni pietra, lo giuro! Io te lo giuro!
[...]
Nando Parrado: Vedi dove il sole sta scendendo? In quella direzione è l'Ovest. E ad Ovest ci sono le verdi vallate del Cile.
Roberto Canessa: Moriremo, lo sai.
Nando Parrado: Forse. Ma se moriremo, moriremo camminando.
E così fummo salvati. Nando e Canessa attraversarono le Ande e noi fummo salvati. Più tardi il nostro gruppo tornò indietro e seppellimmo i corpi. Sulle tombe costruimmo un altare di nuda pietra e sopra una croce di ferro. Non c'è più altro che io possa dirvi. Fummo protagonisti di una grandiosa esperienza. (Carlitos Paez)
Questo film è dedicato alle 29 persone che morirono sulle montagne e alle 16 che sopravvissero.
- This film is dedicated to the 29 people who died on the mountain and the 16 who survived. (Scritta in sovrimpressione)
Citazioni su Alive – Sopravvissuti
[modifica]Frasi promozionali
[modifica]- Superarono l'impossibile compiendo l'impensabile.[2]
- The overcame the impossible by doing the unthinkable.[3]
- La storia del trionfo dello spirito umano.
- The true story of a triumph of the human spirit.[3]
- Erano dei ragazzi ordinari spinti al limiti della resistenza umana.
- They were ordinary young men, driven to the very limits of human endurance.[4]
Voci correlate
[modifica]Note
[modifica]- ↑ Cfr.: Il volo del calabrone
- ↑ Dalla locandina in italiano. Cfr. Alive - Sopravvissuti, comingsoon.it
- ↑ a b Dalla locandina in inglese. Cfr. (EN) Pictures and Photos from Alive - Sopravvissuti (1993), IMDb
- ↑ Dalla copertina del DVD, edizione in inglese del 30esimo anniversario del film. Cfr. (EN) Alive (1993), movpins.com
Altri progetti
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