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Alexandre Pato

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Alexandre Pato (2010)

Alexandre Rodrigues da Silva, meglio conosciuto come Alexandre Pato o semplicemente Pato (1989 – vivente), calciatore brasiliano.

Citazioni di Alexandre Pato

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  • Innanzitutto voglio dire una cosa: Del Piero è un mio grande idolo. Quando ero bambino e giocavo alla playstation mettevo sempre Alex nelle mie squadre. Lui è un esempio, ha fatto tan­to per la Juventus, l'Italia e il mondo del calcio, come Maldini o Ronaldo.[1]
  • Partita con la Lazio, Ledesma mi ha battezzato. Che entrata a forbice! Non me la dimentico più. Ma mi piace giocare così: si cresce. In Brasile prendi la palla e puoi stare 20 secondi con la testa alta a pensare che farne, qui dopo tre secondi, se non la passi, arriva Ledesma.[2]

Citazioni su Alexandre Pato

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  • Pato era già un potenziale campione a 16 anni, al tempo delle giovanili. Si vedeva che era "diverso". Lui doveva imparare ancora quasi tutto. Ma aveva colpi. Ha forza fisica, di testa è bravo, ha personalità. (Paulo Roberto Falcão)

Citazioni in ordine temporale.

  • Eravamo io, Nesta e Maldini. Durante un allenamento stavamo facendo gli 1 contro 1 e dicevamo "chi va contro Pato?". "Capitano vai" mi disse Maldini, lui mi chiamava così. E poi "vai Nesta" diceva Maldini. Non riuscivamo a prenderlo. Quando Pato arrivò, dissi a Serginho: "Il più grande centravanti della storia del calcio brasiliano è di fronte a noi".
  • Lui tagliava a destra e a sinistra, calciava di destro e di sinistro, calciava le punizioni e faceva anche gol di testa. Aveva una forza e un cambio di direzione che non sapevi mai come prenderlo, e quando ti saltava diceva: "Maldini... ciao ciao". Io ho visto Pato nel Milan, non ti sto raccontando ciò dopo aver visto un video in televisione. Mi sono allenato con lui. Gli davo 5 metri per vedere se gli stavo dietro e non ce la facevo.
  • Andai via al termine del mio contratto e chiamavo per chiedere come stesse il ragazzo. Infortunato mi rispondevano. [...] Giocava una partita e ne saltava due. [...] Parlavo con Serginho e gli dicevo: "E il nostro ragazzo?". A riposo, non gioca perché non ha continuità. Allora mi chiedevo: "Ma se stava volando. Inspiegabile". Lo accusavano di una muscolatura debole e di troppo lavoro sulle gambe. [...] Avevo visto in lui un potenziale che da tanto tempo non vedevo in un centravanti. E guarda, io ho giocato con Romario, con Bebeto, con Careca, con Edmundo, con Luisao, con Shevchenko.

Note

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  1. Dall'intervista Pato sfida la Juve: «Del Piero è il mio idolo», tuttosport.com, 4 marzo 2011.
  2. Citato in Pato: dietro l’'angolo c'’è sempre un Ledesma, ilgiornale.it, 30 maggio 2008.

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