Yehezkel Abramsky
Yehezkel Abramsky in ebraico יחזקאל אברמסקי? (Distretto di Svislač, 1886 – Gerusalemme, 19 settembre 1976) è stato un rabbino e educatore bielorusso naturalizzato britannico, noto popolarmente come "Reb Chatzkel Abramsky", rinomato studioso e talmudista ebreo ortodosso, fu per 17 anni il presidente del tribunale rabbinico Beth Din di Londra[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Yehezkel Abramsky studiò presso le yeshivah di Telz, Mir, Slabodka e particolarmente in quella di Brisk presso il famoso rabbino Chaim Soloveitchik. Venne ordinato rabbino a 17 anni ed assegnato alle comunità di Smolyan, Smolevich e Slutsk.[2] Nel 1909 sposò Reizel, figlia di Rabbi Moshe Nahum Jerusalimsky, rabbino di Iehumen, in Russia.[1]
Dopo la Rivoluzione d'ottobre, contestò i tentativi del governo russo a reprimere la cultura e religione ebraiche, e come punizione il governo gli rifiutò il permesso di assumere la posizione di rabbino a Petah Tiqwa in Palestina negli anni 1926 e 1928. In quest'ultimo anno fondò la rivista in ebraico Yagdil Torah (lett. "Rendi grande la Torah"), ma le autorità sovietiche la soppressero dopo sole due edizioni. Nel 1929 fu arrestato e condannato a cinque anni di lavori forzati in Siberia, ma fu rilasciato nel 1931 grazie all'intervento del governo tedesco tramite il Cancelliere Brüning, che effettuò uno scambio di prigionieri, liberando sei comunisti detenuti in Germania.[1]
Nel 1932 Abramsky emigrò a Londra, dove fu nominato rabbino della comunità aschenazita Machzike Hadath nel quartiere di East End di Londra.[3] Nel 1934, il Rabbino capo Joseph H. Hertz lo convinse a diventare il dayan superiore del Beth Din (Tribunale rabbinico) di Londra, posizione che tenne fino al suo pensionamento nel 1951. Il suo apporto alle politiche e tradizioni del tribunale londinese sono state fondamentali per questa importante istituzione ebraica ed universalmente riconosciute dall'Ebraismo ortodosso.[4]
Dopo il suo pensionamento, Abramsky si ritirò nel 1951 a Gerusalemme, dove comunque continuò la sua attività di educatore e Rosh Yeshivah a Bnei Brak.[5]
Rabbi Abramsky morì a Gerusalemme il 19 settembre 1976 (24 Elul 5736). Al suo funerale parteciparono oltre 40 000 persone. Fu sepolto al cimitero Har HaMenuchot di quella città.[1]
Discendenti
[modifica | modifica wikitesto]Abramsky ebbe quattro figli, tra cui lo storico Chimen Abramsky, fu nonno del cibernetico Samson Abramsky e di Jenny Abramsky, nota produttrice radiotelevisiva della BBC.[1]
Premi
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1956, a Rabbi Abramsky venne assegnato il Premio Israele per la Letteratura rabbinica.[6]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Hazon Yehezkel ("La Visione di Yehezkel"), commentario in 24 volumi della Tosefta, scritto negli anni 1925–1975, altamente valutato sia da rabbini che da accademici.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Sasha Abramsky, The House of Twenty Thousand Books, Halban London, 2014, pp. 57-71 & passim.
- ^ Peter Y. Medding e Israel Goldstein, Sephardic Jewry and Mizrahi Jews : Vol # XXII: Vol # XXII, Oxford University Press, 2008, p. 302, ISBN 0-19-971250-6. URL consultato il 12 aprile 2015.
- ^ Bernard Homa, A fortress in Anglo-Jewry, Shapiro-Vallentine, 1953.
- ^ About the London Beth Din (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2007). (EN)
- ^ "RavFrand List - Rabbi Frand on Parshas Ki Savo - 5756" - Torah.org.
- ^ Sito ufficiale del Premio Israele - Vincitori del 1956 (in ebraico), su cms.education.gov.il.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Loewe, Raphael, "Abramsky, Yehezkel (1886–1976)", Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004.
- Bergman, Asher & Wallach, Shalom Meir, Haggadah of the Roshei Yeshiva vol 2. ISBN 978-1-57819-142-0
- Abramsky, Sasha, The House of Twenty Thousand Books, Halban London, 2014. ISBN 978-1-905559-64-0
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Yehezkel Abramsky / Yehezkel Abramsky (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 47868258 · ISNI (EN) 0000 0000 6687 561X · LCCN (EN) n89102418 · GND (DE) 130409731 · J9U (EN, HE) 987007257486005171 |
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