Vittorio Colao
Vittorio Colao | |
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Vittorio Colao nel 2015 | |
Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale con delega alle politiche spaziali ed aerospaziali[1] | |
Durata mandato | 13 febbraio 2021 – 22 ottobre 2022 |
Capo del governo | Mario Draghi |
Predecessore | Paola Pisano |
Successore | Alessio Butti [2] |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Titolo di studio | Master in Business Administration |
Professione | Manager |
Vittorio Colao (Brescia, 3 ottobre 1961[3]) è un dirigente d'azienda e politico italiano.
È stato ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale nel governo Draghi (2021-2022).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Brescia da famiglia di origine calabrese, si è laureato in economia aziendale alla Università commerciale Luigi Bocconi e ha ottenuto un Master in Business Administration presso l'Università di Harvard.[4] Ha svolto il servizio militare come Sottotenente dell'Arma dei Carabinieri, ma si è formato come Allievo Ufficiale di Complemento degli Alpini, frequentando il 116 Corso AUC della SMALP di Aosta dal luglio al dicembre 1984. Ha iniziato la sua carriera lavorando a Londra presso la banca d'affari Morgan Stanley. Ha lavorato poi per dieci anni negli uffici di Milano della società McKinsey & Company.[5]
Nel 1996 diviene direttore generale di Omnitel Pronto Italia (oggi Vodafone Italia). Nel 1999 è nominato amministratore delegato di Vodafone Omnitel (divisione italiana). Nel 2001 diventa CEO regionale di Vodafone per l'Europa meridionale. Nel 2002 diventa membro del consiglio di amministrazione della società, e nel 2003 è nominato CEO regionale per Europa meridionale, Medio Oriente e Africa.[6]
Nel 2004 lascia Vodafone per diventare amministratore delegato di Rcs MediaGroup, incarico che ricopre fino al 2006.[7] Nell'ottobre 2006 ritorna in Vodafone come vice amministratore delegato a capo della divisione Europa.
Il 29 luglio 2008 sostituisce Arun Sarin come amministratore delegato di Vodafone.[8]
Nel 2015 è nominato amministratore non esecutivo di Unilever.[9]
Il 15 maggio 2018 Colao annuncia le dimissioni dal Vodafone Group Plc; viene sostituito come amministratore delegato da Nick Read, attuale direttore finanziario della compagnia.[10][11] Dal 2019 fa parte del comitato direttivo (Board of Directors) della società di telefonia wireless Verizon.
Nell'aprile 2020 è designato dal governo Conte II per guidare la task force della cosiddetta "Fase 2" per la ricostruzione economica del Paese dopo la pandemia di COVID-19.[12][13]
Il 13 febbraio 2021 viene nominato ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale nel governo Draghi; il 26 agosto 2021 ha ricevuto anche la delega, precedentemente assegnata al sottosegretario Bruno Tabacci, alle politiche spaziali e aerospaziali. Su sua proposta è stata istituita la Giornata nazionale dello spazio, da celebrare il 16 dicembre (in ricordo del lancio del San Marco 1, primo satellite artificiale italiano).[14]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ conferita con DPCM 26 agosto 2021.
- ^ Come sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
- ^ Giancarlo Radice, Arriva Colao, un manager europeo per Rcs, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 24 giugno 2004. URL consultato il 6 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2010).
- ^ Graeme Wearden, Vittorio Colao: from Brescia to the top of Vodafone, su guardian.co.uk, guardian.co.uk, 27 maggio 2008. URL consultato il 29 maggio 2008.
- ^ Robert Lindsay, Who is Colao?, su business.timesonline.co.uk, Times Online, 27 maggio 2008. URL consultato il 29 settembre 2008.
- ^ Mr Vittorio Colao, su forbes.com, Forbes.com. URL consultato il 29 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2008).
- ^ RcsMediagroup: Colao, si è dimesso da Ad, su corriere.it, Corriere della Sera, 21 luglio 2006. URL consultato il 29 maggio 2008.
- ^ Vodafone, cambio al vertice. Sarin si dimette, è l'ora di Colao, su corriere.it, Corriere della Sera, 27 maggio 2008. URL consultato il 29 maggio 2008.
- ^ Vittorio Colao was appointed a Non-Executive Director of Unilever, su unilever.com. URL consultato l'11 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2019).
- ^ La Repubblica, Vittorio Colao lascia la guida di Vodafone. Al suo posto Read: "L'addio è una mia scelta"
- ^ (EN) End of an era as Vodafone boss Colao hands over to protege Read, in Reuters, 15 maggio 2018. URL consultato il 21 gennaio 2022.
- ^ Coronavirus, Vittorio Colao verso la presidenza della task force per la ricostruzione, su la Repubblica, 10 aprile 2020. URL consultato il 21 gennaio 2022.
- ^ Task force per la fase 2, il Comitato di esperti in materia economica e sociale, su governo.it, 10 aprile 2020. URL consultato l'11 aprile 2020.
- ^ Spazio, l'Asi celebra la prima Giornata Nazionale con Colao, Messa e Saccoccia, in ADNKronos, 15 dicembre 2021. URL consultato il 15 dicembre 2021.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vittorio Colao
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Colao, Vittorio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Registrazioni di Vittorio Colao, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Vittorio Colao, su vodafone.com, Vodafone. URL consultato il 29 maggio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120851004 · ISNI (EN) 0000 0000 7951 0767 · SBN UBOV666155 · GND (DE) 141243465 |
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