Virgil Howe
Virgil Howe | |
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Nazionalità | Regno Unito |
Genere | Rock alternativo Jazz-funk Rock progressivo Rock psichedelico Rhythm and blues Garage rock Indie rock Jazz rap Techno |
Periodo di attività musicale | 1993 – 2017 |
Strumento | batteria, tastiere |
Etichetta | Breaking Bread Records, DirtE Records |
Gruppi | Amorphous Androgynous, Little Barrie, The Killer Meters, The Dirty Feel, Steve Howe |
Album pubblicati | 17 |
Studio | 15 ( 4 EP) |
Raccolte | 2 |
Virgil Howe, noto anche con lo pseudonimo di Sparo o The Verge (Londra, 23 settembre 1975 – 11 settembre 2017), è stato un disc jockey, musicista e produttore discografico britannico, figlio del famoso chitarrista Steve Howe.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era il secondo figlio di Steve Howe, storico chitarrista del gruppo progressive rock Yes, e fratello minore del batterista jazz Dylan Howe.
Ha collaborato (come tastierista) in alcuni album solisti del padre, tra cui The Grand Scheme of Things, Elements, Spectrum e Time. Ha inoltre remixato in chiave techno 11 brani del gruppo del padre per l'album Yes Remixes, pubblicato nel 2003 e da lui stesso prodotto (con lo pseudonimo "The Verge")[1].
Nel 2004 Howe fondò, con gli amici Kerim Gunes (basso, voce) e Nick Hirsch (chitarra, voce), la garage-alternative rock band The Dirty Feel, in cui suonava la batteria e con i quali debuttò col singolo Get Down and Love In, pubblicato quell'anno, a cui seguironoun paio di EP prima del loro primo full-length, Truth Be Told, pubblicato nel 2013. Sempre nel 2004 il trio (pur mantenendo in attività i The Dirty Feel) formò un'altra band, i The Killer Meters, con Karime Kendra (voce), Henry Broadbent (tastiere) e Stephen Wilcock (sassofono), dal sound orientato verso il jazz-funk; la band pubblicò l'album di debutto A Tribute to the Meters (album tribito ai The Meters) nel 2005, seguito nel 2009 da un album di brani originali, Breakin' Out![2]. L'attività di entrambe le band subì una brusca interruzione con la morte del chitarrista Nick Hirsch, avvenuta nel 2012[3].
Nell'ottobre 2007 Howe entrò in un'altra band, i Little Barrie, con cui pubblicò l'album King of the Waves l'8 dicembre 2010, a cui fecero seguito altri due album.
Nel 2013 divenne batterista anche degli Amorphous Androgynous, side project dei The Future Sound of London ideato da Garry Cobain. Con loro registrò la coppia di album The Cartel Vol. 1 e Vol. 2, entrambi pubblicati il 15 novembre 2013.
Parallelamente realizzò anche alcuni lavori da solista, agli inizi con lo pseudonimo "Sparo", poi con il suo vero nome.
Virgil morì improvvisamente l'11 settembre 2017 per un infarto, all'età di 41 anni. Il giorno seguente avrebbe dovuto intraprendere un nuovo tour in Regno Unito con i Little Barrie, in promozione dell'album Death Express[4][5][6]. In segno di lutto, i Little Barrie cancellarono il tour; anche gli Yes cancellarono le ultime date del loro Yestival Tour in segno di lutto.
Il 17 novembre 2017 uscì postumo l'album Nexus, realizzato da Virgil insieme a suo padre Steve[7][8].
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]L'11 giugno 2008 sposò la modella inglese Jen Dawson, da cui ebbe una figlia, Zuni, nata nel settembre 2012[9]. Si separarono nel 2015. Fino al giorno della sua scomparsa, visse a Londra con la nuova compagna Mariah do Vale.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Solista
[modifica | modifica wikitesto]- Album
- 2003 – Yes Remixes (come "The Verge")
- 2005 – Worlds (come "Sparo")
- 2006 – Geniac (come "Sparo")
- 2017 – Nexus (con Steve Howe)
- EP
- 2005 – Killer Mixes
- 2007 – Sparomash
- Singoli
- 2004 – Bullit (come "Sparo")
- 2006 – Astroscience (feat. Foreign Beggars; come "Sparo")
- 2007 – The Falling (come "Sparo")
- 2009 – Someday
- 2010 – B-Boy Bounce (con Malcolm Catto)
- 2011 – The Claydon Break (con Mark Claydon)
- 2011 – Electronic Brain Break (con Shawn Lee)
Con Steve Howe
[modifica | modifica wikitesto]- 1993 – The Grand Scheme of Things
- 2003 – Elements
- 2015 – Anthology
- 2017 – Anthology 2: Groups & Collaborations
Con i The Dirty Feel
[modifica | modifica wikitesto]- Album
- 2013 – Truth Be Told
- EP
- 2006 – Talk in the City
- 2008 – The Dirty Feel
Con i The Killer Meters
[modifica | modifica wikitesto]- 2005 – A Tribute to the Meters
- 2009 – Breakin' Out!
Con i Little Barrie
[modifica | modifica wikitesto]- 2010 – King of the Waves
- 2013 – Shadow
- 2017 – Death Express
Con gli Amorphous Androgynous
[modifica | modifica wikitesto]- 2013 – The Cartel Vol. 1
- 2013 – The Cartel Vol. 2
- 2014 – The Cartel Remixes
Altre apparizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Steve Howe – Spectrum (2005)
- Steve Howe – Remedy Live (2005)
- Steve Howe – Steve Howe's Remedy Live (2005)
- Pet Shop Boys – Fundamental (2006)
- Mareva Galenter – Happy Fiu (2008)
- Demis Roussos – Demis (2009)
- Steve Howe – Time (2011)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Yes Remixes, su relayer35.com.
- ^ (EN) Martin Longley, The Killer Meters Breakin' Out Review, su BBC Music, BBC.
- ^ Emma Youle, Contaminated blood: MP alleges ‘cover-up’ over scandal that ruined lives in Hampstead and Highgate, su hamhigh.co.uk. URL consultato il 14 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2017).
- ^ (EN) Little Barrie drummer Virgil Howe dies suddenly aged 41, su The Independent, 12 settembre 2017.
- ^ (EN) Little Barrie drummer Virgil Howe has died, aged 42, su NME, 12 settembre 2017.
- ^ (EN) Little Barrie's Virgil Howe Has Died, in Clash Music.
- ^ (EN) Little Barrie, Marc Riley, su BBC Radio 6 Music, BBC.
- ^ (EN) Yes cancel Yestival tour after death of Steve Howe’s son Virgil, su Louder, 12 settembre 2017.
- ^ (EN) VIRGIL HOWE [virgilhowe], Zuni Nico Howe was born this morning at 11.15am. She is amazing. Xx, su Twitter, X, 23 settembre 2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Virgil Howe (canale), su YouTube.
- (EN) Virgil Howe, su Bandcamp.
- (EN) Virgil Howe / Sparo, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Virgil Howe, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) VIRGIL SPARO HOWE, su SoundCloud.
- (EN) Virgil Howe, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79843021 · Europeana agent/base/162261 · BNF (FR) cb177359208 (data) |
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