Vincenzo Lupo
Vincenzo Lupo (Caggiano, 15 agosto 1755 – Napoli, 20 agosto 1799) è stato un patriota italiano, tra i maggiori animatori della Repubblica Partenopea del 1799.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Grazie all'aiuto di uno zio sacerdote, poté compiere i suoi studi superiori a Napoli. Conseguita la laurea in legge, nella città avviò anche uno studio legale.
Politicamente propugnatore di scelte di rottura, si iscrisse al club ROMO (Repubblica O MOrte) del quale divenne uno dei principali animatori. Proprio per le sue attività politiche, nel 1794 subì il suo primo processo. Lui venne rilasciato, i suoi compagni furono condannati a morte.
Nel 1796 fu nuovamente arrestato e quindi condannato a 23 mesi di carcere duro. Terminò di scontare la pena il 25 luglio 1798.
Nel 1799 nacque l'effimera Repubblica partenopea ed il 23 maggio fu chiamato a presiederne il Tribunale militare, poi trasformato in Alta Corte di Giustizia. In questo ruolo dimostrò grande intransigenza, firmando numerose condanne a morte. Tra questi, come racconta Dumas in un suo romanzo storico, anche i banchieri Baccher capi di una congiura sanfedista, alla vigilia della presa della città da parte del cardinale Ruffo.
Dopo pochi mesi la Repubblica cadde e tutti i patrioti arrestati. In pochi si salvarono. Il Lupo fu impiccato alle 18 del 20 agosto 1799. Le sue spoglie mortali riposano nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gaetano Lamattina, Caggiano ed i Casali di Pertosa e Salvitelle, G. Greco Editori, Napoli, 1991
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vincenzo Lupo