Vibrante uvulare
Vibrante uvulare | |
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IPA - numero | 123 |
IPA - testo | ʀ |
IPA - immagine | |
Unicode | U 0280 |
Entity | ʀ |
X-SAMPA | R\
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Kirshenbaum | r"
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Ascolto | |
La vibrante uvulare è una consonante, rappresentata con il simbolo /ʀ/ nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).
In italiano tale fono è presente in alcuni parlanti come particolare realizzazione del fonema /r/ ("erre francese").
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La consonante vibrante uvulare sonora presenta le seguenti caratteristiche[1]:
- il suo modo di articolazione è vibrante, perché questo fono è dovuto a un ciclo di rapidi occlusioni e rilasci dell'aria nella bocca;
- il suo luogo di articolazione è uvulare, perché nel pronunciare tale suono il dorso della lingua entra in contatto con l'ugola;
- è una consonante sonora, in quanto questo suono è prodotto con la vibrazione delle corde vocali.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Esistono due teorie principali sull'origine della vibrante uvulare nelle lingue europee. Secondo una teoria, ebbe origine nel francese standard intorno al XVII secolo e si diffuse nelle varietà standard di tedesco, danese, portoghese e alcune di quelle di olandese, norvegese e svedese. È presente anche in altre zone d'Europa, ma non è chiaro se tali pronunce siano dovute all'influenza francese. Nella maggior parte dei casi, le varietà hanno spostato il suono in una fricativa uvulare sonora [ʁ] o in un approssimante uvulare sonora [ʁ̞].
L'altra teoria principale è che la R uvulare abbia avuto origine nelle lingue germaniche dall'indebolimento della R alveolare, che è stata sostituita da un'imitazione della R alveolare (vocalizzazione). Contro la teoria delle "origini francesi", pare che ci siano molti segni che la R uvulare esistesse in alcuni dialetti tedeschi molto prima del XVII secolo.
Oltre all'Europa moderna, la R uvulare esiste anche in alcune lingue semitiche, tra cui l'arabo mesopotamico settentrionale e l'ebraico moderno.
In italiano
[modifica | modifica wikitesto]In italiano tale fono non è presente, ma può trovarsi come un allofono dell'alveolare /r/: questo fonema infatti viene realizzato in molti modi, e la vibrante uvulare, insieme alla fricativa uvulare sonora [ʁ] e a quella sorda [χ], o all'approssimante labiodentale [ʋ], viene comunemente designata sotto il nome generico di "erre moscia". È tuttavia una caratteristica della Valle d'Aosta, di alcune vallate del Piemonte occidentale, di una piccola area compresa tra l'Alessandrino e l'Emilia occidentale[3] e della Liguria occidentale[senza fonte].
Altre lingue
[modifica | modifica wikitesto]Friulano
[modifica | modifica wikitesto]In lingua friulana è presente nel canale d'Incarojo in Carnia.[4]
Tedesco
[modifica | modifica wikitesto]In lingua tedesca tale fono è reso con la grafia ⟨r⟩, che può essere liberamente realizzato come vibrante o come fricativa sonora ([ʁ]):
- Rat "consiglio" [ʀaːt]
Abcaso
[modifica | modifica wikitesto]Tale fono è presente in lingua abcasa.[senza fonte]
Ebraico
[modifica | modifica wikitesto]In lingua ebraica tale fono è reso ⟨ר⟩ nell'alfabeto ebraico.
linguaggio | parola | IPA | Significato | Appunti | |
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Afrikaans | parti dell'ex Provincia del Capo | rooi | [ʀoːi̯] | 'rosso' | può essere invece una fricativa [ʁ]. |
Arabo | Mesopotamica settentrionale | قمر | [ˈqʌmʌʀ] | 'Luna' | corrisponde a [r, ɾ] nella maggior parte delle altre varietà. |
Catalano | alcuni dialetti settentrionali | córrer | [koˈʀe] | 'correre' | |
Olandese | Limburgo belga | rood | [ʀoːt] | 'rosso' | più comunemente costituita da una sola vibrazione. Le pronunce uvulari sembrano guadagnare terreno nel Randstad. La realizzazione di /r/ varia considerevolmente tra i dialetti. |
Paesi Bassi centrali | |||||
Randstad | |||||
Paesi Bassi meridionali | |||||
Brabante fiammingo | più comunemente costituita da una sola vibrazione. È una delle realizzazioni meno comuni di /r/ in queste aree. | ||||
Paesi Bassi settentrionali | |||||
Fiandre occidentali | |||||
Inglese | Cape Flats | red | [ʀɛd] | 'rosso' | possibile realizzazione di /r/; potrebbe invece essere [ɹ ~ ɹ̝ ~ ɾ ~ r]. |
Dialetto della Northumbria | più spesso una fricativa. Dialettale "Northumbrian Burr", che si trova principalmente nel Northumberland orientale, in declino. | ||||
Sierra Leone | più spesso una fricativa. | ||||
Francese | rendez-vous | [ʀɑ̃devu] | "appuntamento" | più comunemente un'approssimante o una fricativa [ʁ], su influsso dell'accento di Parigi. | |
Tedesco | standard | rot | [ʀoːt] | 'rosso' | variante libera della fricativa uvulare sonora e approssimante. |
Ebraico | ירוק | [jaˈʀok] | 'verde' | può anche essere una fricativa o approssimante. | |
Italiano | alcuni locutori | ra ro | [ˈʀaːʀo] | 'raro' | resa alternativa della vibrante alveolare italiana standard [r], a causa di difetti ortoepici individuali e/o variazioni regionali che rendono il suono alternativo più diffuso, in particolare in Alto Adige (al confine con l'Austria germanofona), Val d'Aosta (al confine con Francia) e in alcune parti della provincia di Parma, più marcatamente intorno a Fidenza. Altri suoni alternativi possono essere una fricativa uvolare sonora [ʁ] o un approssimante labiodentale [ʋ] |
Giudeo-spagnolo | mujer | [muˈʒɛʀ] | 'donna', 'moglie' | ||
Basso sassone | Zwols | priezen/prysen | [pʀi: zn̩] | 'prezzi' | solo in città e nei suoi immediati dintorni, non nella zona che circonda Zwolle. |
Lussemburghese | rou | [ʀəʊ̯] | 'silenzio' | allofono prevocalico di /ʀ/. | |
Occitano | orientale | garric | [ɡaʀi] | 'quercia' | contrasta con il vibrante alveolare ([ɡari] 'curato') |
Provenzale | parts | [paʀ] | 'parti' | ||
Alvernia meridionale | garçon | [ɡaʀˈsu] | 'figlio' | ||
Limosino sudorientale | filh | [fʲiʀ] | |||
Portoghese | europea | rarear | [ʀəɾiˈaɾ] | 'diventare più scarso' | si alterna con altre forme uvulari e la vecchia vibrante alveolare. |
Fluminense | mercado | [me̞ʀˈkaðu] | "mercato", "equo" | ha tendenza a essere sostituita da pronunce fricative. In posizione finale è generalmente variante libera di [x], [χ], [ʁ], [ħ] e [h] prima di un contesto sordo. | |
Sulista | repolho | [ʀe̞ˈpoʎ̟ʊ] | 'cavolo' | si alterna con la vibrante alveolare e [h], a seconda della regione. Mai usato in posizione finale. | |
Romani | Alcuni dialetti | rom | [ʀom] | 'uomo' | allofono di un discendente della serie retroflessa indiana, spesso trascritto /ɽ/. Una vibrazione singola coronale, approssimante o vibrante in altri dialetti; in alcuni si fonde con /r / |
Selkup | Dialetti settentrionali | ӄаӄри | [ˈQaʀlɪ̈] | 'slitta' | allofono di /q/ prima delle consonanti liquide |
Sioux | Lakota | ǧí | [ʀí] | 'è marrone' | allofono di /ʁ/ prima /i/ |
Sotho | variante regionale | moriri | [moʀiʀi] | 'capelli' | importato dai missionari francesi. |
Svedese | meridionale | räv | [ʀɛːv] | 'volpe' | |
Yiddish | standard | בריק | [bʀɪk] | 'ponte' | più comunemente una singola vibrazione [ʀ̆]; può invece essere alveolare [ɾ ~ r]. |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Voiced uvular trill, in Wikipedia, 17 marzo 2021. URL consultato il 21 marzo 2021.
- ^ (EN) Peter Trudgill, Linguistic change and diffusion: description and explanation in sociolinguistic dialect geography, in Language in Society, vol. 3, n. 2, 1974/10, pp. 215–246, DOI:10.1017/S0047404500004358. URL consultato il 21 marzo 2021.
- ^ Introduzione alla dialettologia italiana C. Grassi, A. A. Sobrero, T. Telmon 2003, p. 149
- ^ Paolo Roseano, in Sabine Heinemann, Luca Melchior, Manuale di Linguistica Friulana, 2015.
- ^ PHOIBLE 2.0 - Consonant ʀ, su phoible.org. URL consultato il 21 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mario Bisiada, [R] in Germanic Dialects — Tradition or Innovation?, in Vernacular, vol. 1, 2009, pp. 84–99.
- Geert Booij, The phonology of Dutch, Oxford University Press, 1999, ISBN 0-19-823869-X.
- Luciano Canepari, Il MªPi – Manuale di pronuncia italiana [Handbook of Italian Pronunciation], 2ª ed., Bologna, Zanichelli, 1999 [1992], ISBN 88-08-24624-8.
- Beverley Collins e Inger M. Mees, The Phonetics of English and Dutch, 5th, Leiden, Brill Publishers, 2003 [First published 1981], ISBN 90-04-10340-6.
- Bruce C. Donaldson, 1. Pronunciation, in A Grammar of Afrikaans, Mouton de Gruyter, 1993, pp. 1–35, ISBN 978-3-11-013426-1.
- A. Ewert, The French Language, London, Faber, 1963.
- Peter Finn, Cape Flats English: phonology, in Schneider Edgar W. (a cura di), A handbook of varieties of English, 1: Phonology, Mouton de Gruyter, 2004, pp. 964–984, ISBN 3-11-017532-0.
- Peter Gilles e Jürgen Trouvain, Luxembourgish (PDF), in Journal of the International Phonetic Association, vol. 43, n. 1, 2013, pp. 67–74, DOI:10.1017/S0025100312000278. URL consultato il 21 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2019).
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- A. Martinet, Le Français sans fard, Paris, Presses Universitaires, 1969.
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- W.G. Moulton, Jacob Böhme's uvular r, in Journal of English and Germanic Philology, vol. 51, 1952, pp. 83–89.
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- Peter Trudgill, Linguistic change and diffusion: Description and explanation in sociolinguistic dialect, in Language in Society, vol. 3, n. 2, 1974, pp. 215–246, DOI:10.1017/S0047404500004358.
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- Bart Verstraten e Hans van de Velde, Socio-geographical variation of /r/ in standard Dutch, in 'r-atics, Brussels, Etudes & Travaux, 2001, pp. 45–61, ISSN 0777-3692 .
- Max W. Wheeler, The Phonology Of Catalan, Oxford, Oxford University Press, 2005, ISBN 978-0-19-925814-7.