Valerio di Leuconay

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San Valerio di Leuconay
Apparizione di san Valerio a Ugo Capeto, miniatura dalle Grandes Chroniques de France, ms. conservato nella Biblioteca nazionale di Francia
 

Abate

 
NascitaAlvernia, 565 circa
MorteSaint-Valery-sur-Somme, 12 dicembre 619-622
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleAbbazia di Saint-Valery-sur-Somme
Ricorrenza1º aprile
Patrono diSaint-Valery-sur-Somme

San Valerio di Leuconay, detto anche Walaricus o Valerico (Alvernia, 565 circa – Leuconay, 12 dicembre 619-622), fu un monaco franco, poi abate, del VII secolo; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Fattosi religioso in giovane età, entrò nel monastero di Luxeuil nel 863, dove fu discepolo di san Colombano. Ben presto Colombano intuì le sue enormi potenzialità missionarie ed evangelizzatrici e lo mandò in missione dove Valerio convertì al Cristianesimo vaste popolazioni ed attrasse numerosi compagni alla vita eremitica. Si dedicò alla predicazione missionaria, combatté l'idolatria e le superstizioni. Nel 611 fondò un romitorio a Leuconay, presso Amiens, che in seguito divenne l'abbazia di Saint-Valery-sur-Somme; qui conobbe anche san Blitmondo, che gli succedette alla guida dell'abbazia.

Mori il 12 dicembre di un anno tra il 619 e il 622 a Leuconay. Le sue reliquie furono conservate al riparo dai pagani dal vescovo di Amiens fino al 628, quando fu costruita una cappella di venerazione, il 1° di aprile. A difesa dai profanatori, gran parte delle reliquie furono messe in salvo nel IX secolo a Novalesa (Val di Susa, in Piemonte). Quindi, sempre a difesa dalle scorribande saracene, nel 906 furono nascoste presso Sant'Andrea, a Torino (oggi Santuario della Consolata), dove sono tuttora conservate.

Viene ricordato sia il 12 dicembre che il 1º aprile: dal Martirologio Romano: «A Lauconne presso Amiens in Francia, san Valerico, sacerdote, che attrasse non pochi compagni alla vita eremitica».

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