Uovo di lapislazzuli
Uovo per Rothschild | |
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Attuale proprietario | |
Istituzione o individuo | Cleveland Museum of Art |
Acquisizione | 1965 |
Fabbricazione | |
Marchi | nessuno[1]. |
Caratteristiche | |
Materiali | oro, smalto, lapislazzuli, perle, diamanti, rubini[1] |
Altezza | 4,5 cm |
Larghezza | 5,9 cm |
Sorpresa | |
nel tuorlo, contiene una corona imperiale in miniatura di platino e diamanti con all'interno un pendente di rubino | |
Materiali | platino, diamanti, rubini. |
L'Uovo di lapislazzuli è un uovo di Pasqua gioiello che fu fabbricato a San Pietroburgo, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé.[2]
Proprietari
[modifica | modifica wikitesto]La storia di quest'uovo non è nota, non si sa quando è stato acquistato da India Early Minshall, che negli anni '30 era uno dei cinque importanti collezionisti americani di Fabergé, proprietaria anche dell'Uovo della Croce Rossa del 1915.
Nel 1965 India lasciò l'uovo in eredità al Cleveland Museum of Art.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'uovo è fatto di lapislazzuli, oro, smalto blu, bianco e giallo, perle, rubini e diamanti; non ha marchi di Fabergé visibili.[2]
Il guscio in lapislazzuli giace su un fianco e si apre orizzontalmente in due metà incernierate, rivelando l'interno smaltato di bianco a rappresentare l'albume ed un tuorlo smaltato di giallo opaco.
Le due metà dell'uovo sono chiuse da un fermaglio e decorate da una fila di perline sul bordo.
Sorpresa
[modifica | modifica wikitesto]Il tuorlo è incernierato e al suo interno è celata una corona imperiale in miniatura in platino, tempestata di diamanti, con all'interno un pendente di rubino.
Ispirazione
[modifica | modifica wikitesto]L'Uovo di lapislazzuli è pressoché identico all'Uovo con gallina per Kelch, realizzato da Michael Perkhin tra il 1899 e il 1903, ed è molto simile all'Uovo scandinavo.
Anche l'Uovo con gallina del 1885, il primo della serie imperiale, ha la stessa ispirazione naturalistica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Mieks.
- ^ a b Cleveland.
- ^ (EN) 1915 Red Cross Triptych Egg, in Mieks Fabergé Eggs, 16 maggio 2016. URL consultato il 14 novembre 2018 (archiviato il 6 aprile 2005).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Toby Faber, Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire, New York, Random House, 2008, ISBN 9781588367075.
- (EN) Christopher Forbes, Johann Georg Prinz von Hohenzollern, Fabergé, the imperial eggs, Prestel, 1990, ISBN 9780937108093.
- (EN) Will Lowes e Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001.
- (EN) Abraham Kenneth Snowman, Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia, Gramercy, 1988, ISBN 0-517-40502-4.
- (EN) Abraham Kenneth Snowman, Catalogue of Imperial Easter Eggs, in The art of Carl Fabergé, 3ª ed., Faber and Faber, 1964 [1962].
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Uovo di lapislazzuli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lapis Lazuli Easter Egg, late 1800s - early 1900s [set], in SEARCH THE COLLECTION, Cleveland Museum of Art. URL consultato il 17/11/2019.
- (EN) Lapis Lazuli (Hen) Egg, in Mieks Fabergé Eggs, 6 aprile 2016. URL consultato il 24 dicembre 2018.