Unter den Linden
Unter den Linden | |
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Localizzazione | |
Stato | Germania |
Città | Berlino |
Distretto | Mitte |
Quartiere | Mitte |
Informazioni generali | |
Tipo | strada urbana |
Lunghezza | 1.39 km |
Intitolazione | ai tigli che la ornano |
Collegamenti | |
Inizio | Schloßplatz |
Fine | Pariser Platz |
Intersezioni | Wilhelmstraße, Friedrichstraße, Glinkastraße, Schadowstraße, Neustädtische Kirchstraße, Pariser Platz, Schlossbrücke, Charlottenstraße, Universitätsstraße, Am Zeughaus, Hinter dem Gießhaus, Schinkelplatz, Oberwallstraße e Bebelplatz |
Trasporti | stazione ferroviaria di Brandenburger Tor; stazione metropolitana di Brandenburger Tor; stazione metropolitana di Unter den Linden (inaugurazione a fine 2020); stazione metropolitana di Museumsinsel (inaugurazione a fine 2020); |
Mappa | |
Unter den Linden (in italiano; "Sotto i tigli") è un'arteria viaria sull'asse Est-Ovest della capitale tedesca Berlino, nel quartiere Mitte, che corre dal Fridericianum Forum a Pariser Platz.
Ubicazione e utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]La strada prosegue verso ovest con il nome di Straße des 17. Juni e verso est come Karl-Liebknecht-Straße.
Il tratto est, compreso fra Glinkastraße e Schloßplatz, è parte delle strade federali B 2 e B 5.
Il traffico automobilistico scorre ai lati della carreggiata centrale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Un viale di tigli, esteso dal castello fino alla porta della città, venne piantato nel 1647 da Federico Guglielmo I di Brandeburgo, il "Grande Elettore", che voleva cavalcare fino al parco di caccia del Tiergarten circondato da un appropriato splendore barocco. Questo tratto divenne la più grande e famosa strada di Berlino. Il viale fu ampliato nel 1701 sotto il regno di Federico I divenendo uno dei più importanti assi est-ovest della città. Da allora il viale ha cambiato più volte fisionomia anche grazie alla diversa disposizione dei tigli (su sei file a inizio Ottocento, su 4 alla fine dello stesso secolo).
Nel 1935 alcuni dei tigli vennero abbattuti per rendere possibile la costruzione del tratto sotterraneo della S-Bahn; un abbattimento di tutti i tigli del viale risulta solo in opere letterarie. L'Unter den Linden divenne parte dell'asse est-ovest che conduceva all'Olympiastadion, completato per l'Olimpiade del 1936 e destinato ad essere il primo tassello del ridisegno di Berlino nella nuova Welthauptstadt Germania secondo i progetti di Albert Speer.
Nel dopoguerra vi furono costruiti molti edifici governativi e rappresentativi della Repubblica Democratica Tedesca, oltre a sedi di ambasciate.
Edifici notevoli
[modifica | modifica wikitesto]Sul lato sinistro:
- al n. 1 l'Alte Kommandantur, edificato originalmente nel XVII secolo, ricostruito in stile neorinascimentale attorno al 1873, pesantemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, demolito per far posto al Ministero degli affari esteri, a sua volta demolito nel 1995, e ricostruito nelle sue forme tardo ottocentesche. Inaugurato nel novembre 2003, attualmente è occupato dalla Bertelsmann[1];
- al n. 3 il Kronprinzenpalais, palazzo barocco costruito su progetto di Philipp Gerlach[2];
- al n. 5, in angolo con Oberwallstraße 1-2, il Prinzessinnenpalais, costruito nel 1733 su progetto di Friedrich Wilhelm Ditterichs[3];
- al n. 7 il Teatro dell’Opera (Staatsoper), costruito dal 1741 al 1743 su progetto di Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff[3];
- al n. 9 l'Altes Palais, costruito dal 1834 al 1837 su progetto di Carl Ferdinand Langhans il Giovane[4];
- al n. 11 il Gouverneurshaus, costruito dal 1963 al 1964 su progetto di Fritz Meinhardt riutilizzando elementi del distrutto Niederländisches Palais[5];
- ai nn. 19-23 il complesso commerciale Lindencorso, costruito dal 1994 al 1997 su progetto di Christoph Mäckler[6][7];
- al n. 37 il complesso dell’Hotel Westin Grand Berlin, costruito dal 1985 al 1987 su progetto di Ehrhardt Gißke[8];
- al n. 41 il complesso residenziale e direzionale annesso alla Komische Oper, costruito dal 1964 al 1966 su progetto di Emil Schmidt, Heinz Dübel e Peter Skuijn[9];
- ai nn. 63-65 l’edificio dell’ambasciata russa, costruito dal 1950 al 1953 su progetto di A. Stryshewski, Lebendinskij, Sichert e Friedrich Skuijn[10] L'ambasciata occupa il sito del distrutto Hotel Bristol;
- ai nn. 75-77 l’Hotel Adlon, ricostruito dal 1995 al 1997 su progetto dello studio Patzsche & Klotz[11][12].
Sul lato destro:
- al n. 2 l’Arsenale (Zeughaus), costruito dal 1695 al 1706 su progetto di Johann Arnold Nering[13];
- al n. 4 la Neue Wache, costruita dal 1816 al 1818 su progetto di Karl Friedrich Schinkel[2];
- al n. 6 la sede dell’Università Humboldt, costruita dal 1748 al 1753 su progetto di Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff[4];
- al n. 8 la sede della Biblioteca Nazionale (Staatsbibliothek), costruita dal 1903 al 1914 su progetto di Ernst von Ihne[14];
- al n. 10 un edificio commerciale, costruito dal 1865 al 1867 come albergo, e ristrutturato dal 1911 al 1912 su progetto di Kurt Berndt e A.F.M. Lange[15];
- al n. 12 un edificio commerciale, costruito dal 1909 al 1910 su progetto di Max Grünfeld[15];
- ai nn. 26-40 un gruppo di edifici commerciali (oggi sede degli studi televisivi ZDF, costruiti dal 1910 al 1911 su progetto di Kurt Berndt e A.F.M. Lange[6];
- al n. 42 la casa Pietzsch, costruita dal 1993 al 1994 su progetto di Jürgen Sawade[16];
- al n. 80 un edificio residenziale e commerciale, costruito dal 1997 al 2000 su progetto dello studio Laurids e Manfred Ortner con Hans Peter Wulff[11][17].
Galleria d'immagini
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Unter den Linden di sera
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Estremità orientale allo Schlossbrücke (ponte del Castello)
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Monumento equestrre al Re Federico II di Prussia, lato est
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Porta di Brandeburgo nella Pariser Platz, estremità occidentale
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Ricostruzione del Castello di Berlino nel 2020
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Parata militare poco prima della prima guerra mondiale
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Barry Bergdoll, Reconstruction Doubts: The Paradox of Building in Schinkel's Name (PDF), in The Berlin Journal, 2005, pp. 45-49 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
- ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 23.
- ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 25.
- ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 27.
- ^ Schulz e Gräbner, p. 31.
- ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 33.
- ^ (DE) Gerwin Zohlen, Lindencorso, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 82-83, ISBN 3-87584-275-8.
- ^ Schulz e Gräbner, p. 29.
- ^ Schulz e Gräbner, p. 28.
- ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 37.
- ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 41.
- ^ (DE) Gerwin Zohlen, Hotel Adlon, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 98-99, ISBN 3-87584-275-8.
- ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 22.
- ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 28.
- ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 30.
- ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 34.
- ^ (DE) Christina Haberlik, Palais am Pariser Platz, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 96-97, ISBN 3-87584-275-8.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Joachim Schulz e Werner Gräbner, Berlin. Architektur von Pankow bis Köpenick, 1ª ed., Berlino, VEB Verlag für Bauwesen, 1987, ISBN 3-345-00145-4.
- (DE) Martin Wörner, Doris Mollenschott, Karl-Heinz Hüter e Paul Sigel, Architekturführer Berlin, 6ª ed., Berlino, Dietrich Reimer Verlag, 2001, ISBN 3-496-01211-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Unter den Linden
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | LCCN (EN) sh95002561 · GND (DE) 4094836-5 · J9U (EN, HE) 987007556149305171 |
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