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Ufo 78

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Ufo 78
AutoreWu Ming
1ª ed. originale2022
Genereromanzo
Sottogenereromanzo storico fantascienza, letteratura fantastica
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneItalia, 1978

Ufo 78 è un romanzo del collettivo Wu Ming, pubblicato da Einaudi nel 2022.

Ambientato nell'Italia del 1978, tramite le vicende e le crisi esistenziali di numerosi personaggi racconta i cinquantacinque giorni del Sequestro Moro e la particolare attenzione collettiva per gli Ufo che in quei mesi si diffuse nella società italiana.

Ufo 78 è dedicato in memoriam a Veronica Siracusano Raffa detta "Sweepsy", ricercatrice, blogger e attivista siciliana morta nel 2021 all'età di 37 anni[1].

Ideazione, ambientazione, trama

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Ideazione (2006-2014)

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Il primo nucleo di Ufo 78 si forma già nel 2006 come risultato di un'«improvvisazione narrativa» che vede coinvolto, oltre a Wu Ming, lo scrittore Giuseppe Genna[2]. L'anno scelto è già il 1978, nella memoria collettiva associato principalmente al Sequestro Moro ma denso di altri avvenimenti di importanza cruciale per la storia repubblicana a venire.

Ai Wu Ming e a Genna interessa soprattutto un aspetto degli anni settanta, e in particolare di quell'anno, che nelle rievocazioni resta perlopiù "in ombra": la cultura di massa di quel decennio, nel solco del grande e perdurante successo del libro Il mattino dei maghi di Louis Pauwels e Jacques Bergier, fu caratterizzata da un diffuso interesse per gli UFO, per il paranormale, per le scienze occulte e per i "misteri" in genere, come quello del Triangolo delle Bermude. In quegli anni prese anche forma la cultura New Age. Nello specifico, in Italia il 1978 fu detto «l'anno degli UFO», per via del grande numero di avvistamenti e "incontri ravvicinati", a cui i mezzi di informazione dedicarono molto spazio.

Protagonista dell'ipotetica storia che diverrà Ufo 78, per il momento solo un abbozzo intitolato Mater Materia, è uno scrittore ispirato a Peter Kolosimo (1922 - 1984). Negli anni settanta Kolosimo fu autore di numerosi best-seller con cui rese popolare in Italia la Teoria degli antichi astronauti. I suoi libri, hanno scritto i Wu Ming,

«si vendevano a carrettate. Erano in ogni casa, le nostre e quelle dei nostri amici: Astronavi sulla preistoria, Odissea stellare, Fratelli dell’infinito... Si generò un cortocircuito tra quei ricordi e altri, vividi ma meno affascinanti: echi di lotta armata, tg che riferivano di attentati, immagini di posti di blocco. Ambientammo Mater Materia nel '78, l’anno del sequestro Moro e di altri eventi cruciali, ma anche dell’ondata di Ufo, duemila avvistamenti nei cieli d’Italia, record tuttora ineguagliato. Ci figurammo uno scrittore liberamente ispirato a Kolosimo e un convegno sugli Ufo programmato a Roma per il terzo weekend di marzo. Il convegno saltava dopo l’agguato di via Fani. Che avrebbero fatto tutti quegli ufologi in una capitale precipitata nel caos?[3]»

L'abbozzo rimane però nel cassetto. Periodicamente sia Genna sia i Wu Ming tornano a quell'ambientazione e a quei temi: a più riprese entrambi scrivono di Kolosimo: Genna nel suo romanzo Medium (2007)[4], i Wu Ming in diversi articoli apparsi anche all'estero[5] e in una canzone del Wu Ming Contingent, Italia mistero kosmiko, dall'album Bioscop (2014).

Nel 2014, dopo l'uscita de L'Armata dei sonnambuli e la decisione di andare oltre il romanzo neostorico per dedicarsi a "nuovi esperimenti, cercando un perturbante equilibrio tra ricostruzione storica e fantastico"[6], i Wu Ming decidono, con l'assenso di Genna, di tornare alla storia abbozzata otto anni prima.

Rapporto con Proletkult

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Durante le ricerche e la scalettatura del romanzo, crescono di volume e importanza i riferimenti ad Aleksandr Aleksandrovič Bogdanov e al suo romanzo di fantascienza Stella rossa, tanto che "da una costola"[7] del romanzo principale ne nasce un altro, Proletkult.

Dopo l'uscita di quest'ultimo, nell'autunno 2018, gli autori tornano definitivamente al progetto principale, che ormai ha assunto il titolo di Ufo 78.

La trama di Ufo 78 si svolge principalmente in Lunigiana, in una zona tra l'Appennino tosco-emiliano e le Alpi Apuane, precisamente nell'immaginario comune di Forravalle (descritto come limitrofo a quello di Aulla, dove pure si ambienta qualche capitolo) al cui centro si erge il massiccio del monte Quarzerone [8].

Altri capitoli sono ambientati in una Roma in preda al caos, poco prima e poco dopo l'agguato di via Fani, e in una Torino fosca e militarizzata, nelle settimane in cui riparte, dopo una lunga pausa dovuta all'impossibilità di trovare giurati popolari, il processo al "nucleo storico" delle Brigate Rosse.

Una lunga sequenza è ambientata dentro il cinema Corso di Torino, la sera del 3 marzo 1978, durante la prima cittadina del film di Steven Spielberg Incontri ravvicinati del terzo tipo. Il cinema Corso fu distrutto da un incendio il 9 marzo 1980 e non fu mai più riaperto[9].

Un'ulteriore ambientazione è Orbetello. Uno dei protagonisti, lo scrittore Martin Zanka, vi possiede una casa di villeggiatura che sta cercando di vendere. Nel frattempo la usa come "buen retiro" dove cercare di scrivere.

I diversi sotto-intrecci seguono:

  • le infruttuose ricerche di due scout sedicenni – Jacopo e Margherita – scomparsi nei boschi del Quarzerone nell'estate del 1976;
  • la crisi esistenziale e professionale di Martin Zanka, scrittore ultracinquantenne ispirato a Peter Kolosimo, stanco di scrivere libri sugli "antichi astronauti";
  • la ricerca dell'antropologa Milena Cravero sul mondo dell'ufologia italiana, in particolare torinese;
  • le polemiche interne al mondo dell'ufologia nel momento in cui la passione per i "dischi volanti" tracima da quell'ambiente e contagia vaste masse. L'ufologia non solo è divisa in varie fazioni, ma è criticata da un altro approccio, definito "ufofilia", secondo cui il "non-identificato" dovrebbe rimanere tale, senza tentativi di razionalizzarlo e spiegarlo;
  • le traversie di Thanur, comune sita alle pendici del Quarzerone, agitata da crisi interne e poi travolta dalla diffusione dell'eroina. Nel 1978 quest'ultima conobbe un vero e proprio "boom", con un raddoppio dei morti per overdose rispetto all'anno precedente[10]

Com'è tipico dei romanzi di Wu Ming, a partire dalla metà del romanzo le sottotrame cominciano a convergere, fino a confluire l'una all'altra.

Personaggi principali

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  • Jacopo e Margherita - scout del gruppo "Carrara 4".
  • Elio Gornara detto "Gheppio" - vice-ispettore del Corpo Forestale dello Stato, comando di Forravalle (MS).
  • Martin Zanka, al secolo Gianmaria Zanchini - scrittore, ex-giornalista ed ex-partigiano torinese.
  • Pablo Pepper, al secolo Pierpaolo Pepe - editore romano, titolare della Pepper & Co.
  • Thanur - una comune poco fuori Forravalle, fondata nel 1974. L'insieme dei suoi membri è una sorta di personaggio collettivo.
  • Vincenzo Zanchini - figlio di Martin Zanka, ex-eroinomane, residente a Thanur.
  • Rossella Hilzer - figlia di un magnate milanese, residente a Thanur e proprietaria di Villa Malaspina a Forravalle, dove si è insediata la comune.
  • Orsola Galbiati - filosofa, fondatrice di Thanur.
  • Ludo Vos - ex-Provo olandese, marito di Orsola.
  • Milena Cravero - antropologa, assistente di cattedra all'Università di Torino.
  • Grucat - Gruppo Ricercatori Ufologici e Clipeologici associati Torino. I cognomi dei suoi membri hanno tutti la desinenza "-ino". Come i membri di Thanur, formano un personaggio collettivo[11]
  • Giacomo "Jimmy" Fruzzetti - "ufofilo", proprietario del negozio di dischi Hallogallo, sito ad Aulla (MS). Ha vissuto in Germania Ovest ed è un cultore di rock tedesco anni settanta.
  • Paolo Sesto - ufologo, fondatore della rivista Clipeo. Liberamente ispirato all'ufologo Gianni Settimo (1929 - 2017)[12].
  • Allen J. Rynek - ufologo statunitense. Ha combattuto in Italia durante la seconda guerra mondiale. Liberamente ispirato all'ufologo J. Allen Hynek (1910-1986)[13].
  • Romulo Casella - trockista brasiliano esule in Italia, ufologo. Ispirato al trockista argentino Juan Posadas (1912 - 1981)[14].
  • Onorio Pardini detto "Pardo" - ex-militante neofascista, ex-cantante del gruppo "i Clark Gables" (pronunciato come se fosse "Goebbels")
  • Jole Morini - nonna di Jimmy Fruzzetti
  • Giorgio Capoferri - ex-fattore di Villa Malaspina, vicino di casa di Thanur.
  • Aldo Moro (1916 - 1978) - politico italiano, appare nei sogni di diversi personaggi.

Riferimenti ad altri scrittori e mondi letterari

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Opere di altri autori

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Nel romanzo è citata la casa editrice milanese Garamond, in cui lavorano i tre protagonisti de Il pendolo di Foucault di Umberto Eco: Casaubon, Belbo e Diotallevi. I Wu Ming alludono al fatto che questi ultimi saranno gli editor dell'immaginario libro che Milena Cravero trarrà dalla sua ricerca: Quando arrivarono i marziani. Ufologia, rapporti tra i generi e riti collettivi nell’Italia degli anni Settanta. Belbo e Diotallevi erano già apparsi, con l'autorizzazione degli eredi di Eco, tra i personaggi del romanzo-inchiesta di Wu Ming 1 La Q di Qomplotto (2021)[15].

Ufo 78 contiene numerosi riferimenti nascosti – "Easter egg" – al mondo letterario di J. R. R. Tolkien[16] e altri, espliciti, all'opera di Ursula K. Le Guin. Vengono citati, talvolta con intere sinossi, diversi racconti e romanzi di fantascienza, tra cui Un'odissea marziana di Stanley G. Weinbaum e Gli amanti di Siddo di Philip José Farmer. Stella rossa di Bogdanov è evocato due volte, in apertura e chiusura di romanzo.

In omaggio al ruolo avuto dal collega nella fase iniziale del lavoro, in Ufo 78 compare Giuseppe Genna, il quale racconta di un sogno fatto da bambino, nei giorni del sequestro Moro. Strettamente collegati sono i riferimenti a Marco Felder e Karl-Heinz Mezzogaudio, personaggi dei romanzi gialli e dei podcast di Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa, noti anche come membri del collettivo Kai Zen. Stando ai Wu Ming, il nome "Karl-Heinz Mezzogaudio" è stato coniato proprio da Genna [17]. L'intersezione tra Ufo 78 e i libri di Pispisa-Andreetto ha ispirato il concerto-spettacolo Radio Ufo 78 (cfr. la sezione "Opere derivate").

Nella trama riveste grande importanza il film Incontri ravvicinati del terzo tipo, visto e commentato da diversi personaggi, analizzato e sognato da Milena Cravero, continuamente evocato nel corso del libro.

In Ufo 78 è più volte citato il kobaiano, lingua extraterrestre inventata dal musicista e scrittore francese Christian Vander. Lo stesso cognome "Zanka" è un vocabolo kobaiano (significa "sole" o "luce").

Nel corso del romanzo viene più volte citato un misterioso marchingegno denominato "cronografo GNDN". L'acronimo sta per "goes nowhere, does nothing" (non va da nessuna parte, non fa niente). Si tratta di un inside joke su un inside joke: gli scenografi di Star Trek (la "serie classica" degli anni Sessanta) fecero stampigliare "GNDN" su tubature e altre componenti dell'astronave Enterprise[18].

Altre opere di Wu Ming

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Il "poeta operaio" Paul Beathens, che appare in veste di "ufofilo", è il poeta, giornalista, filosofo e attivista perugino Paolo Vinti (1960-2010)[19], al quale i Wu Ming hanno dedicato diversi scritti[20] oltre ad avergli dedicato in memoriam la raccolta di racconti Anatra all'arancia meccanica (2011).

Nella parte finale del romanzo compaiono Guido e Adele, protagonisti dei racconti di Cantalamappa (2015) e Il ritorno dei Cantalamappa (2016), non senza velate allusioni su un traffico di droghe psichedeliche da parte della coppia.

In una scena ambientata a Thanur, un forravallese di nome Berengari dice di essere figlio di un anarchico e che suo padre fu mandato al confino a Ventotene e alle Tremiti. Si tratta di Adone Berengari, un personaggio più volte evocato nel romanzo La macchina del vento di Wu Ming 1.

Tra le rivelazioni del "Quarto movimento" c'è l'incrocio delle traiettorie di alcuni personaggi in due campi per prigionieri di guerra (POW Camps) in Kenya: il n. 354, sito a Nanyuki, e il n. 365, sito a Londiani. Sono gli stessi campi in cui furono prigionieri Felice Benuzzi e Giovanni Balletto, le cui vite sono raccontate in Point Lenana di Wu Ming 1. Si allude perciò a una conoscenza tra tutti questi personaggi.

Ricezione critica

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Recensendo Ufo 78 su La Lettura (supplemento del Corriere della Sera) il critico Daniele Giglioli ha elencato gli elementi della poetica di Wu Ming rinvenibili nel romanzo:

«Una schietta passione per le controculture supportata da una mostruosa, avrebbe detto Fantozzi, erudizione in materia. Un atteggiamento di apertura, spigliata quanto ragionata, molto al di là dell’opposizione crederci/non crederci, verso quello straordinario patrimonio della mente umana che è la leggenda. La crescente, rispetto ai loro esordi, presa di posizione a favore di quell’universo di persone che vivono ai margini della società senza pretendere di occuparne il centro. Un realismo non magico, termine abusato e ormai da abbandonare, ma disposto alla sorpresa, al dettaglio non a posto nel quadro, alla pista che non porta magari da nessuna parte, e comunque non dove ti eri ripromesso di andare. Un culto per le coincidenze che è riuscito felicemente a evitare la paranoia – il vero cattivo del romanzo: è importante – in cui si sono infognati surrealismo e situazionismo pur con tutte le loro altezzose difese culturali. Una capacità di cogliere i nessi tra macro e microstoria affinata allo spasimo.[21]»

Su L'Indice dei libri del mese Alessandro Combina ha individuato un livello di lettura

«fatto di indefiniti parallelismi e di quelle che lo stesso Wu Ming 1 [nel memorandum sul New Italian Epic] chiamò “allegorie metastoriche”. Rifacendosi alle criptiche considerazioni di Walter Benjamin, lo scrittore rimarcò in quella sede l’importanza di un’allegoria aperta, un’allegoria che “ha in sé qualcosa che la fa eccedere, sbandare, diventare altro”. È in quest’ordine di idee che il 1978 acquista importanza non soltanto come l’anno del caso Moro, ma anche come il periodo in cui in Italia viene rilevato il massimo numero di avvistamenti di oggetti volanti non identificati dall’inizio del Novecento. E i Wu Ming sembrano chiedersi: cosa ci comunica questo dato? Cosa ci rivela di noi uomini avvistatori di Ufo? Cosa ci dice delle nostre frustrazioni, delle nostre speranze? Risulta chiaro allora come il collettivo bolognese non sia interessato all’oggetto-Ufo in quanto tale, ma che al contrario l’Ufo sia più che altro uno strumento attraverso cui indagare le vicende umane passate e presenti. Risulta chiaro, in sostanza, come all’Ufo sia stato assegnato uno statuto allegorico indefinito, ambiguo, e per questo incredibilmente efficace [...] I Wu Ming – questi alieni nel panorama letterario italiano – osservano dallo spazio gli eventi del 1978 e investendoli di una luce straniante si chiedono cosa essi abbiano ancora a che fare col nostro presente.[22]»

A proposito del modo critico in cui Ufo 78 rappresenta la politica della "fermezza" nei giorni del sequestro Moro, e in generale la contrapposizione tra Stato e Brigate Rosse, sulla rivista Argo Gerardo Iandoli ha scritto:

«Ufo 78 si differenzia rispetto a quell’enorme mole di romanzi che, negli anni Duemila, in Italia, si è occupata di rappresentare gli anni Settanta. Nella maggior parte di questi testi, per certi versi, è riconoscibile il mito del Grande Vecchio: esistono delle figure, o addirittura soltanto una, che guidano nell’oscurità, come dei burattinai, il corso degli eventi della Storia d’Italia. In tutte queste narrazioni, la Storia si muove solo grazie all’intervento di uomini straordinari, mentre il resto, la gente comune, non è nient’altro che materia da plasmare, carne da macello da incantare per i propri scopi. Ufo 78, al contrario, si inscrive nel solco tracciato da L’orda d’oro di Nanni Balestrini e Primo Moroni, un testo che ha cercato di mostrare cosa ci fosse oltre la guerra tra Stato e Terrorismo, nel decennio che va dal 1968 al 1977 [...] I Wu Ming nel loro romanzo gettano sullo sfondo la guerra tra Stato e BR, mettendo in primo piano la creatività della moltitudine. Ridefinendo i ruoli dei protagonisti e delle comparse nella storia italiana, il collettivo compie un atto politico: mentre le élite disseminavano morte, c’erano forze vitalistiche in atto che allargavano il campo visuale. Guardavano verso altri mondi, diversi da quelli propugnati dai soldati dei due fronti.[23]»

Opere derivate

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Recensendo Ufo 78 sulla rivista on line Doppiozero, lo storico Pasquale Palmieri ha scritto che il romanzo

«mira a costruire un universo narrativo capace di espandersi, grazie al contributo di una metamorfica tribù di lettori-fruitori, desiderosi di andare oltre il ruolo di semplici destinatari, e di partecipare con racconti, segnalazioni, commenti, obiezioni. Nel giro di pochi mesi [...] la narrazione su carta è stata arricchita da contributi video, frammenti di diari, playlist per costruire colonne sonore, brani musicali inediti. Si sono tenute camminate, sopralluoghi, escursioni e incontri di “convergenza culturale”, compreso quello con gli attivisti dell’ex-GKN occupata di Campi Bisenzio. Sono emerse nuove memorie di testimoni diretti, che dialogano in maniera serrata con l’intreccio del romanzo. È nato persino un radiodramma, un atto unico di 19 minuti, incentrato sulla figura dell’antropologa Milena Cravero.[24]»

Tra le opere derivate da Ufo 78, il radiodramma Radio Piemonte International [25], il concerto-spettacolo Radio Ufo 78 con Wu Ming 1 e il Bhutan Clan[26] (entrambi prodotti dal laboratorio Melologos di Bologna) e lo spettacolo di teatro e musica HalloMoro con l'attore Felice Montervino e l'ensemble La città di notte[27].

Diversi musicisti hanno composto musiche ispirate al romanzo o per accompagnarne le parole. Tra questi la band bolognese I criminali, che annovera membri degli storici Skiantos[28].

Edizioni italiane ed estere

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  1. ^ Cfr. Wu Ming, "A Sweepsy (1984-2021)", Giap, 02/11/2021.
  2. ^ Cfr. Wu Ming, "Sarà colpa di tutti quegli ufologi a Roma se la città è precipitata nel caos?", Tuttolibri, 15/10/2022, p. IX.
  3. ^ Ibidem.
  4. ^ Cfr. Fabio Camilletti, "Hantologia e fantarcheologia in Medium di Giuseppe Genna", Narrativa, n.43 nuova serie, 2021, numero monografico su "La fantascienza nelle narrazioni italiane ipercontemporanee".
  5. ^ Cfr. "Wu Ming's top 10 utopias", The Guardian, 29/05/2013; Wu Ming, "UFO e rivoluzione. Negli anni 70 Peter Kolosimo fece sognare le moltitudini", GQ, edizione italiana, luglio 2009.
  6. ^ "Che cos'è la Wu Ming Foundation", Giap, ultimo aggiornamento 03/09/2023.
  7. ^ Wu Ming, Tuttolibri 2022, cit.
  8. ^ Per quest'ambientazione gli autori si sono avvalsi della consulenza del lunigianese Manuele Giannini, musicista, membro del gruppo Starfuckers, originario di Pallerone, cfr. Irene Carlotta Cicora, "'La mia Lunigiana nel romanzo di Wu Ming'", La Nazione, edizione di Massa Carrara, 10/02/2023:

    «[nel 1978] vivevo a Pallerone ed erano anni importanti. I miei ricordi di quella Lunigiana erano più funzionali e utili alla narrazione rispetto a quelli di un lunigianese di oggi. Calati in quella esatta realtà del tempo, rivista e immaginata nel libro ma geograficamente reale. L’intuizione geniale è stata ricreare una Lunigiana verosimile, non vera. C’è una commistione di paesi reali come Aulla, Pontremoli e altri ma c’è anche Forravalle, il Monte Quarzerone che non sono veri ma hanno le caratteristiche di luoghi lunigianesi.»

  9. ^ "Violento incendio distrugge il centrale cinema Corso", La Stampa, 10/03/1980.
  10. ^ Mentre il collettivo Wu Ming scriveva Ufo 78, Wu Ming 2 lavorava alla sceneggiatura del film La rivoluzione perduta, diretto da Marco Turco e dedicato alla figura di Carlo Rivolta, primo giornalista italiano a fare inchiesta sul boom dell'eroina nei tardi anni settanta, lui stesso morto di overdose nel 1982. Il film ha vinto il Nastro d'Argento 2023 nella sezione "Il cinema del reale". Cfr. "La generazione perduta. Un film di Marco Turco, scritto con Wu Ming 2", Giap, 23/03/2023.
  11. ^ Per descrivere metodologie, attività e prese di posizione del Grucat gli autori si sono ispirati al Centro italiano studi ufologici (CISU). Nella fase di ricerca ed elaborazione i Wu Ming si sono avvalsi delle testimonianze dirette di membri storici del CISU come Giampaolo Grassino e Paolo Fiorino. Cfr. Ufo 78, speciale n.5. Uno scritto dell’ufologo Paolo Fiorino (CISU) e altre recensioni, pillole mesmeriche, segnalazioni varie, su Giap, 12/11/2022. URL consultato il 16/09/2023..
  12. ^ Cfr. Paolo Fiorino, Giap, 2022, cit.; Scheda biografica di Gianni Settimo, Cisu.org, consultato il 17 settembre 2023.
  13. ^ Paolo Fiorino, 2022, cit.
  14. ^ Cfr. Wu Ming, Tuttolibri, 2022, cit.; Paolo Fiorino, 2022, cit.
  15. ^ Lorenzo Mari, Qomplotto! Wu Ming 1 è il VERO autore di True Detective !!!, su Pulp Magazine, 29 aprile 2021. URL consultato il 10 luglio 2023.
  16. ^ Cfr. Giampaolo Canzonieri, "Gli echi tolkieniani in Ufo 78 di Wu Ming", sito ufficiale dell'AIST (Associazione Italiana Studi Tolkieniani), 18/04/2013.
  17. ^ Cfr. "Morte di un giallista bolzanino su RaiPlaySound e altre audioproduzioni", Giap, 06/03/2023.
  18. ^ "GNDN", Urban Dictionary, 16 luglio 2006
  19. ^ Danilo Nardoni, "Ufo 78, il nuovo libro di Wu Ming con Vinti tra i protagonisti", Umbria 24, 24/11/2022.
  20. ^ Cfr. Wu Ming 1, "L'ipotesi Paolo Vinti è: fronte popolare cosmico", saggio introduttivo alla raccolta poetica postuma di Vinti Un giorno di amore e politica, Un giorno di sentimento e socialità, Un giorno di emozione ed ideologia, Francesco Tozzuolo Editore, Perugia 2012.
  21. ^ Daniele Giglioli, "Chiedi agli Ufo dove stiamo andando", La Lettura, 16/10/2022.
  22. ^ Alessandro Combina, "La storia vista dallo spazio", L'Indice dei libri del mese, n.2, anno XL, febbraio 2023.
  23. ^ Gerardo Iandoli, "Il fantastico come diserzione. Su Ufo 78 di Wu Ming, Argo, 13/04/2023.
  24. ^ Pasquale Palmieri, "1978, l'anno degli Ufo", Doppiozero, 01/02/2023.
  25. ^ Cfr. "Radio Piemonte International, il primo podcast prodotto da Melologos. Per meglio dire: un radiodramma da Ufo 78", Giap, 03/01/2023
  26. ^ Cfr. "Radio Ufo 78", Trentino Cultura, consultato il 13/09/2023.
  27. ^ "HalloMoro. Spettacolo tratto da Ufo 78 di Wu Ming", collezione "Radio Giap Rebelde" su Internet Archive, 03/02/2023.
  28. ^ I Criminali & Wu Ming, Il sogno di Milena, collezione "Radio Giap Rebelde" su Internet Archive, 04/12/2022.

Collegamenti esterni

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