Udarnik
Udarnik (AFI: [ʊˈdarnʲɪk], in russo уда́рник?, udárnik) era il nome dato ad un lavoratore altamente produttivo in Unione Sovietica, nel blocco orientale e in altri paesi socialisti. Il termine deriva dall'espressione udarnyj trud, ovvero "superproduttivo, lavoro entusiastico".[1]
In Unione Sovietica, il termine era legato al titolo onorifico di Udarnik kommunističeskogo truda (Ударник коммунистического труда), come anche a Aleksej Grigor'evič Stachanov e allo stacanovismo. Tuttavia, la definizione è stata usata anche in altri stati socialisti, principalmente in Cina,[2] Corea del Nord,[3] Repubblica Popolare di Bulgaria[4] e Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.[5]
L'ideologia dietro la promozione degli udarniki era quella dell'emulazione socialista da parte della forza lavoro.[6][7]
Polonia
[modifica | modifica wikitesto]Nella Repubblica Popolare di Polonia, un termine simile al sovietico udarnik era przodownik pracy ("lavoratore modello"),[8] un calco linguistico dal russo peredovik proizvodstva, letteralmente "leader nella produzione". Vista come la versione polacca del movimento stacanovista,[9] gli operai più famosi e virtuosi ricevevano il titolo di przodownik pracy, come Piotr Ożański[8] e in particolare lo "Stachanov polacco" Wincenty Pstrowski, un minatore che nel 1947 raggiunse il 270% dell'efficienza prevista in un mese.[10] In seguito, Pstrowski morì per un'operazione ai denti mal riuscita, ma secondo l'opinione popolare e la propaganda ufficiale era morto per un esaurimento mortale.[11]
Cecoslovacchia
[modifica | modifica wikitesto]Nella Repubblica Socialista Cecoslovacca, un udarnik veniva chiamato úderník[12] (con una leggera differenza di pronuncia tra il ceco e lo slovacco). Gli úderníci erano una élite di lavoratori che avevano superato le loro quote di produzione e che venivano usati dal Partito Comunista per la propaganda. Questo superamento delle quote di produzione veniva raggiunto al costo di una qualità inferiore, assenza di regolamenti sulla sicurezza e mancanza di preoccupazione per la salute personale. Gli úderníci di solito non eseguivano dei compiti minori imposti dagli standard lavorativi che avrebbero dovuto seguire. Tali compiti venivano svolti da altri lavoratori, anche se questo lavoro veniva conteggiato nella quota degli úderníci.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Diana Newall, Emma Barker e Warren Carter, Art and its global histories : a reader, p. 309, ISBN 9781526119926.
- ^ An Chen, Restructuring political power in China: alliances and opposition, 1978-1998, Lynne Rienner Publishers, 1999, p. 94, ISBN 1555878423.
- ^ Charles K. Armstrong, The North Korean revolution, 1945-1950, Cornell University Press, 2003, p. 162, ISBN 9780801468803.
- ^ Martin Mevius, The Communist Quest for National Legitimacy in Europe, 1918-1989., Taylor and Francis, 2013, p. 64, ISBN 9781317986409.
- ^ Jelena Batinić, Women and Yugoslav partisans: a history of World War II resistance, p. 219, ISBN 9781107091078.
- ^ Alec Nove, The Soviet Economy, Ardent Media, 1961, p. 268.
- ^ Stephen E. Henson, Time and revolution: Marxism and the design of Soviet institutions, University of North Carolina Press, 1997, p. 163, ISBN 0585003726.
- ^ a b (EN) Katherine A. Lebow, Public Works, Private Lives: Youth Brigades in Nowa Huta in the 1950s, in Contemporary European History, vol. 10, n. 02, 2001, pp. 199-219, DOI:10.1017/S0960777301002028.
- ^ International Free Trade Union News, Free Trade Union Committee of the American Federation of Labor, 1949.
- ^ Ben Fowkes, Rise and Fall of Communism in Eastern Europe, Springer, 27 luglio 2016, p. 13, ISBN 9781349242184.
- ^ The Polish Review and East European Affairs, Polish Review, Incorporated, 1949, p. 72. URL consultato il 2 marzo 2019.
- ^ Kimberly E. Zarecor, Manufacturing a Socialist Modernity: Housing in Czechoslovakia, 1945-1960, University of Pittsburgh Press, 2011, p. 82, ISBN 9780822977803.
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