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Tylosurus choram

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Tylosurus choram
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseOsteichthyes
SuperordineAcanthopterygii
OrdineBeloniformes
FamigliaBelonidae
GenereTylosurus
SpecieT. choram
Nomenclatura binomiale
Tylosurus choram
Rüppell, 1837
Sinonimi

Belone choram (Rüppell, 1837)
Belone robusta (Günther, 1866)
Esox belone marisrubri
(Bloch & Schneider, 1801)

Tylosurus chorum (Rüppell, 1837)
(errore ortografico)

(Fonti: FishBase e WoRMS)

Tylosurus choram (Rüppell, 1837) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Belonidae.

T. choram è molto simile come aspetto generale all'aguglia e soprattutto a Tylosurus acus presenti nel Mediterraneo. Il corpo è molto allungato con entrambe le mascelle allungate a becco. Le pinne dorsale e anale sono inserite molto indietro sul corpo ed hanno un lobo anteriore sviluppato, molto più grande che in T. acus. La pinna caudale è biloba, con il lobo inferiore più sviluppato del superiore. Denti aghiformi di varia dimensione, numerosissimi. La colorazione è blu scura sul dorso e argentea sul resto del corpo[1][2].

La taglia massima è di circa 120 cm, la misura media si aggira sui 70 cm[1].

Distribuzione e habitat

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È endemico della parte più occidentale dell'Oceano Indiano compresi il mar Rosso e il golfo dell'Oman. È una specie lessepsiana, cioè penetrata nel mar Mediterraneo dal canale di Suez anche se è nota una sola cattura sulle coste israeliane. Si tratta di una specie epipelagica legata ad ambienti costieri[1][2].

Alimentazione

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Caccia in prevalenza piccoli pesci[1].

Le uova sono dotate di filamenti adesivi e vengono deposte su oggetti galleggianti[1][2].

Ha importanza economica in alcune parti dell'areale ma non nel mar Mediterraneo[1][2].

  1. ^ a b c d e f Scheda dal sito della CIESM, su ciesm.org. URL consultato il 10.01.2015.
  2. ^ a b c d (EN) Tylosurus choram, su FishBase. URL consultato il 10.01.2015.

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