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Tupolev Tu-126

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Tupolev Tu-126
Un Tu-126 Moss in volo.
Descrizione
Tipoaereo AWACS
Equipaggio12
ProgettistaOKB 156 Tupolev
CostruttoreUnione Sovietica (bandiera) Tupolev
Data primo volo23 gennaio 1962
Data entrata in servizio1971
Data ritiro dal servizio1984
Utilizzatore principaleUnione Sovietica (bandiera) Sovetskie Voenno-vozdušnye sily
Altri utilizzatoriIndia (bandiera) Bhāratīya Vāyu Senā
Esemplari12 (stima)
Sviluppato dalTupolev Tu-95
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza55,20 m
Apertura alare51,20 m
Altezza16,05 m
Superficie alare311,10
Peso a vuoto105 000 kg[1]
Peso carico170 000 kg
Peso max al decollo175 000 kg
Propulsione
Motore4 turboeliche Kuznetsov NK-12MV
Potenza15 000 shp
Prestazioni
Velocità max850 km/h
Velocità di crociera650 km/h
Autonomia12 550 km
Tangenza13 000 m

Dati tratti da Virtual Aircraft Museum[2]tranne dove diversamente indicato.

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Un Tu-126 intercettato e scortato da un Douglas A-4E Skyhawk della U.S. Navy sul mar Mediterraneo nel 1973.

Il Tupolev Tu-126 (in cirillico Туполев Ту-126, nome in codice NATO Moss) era un quadrimotore AWACS con ala a freccia progettato dall'OKB 156 diretto da Andrej Nikolaevič Tupolev e sviluppato in Unione Sovietica dagli anni sessanta.

Derivato direttamente dal Tupolev Tu-114, è stato uno dei primi aerei AWACS ad essere impiegato operativamente rimanendo in servizio fino al 1984, anno in cui è stato sostituito dal più recente Beriev A-50.

L'ufficio tecnico diretto da Tupolev venne incaricato, in base ad una specifica del giugno del 1958, di sviluppare un aereo AWACS. Venne subito deciso che il velivolo sarebbe derivato dal Tu-95, ma per risolvere i problemi posti dal sistema di raffreddamento e dallo spazio da destinare agli operatori (rivelatosi troppo esiguo), fu dapprima progettato l'utilizzo della fusoliera del Tu-116 e poi, nella veste definitiva, si optò per quella più ampia del Tu-114.

Il nuovo aereo fu portato in volo per la prima volta il 23 gennaio 1962. In ambito NATO venne identificato per la prima volta nel 1968, mentre la data d'entrata in servizio risulta essere il 1971[3][4].

Impiego operativo

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Impiegato dall'aviazione sovietica prevalentemente in supporto alle basi radar a terra, poteva svolgere anche compiti di guerra elettronica.

Secondo stime occidentali, ne furono realizzati circa dodici esemplari, probabilmente, mediante la conversione di velivoli Tu-114 civili.

Nel 1984 venne ritirato dal servizio l'ultimo esemplare. È stato sostituito dal Beriev A-50.

Il Tu-126 venne anche utilizzato anche dall'India, che ne ricevette un esemplare in leasing. Questo venne impiegato con successo durante le guerre contro il Pakistan.

Descrizione tecnica

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Monoplano quadrimotore, presentava ali con freccia di 35°. Come già nel Tu-95 i motori erano quattro turboeliche Kuznetsov NK-12MV di potenza pari a circa 15 000 shp e, per poter garantire la lunga durata delle missioni di sorveglianza, venne dotato di un sistema fisso per il rifornimento in volo. Non era installato armamento difensivo.

Le prestazioni in volo del Tu-126, rispetto al progenitore Tu-95, risultarono ovviamente condizionate dalla presenza del radome dorsale contenente gli strumenti di rilevazione.

In merito all'apparato radar, le richieste iniziali prevedevano la capacità di individuare alla distanza di 100 km bersagli equivalenti al MiG-17, alla distanza di 200 km bersagli della classe dell'Ilyushin Il-28, mentre a 300 km avrebbe dovuto essere individuabile un bersaglio delle dimensioni del Myasishchev M-4.

In ambienti occidentali vennero espresse perplessità sull'effettiva possibilità di ottenere tali prestazioni, soprattutto in considerazione del disturbo provocato dalle coppie di eliche controrotanti che equipaggiavano i grossi motori. In particolare si riteneva che il "Moss" non sarebbe stato in grado di individuare missili da crociera oppure aerei in volo a bassa quota; al contrario l'equipaggiamento per le operazioni di radar jamming era considerato piuttosto avanzato.

Paesi utilizzatori

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India (bandiera) India
un esemplare in leasing, utilizzato nel corso delle guerre contro il Pakistan.
Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica
una dozzina di esemplari tra il 1971 ed il 1984.

Velivoli comparabili

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Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
  1. ^ (RU) Ту-126, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 13 settembre 2009.
  2. ^ (EN) Maksim Starostin, Tupolev Tu-126, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 12 settembre 2009.
  3. ^ L'Aviazione (vol.12, pag.208).
  4. ^ In alcuni casi la data di entrata in servizio viene indicata nel 1963.
  • Enzo Angelucci, Paolo Matricardi, Guida agli Aeroplani di tutto il Mondo (Vol.6), Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1979.
  • Achille Boroli, Adolfo Boroli, L'Aviazione (Vol.12), Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1983.
  • (EN) Bill Gunston, The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft 1875-1995, Londra, UK, Osprey, 1995, ISBN 1-85532-405-9.
  • (EN) John W.R. Taylor, Jane's All The World's Aircraft 1988-89, Coulsden, Surrey, UK, Jane's Information Group, 1988, ISBN 0-7106-0867-5.
Modellismo

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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