Tripolitania
Tripolitania | |
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(AR) إقليم طرابلس | |
Stati | Libia |
Capoluogo | Tripoli |
Superficie | 272 090 km² |
Abitanti | 3 642 999 (2003) |
Densità | 13 ab./km² |
Lingue | arabo, berbero, italiano |
La Tripolitania o Tripolitana (in arabo طرابلس? Ṭarābulus, berbero: Ṭrables) è una regione storica e geografica della Libia occidentale.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]In senso stretto corrisponde all'area concentrata attorno alla città costiera di Tripoli. Estensivamente per Tripolitania si intende un'area di circa 350.000 km² che occupa la fascia costiera occidentale del territorio libico. È delimitata a nord dal Mediterraneo, a nord-ovest dalla Tunisia, a sud-ovest dall'Algeria, a sud dalla regione del Fezzan, e ad est dalla Cirenaica.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La parola Tripolitania deriva dal greco Τρίπολις cioè tre città: si trattava delle tre principali città di origine punica della costa occidentale della Libia, ovvero Oea, Sabratha, e Leptis Magna, le ultime due delle quali furono abbandonate in occasione del declino e della caduta dell'Impero romano d'Occidente, ciò che consentì alla prima di mutare il proprio nome in Tripoli.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In origine la regione era abitata dai Berberi tanto che tuttora la lingua berbera è parlata sia sulla costa, a Zuara, sia nel Gebel Nefusa. Nel VII secolo a.C. i Fenici si stabilirono lungo la costa in colonie che più tardi passarono sotto il controllo dei cartaginesi prima e della Numidia poi (146 a.C.). Un secolo più tardi i Romani fecero della Tripolitania un'area molto prospera, che fu quindi incorporata nella provincia d'Africa e nella Regio Syrtica: una delle conseguenze principali di tale riorganizzazione fu l'abolizione del privilegio di coniazione autonoma, fino ad allora riconosciuto nella regione[1].
Dopo l'occupazione dei Vandali, giunti nel 435 circa, la regione fu incorporata nell'impero bizantino nel VI secolo. La conquista araba ebbe luogo nel secolo successivo. Fu poi la volta dei Turchi ottomani, che mantennero il controllo dell'area (dove fondarono il "vilayet di Tripoli") dal 1553 al 1911, anno dell'occupazione italiana della Libia in seguito alla Guerra italo-turca. Inizialmente, le autorità italiane promisero una certa autonomia alla regione, che, tuttavia, fu dapprima amministrata quale colonia a sé stante (dal 26 giugno 1927 al 3 dicembre 1934) e, poi, unita alla colonia della "Libia".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Renato Bartoccini, Ombre di Roma in Tripolitania
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ettore Rossi, Storia di Tripoli e della Tripolitania dalla conquista araba al 1911, Edizione postuma a cura di Maria Nallino, Roma, Istituto per l'Oriente, 1968, xxii 398 pp.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Tripoli
- Leptis Magna
- Sabrata
- Tesoro di Misurata
- Arco dei Fileni
- Fileni
- Africa (provincia romana)
- Cirenaica
- Fezzan
- Libia italiana
- Tripolitania italiana
- Cirenaica italiana
- Divisione amministrativa delle colonie italiane
- Provincia di Tripoli
- Provincia di Misurata
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tripolitania
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Tripolitania
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tripolitania, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Carlo Della Valle, TRIPOLITANIA, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Ettore Rossi, Pietro Romanelli, TRIPOLITANIA, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- Emilio Scarin, Mario Salfi, Pietro Romanelli, Ettore Rossi, Ardito Desio, Fabrizio Cortesi, Alberto Baldini, TRIPOLITANIA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Tripolitania, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Tripolitània, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Tripolitania, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 123177111 · LCCN (EN) n82077894 · GND (DE) 4119714-8 · J9U (EN, HE) 987007550468605171 |
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