Tramvie Elettriche Bergamasche
Tramvie Elettriche Bergamasche | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 2000 a Bergamo |
Sede principale | Bergamo |
Persone chiave | Filippo Simonetti (Presidente) |
Settore | trasporti pubblici |
Prodotti | trasporti tranviari |
Sito web | www.teb.bergamo.it/ |
La Tramvie Elettriche Bergamasche S.p.A (TEB) è una società per azioni controllata al 55% da ATB Mobilità (a sua volta interamente controllata al 100% dal Comune di Bergamo), al 40% dalla Provincia e al 5% dalla Camera di commercio di Bergamo. Il suo oggetto sociale è la progettazione, la costruzione e l'esercizio di linee tranviarie nel territorio della provincia orobica[1]. Gestisce l'unica linea tranviaria realizzata, la Bergamo-Albino (T1), e sta procedendo alla realizzazione della seconda linea tranviaria tra Bergamo e Villa D'Almè (T2).
Rete tranviaria
[modifica | modifica wikitesto]Al 2023, la rete tranviaria è composta da un'unica linea in esercizio, la tranvia Bergamo-Albino (T1), che collega il capoluogo orobico alla cittadina di Albino[2].
Progetti futuri
[modifica | modifica wikitesto]Una linea ulteriore, chiamata T2 tra Bergamo e Villa d’Almè, è in fase costruzione[3], mentre una terza linea è stata ipotizzata in alcuni strumenti di pianificazione, ma ad oggi tale previsione non ha avuto seguito:
- T2, tranvia extraurbana che sfrutta il sedime della ferrovia della Valle Brembana tra Bergamo e Villa d'Almè. Nel maggio 2016, l'accordo per la relativa progettazione è stato siglato dagli enti locali interessati, mentre nel 2019 sono stati decisi i finanziamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture, a cui sono state aggiunte quote di risorse PNRR. Si prevede una linea di 11,5 km con 17 stazioni e una flotta di dieci vetture assegnate ai depositi di Ranica e di Petosino. Il costo totale preventivato sarebbe oggi vicino ai 211 milioni di euro. I primi cantieri sono stati aperti nei primi mesi del 2024.
- T3, tranvia urbana fra via Corridoni e il Nuovo Ospedale Papa Giovanni XXIII[4] nel centro cittadino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fu costituita nel 2000 con quote paritarie conferite dall'amministrazione comunale e da quella provinciale di Bergamo[1].
L'anno seguente indisse la gara per la costruzione del tronco Bergamo – Alzano Centro della tranvia Bergamo-Albino, la quale fu aggiudicata dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. A seguito del fallimento del consorzio, nel luglio 2005 la TEB dovette ripetere la gara, comprendente in questo caso anche il tratto Alzano Centro – Albino. I nuovi lavori furono assegnati a un'associazione temporanea di imprese comprendenti diverse società di costruzioni, mentre la direzione degli stessi fu affidata dalla TEB alla Metropolitana Milanese[5]. Durante lo stesso 2005, il comune di Bergamo cedette le sue azioni ad ATB Mobilità[6].
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]La TEB possiede un unico deposito, posto a servizio della Bergamo-Albino e sito all'interno del comune di Ranica[7].
I tram in esercizio sono quattordici AnsaldoBreda Sirio a cinque elementi con sessantadue posti a sedere e centosettantasette in piedi. Gli allestimenti interni sono curati da Krizia, mentre quelli esterni sono curati da Pininfarina[8].
Sono presenti inoltre un carro di manutenzione e soccorso (Unimog) e un rimorchio tranviario per la manutenzione di linea[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Beria & Borlini (2011), p. 6.
- ^ Profilo della Tramvie Elettriche Bergamasche SpA (DOC), su teb.bergamo.it, 2009. URL consultato il 27 luglio 2012.
- ^ Al via i lavori della nuova linea tramviaria T2 Bergamo - Villa d’Almè. - News - TEB risponde - Tramvie Elettriche Bergamasche, su www.teb.bergamo.it. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ Redazione Buone Notizie, Le dieci migliori (e peggiori) linee ferroviarie per pendolari d’Italia, in Corriere della Sera. URL consultato il 26 gennaio 2018.
- ^ Beria & Borlini (2011), pp. 6-7.
- ^ Redazione, Chi siamo, in Tramvie Elettriche Bergamasche SpA, 2011. URL consultato il 1º agosto 2012.
- ^ a b Comunicato stampa TEB, 1 anno in Tram, 2 milioni di passeggeri. L'ambiente ringrazia!, in Tramvie Elettriche Bergamasche SpA, 24 aprile 2010. URL consultato il 27 luglio 2012.
- ^ Redazione, Il tram Sirio, in Tramvie Elettriche Bergamasche SpA, 2011. URL consultato il 27 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Beria, Alex Borlini, Il nuovo tram di Bergamo. Valutazione ex-post delle stime di domanda e dell’analisi costi benefici, Milano, TRASPOL Working Paper TWP1/2011, 2011. Disponibile su www.traspol.polimi.it
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tramvie Elettriche Bergamasche
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su teb.bergamo.it.