Tito Publio Carisio
Tito Publio Carisio | |
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Militare romano | |
asse di Augusto del 23 a.C., celebrante le vittorie contro Cantabri ed Asturi. Sul fronte: CAESAR AUGU, testa di Augusto verso destra; sul retro: P CARISIUS LEG AUGUSTI su tre righe. | |
Nome originale | Titus Publius Carisisus |
Nascita | attorno al 55 a.C. |
Morte | I secolo d.C. |
Tito Publio Carisio (in latino: Titus Publius Carisius; attorno al 55 a.C. – I secolo) è stato un militare romano, probabilmente di origine italica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]È ricordato prima come luogotenente di Ottaviano durante gli scontri avvenuti contro Sesto Pompeo nel 36 a.C.[1], ed un decennio più tardi come legato della Spagna Ulteriore negli anni 27-22 a.C. Rimasto in Lusitania per 5 anni, al principio del suo mandato, con una rapida marcia salvò l'esercito da un attacco a sorpresa ordito dal popolo degli Asturi ed ottenne una vittoria campale, un'eccezione per campagne di questo genere[2]. I resti dell'esercito degli Asturi appena sconfitto si rifugiarono nella loro capitale, Lancia, ma al termine di un duro assedio furono vinti e sottomessi dal comandante romano, insieme a molti altri punti strategici della regione[3].
Al termine del primo biennio di campagne fondava la colonia di Emerita Augusta (25 a.C.) con i veterani delle legioni V Alaudae e X Gemina. Durante il suo mandato coniò un denario sul quale era rappresentato il viso di Augusto e sul retro era riportato il suo nome con la dicitura P. CARISIVS LEG AVGVSTI, ma Dione lo accusò di sprechi e crudeltà[4].
Combatté nuovamente contro una sollevazione tra gli Asturi nel 22 a.C., a fianco del nuovo legato della Tarraconense, un certo Gaio Furnio[5](console nel 17 a.C.).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Appiano di Alessandria, La guerra civile, V, 111.
- ^ Floro, Epitome di storia romana, II, 33, 56-58.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIII, 25, 8.
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia di Roma, LIV, 5, 1
- ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia di Roma, LIV, 5, 2.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIII-LIV.
- Floro, Epitome di storia romana, II, 33.
- Appiano di Alessandria, Guerra Civile, V.
Fonti secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- Jorge Camino, Yolanda Viniegra y Rogelio Estrada, La Carisa: Ástures y Romanos Frente a Frente, 2005, ISBN 84-7925-287-1.
- William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, vol. I, Boston, Little, Brown, and Company, 1867, p. 613.
- R.Syme, L'aristocrazia Augustea, trad.it., Milano 1993.
- A. Brancati, Augusto e la guerra di Spagna, Urbino 1963.
- Angel Ocejo Herrero e AAVV, Las Guerras Cántabras.