Theophrastus redivivus
Theophrastus redivivus | |
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Autore | anonimo |
1ª ed. originale | XVII secolo |
Genere | trattato |
Lingua originale | latino |
Il Theophrastus redivivus è un trattato filosofico anonimo di fine Seicento, redatto in latino, probabilmente in area francese. Il titolo è un'allusione a un'opera perduta di Teofrasto di Ereso. Tra i manoscritti clandestini del XVII secolo, risalta per il carattere radicale, apertamente materialista ed ateo.
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Il libro è un compendio di argomenti contro la religione e la fede in Dio, tratti da autori classici e rinascimentali, come Protagora, Lucrezio, Sesto Empirico, Machiavelli, Pietro Pomponazzi, Giulio Cesare Vanini, Michel de Montaigne, ecc.
Sostiene in particolar modo che la religione sia un’arte politica con la quale i legislatori hanno capovolto l'uguaglianza naturale, imponendo un ordine artificiale, facendo leva sulle passioni elementari dei sottoposti, soprattutto sulla paura e la speranza.
Citazione
[modifica | modifica wikitesto]Non sembra davvero che vi sia alcuna religione, per cui non valga la definizione di mera superstizione e di assurdo errore. Tutte infatti insegnano che vi è una qualche divinità da adorare, non importa quale essa sia; alcune indicano come divinità gli animali e gli uomini, altre si rivolgono a potenze diverse: ma tutte si perdono dietro a finzioni, indotte dalla superstizione a venerare cose vane come se fossero vere.
Schema del lavoro
[modifica | modifica wikitesto]Il "Theophrastus redivivus" è diviso in sei trattati, ciascuno a sua volta suddiviso in più capitoli.
Tractatus primus - Qui est de Diis - A proposito degli Dei
Tractatus secundus - Qui est de Mundo - Informazioni sul mondo
Tractatus tertius - Qui est de religione - Sulla religione
Tractatus quartus - Qui est de anima et de inferis - Circa l'anima e l'inferno
Tractatus quintus - Qui est de contemnenda morte - Sul disprezzo per la morte
Tractatus sextus - Qui est de vita secundum natura - Sulla vita naturale
Manoscritti esistenti
[modifica | modifica wikitesto]Oggi sono conosciuti e conservati solo i seguenti quattro manoscritti:
Vienna, Oesterreichische Nationalbiblìothek, cod, 11451;
Vienna, Oesterreichische Nationalbibliothek, codd. 10405 e 10406;
Parigi, Bibliothèque Nationale, ms. lat. 9324;
Lennik (Belgio), Collection prof. dr. Jerooin Vercruysse.
Note
[modifica | modifica wikitesto]1 ^Theophrastus redivivus a cura di Guido Canziani e Gianni Paganini editore La Nuova Italia p. 448.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Theophrastus redivivus a cura di Guido Canziani e Gianni Paganini editore La Nuova Italia
Introduzione alle filosofie clandestine di Gianni Pagani editore Laterza
L'illuminismo e la rinascita dell'ateismo filosofico di Carlo Tamagnone editore Clinamen
Athéisme et dissimulation au XVII siècle: Guy Patin et le Théophrastus redivivus di Gianluca Mori. edizioni Honoré Champion
Altri progetti
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