Coordinate: 39°41′46.89″N 9°34′43.96″E

Tertenia

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Tertenia
comune
(IT) Tertenia
(SC) Tertenìa
Tertenia – Stemma
Tertenia – Bandiera
Tertenia – Veduta
Tertenia – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Amministrazione
SindacoGiulio Murgia (lista civica) dal 5-6-2016 (2º mandato dall'11-10-2021)
Territorio
Coordinate39°41′46.89″N 9°34′43.96″E
Altitudine129 m s.l.m.
Superficie117,65 km²
Abitanti3 846[1] (30-11-2023)
Densità32,69 ab./km²
Comuni confinantiCardedu, Gairo (isola amministrativa di Su Sirboni), Jerzu, Loceri (isola amministrativa di Bacu Orca), Osini (isola amministrativa di Sa Tuvuda), Ulassai
Altre informazioni
Cod. postale08047
Prefisso0782
Fuso orarioUTC 1
Codice ISTAT091089
Cod. catastaleL140
TargaNU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) terteniesi
(SC) terteniesus
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tertenia
Tertenia
Tertenia – Mappa
Tertenia – Mappa
Posizione del comune di Tertenia all'interno della provincia di Nuoro
Sito istituzionale

Tertenia (Tertenìa in sardo ) è un comune italiano di 3 846 abitanti[1] della provincia di Nuoro, nella Sardegna orientale. Da sempre legato alla tradizione agro-pastorale, sorge a 129 metri sul livello del mare nella valle di Quirra compresa tra il monte Ferru e il tacco di Tacu Mannu e monte Arbu, a 100 chilometri da Cagliari.

Geografia fisica

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Monte Ferru

Il territorio si estende per circa 117 km², confina a nord e ovest con Gairo, Osini, Jerzu e Ulassai, a sud con le isole amministrative di Osini, Loceri, Lanusei mentre a est dal mare Tirreno, ha 12 km di costa. La valle del Quirra ha depositi del quaternario, provenienti dalle diverse alture circostanti, con suoli adatti a svariate culture. Il rio Quirra ha i principali affluenti di: Corongiu, su Santu, e Bacu Longu. La geologia del territorio è abbastanza varia e complessa, la catena Serra de Mari, separa il paese dal versante marittimo, il monte Cartuceddu e il monte Ferru (875 m) sono composti da rocce granitico-porfiriche rosee. "Serramari" venne chiamata nell'XI secolo "Tamari" in un documento giudicale di cessione all'Opera di Santa Maria di Pisa. Nella marina vi sono pianure e colline, lunghe spiagge Foxi Manna, Foxi de Murdegu, s'Abba de is Marronis, e coste rocciose. La vegetazione spontanea è arbustiva, con due vaste foreste, su Crabiolu e Fustiragili.
Appartengono al territorio di Tertenia gli scogli di Sarrala e di Su Brecconi.

Origini del nome

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Il toponimo Tertenia non ha etimologia chiara. Alcuni studiosi ritengono derivi da "Dardani" o "Troiani", in riferimento al mito che i Troiani si spostarono in Sardegna dopo la distruzione della loro città. Altri ritengono sia legato alla parola fenicia "tzar" (fortezza).

Nuraghe Longu

Le prime tracce di umani sono del Neolitico Recente (IV millennio a.C.), e sono attribuibili a genti della cultura di Ozieri. Oltre a strumenti in ossidiana, relativamente diffusi, testimonianze monumentali del neolitico finale si trovano nelle zone interne, dove sono presenti necropoli ipogeniche a Domus de Janas. In località Magalàu era presente una necropoli composta da tre ipogei scavati nello scisto, il cui solo superstite è composto da un'unica cella con una nicchia; in località Santa Lucia un'unica grotticella artificiale, simile a quella di Magalàu ma con una camera secondaria. Nel territorio sono presenti 77 nuraghi, 22 villaggi, 34 tombe dei giganti e un pozzo sacro risalenti al periodo nuragico. Questa densità di strutture testimonia un'alta densità demografica, parallela a quella documentata per altre aree in Sardegna, che implicava anche una certa articolazione economica e sociopolitica del territorio. L'intero sviluppo culturale nuragico è visibile nel paesaggio attuale.

Nel medioevo fece parte del giudicato di Cagliari, nella curatoria del Sarrabus della quale fu capoluogo. Alla caduta del giudicato (1258) passò per breve tempo al giudicato di Gallura, poi al comune di Pisa e successivamente, dal 1324, agli aragonesi[3].

Sotto il dominio aragonese il paese fu incorporato nella contea di Quirra, formata dal re d'Aragona Pietro IV il Cerimonioso e data in feudo ai Carroz. Nel 1603 la contea fu trasformata in marchesato, feudo prima dei Centelles e poi degli Osorio de la Cueva.

Intorno al XVI secolo, per vigilare sul litorale, venne costruita la torre di San Giovanni di Sarrala (Santu Juanni de Sàrrala). Nel XVIII secolo a sud di Tertenia scomparvero i paesi di Ullu ai piedi del castello di Quirra e Tovuda Billamonti nella località Bidda 'e Monti in agro di Tertenia.

Il paese fu riscattato agli Osorio, ultimi feudatari, nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale, per cui divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Tertenia sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 marzo 2006.[4]

«Stemma tagliato: il primo d'argento all'aquila di nero, rivoltata, sorante, afferrante con gli artigli un serto di verde; il secondo d'azzurro, mareggiato d'argento, al torrione di San Giovanni in località Sarrala, d'oro, finestrato con otto feritoie di nero ordinate in due fasce, fondato su un promontorio di verde, uscente dal fianco sinistro, fondato in punta, con il declivio a destra sinuoso in sbarra. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Torre di San Giovanni

Nei dintorni si trova il complesso di origine vulcanica del monte Ferru, ricco di boschi ed impegnativi sentieri, di notevole interesse archeologico si ha la presenza del nuraghe Aleri. Importante è il litorale di Sarrala, contraddistinto dalla presenza dell'interessante torre seicentesca di San Giovanni di Sarrala e di splendide spiagge, nel centro storico viene ospitata la collezione permanente delle opere di Albino Manca presso il museo a lui dedicato (museo Albino Manca).

Costume di Tertenìa (xilografia 1901)

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

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La variante del sardo parlata a Tertenia è il campidanese ogliastrino.

Il paesaggio di Tertenia e la sua marina sono lo sfondo delle vicende narrate nel giallo "Con la morte non si tratta" (Milano, Garzanti, 2006) dello scrittore genovese Bruno Morchio.

Spiagge di sabbia a Marina di Tertenia viste dalla località Tesonis

Nei secoli è stata molto seguita l'estrazione di vari minerali dalle cave di Bau Arenas e Corongiu, dei territori di Ulassai e Jerzu, trasportate e caricate al porto di Santoru, ancora in parte esistente, situato alla fine della Marina in direzione sud al Salto di Quirra.
Il paese è da sempre vocazione agropastorale, si pratica in particolar modo l'allevamento caprino e pecorino, contando sul territorio circa 50 aziende di ottimo livello e un caseificio riconosciuto in ambito nazionale, già dagli anni Novanta si è avviata una buona rete di attività turistico-ricettive in particolare sul litorale di Sarrala, e una fiorente zona industriale, il paese è in espansione demografica.

Infrastrutture e trasporti

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Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 17 novembre 1996 Antonio Lai centro sindaco [6]
17 novembre 1996 13 maggio 2001 Gian Franco Puddu liste civiche di centro-sinistra sindaco [7]
13 maggio 2001 25 maggio 2003 Antonio Pisu liste civiche di centro-sinistra sindaco [8]
25 maggio 2003 16 giugno 2008 Guido Pisu lista civica sindaco [9]
15 giugno 2008 15 maggio 2011 Guido Pisu lista civica "Terteniese" sindaco [10]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Luciano Loddo lista civica "Uniti per Tertenia" sindaco [11]
5 giugno 2016 11 ottobre 2021 Giulio Murgia lista civica "Unidade" sindaco [12]
11 ottobre 2021 in carica Giulio Murgia lista civica "Unidade" sindaco
  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 29 febbraio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Comunas, Storia
  4. ^ Emblema del Comune di Tertenia (Nuoro), su Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2006. URL consultato il 18 gennaio 2020.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ Comunali 17/11/1996, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ Comunali 13/05/2001, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  9. ^ Comunali 25/05/2003, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  10. ^ Comunali 15/06/2008, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  11. ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
  12. ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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