TT176
TT176 Tomba di Userhat (Amon-Userhat) | |
---|---|
Planimetria schematica della tomba TT176[N 1] | |
Civiltà | Antico Egitto |
Utilizzo | tomba |
Epoca | XVIII dinastia |
Localizzazione | |
Stato | Egitto |
Località | Luxor |
Amministrazione | |
Patrimonio | Necropoli di Tebe |
Ente | Ministero delle Antichità |
Visitabile | no |
| |||
Userhat in geroglifici |
---|
TT176 (Theban Tomb 176) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 2][2] ubicate nell’area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 3] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 4][3], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
Titolare
[modifica | modifica wikitesto]TT176 era la tomba di:
Titolare | Titolo | Necropoli[N 5] | Dinastia/Periodo | Note[N 6] |
---|---|---|---|---|
Userhet[4] | Servo di Amon dalle mani nette[4] | El-Khokha[5] | XVIII dinastia (Amenhotep II-Thutmosi IV ?)[6] | accesso dalla TT177; circa 80 m a ovest della casa dell'Omdeh[N 7] |
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del titolare venne identificato solo nel 1972[7]: non Amon-Userhat, come sino allora si era creduto, ma solo Usarhat giacché la parola "Amon", interpretata come facente parte del nome era, invece, parte del titolo. La tomba, tuttavia, continua ad essere indicata anche come tomba di Amon-Userhat. Il titolo, "servo dalle mani nette di Amon" è raramente attestato, tuttavia si sottolinea il fatto che il titolare, benché membro di uno dei livelli più bassi della gerarchia di Corte, meritasse il privilegio di disporre di una tomba nell'area. Nessuna notizia biografica ricavabile anche a causa dei danneggiamenti intervenuti nel XIX secolo[8].
La tomba
[modifica | modifica wikitesto]TT176 è costituita da un'unica sala rettangolare irregolare cui si accede attraverso un corridoio che collega questa sepoltura alla vicina TT177[N 8]. L'accesso originario della TT176 è oggi sepolto e le due tombe (la seconda delle quali risale alla XIX dinastia) erano originariamente separate, la parete divisoria venne abbattuta forse durante il XIX secolo dalla popolazione locale, danneggiando le decorazioni parietali, per adattare i locali ad abitazione o a stalle[N 9][9]. Il Service des Antiquités, considerando il danno ormai già fatto, non ritenne necessario proseguire nella ricerca e scavo dell'ingresso originario di TT176 facendo della vicina TT177, di fatto, una sorta di anticamera della prima[10]
Sulle pareti del corridoio, là ove sarebbe dovuto trovarsi l'ingresso (1/nero in planimetria) si trovano i resti di una rappresentazione del defunto; seguono (2), su quattro registri sovrapposti, barche con dolenti, uomini che trasportano grano e scene del pellegrinaggio ad Abido. Poco oltre (3), su due registri, liste rituali, preti che purificano il defunto e portatori di offerte. Su altra parete (4) resti di dipinti con ospiti e portatori di offerte; poco oltre (5), su due registri, resti di scene di banchetto con fanciulle con scacciamosche e due danzatrici; una fanciulla offre cibi al defunto e alla moglie. Oltre il corridoio che congiunge alla TT177 (6), una scena con tre divinità femminili. Un andito, sulle cui pareti (7) sono rappresentati il dio Anubi, quale sciacallo, e preti che officiano cerimonie funebri sul defunto, immette in una nicchia (8) priva di decorazione, ma con testi do offertorio, che doveva contenere la statua del defunto[11].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 282.
- ^ La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l’edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
- ^ I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
- ^ Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
- ^ le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
- ^ Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
- ^ Con il termine omdeh si indica, in Egitto, il capo-villaggio.
- ^ In planimetria i riferimenti alle due tombe sono differenziati in diverso colore, nero per la TT176 e rosso per la TT177.
- ^ Fino a tempi molto recenti, alcune delle tombe vennero adibite ad abitazioni o a pertinenze di abitazioni, come stalle, cantine, depositi e magazzini. Tale impiego, protrattosi per millenni, come è intuibile, ha ulteriormente favorito il danneggiamento di già precarie rappresentazioni parietali o, in taluni casi, ha addirittura causato la perdita o la demolizione di pareti o colonne, o pilastri.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Porter e Moss 1927, p. 206.
- ^ Gardiner e Weigall 1913.
- ^ Donadoni 1999, p. 115.
- ^ a b Porter e Moss 1927, p. 281.
- ^ Gardiner e Weigall 1913, pp. 32-33.
- ^ Gardiner e Weigall 1913, p. 33.
- ^ Manniche 1972.
- ^ Porter e Moss 1927, p. 281.
- ^ Calcoen 2014, pp. 66-70.
- ^ Calcoen 2012, pp. 66-70.
- ^ Porter e Moss 1927, pp. 281-283.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sergio Donadoni, Tebe, Milano, Electa, 1999, ISBN 88-435-6209-6.
- Mario Tosi, Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto - 2 voll.-, Torino, Ananke, 2005, ISBN 88-7325-115-3.
- (EN) Alexander Henry Rhind, Thebes, its Tombs and their tenants, Londra, Longman, Green, Longman & Roberts, 1862.
- (EN) Nicholas Reeves e Araldo De Luca, Valley of the Kings, Friedman/Fairfax, 2001, ISBN 978-1-58663-295-3.
- (EN) Nicholas Reeves e Richard Wilkinson, The complete Valley of the Kings, New York, Thames & Hudson, 2000, ISBN 0-500-05080-5.
- (EN) Alan Gardiner e Arthur E.P. Weigall, Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes, Londra, Bernard Quaritch, 1913.
- (EN) Donald Redford, The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Oxford, Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0-19-513823-8.
- (EN) John Gardner Wilkinson, Manners and Customs of the Ancient Egyptians, Londra, John Murray, 1837.
- (EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1927.
- (EN) David O'Connor e Eric H. Cline, Thutmose III: A New Biography, Ann Arbor (Michigan), University of Michigan Press, 2006, ISBN 978-0472114672.
- (EN) William J. Murnane, Texts from the Amarna Period in Egypt, New York, Society of Biblical Literature, 1995, ISBN 1-55540-966-0.
- (EN) Lyla Pinch Brock, The Tomb of Userhat in The Tombs and the Funerary Temples of Thebes West, pp. 414-417, il Cairo, American University in Cairo Press, 2001.
- (EN) Norman de Garis Davies, Two Ramesside Tombs at Thebes, pp. 3-30, New York, 1927.
- (EN) Norman de Garis Davies, The Tomb of Nakht at Thebes, New York, Metropolitan Museum of Art, 1917.
- (EN) Jiro Kondo, The Re-use of the Private Tombs on the Western Bank of Thebes and Its Chronological Problem: The Cases of the Tomb of Hnsw (no. 31) and the Tomb of Wsr-h3t (no. 51), in Orient n.ro 32, pp. 50-68, 1927.
- (EN) Kent R. Weeks, The Treasures of Luxor and the Valley of the Kings, pp. 478-483, il Cairo, American University in Cairo Press, 2005.
- (EN) Lise Manniche, The wall decoration of three Theban Tombs (TT77,175 and 243), in The Carsten Nieburh Institute of Ancient Near Eastern Studies, p. 31-43, Copenaghen, Museum Tusculanum Press, 1988.
- (EN) Bram Calcoen, TT176. The tomb of Userhat, in GHP Egyptology 16, 2012, Londra, Journal of Egyptian Archaeology, 2012.
- (DE) Bram Calcoen e Christiane Muller-Hazebons, Leben im Tod - Die Grabkapelle des Userhat, Küsnacht (Svizzera), Antike Welt, 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Disegni dai lavori di Norman e Nina de Garis Davies: tracings from Theban Tomb 176.
- Elenco delle tombe dei nobili visitabili:, su egittopercaso.net. URL consultato il 20.12.2017.
- Elenco delle tombe dei nobili visitabili:, su egittopercaso.net. URL consultato il 20.12.2017.
- (EN, FR) Informazioni sulla TT176:, su osirisnet.net. URL consultato il 21.02.2018.