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Superuomini, superdonne, superbotte

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Superuomini, superdonne, superbotte
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia, Hong Kong, Spagna
Anno1975
Durata95 min
Rapporto1,66 : 1
Genereavventura, commedia
RegiaAlfonso Brescia (come Al Bradley)
SoggettoAlfonso Brescia, Aldo Crudo
SceneggiaturaAlfonso Brescia, Aldo Crudo
ProduttoreOvidio G. Assonitis, Giorgio Carlo Rossi
Casa di produzioneA Erre Cinematografica, Shaw Brothers
Distribuzione in italianoItalian International Film
FotografiaFausto Rossi
MontaggioLiliana Serra
Effetti specialiSergio Chiusi
MusicheFranco Micalizzi
ScenografiaMimmo Scavia
CostumiMimmo Scavia
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Superuomini, superdonne, superbotte è un film del 1975, diretto da Alfonso Brescia con lo pseudonimo di Al Bradley.

Una tribù di guerriere Amazzoni spadroneggia facendo saccheggi e razzie lungo i villaggi vicini al loro regno. Durante una delle loro razzie, però, vengono spaventate da una sorta di supereroe mascherato che compie grandi balzi, che riesce a metterle in fuga: si tratta di Dharma, un essere millenario che i capi villaggio considerano sacro e che riveriscono come fosse un dio. Dharma però non è un dio, bensì un truffatore che si è arricchito a spese dei villici vivendo in una caverna che ha trasformato nel suo regno tramite speciali macchine e chi ha salvato il villaggio dalle Amazzoni è Aru, il suo discepolo, che crede che Dharma sia un dio e vuole essere bruciato col Fuoco dell'Immortalità. Dharma gli rivela però che non c'è mai stato nessun fuoco sacro e che il segreto dell'immortalità di Dharma sta nel costume che viene tramandato da maestro ad allievo da quattro secoli. Un giorno, durante un'incursione delle Amazzoni, Dharma muore e dice ad Aru di andare alla Città del Lago D'Argento, dove incontrerà due uomini straordinari come Aru: il nero Moog, dalla forza sovrumana e il super soffio, e l'orientale Chung, agile e scattante. Insieme, i tre si metteranno in marcia per fermare le Amazzoni venendo talvolta ostacolati da una banda di ladri imbranati che si fanno chiamare "Le Tigri".

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