Stra
Stra comune | |
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Villa Pisani | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Veneto |
Città metropolitana | Venezia |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Salmaso (centro-destra) dal 10-6-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°24′39.03″N 12°02′04.91″E |
Altitudine | 9 m s.l.m. |
Superficie | 8,82 km² |
Abitanti | 7 526[1] (30-6-2022) |
Densità | 853,29 ab./km² |
Frazioni | Paluello, San Pietro |
Comuni confinanti | Dolo, Fiesso d'Artico, Fossò, Noventa Padovana (PD), Vigonovo, Vigonza (PD) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 30039 |
Prefisso | 049 |
Fuso orario | UTC 1 |
Codice ISTAT | 027039 |
Cod. catastale | I965 |
Targa | VE |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 423 GG[3] |
Nome abitanti | straensi |
Patrono | san Lorenzo e santa Marta |
Cartografia | |
Posizione del comune di Stra nella città metropolitana di Venezia | |
Sito istituzionale | |
Stra (Stra in veneto[4]) è un comune italiano di 7 526 abitanti[1] della città metropolitana di Venezia in Veneto.
Esteso lungo la Riviera del Brenta, e per questo caratterizzato dalla presenza di numerose ville venete (fra tutte spicca villa Pisani), Stra è noto anche a livello economico per la presenza di numerosi calzaturifici.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Stra si estende su una superficie di 8,78 km² ed è composto di tre centri abitati: Stra (capoluogo), San Pietro e Paluello. Il territorio del comune si estende per la maggior parte (San Pietro e Paluello) lungo la riva destra del Naviglio del Brenta, solo una piccola parte, cioè il capoluogo, è situata sulla sponda sinistra.
I confini del comune, alquanto irregolari, seguono in parte l'antico corso del fiume Brenta prima che questo, nel 1857, venisse deviato. Così subito a ponente della piazza del capoluogo si estende Noventa Padovana (e in particolare la località Oltrebrenta), Vigonovo si incunea tra Stra e San Pietro, mentre Fiesso d'Artico si estende al di là del limite nordorientale del parco di villa Pisani.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Età romana
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo deriva chiaramente dal latino strāta, "strada lastricata", come toponimo documentato fino dall'anno 1105; originariamente tale nome definiva la zona dell'attuale San Pietro,[5] in seguito esteso all'intero territorio (nel medioevo e in tutta l'età moderna il nome dell'attuale Stra era Fossolovara, interpretabile come "fosso dei lupi" o in alternativa come "fosso dei lovi", ovvero di piante palustri[non chiaro]). In epoca romana, infatti, la zona era attraversata dalla strada militare Emilia-Altinate, costruita dal console Marco Aurelio Lepido per congiungere Padova ad Altino ed Aquileia. Allora il territorio di Stra doveva essere centuriato e quindi predominavano le attività agricole.
Medioevo
[modifica | modifica wikitesto]Nel medioevo Stra subì gravi danni a causa delle varie invasioni barbariche, poi dal XVI secolo la storia del paese si legò a quella di Padova e coinvolta nelle numerose guerre con la vicina Venezia; le dispute vertevano su questioni di confine e sui diritti vantati sulle acque del Brenta. Stra venne quindi dominata dagli Ezzelini ed in seguito passò sotto la signoria di Milano per effetto del trattato fra Venezia e i Visconti. Stra venne sottratta alla dominazione viscontea dai padovani, condotti da Francesco da Carrara.
Dominio veneziano
[modifica | modifica wikitesto]Nel XVI secolo, finita la guerra della Lega di Cambrai, Stra divenne a tutti gli effetti territorio veneziano. La sua posizione e la sua propensione all'agricoltura resero Stra una località ideale per i soggiorni dei nobili della Serenissima, che edificarono lungo la Riviera del Brenta le ville più belle: di importanza nazionale la grandiosa Villa Pisani, magnifica e regale costruzione settecentesca, eretta su progetto di Girolamo Frigimelica e poi rivista da Francesco Maria Preti. La villa, finemente affrescata da Giambattista e Giandomenico Tiepolo e da Mengozzi Colonna, rappresenta uno dei maggiori patrimoni architettonici italiani.
Età contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]Il 14 giugno 1934 Stra fu il palcoscenico del primo incontro nella storia tra il leader fascista Benito Mussolini ed il capo del partito nazista tedesco Adolf Hitler, svoltosi presso Villa Pisani.[6][7]
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune di Stra è stato concesso con regio decreto del 23 giugno 1927.[8]
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Pietro nell'omonima frazione
- Chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione Paluello
Ville venete
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Pisani
- Villa Foscarini Rossi
- Villa Pisani detta "La Barbariga"
- Villa Loredan, sede del municipio
- Casa Mazzetto
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[9]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]A Stra sono presenti il museo Rossimoda della calzatura e il Museo Nazionale di Villa Pisani.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il servizio pubblico di collegamento con Padova e Venezia è svolto con autocorse ACTV.
Fra il 1885 e il 1954 nella cittadina fu presente inoltre una stazione della tranvia Padova-Malcontenta-Fusina, gestita dalla Società delle Guidovie Centrali Venete (gruppo Società Veneta) che assieme al Brenta stesso dava origine ad un sistema di trasporti integrato a ricordo del quale permane il toponimo "via della Stazione".
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Sindaci dal 1946
[modifica | modifica wikitesto]Sindaco | Partito | Periodo | Elezione | |||||
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Dionisio Barbato | Partito Comunista Italiano | 1946-1951 | 1946 | |||||
Giuseppe Vettorel | Democrazia Cristiana | 1951-1970 | 1951 | |||||
1956 | ||||||||
1960 | ||||||||
1964 | ||||||||
Armando Bettin | Democrazia Cristiana | 1970-1975 | 1970 | |||||
Gianfranco Ballin | Democrazia Cristiana | 1975-1995 | 1975 | |||||
1980 | ||||||||
1985 | ||||||||
1990 | ||||||||
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995) | ||||||||
Gianfranco Ballin | Centro-destra | 1995-1999 | 1995 | |||||
Ernestino Canton | Lista civica | 1999-2008 | 1999 | |||||
2004 | ||||||||
Piera Bumma (Commiss. prefettizio) | - | 2008-2009 | - | |||||
Mario Collini | Centro-destra | 2009-2014 | 2009 | |||||
Caterina Cacciavillani | Centro-sinistra | 2014-2024 | 2014 | |||||
2019 | ||||||||
Andrea Salmaso | Centro-destra | 2024-in carica | 2024 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006.
- ^ Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 753.
- ^ R. De Felice, Mussolini il duce, tomo 1, p. 496.«Ad organizzare l'incontro fu l'allora vicecancelliere del Terzo Reich, Franz von Papen (il vice di Hitler). Motivo dell'incontro, avvenuto a Villa Pisani, fu la difficile situazione politica nell-Austria pre-Anschluss. I due dittatori ebbero un colloquio di un paio d'ore senza la presenza di un traduttore, l'atmosfera fu molto tesa e non si giunse a niente di concreto. Mussolini non fu ben impressionato dalla personalità del Führer.»
- ^ A.A. Rota, La diplomazia del ventennio. Storia di una politica estera, pp. 92-93.«L'atmosfera del colloquio fu molto tesa anche a causa delle differenti concezioni politiche dei due paesi: la Germania hitleriana aspirava (come avvenne poi il 12 marzo 1938 con il famoso "Anschluss") ad annettere al proprio territorio lo stato austriaco per ricostituire la "Grande Germania", l'Italia al contrario si opponeva a questa soluzione per evitare una pericolosa ingerenza tedesca lungo i confini nazionali del Brennero, all'epoca del colloquio ancora condivisi con l'autonomo stato austriaco. Il partito fascista finanziava incessantemente nel frattempo esponenti del governo austriaco quali il cancelliere cristiano-sociale Dollfuss ed il principe Ernst Rüdiger Starhemberg, strenui oppositori del nazional-socialismo tedesco, dei comunisti e simpatizzanti l'ideologia fascista.»
- ^ Stra, decreto 1927-06-23 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 2 ottobre 2021.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stra
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Stra
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.stra.ve.it.
- Stra, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 150976720 · J9U (EN, HE) 987007564902605171 |
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