Stefano Dragutin di Serbia
Stefano Dragutin di Serbia | |
---|---|
Affresco raffigurante Stefano Dragutin nella chiesa di Sant'Achilleo ad Arilje | |
Re dei Serbi | |
In carica | 1276 – 1282 |
Predecessore | Stefano Uroš I |
Successore | Stefano Uroš II Milutin |
Re di Sirmia | |
In carica | 1282 – 1316 |
Predecessore | titolo creato |
Successore | Stefano Vladislav II |
Nome completo | Стефан Драгутин Немањић (Stefan Dragutin Nemanjić) |
Nascita | 1252 |
Morte | 12 marzo 1316 |
Luogo di sepoltura | Monastero di San Giorgio, Novi Pazar |
Casa reale | Nemanjić |
Padre | Stefano Uroš I |
Madre | Elena d'Angiò |
Consorte | Caterina d'Ungheria |
Figli | Vladislav Elisabetta Urošica[1] |
Religione | Chiesa ortodossa serba |
Santo Stefano Dragutin | |
---|---|
Re dei Serbi | |
Nascita | 1252 |
Morte | 12 marzo 1316 |
Venerato da | Chiesa ortodossa serba |
Stefano Dragutin Nemanjić (in serbo Стефан Драгутин Немањић?; 1252 – 12 marzo 1316) è stato un sovrano serbo.
L'ascesa al trono
[modifica | modifica wikitesto]Primogenito di Stefano Uroš I e di Elena d'Angiò, sposò Caterina d'Ungheria, figlia dell'erede al trono d'Ungheria Stefano in seguito al trattato di pace tra Béla IV e suo padre, dopo il fallito tentativo da parte serba di annettersi alcuni territori sotto l'amministrazione magiara. Nel trattato di pace era previsto che Dragutin ottenesse il controllo della regione della Rascia. Quando Uroš glielo negò, temendo la troppa influenza della moglie ungherese negli affari dello Stato, Dragutin si appellò a Béla IV che spodestò il re serbo e diede a lui la corona.
La politica interna
[modifica | modifica wikitesto]La nobiltà e la Chiesa ortodossa serba non avevano mai accettato la sua presa di potere, in ragione dell'appoggio ungherese che minava l'autonomia nazionale. Non fidandosi dell'aristocrazia, Dragutin decise di amministrare lo Stato decentrando il potere a livello locale, ma lasciandolo nelle mani di una ristretta cerchia di familiari. A sua madre diede il governo delle regioni di Zeta, di Trebinje e dell'Alto Ibar, a suo fratello Milutin lasciò le terre che aveva ereditato da Stefano Uroš, e tenne sotto il proprio controllo diretto la Rascia.
La politica estera
[modifica | modifica wikitesto]Debitore verso la corona magiara, nonché imparentato con essa, Dragutin attuò nei confronti del Regno d'Ungheria una politica di pace. Contemporaneamente, decise di stringere relazioni amichevoli anche con l'Impero bizantino, rinunciando a ogni volontà di allargare i propri domini. Questa politica di sostanziale pacifismo trovò nella nobiltà il più grande avversario. L'aristocrazia, infatti, vedeva, da una parte, diminuito il proprio potere a causa dell'influenza a corte dei notabili ungheresi, dall'altra, azzerata la possibilità di allargare i propri territori muovendo guerra a Bisanzio o all'Ungheria.
Re di Sirmia
[modifica | modifica wikitesto]La situazione non era più sostenibile. L'Assemblea dei notabili, riunita nel 1282 dichiarò il sovrano decaduto, e acclamò suo successore il fratello Milutin; in cambio, Milutin avrebbe nominato erede al trono serbo il figlio di Dragutin, Vladislav.
Nel 1284 Vladislav sposò una parente del re Ladislao IV d'Ungheria, e Dragutin ricevette dal sovrano magiaro le terre della Mačva in cui era compresa la città di Belgrado, e le aree bosniache di Soli e Usora. Per questi territori, venne creata la corona di Sirmia (Срем, Srem) con capitale Debrc, di cui Dragutin divenne re. Ben presto, spostò la propria residenza a Belgrado: fu il primo sovrano serbo nella storia della città. Negli ultimi anni del XIII secolo Stefano Dragutin allargò il proprio dominio sulle città di Braničevo e Kučevo.
Quando Milutin decise di non rispettare il patto con il fratello e di non nominare suo figlio Vladislav erede al trono, Dragutin, con l'appoggio dell'Ungheria, gli mosse guerra. Milutin ebbe la meglio e le truppe serbo-ungheresi dovettero ripiegare in Sirmia. Nel 1313, grazie alla mediazione dell'arcivescovo ortodosso Danilo II, i due fratelli raggiunsero un accordo di pace che confermava Milutin re di Serbia con pieni poteri e Dragutin re di Sirmia. Negli ultimi anni della propria vita, Dragutin abbandonò le strette relazioni con l'Ungheria e si avvicinò di più al Regno di Serbia. Favorì le istituzioni religiose, costruendo diversi monasteri, come quello di Mala Remeta (Мала Ремета) nella Fruška Gora e ingrandendo quello di San Giorgio (Đurđevi Stupovi, Ђурђеви Ступови), vicino a Novi Pazar, dove fu sepolto. Poco prima di morire nel 1316 divenne monaco prendendo il nome di Teoktist: i suoi servitori scoprirono, esaminandone il cadavere, che aveva per lungo tempo cinto il cilicio, e ciò rafforzò l'idea che lo voleva persona devotissima e pia. È considerato Santo dalla Chiesa ortodossa serba.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Stefano Nemanja | Zavida Vukanović | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Stefano Prvovenčani | |||||||||||||
Anna di Serbia | Alessandro di Valacchia | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Stefano Uroš I | |||||||||||||
Raniero Dandolo | Enrico Dandolo | ||||||||||||
Felicita Bembo | |||||||||||||
Anna Dandola | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Stefano Dragutin di Serbia | |||||||||||||
Isacco II Angelo | Andronico Angelo | ||||||||||||
Eufrosina Castamonitissa | |||||||||||||
Giovanni Angelo di Srem | |||||||||||||
Margherita d'Ungheria | Béla III d'Ungheria | ||||||||||||
Agnese d'Antiochia | |||||||||||||
Elena d'Angiò | |||||||||||||
Enrico I di Vianden | Federico III di Vianden | ||||||||||||
Matilde di Neuerburg | |||||||||||||
Matilda di Courtenay | |||||||||||||
Margherita di Namur | Pietro II di Courtenay | ||||||||||||
Iolanda di Fiandra | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Miroslav Marek, Euweb/The Nemanjiden, su genealogy.euweb.cz, Genealogy.EU.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stefano II Dragutin
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dragutin, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Stéfano V (re di Serbia), su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Storia illustrata della Serbia, su snaga.org.yu. URL consultato il 21 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2007).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 305498676 · GND (DE) 1225791707 |
---|