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Stefan von und zu Liechtenstein

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Stefan von und zu Liechtenstein
Il principe Stefan nel 2008
Principe del Liechtenstein
Stemma
Stemma
In caricadal 14 novembre 1961
Nome completotedesco: Stefan Carl Manfred Alfred Alexander Joseph Maria
italiano: Stefano Carlo Manfredo Alfredo Alessandro Giuseppe Maria
TrattamentoSua Altezza Serenissima
Altri titoliConte di Rietberg
(dal 1993)
NascitaKlagenfurt am Wörthersee, Austria, 14 novembre 1961 (63 anni)
DinastiaVon Liechtenstein
PadreAlexander von und zu Liechtenstein
MadreJosephine zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg
ConsorteFlorentine von Thun-Hohenstein
FigliLukas
Konrad
Anna
Rita
ReligioneCattolicesimo
Stefan von und zu Liechtenstein

Ambasciatore del Liechtenstein in Svizzera
Durata mandatogiugno 2001 –
giugno 2007
MonarcaGiovanni Adamo II (titolare)
Luigi (reggente)

Ambasciatore del Liechtenstein in Germania
Durata mandato26 marzo 2007 –
luglio 2017
MonarcaGiovanni Adamo II (titolare)
Luigi (reggente)
PredecessoreJosef Wolf

Ambasciatore del Liechtenstein presso la Santa Sede
In carica
Inizio mandato14 dicembre 2017[1]
MonarcaGiovanni Adamo II (titolare)
Luigi (reggente)
PredecessoreNikolaus del Liechtenstein

Dati generali
Prefisso onorificoSua Eccellenza
Titolo di studioMag. rer. soc. oec.
UniversitàUniversità di Innsbruck
Professionediplomatico

Stefan von und zu Liechtenstein (nome completo in tedesco Stefan Carl Manfred Alfred Alexander Joseph Maria; Klagenfurt am Wörthersee, 14 novembre 1961) è un diplomatico liechtensteinese.

Studi e matrimonio

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È nato nel 1961 con il gemello Christian, figlio del principe Alexander (1929-2012) e di Josephine zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg (1937).[2][3] Ha un fratello minore di nome Emanuel (1964) ed è un lontano parente di Giovanni Adamo II.[2][3][4]

Trascorse l'infanzia nella tenuta di famiglia a Rosegg.[4] Studiò in Carinzia e dal 1980 economia aziendale all'Università di Innsbruck, laureandosi all'inizio del 1987.[4] Oltre al tedesco, conosce l'italiano e l'inglese.[5]

Il 18 giugno 1988 sposò a Vienna la contessa Florentine von Thun-Hohenstein (1963), figlia di Romedio (1934) e di Sophia von Cassis-Faraone (1936).[4][6]

Nel 1988 cominciò a lavorare per l'UBS, prima a Zurigo fino al 1991 e poi a Francoforte sul Meno come direttore del Dipartimento del mercato dei capitali, fino al 1995.[4] Da tale anno gestì con uno dei suoi fratelli un progetto turistico nella tenuta di famiglia, fino al 2001, e tenne incontri per famiglie cristiane in Germania e Austria, fino al 2008.[4]

Dal giugno 2001 al giugno 2007 ricoprì la carica di ambasciatore del Liechtenstein in Svizzera.[4] Dal marzo di quest'ultimo anno fu accreditato anche in Germania, fino al luglio del 2017, anno in cui divenne ambasciatore alla Santa Sede in successione al principe Nikolaus.[4][7]

Nel 2015 fondò il progetto Liechtenstein Languages (LieLa) per migliorare l'insegnamento delle lingue e favorire l'integrazione dei migranti in Europa e nel 2016 divenne presidente della Stiftung Liechtenstein Languages.[4][5] È stato anche istruttore di formatori linguistici in Germania, Austria e Svizzera, con un metodo di insegnamento sviluppato in Liechtenstein che ha istruito più di 300 formatori tra il 2016 e il 2018.[4]

Nel 2020 divenne presidente del consiglio di amministrazione della non più attiva Augustus Intelligence, un'azienda informatica negativamente nota per l'attività di lobbying che vi portò avanti il politico tedesco Philipp Amthor.[8]

Nel 2008 scoppiò uno scandalo economico con al centro un massimo di 1000 ricchi tedeschi accusati di evasione fiscale attraverso conti bancari depositati in Liechtenstein.[9]

Caspar von Hauenschild, membro del consiglio di Trasparency (un'organizzazione contro la corruzione), accusò il principato di favoreggiamento fiscale, esortandolo ad abbandonare le leggi sul segreto bancario.[9] Il principe Stefan, allora ambasciatore in Germania, controbatté affermando che il sistema legale del paese non sarebbe cambiato, in modo da continuare a perseguire "la protezione della privacy dei cittadini".[9]

Stefan von und zu Liechtenstein e Florentine von Thun-Hohenstein hanno due figli e due figlie:[6][10]

  • Principe Lukas Romedio Alexander Alfred Antonius Stephan Maria (27 aprile 1990);
  • Principe Konrad Emanuel (15 febbraio 1992);
  • Principessa Anna Maria Carolina (24 agosto 1994);
  • Principessa Rita (27 marzo 1999).

Titoli e trattamento

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  • 14 novembre 1961 - 26 ottobre 1993: Sua Altezza Serenissima, il principe Stefan von und zu Liechtenstein
  • 26 ottobre 1993 - attuale: Sua Altezza Serenissima, il principe Stefan von und zu Liechtenstein, conte di Rietberg
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Friedrich Aloys von und zu Liechtenstein Maria Johann Aloys von und zu Liechtenstein  
 
Anna Auguste Franziska von Degenfeld-Schonburg  
Alfred von und zu Liechtenstein  
Maria Apponyi de Nagy-Appony Geza Apponyi de Nagy-Appony  
 
Paula Szechenyi de Sarvar et Felsövidek  
Alexander von und zu Liechtenstein  
Manfred von Collalto und San Salvatore Octavian von Collalto und San Salvatore  
 
Anna zu Solms-Hohensolms-Lich  
Polixena Therese von Collalto und San Salvatore  
Thekla zu Ysenburg und Büdingen Bruno di Ysenburg e Büdingen  
 
Bertha zu Castell-Rüdenhausen  
Stefan von und zu Liechtenstein  
Aloisio di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg Carlo I di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
 
Sofia del Liechtenstein  
Carlo II di Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Josephine Kinsky von Wchinitz und Tettau Friedrich Karl Kinsky von Wchinitz und Tettau  
 
Sophie Maria Manuela von Mensdorff-Pouilly  
Josephine zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg  
Eduardo Rignon Felice Rignon  
 
Luisa Perrone di San Martino  
Carolina dei Conti Rignon  
Marie Nicolis Carlo Felice Nicolis  
 
Edmée von Clary und Aldringen  
 
  1. ^ (EN) Embassy of the Principality of Liechtenstein to the Holy See, su easydiplomacy.com. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  2. ^ a b (EN) Darryl Lundy, Alexander Friedrich Manfred Maria Prinz von und zu Liechtenstein, su thepeerage.com, 26 dicembre 2015. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  3. ^ a b (EN) Darryl Lundy, Josephine Aloisia Prinzessin zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg, su thepeerage.com, 4 febbraio 2004. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  4. ^ a b c d e f g h i j (DE) Lebenslauf Prinz Stefan.indd, su peter-kaiser-stiftung.li. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  5. ^ a b (EN) Le Lettere Credenziali degli Ambasciatori di Yemen, Nuova Zelanda, Swaziland, Azerbaijan, Ciad, Liechtenstein e India presso la Santa Sede, 14.12.2017, su press.vatican.va, 14 dicembre 2017. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  6. ^ a b (EN) Darryl Lundy, Stefan Carl Prinz von und zu Liechtenstein, su thepeerage.com, 8 gennaio 2009. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) Prince Stefan Succeeds Prince Nikolaus As Ambassador to the Holy See, su luxarazzi.com, 17 dicembre 2017. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  8. ^ (DE) Gerhard Bläske, Augustus Intelligence: Der Prinz von Liechtenstein versucht den Neustart, su nzz.ch, 16 agosto 2020. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  9. ^ a b c (DE) The Mouse That Roared: Liechtenstein Furious at Germany Over Tax Probe, su spiegel.de, 19 febbraio 2008. URL consultato il 20 ottobre 2023.
  10. ^ (EN) Rita, Prinzessin von und zu Liechtenstein, su geneall.net. URL consultato il 22 ottobre 2023.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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