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Stazione di Danzica Centrale

Coordinate: 54°21′20″N 18°38′41″E
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Danzica Centrale
stazione ferroviaria
(PL) Gdańsk Główny
Localizzazione
StatoPolonia (bandiera) Polonia
LocalitàDanzica
Coordinate54°21′20″N 18°38′41″E
Altitudine8 m s.l.m.
LineeWarsaw–Gdańsk railway, railway line 202 (Poland), Railway line 249 e Railway line 250
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1900
Caratteristiche
TipoStazione di superficie
Binari10
Operatori

La stazione di Danzica Centrale (in polacco Gdańsk Główny, precedentemente in tedesco Danzig Hauptbahnhof) è la principale e la più grande stazione ferroviaria di Danzica e del voivodato della Pomerania.

La stazione nel 1903
Memoriale dedicato ai bambini di Kindertransport

La prima linea ferroviaria di Danzica è stata aperta nel 1852[1]. Intorno al 1867 nel sito attuale, allora posto al di fuori delle mura della città, venne costruita una stazione provvisoria. Questa stazione ebbe vita breve, in quanto, l'accesso ad essa era in parte bloccato dalle fortificazioni cittadine ancora esistenti. La costruzione della nuova stazione, potrebbe essere avviata, solo dopo la rimozione del vecchio fossato e delle fortificazioni sul lato occidentale.

Sontuosa e spaziosa stazione ferroviaria, è stata costruita tra il 1894 e il 1900, al costo complessivo di 5 milioni di marchi[2]. Il progetto è dei architetti: Alexander Rundel, Paul Thomer e Georg Cuny. Si tratta di un misto tra lo stile neorinascimentale di stampo olandese, combinati assieme ad elementi Art Nouveau. La struttura della stazione è rivestita di mattoni rossi e riccamente decorata con elementi in arenaria. La stazione è stata inaugurata il 30 ottobre 1900, al suo tempo corrispondeva a standard molto elevati.

La costruzione della stazione influenzò le zone circostanti, diventate attraenti per gli investitori, in particolare nel settore dell'ospitalità. Durante la seconda guerra mondiale, l'edificio della stazione venne incendiato assieme alla torre dell'orologio per mano dei soldati sovietici. Dopo lo scontro bellico, la stazione subì lavori di ristrutturazione mentre gli edifici adiacenti vennero demoliti.

Entrata principale.
Vista delle rotaie e piattaforme.
Fermata del treno.

La stazione dispone di cinque banchine coperte da pensiline, di cui due sono di fatto fermate adibite ai treni suburbani (SKM). Le restanti tre, sono adoperate da treni regionali (Polregio) e da treni a lunga percorrenza (PKP Intercity). L'accesso ai binari è consentito attraverso un sottopassaggio (dotato di ascensori), sia dal lato est, che dal lato ovest della città. Inoltre il sottopassaggio consente l'accesso all'edificio della stazione, alle fermate dei tram e degli autobus, al suo interno sono ubicati negozi, bar e edicole.

Il progetto della stazione centrale di Danzica è stato ripreso in gran parte per la Gare de Colmar in Alsazia, mentre architettonicamente presentano delle similitudini le stazioni di Wiesbaden Hauptbahnhof, Hamburg Hauptbahnhof e Krefeld Hauptbahnhof.

Dal 2019 al 2023 la stazione è stata oggetto di un generale processo di restauro e risanamento conservativo oltre al rinnovamento strutturale e all'ammodernamento tecnologico, intervento che ha permesso di riportare il suo stato all'aspetto originario.[3]

Rete ferroviaria

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La stazione è situata a metà strada sulla linea Tczew - Gdynia, per essa passano 5 linee ferroviarie. La più importante di queste è linea Varsavia - Stargard Szczeciński, ampiamente utilizzata sia per trasporto passeggeri che per trasporto merci. Mentre a livello locale di notevole importanza è la rete ferroviaria suburbana SKM (Szybka Kolej Miejska Miejska w Trójmieście) che collega Danzica con le città di Sopot, Gdynia, Rumia, Reda e Wejherowo. In misura minore serve anche Lębork, Słupsk, Pruszcz Gdański, Tczew e altre città suburbane.

La stazione dispone di:

  1. ^ Projekt i budowa kolei miejskiej Gdańsk, su skm.pkp.pl. URL consultato il 22 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2012).
  2. ^ Dworzec Główny w Gdańsku, su ibedeker.pl. URL consultato il 22-03-2013.
  3. ^ Copia archiviata, su gdansk.pl. URL consultato il 1º agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2023).

Altri progetti

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