Songs for the Deaf
Songs for the Deaf album in studio | |
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Artista | Queens of the Stone Age |
Pubblicazione | 27 agosto 2002 |
Durata | 59:21 |
Dischi | 1 |
Tracce | 14 |
Genere | Stoner rock[1][2] Hard rock[1][2] |
Etichetta | Interscope |
Produttore | Josh Homme, Eric Valentine, Adam Kasper |
Registrazione | Conway Studios e Barefoot Studios, Los Angeles, California |
Certificazioni originali | |
Dischi d'oro | Germania[3] (vendite: 150 000 ) Nuova Zelanda[4] (vendite: 7 500 ) Stati Uniti[5] (vendite: 500 000 ) Svezia[6] (vendite: 30 000 ) |
Dischi di platino | Australia[7] (vendite: 70 000 ) Belgio[8] (vendite: 50 000 ) Canada[9] (vendite: 100 000 ) Europa[10] (vendite: 1 000 000 ) Norvegia[11] (vendite: 30 000 ) Regno Unito (2)[12] (vendite: 600 000 ) |
Certificazioni FIMI (dal 2009) | |
Dischi d'oro | Italia[13] (vendite: 25 000 ) |
Queens of the Stone Age - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic | [1] |
The Guardian | [14] |
Rolling Stone | [15] |
Ondarock[2] | Pietra miliare |
Songs for the Deaf è il terzo album in studio del gruppo musicale statunitense Queens of the Stone Age, pubblicato il 27 agosto 2002 dalla Interscope Records.[16]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Songs for the Deaf è l'album che diede piena visibilità ai Queens of the Stone Age. Con la presenza alla batteria di Dave Grohl (Nirvana, Foo Fighters),[1] il disco venne pensato dal chitarrista e cantante Josh Homme come concept album, ispirato dai suoi frequenti viaggi in macchina attraverso il deserto californiano, nel quale la radio della macchina cambiava frequentemente stazione, sintonizzandosi su radio ad ispirazione religiosa o che trasmettevano musica orribile. Il tema delle radio è ripreso varie volte durante l'ascolto dell'album. Troviamo infatti intermezzi radiofonici all'interno di molti dei pezzi del disco.
Dal punto di vista musicale, l'album riprende in parte gli stili del precedente Rated R, con canzoni più pesanti (You Think I Ain't Worth a Dollar...., First It Giveth, Go with the Flow), ben supportate dal drumming di Grohl, ed altre più psichedeliche (The Sky Is Fallin', God Is in the Radio).
Songs for the Deaf fu il primo disco a regalare ai Queens of the Stone Age un certo successo commerciale, raggiungendo il 17º posto nella classifica Billboard 200 negli Stati Uniti[17] e il 4º nella Official Albums Chart nel Regno Unito[18] nel 2002. È considerato da molti critici il capolavoro della band, nonché uno dei migliori lavori dell'intero panorama stoner.[19]
Il disco contiene la traccia fantasma pregap The Real Song for the Deaf, che è essenzialmente la traccia 0, all'inizio del 1º brano. Questa traccia non è presente su tutte le edizioni dell'album e per ascoltarla occorre mandare indietro la prima traccia fino a -1:35, dove si sente una voce metallica dire: "Huh?! What?!" per poi cominciare. Inoltre, alla fine del brano A Song for the Deaf, dopo una pausa, è presente un breve estratto da Feel Good Hit of the Summer, contenuto nel precedente Rated R, le cui parti vocali sono però sostituite da delle risate.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi e musiche di Josh Homme e Nick Oliveri, eccetto dove indicato.
- You Think I Ain't Worth a Dollar, but I Feel like a Millionaire – 3:12 (Josh Homme, Mario Lalli)
- No One Knows – 4:38 (Josh Homme, Mark Lanegan)
- First It Giveth – 3:18
- A Song for the Dead – 5:52
- The Sky Is Fallin' – 6:15
- Six Shooter – 1:19
- Hangin' Tree – 3:06
- Go with the Flow – 3:07
- Gonna Leave You – 2:50
- Do It Again – 4:04
- God Is in the Radio – 6:04
- Another Love Song – 3:16
- A Song for the Deaf – 6:42 (Josh Homme, Nick Oliveri, Mark Lanegan)
- Mosquito Song – 5:38 – traccia fantasma
- Tracce bonus nell'edizione europea
- Everybody's Gonna Be Happy – 2:35 (Ray Davies) – cover dei The Kinks
- Tracce aggiuntive nell'edizione britannica con DVD
- Monsters in the Parasol (Live at The Troubadour)
- No One Knows (Live at The Troubadour)
- The Lost Art of Keeping a Secret (Live at The Troubadour)
- Quick and to the Pointless (Live at Vintage Vinyl)
- Queens of the Fucking Stone Age
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Hanno partecipato alle registrazioni, secondo le note di copertina:[20]
- Gruppo
- Josh Homme – voce, chitarra
- Nick Oliveri – basso, voce in You Think I Ain't Worth A Dollar, But I Feel Like a Millionaire, Six Shooter, Gonna Leave You, Another Love Song
- Dave Grohl – batteria, percussioni
- Mark Lanegan – voce in Song For the Dead, Hanging Tree, God Is In the Radio, Song For the Deaf; chitarra, cori
- Altri musicisti
- Gene Trautmann – batteria
- Dean Ween – chitarra
- Alain Johannes – organo, chitarra, lap steel guitar
- Natasha Shneider – organo, pianoforte, lap steel guitar
- Chris Goss – chitarra, voce
- Anna Lenchantin – strumenti ad arco
- Paz Lenchantin – strumenti ad arco
- Brendon McNichol – lap steel guitar
- Molly Maguire – fisarmonica
- John Gove – fiati
- Kevin Porter – fiati
- Brad Kintscher – fiati
- C-Minus, Twiggy Ramirez, Dave Catching, Blag Dahlia, Casey Chaos, Chris Goss – dj radio
- Produzione
- Josh Homme – produzione
- Eric Valentine – produzione (eccetto tracce 5 e 10)
- Adam Kasper – produzione (tracce 5 e 10), registrazione aggiuntiva (tracce 2, 8, 9 e 13), missaggio
- Trevor Whatever – assistenza tecnica
- Alain Johannes – missaggio (traccia 15)
- Joe Marlett – ingegneria del suono
- Kevin Szymanski – ingegneria del suono
- Brian Gardner – mastering
- Nick Raskulinecz – missaggio radio broadcast
- Amdrew Alekel – assistenza al missaggio radio broadcast
- Hutch – montaggio audio, direzione artistica
- Bob Brunner "Mates" – preproduzione
- Dan Druff – tecnico chitarra
- Gersh – tecnico batteria
- Nigel Copp – fotografia
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2002) | Posizione massima |
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Australia | 7 |
Canada[17] | 1 |
Regno Unito[18] | 4 |
Stati Uniti[17] | 17 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Stephen Thomas Erlewine, Songs for the Deaf, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ a b c Fabio Guastalla, Queens of the Stone Age - Songs for the Deaf, su Ondarock, 29 agosto 2021. URL consultato il 16 settembre 2021.
- ^ (DE) Queens Of The Stone Age – Songs For The Deaf – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart, su Recorded Music NZ. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato il 28 agosto 2015).
- ^ (EN) Queens of the Stone Age - Songs for the Deaf – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ (SV) Queens of the Stone Age – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2003 Albums, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2008, su Ultratop. URL consultato il 24 novembre 2022.
- ^ (EN) Songs fro the Deaf – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2008, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 20 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2013).
- ^ (NO) Trofeer 1993 - 2011, su ifpi.no, IFPI Norge. URL consultato il 31 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
- ^ (EN) Songs for the Deaf, su British Phonographic Industry. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ Songs for the Deaf (certificazione), su FIMI. URL consultato il 18 gennaio 2021.
- ^ (EN) Dave Simpson, Queens of the Stone Age: Songs for the Deaf, su The Guardian, 23 agosto 2002. URL consultato il 30 ottobre 2015.
- ^ (EN) Arion Berger, Songs for the Deaf, in Rolling Stone.
- ^ Federico Guglielmi, Rock 2001-2010: 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, n. 36, Stemax Coop, estate 2011.
- ^ a b c (EN) Queens of the Stone Age – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 28 marzo 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ a b (EN) Official Albums Chart Top 100 – 01 September 2002 - 07 September 2002, su Official Charts Company. URL consultato il 28 marzo 2023.
- ^ R. Bertoncelli, 2006, p. 964.
- ^ Note di copertina di Songs for the Deaf, Queens of the Stone Age, Interscope Records, 493 436-2, CD, 2002.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Riccardo Bertoncelli, Cris Thellung, Ventiquattromila dischi. Guida a tutti i dischi degli artisti e gruppi più importanti, Baldini Castoldi Dalai, 2006, ISBN 978-88-6018-151-0, ..
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Songs for the Deaf, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Songs For The Deaf, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Songs for the Deaf, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Songs for the Deaf, su Metacritic, Red Ventures.
- Album stoner rock
- Album dei Queens of the Stone Age
- Album del 2002
- Album hard rock
- Album certificati disco d'oro in Germania
- Album certificati disco d'oro in Nuova Zelanda
- Album certificati disco d'oro negli Stati Uniti d'America
- Album certificati disco d'oro in Svezia
- Album certificati disco di platino in Australia
- Album certificati disco di platino in Belgio
- Album certificati disco di platino in Canada
- Album certificati disco di platino in Europa
- Album certificati disco di platino in Norvegia
- Album certificati due volte disco di platino nel Regno Unito
- Album certificati disco d'oro in Italia
- Concept album