Silvio Sibona
Silvio Sibona | |
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Nascita | Rivarolo Ligure, 22 settembre 1911 |
Morte | Nowo Postojalowka, 20 gennaio 1943 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Artiglieria |
Specialità | Alpini |
Reparto | Gruppo "Mondovì" del 4º Reggimento artiglieria da montagna |
Anni di servizio | 1938-1942 |
Grado | Capitano di complemento |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Grecia Campagna italiana di Russia |
Battaglie | battaglia delle Alpi Occidentali |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959) [1] | |
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Silvio Sibona (Rivarolo Ligure, 22 settembre 1911 – Nowo Postojalowka, 20 gennaio 1943) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Rivarolo Ligure, provincia di Genova, il 22 settembre 1911, figlio di Mario e Teresa Fantini.[2][3] Studente universitario presso la facoltà di ingegneria dell'Università di Genova, nel luglio 1932 fu arruolato nel Regio Esercito ed ammesso a frequentare la Scuola allievi ufficiali di complemento di Bassano del Grappa e nel novembre successivo ottenne la nomina a sottotenente dell'arma di artiglieria.[4] Assegnato al 4º Reggimento artiglieria da montagna, venne posto in congedo nell'ottobre 1934. Richiamato in servizio attivo il 10 giugno 1940 nel 2º Reggimento artiglieria da montagna, partecipò alle operazioni di guerra alla frontiera alpina occidentale e dal marzo 1941 combatté sul fronte greco-albanese.[4] Rientrato al 4º Reggimento artiglieria da montagna della 4ª Divisione alpina "Cuneense" e promosso capitano, divenne vicecomandante della 10ª batteria del gruppo "Mondovì" e nel luglio 1942 partiva per l'Unione Sovietica al seguito dell'ARMIR.[4] Verso la fine dell'anno assunse il comando della 11ª batteria.[4] Cadde in combattimento a Nowo Postojalowka il 20 gennaio 1943, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto del Presidente della Repubblica 8 aprile 1949.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965, p.177.
- ^ Combattenti Liberazione.
- ^ a b Bianchi, Cattaneo 2011, p.381.
- ^ a b c d Bianchi, Cattaneo 2011, p.382.
- ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 15 aprile 1949, Esercito registro 11, foglio 173.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 176.
- Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Ugo Mursia, 1994, ISBN 88-425-1746-1.
- Giovanni Messe, La guerra al fronte russo, Milano, Ugo Mursia Editore, 2005, ISBN 88-425-3348-3.
- Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, Torino, Einaudi Ragazzi, 2001, ISBN 88-7926-359-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Vincenti (militare)
- Giuseppe Mendozza
- Luigi Manfredi
- Francesco Cazzulini
- Italo D'Eramo
- Francesco Ferrero (militare)
- Andrea Gerbolini
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sibona, Silvio, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 marzo 2023.
- Sibona, Silvio, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.
- Giuseppe Martelli, Sibona, Silvio, su Noi Alpini. URL consultato il 31 marzo 2023.
- Sibona, Silvio, su Italiani in guerra. URL consultato il 31 marzo 2023.