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Significant Other

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Significant Other
album in studio
ArtistaLimp Bizkit
Pubblicazione22 giugno 1999
Durata62:47
Dischi1
Tracce16
GenereAlternative metal[1]
Rap metal[1]
Nu metal[2]
Rap rock[1]
Post-grunge[1]
Hard rock[1]
Funk metal[1]
EtichettaFlip, Interscope
ProduttoreTerry Date, Limp Bizkit
Registrazione1998–1999
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroArgentina (bandiera) Argentina[3]
(vendite: 30 000 )
Austria (bandiera) Austria[4]
(vendite: 25 000 )
Belgio (bandiera) Belgio[5]
(vendite: 25 000 )
Germania (bandiera) Germania[6]
(vendite: 250 000 )
Svizzera (bandiera) Svizzera[7]
(vendite: 25 000 )
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (2)[8]
(vendite: 140 000 )
Canada (bandiera) Canada (6)[9]
(vendite: 600 000 )
Europa (bandiera) Europa[10]
(vendite: 1 000 000 )
Messico (bandiera) Messico[11]
(vendite: 150 000 )
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda (2)[12]
(vendite: 30 000 )
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[13]
(vendite: 100 000 )
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[14]
(vendite: 100 000 )
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (7)[15]
(vendite: 7 000 000 )
Limp Bizkit - cronologia
Singoli
  1. Nookie
    Pubblicato: 15 giugno 1999
  2. Re-Arranged
    Pubblicato: 12 ottobre 1999
  3. N 2 Gether Now
    Pubblicato: 9 novembre 1999
  4. Break Stuff
    Pubblicato: 2 maggio 2000

Significant Other è il secondo album in studio del gruppo musicale statunitense Limp Bizkit, pubblicato il 22 giugno 1999 dalla Flip Records e dalla Interscope Records.

Nel 2023 la rivista Loudwire l'ha inserito al quattordicesimo posto nella sua lista dei 50 migliori album nu metal di sempre.[16]

Dopo il successo dell'umoristica cover di Faith di George Michael, i Limp Bizkit decisero di registrare il seguito dell'album di debutto Three Dollar Bill, Yall$, non vedendo di buon occhio le etichette di "scoperta dei Korn" e di gruppo da cover; il gruppo cominciò a scrivere testi per un album che riguardasse le controversie nate dalla notorietà appena raggiunta. Il produttore Terry Date, noto per aver lavorato con gruppi come Pantera, White Zombie e Deftones, fu scelto dai Limp Bizkit per la produzione di Significant Other. Il chitarrista Wes Borland sostenne che Date "non doveva occuparsi della musica di per sé ma di aspetti puramente tecnici, del compito di apportare suoni facili da mettere in cassetta, cosa che gli riusciva alla perfezione."[17] Il gruppo cominciò subito a registrare brani dopo la conclusione del Family Values Tour, malgrado il parere sfavorevole della Interscope Records, che gli aveva consigliato di prendere pausa.[17]

Insieme al debutto Three Dollar Bill, Yall$, si tratta di uno dei pochi lavori del gruppo ad aver ricevuto l'apprezzamento della critica specializzata.[1][2][18] A causa di contrasti interni e delle successive inversioni di tendenza discografiche, i lavori seguenti hanno invece ricevuto critiche negative o miste, fino alla diminuzione progressiva delle vendite dichiarate.

Significant Other vendette 10 milioni di copie e debuttò alla posizione numero 1 di Billboard, con oltre 600 000 copie vendute nella prima settimana.[2] Grazie al successo dell'album e dei suoi singoli, i Limp Bizkit parteciparono alla seconda edizione del Family Values Tour e alla terza di Woodstock 1999, a fianco dei loro mentori Korn e di Kid Rock. La loro esibizione a Woodstock fu molto contestata, per via di episodi di violenza provocati, secondo molti, proprio da incitamenti del gruppo di Fred Durst.

Il clip di Break Stuff fu premiato come miglior video rock, agli MTV Video Music Awards del 2000.

L'album si fa notare per una maggiore contaminazione hip hop rispetto al precedente.[18] Inoltre è il lavoro dei Bizkit che conta più collaborazioni esterne: con Jonathan Davis dei Korn, Scott Weiland degli Stone Temple Pilots (che cantano entrambi in "Nobody like You"), Aaron Lewis degli Staind ("No Sex"), Method Man dei Wu-Tang Clan ("N 2 Gether Now"), il VJ di MTV Matt Pinfield (nell'interludio "Radio Sucks" successivo all'"Outro") e Les Claypool dei Primus (suona il basso in "Trust?" e canta e suona il basso nell'interludio "The Mind of Les" successivo a "Radio Sucks")[19]. C'è anche un breve intervento di Anita Durst, la madre di Fred, nella traccia fantasma "My Billygoat" successiva a "9 Teen 90 Nine".[19]

I testi delle canzoni sono incentrati sul fallito rapporto tra il cantante del gruppo e la sua fidanzata di allora:[2] infatti "significant other", in lingua inglese, indica in sociologia una persona legata sentimentalmente con un'altra.[1]

Significant Other ricevette critiche largamente positive. Il giornalista di Entertainment Weekly David Browne considerò l'album "un'opera riuscita di rock postmoderno." Robert Christgau diede menzione speciale all'album ed elogiò soprattutto le tracce Just like This ed N 2 Gether Now, ritenendole "capaci di riassumere in pochi minuti le sonorità del disco." L'autore di AllMusic Stephen Thomas Erlewine considerò l'album "molto più ambizioso e multidimensionale, in fatto di generi, rispetto al precedente Three Dollar Bill, Yall$."

In altre recensioni successive, l'autore di About.com Tim Grierson diede all'album 4 stelle su 5, considerandolo "una sega circolare di rozzezza, chitarre metal e rap bianco, immaturo e rude ma alquanto tosto."[20] Rolling Stone e la sua guida diedero all'album tre stelle e mezzo su cinque. Un giudizio meno favorevole giunse dall'autore Martin Charles Strong, che diede all'album 5 stelle su 10 nel libro The Essential Rock Discography.[21] Nel 2014 la rivista Revolver considerò Significant Other "uno dei più maledettamente piacevoli album hard rock di tutti i tempi", e lo annoverò nella lista personale dei dieci migliori album nu metal.[22]

Edizione standard

Testi e musiche di Fred Durst e Limp Bizkit, eccetto dove indicato.

  1. Intro – 0:37
  2. Just like This – 3:35
  3. Nookie – 4:49 – contiene una traccia fantasma senza titolo
  4. Break Stuff – 2:46
  5. Re-Arranged – 5:54 – contiene un campionamento da I Know You Got Soul di Eric B. & Rakim, quindi Eric Barrier, Charles Bobbit, John Brown, Bobby Byrd e William Griffin, che hanno composto il brano, compaiono nei crediti del booklet
  6. I'm Broke – 3:59 – contiene una traccia fantasma senza titolo
  7. Nobody like You – 4:20 (Fred Durst, Jonathan Davis, Scott Weiland, Wes Borland,John Otto, Sam Rivers)
  8. Don't Go Off Wandering – 3:59
  9. 9 Teen 90 Nine – 4:36 – contiene la traccia fantasma My Billygoat
  10. N 2 Gether Now – 4:49 (Fred Durst, Method Man, Chris "DJ Premier" Martin)contiene una traccia fantasma senza titolo
  11. Trust? – 4:59 – contiene una traccia fantasma senza titolo
  12. No Sex – 3:54 (musica: Wes Borland/John Otto/Sam Rivers/Brendan O'Brien)
  13. Show Me What You Got – 4:26
  14. A Lesson Learned – 2:40
  15. Outro – 7:18 – contiene le tracce fantasma Radio Sucks e The Mind of Les
  16. Untitled – 0:06 – traccia fantasma
  • Nell'edizione digitale dell'album i brani Outro e Radio Sucks sono tracce separate (Radio Sucks si intitola Rant (Matt Pinfield)) e manca The Mind of Les.
CD bonus nell'edizione speciale britannica

Le prime tre tracce furono registrate dal vivo nell'edizione del Family Values Tour del 1999.

  • Audio
  1. Break Stuff (Live) – 4:02
  2. Re-Arranged (Live) – 4:55
  3. Nookie (Live) – 6:42
  • Video
  1. Break Stuff
Tracce demo non pubblicate
  1. Hell of a Band – 2:08
  2. Don't Remember – 5:52
  3. Instrumental – 3:59
  4. Turn Me Loose (feat. Eminem) – 5:03
  5. Prop the DJ – 0:42
  6. No Control – 5:46
  7. Don't Go Off Wandering (feat. Serj Tankian) (Demo) – 4:04

Tutte queste tracce si trovano nel bootleg Significant Demos in Hell.

Gruppo
Altri musicisti

Classifiche di fine anno

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Classifica (1999) Posizione
Australia[28] 38
Belgio (Fiandre)[29] 98
Stati Uniti[30] 9
Classifica (2000) Posizione
Australia[31] 21
Austria[32] 29
Belgio (Fiandre)[33] 13
Germania[34] 41
Nuova Zelanda[35] 18
Paesi Bassi[36] 43
Stati Uniti[37] 22
Classifica (2001) Posizione
Regno Unito[38] 85
Stati Uniti[39] 192
  1. ^ a b c d e f g h (EN) Stephen Thomas Erlewine, Significant Other, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 7 marzo 2023.
  2. ^ a b c d Tommaso Iannini. Nu metal. Giunti Editore, 2003, ISBN 88-09-03051-6. pp. 56-57-58
  3. ^ (ES) Certificaciones, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 19 gennaio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  4. ^ (DE) Limp Bizkit - Significant Other – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 7 marzo 2023.
  5. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2000, su Ultratop. URL consultato il 23 novembre 2022.
  6. ^ (DE) Limp Bizkit – Significant Other – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 settembre 2021.
  7. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 7 marzo 2023.
  8. ^ (EN) 2000 Accreds (PDF), su Dropbox, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  9. ^ (EN) Limp Bizkit Significant Other – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 7 marzo 2023.
  10. ^ IFPI Platinum Europe Awards – 2001, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 7 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  11. ^ (ES) Certificaciones, su amprofon.com.mx, Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 13 settembre 2021. Digitare "Significant Other" in "Título".
  12. ^ (EN) Official Top 40 Albums: 16 October 2000, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  13. ^ (NL) Goud & Platina, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 14 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2018).
  14. ^ (EN) Significant Other, su British Phonographic Industry. URL consultato il 7 marzo 2023.
  15. ^ (EN) Limp Bizkit - Significant Other – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 28 febbraio 2022.
  16. ^ (EN) Rae Lemeshow-Barooshian, Top 50 Nu-Metal Albums of All-Time, su Loudwire, 3 gennaio 2023. URL consultato il 4 gennaio 2023.
  17. ^ a b Colin Devenish, Limp Bizkit, St. Martin's, 2000, pp. 95–113, ISBN 0-312-26349-X.
  18. ^ a b Piero Scaruffi, Limp Bizkit: biografia, su scaruffi.com. URL consultato il 17 ottobre 2010.
  19. ^ a b c Scritti nel booklet.
  20. ^ Limp Bizkit Significant Other Review - Review of Limp Bizkit Album Significant Other, su rock.about.com, 22 giugno 1999. URL consultato il 13 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2012).
  21. ^ Martin Charles Strong, Limp Bizkit, in The Essential Rock Discography, 8th, Open City Books, 2006, p. 638, ISBN 1-84195-860-3.
  22. ^ Aaron Burgess, 10 Nu-Metal Albums You Need to Own, in Revolver, NewBay Media, 9 settembre 2014.
  23. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Limp Bizkit – Significant Other, su Ultratop. URL consultato il 7 marzo 2023.
  24. ^ a b (EN) Limp Bizkit – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 7 marzo 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  25. ^ (EN) Limp Bizkit - Discography, su irish-charts.com. URL consultato il 7 marzo 2023.
  26. ^ (EN) Significant Other - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 7 marzo 2023.
  27. ^ (HU) Album Top 40 slágerlista: 2000. 31. hét 2000. 07. 31. - 2000. 08. 06., su Hivatalos Magyar Slágerlisták. URL consultato il 7 marzo 2023.
  28. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 1999, su ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  29. ^ (NL) Jaaroverzichten 1999, su Ultratop. URL consultato il 7 marzo 2023.
  30. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 1999, su Billboard. URL consultato il 7 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  31. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2000, su ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  32. ^ (DE) Jahreshitparade Alben 2000, su austriancharts.at. URL consultato il 7 marzo 2023.
  33. ^ (NL) Jaaroverzichten 2000, su Ultratop. URL consultato il 7 marzo 2023.
  34. ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 2000, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  35. ^ (EN) Year End Charts - 2000, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  36. ^ (NL) Jaaroverzichten - Album 2000, su Dutch Charts. URL consultato il 7 marzo 2023.
  37. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2000, su Billboard. URL consultato il 7 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
  38. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2001, su Official Charts Company. URL consultato il 7 marzo 2023.
  39. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 2001, su Billboard. URL consultato il 7 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).

Collegamenti esterni

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