Shinshô Hanayama
Shinshō Hanayama (花山 信勝?, Hanayama Shinshō; Kanazawa, 3 dicembre 1898 – 20 marzo 1995) è stato uno scrittore e religioso giapponese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Hanayama fu un profondo studioso, erudito e professore all'Università imperiale di Tokyo, che si interessò di svariati campi e discipline culturali, oltre a svolgere per tutta la vita il culto buddhista con il ruolo di sacerdote.[1][2]
Approfondì lungamente, durante la sua formazione culturale e spirituale, l'interpretazione buddhista diffusa dal principe Shotoku (574-621).[2][3]
Tra le sue occupazioni più conosciute vi fu quella che intraprese nell'immediato secondo dopoguerra a Sugamo, come religioso addetto al servizio presso le carceri giapponesi, dove erano rinchiusi alcuni reduci dalla guerra[4] appena conclusasi, accusati di atrocità ed in procinto di essere giudicati dal tribunale militare internazionale.[1][5]
Una volta terminato questo suo lavoro di guida spirituale,[6] Hanayama decise di redigere e di far pubblicare sia gli estratti del diario che quotidianamente compilava nelle sue mansioni di 'cappellano', includente la parte essenziale del suo rapporto con i soldati ed i politici incriminati, sia una selezione degli scritti eseguiti dai detenuti fino al giorno della loro esecuzione, avvenuta il 23 dicembre 1948.[2]
Questo suo progetto uscì alle stampe nel 1949 intitolato Hewa no Hakken - Sugamo no Sei to Shi no Kiroku ("La scoperta della pace - Ricordi di vita e di morte di Sugamo"), e riscosse un grande consenso di critica e di pubblico, grazie alla sua mirabile ed innegabile importanza storica, ma anche al suo spessore umano e letterario.[1]
Il libro è stato pubblicato anche in Italia nel 1954 con il titolo La via della pace - tre anni nelle prigioni di Sugamo con i criminali di guerra giapponesi e nel 1975 con il titolo La via dell'Eternità[5]: come seppero morire i criminali di guerra giapponesi, secondo la traduzione francese di Pierre Pascal e con presentazione di Giovanni Artieri.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- La via della pace - tre anni nelle prigioni di Sugamo con i criminali di guerra giapponesi (平和の発見 : 巣鴨の生と死の記錄) - Heiwa no hakken : Sugamo no sei to shi no kiroku, 1954; Traduzione di Giuseppe Morichini.
- Bibliografia del Buddhismo, 1961.
- La storia del juzu, 1962.
- Buddhismo giapponese. Saggi d'introduzione al Buddhismo giapponese, 1962.
- La storia del Buddhismo giapponese, 1966.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c A. T., «Hasegawa, Shinshô», in le muse: enciclopedia di tutte le arti, 5: Filar-Holbe, Novara, Istituto geografico De Agostini, 1965, pp. 477-478.
- ^ a b c Tsuyoshi Komano, Separating war criminals from Yasukuni could help fulfill Tojo's final wish for peace, in The Asahi Shimbun, 16 agosto 2015. URL consultato il 20 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2015).
- ^ Klautau, Orion, Between Essence and Manifestation: Shōtoku Taishi and Shinran during the Fifteen-year War (1931-1945), in 2012 nendo kenkyū hōkokusho 二〇一二年度研究報告書 [Research Report for the Fiscal Year 2012], edited by Ryūkoku Daigaku Ajia Bukkyō Bunka Kenkyū Sentā 龍谷大学アジア仏教文化研究センター, 2013.
- ^ Julius Evola, Lo Zen e l'Occidente, in Oriente e Occidente: Le collaborazioni a East and West, 1950-1960, Roma, Edizioni Mediterranee, 2001, p. 99.
- ^ a b Geminello Alvi, La preghiera dell'impiccato, in la Repubblica, 9 gennaio 1997, p. 37.
- ^ Genome Radio Times 1923 - 2009: The way of deliverance, su BBC Genome. URL consultato il 10 dicembre 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) R.J.C.Butow, Japan's decision to surrender, Stanford University Press, 1954.
- Enrico Nistri, Il processo di Tokio e il sacrificio del Giappone, in Idea: mensile di cultura e impegno civile, n. 5-6, maggio-giugno 1978, p. 58.
- (EN) S.Wilson, Prisoners in Sugamo and their Campaign for Release, 1952–1953, taylor & Francis, 2011.
- (EN) N.Yamaguchi, Writing New Japan in Sugamo, 1948-1952: The Allied Occupation and Conflicted Democracy, The Prison Journal, 2013.
- Geminello Alvi, Shinshō Hanayama: buddhista, in Eccentrici, Milano, Adelphi Edizioni, 2015, pp. 38-41.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 60454807 · ISNI (EN) 0000 0000 8244 6110 · LCCN (EN) n83057602 · GND (DE) 1140370987 · J9U (EN, HE) 987007303565605171 · NDL (EN, JA) 00006984 |
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