Sepia latimanus
Sepia latimanus | |
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Seppia gigante del reef | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Cephalopoda |
Sottoclasse | Coleoidea |
Superordine | Decapodiformes |
Ordine | Sepiida |
Famiglia | Sepiidae |
Genere | Sepia |
Specie | S. latimanus |
Nomenclatura binomiale | |
Sepia latimanus Quoy & Gaimard, 1832 |
La seppia gigante del reef (Sepia latimanus Quoy & Gaimard, 1832[1]), nota anche come seppia del reef, è un mollusco cefalopode della famiglia Sepiidae, diffuso nelle barriere coralline dell'Indo-Pacifico.
È la specie di seppia più grande e diffusa nei reef tropicali, nonché la più comune e conosciuta di tutta l'area indo-pacifica; è nota per le sue incredibili capacità di cambiare colore per mezzo dei cromatofori, e per la sua caccia con l'ipnosi. Con la seppia gigante australiana, è la specie di seppia più grande al mondo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]S. latimanus è, dopo la seppia gigante australiana, la più grande seppia vivente. Questa specie può raggiungere i 50 cm di lunghezza del mantello e pesare fino a 10 kg.[2]
L'aspetto è quello comune a tutte le seppie. È dotata di un corpo allungato con mantello di forma circondato da pinne ondeggianti che si uniscono sulla punta favorendo il movimento dell'animale. Il resto del corpo è composto da due grandi occhi e otto piccole braccia che nascondono al centro un becco corneo simile a quello di un pappagallo e due tentacoli più lunghi che presentano le ventose solo all'apice e vengono estroflessi con uno scatto velocissimo per catturare le prede. Dentro il mantello, dove è presente la conchiglia interna del mollusco nota volgarmente come "osso di seppia", l'animale può riempirsi e svuotarsi d'acqua a proprio piacimento in maniera tale da cambiare livello di profondità. Il loro osso di seppia è arrotondato alle estremità, con una superficie dorsale convessa che si appiattisce all'estremità anteriore[2].
Il colore è estremamente variabile; come la maggior parte dei cefalopodi, può cambiare il colore e la consistenza della propria pelle per mezzo di pigmenti, i cromatofori. Comunemente sono di colore marrone chiaro o giallastro con macchie bianche screziate; i maschi a volte sono marrone scuro, in particolare durante il corteggiamento e l'accoppiamento. Le loro braccia hanno bande bianche longitudinali che appaiono come ampie macchie bianche quando sono estese; alcune hanno bande marroni longitudinali fino alla testa. Il mantello può avere un segno di sella con piccole macchie; ha anche strette bande trasversali marroni e strisce e macchie in grassetto, bianche. Gli occhi sono contornati di giallo. Le pinne sono pallide con strisce bianche che si estendono sul mantello e strette bande bianche lungo i margini esterni[2].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La seppia del reef si trova nell'Indo-Pacifico tropicale[3], dal Mozambico meridionale in tutta l'area dell'Oceano Indiano, nello Stretto di Malacca, nelle Isole Melanesiane, nel Mar Cinese Meridionale e Orientale, nel Mare delle Filippine e in Giappone fino al Kyushu meridionale. Si trovano anche in Indonesia dal sud all'Australia nordoccidentale e nordorientale e attraverso le acque dell'Australia settentrionale fino alla Grande Barriera Corallina meridionale, il Mar dei Coralli, Palau, Guam, Nuova Caledonia, Fiji e Isole Cocos (Keeling)[2].
Il suo habitat principale sono le barriere coralline tropicali, dalla superficie fino a circa 30 m di profondità, ma anche in zone sabbiose e letti di alghe, ma sempre nei pressi del reef. Grazie alla sua formidabile abilità di cambiare colore, S. latimanus si è adattata perfettamente al coloratissimo ambiente delle madrepore tropicali[2].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Come tutte le seppie è un mollusco predatore, che passa gran parte della sua giornata in cerca di prede nella barriera corallina. La seppia del reef è anche una preda comune di predatori più tenaci, come murene, cernie o squali del reef e altri grossi pesci di barriera come Caranx melampygus . Evita i predatori confidando nelle eccezionali doti mimetiche, ma se si sente aggredita può fuggire rilasciando un getto di inchiostro.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di piccoli pesci e crostacei, specialmente granchi e aragoste. S. latimanus caccia durante il giorno e sembra che ipnotizzi le prede con le sue bande colorate ritmiche[2]. Con una continua oscillazione e variazione del colore delle braccia la preda si ferma ipnotizzata, facilitando la predazione alla seppia che, estroflettendo i due lunghi tentacoli muniti di ventose, la cattura portandola al becco corneo. [4].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si accoppia in acque poco profonde tra gennaio e maggio; Durante la stagione riproduttiva, i maschi stabiliscono un territorio, difendendo un'area di corallo nel reef dove le femmine depongono le uova dopo l'accoppiamento. Il corteggiamento è altamente ritualizzato e comporta sorprendenti manifestazioni visive, con repentini cambi di colore. Questa specie si accoppia testa a testa e il maschio pone le spermatofore su una membrana della femmina, vicino alla bocca. I maschi spesso proteggono le femmine per allontanare gli altri maschi. Le loro uova, deposte dalla femmina tra i coralli del genere Acropora, si induriscono dopo essere state deposte, il che le rende difficili da estrarre dai coralli per i predatori. Si schiudono in 38-40 giorni; come spesso succede tra i Cefalopodi, la femmina muore poco dopo la schiusa. Quando si schiudono, i giovani si nascondono tra i coralli e le macerie di corallo e spesso imitano le foglie di mangrovia con i loro colori mimetici[2].
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Bouchet, Philippe (2023), Sepia latimanus, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 16 novembre 2024.
- ^ a b c d e f g (EN) Broadclub Cuttlefishes ~ MarineBio Conservation Society, su marinebio.org, 2017-05-18CDT11:42:44-05:00. URL consultato il 12 giugno 2021.
- ^ Computer Generated Species Distribution Map, su aquamaps.org. URL consultato il 12 giugno 2021.
- ^ Natures Master of Disguise | Planet Earth: Blue Planet II | Saturdays @ 9/8c on BBC America. URL consultato il 12 giugno 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sepia latimanus
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