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Saverio Costantino Amato

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«Io la guardai, ella mi guardò: i nostri cuori s’intesero, ed ella se n’andò»

Saverio Costantino Amato (Nocera Inferiore, 4 marzo 1816Nocera Inferiore, 9 novembre 1837) è stato un poeta e scrittore italiano.

Saverio Costantino Amato nacque e morì a Nocera Inferiore[1], da Costantino Amato e Raffaella Guarna. Secondo Gennaro Orlando[2] la sua passione per le lettere nacque quando lesse un libro del Metastasio. Per approfondire i suoi studi si recò a Napoli dove, sotto l'ala protettrice del marchese Basilio Puoti, cominciò giovanissimo una collaborazione con diverse riviste letterarie dell'epoca, sia napoletane (Ore solitarie, L'Omnibus, Il Veliero, L'Iride, Il Globo areostatico, Il Globo) che non (nel 1836 pubblicò alcune opere sulla rivista milanese La fama).

Di salute cagionevole morì di tubercolosi[3] a Nocera nel 1837 a soli ventuno anni[4].

Le sue opere furono raccolte dal marchese Puoti e pubblicate sotto il titolo di Prose e versi postume, nel 1838.

L'opera trovò vari apprezzamenti[5], soprattutto nello scrittore Francesco Mastriani, che citò il poeta e i suoi versi in diversi romanzi, tra i quali I misteri di Napoli[6].

«Non sappiamo come gli venisse tra le mani una raccolta di prose e di poesie del giovine poeta napolitano, Saverio Costantino Amato, al quale facemmo un cenno altrove. Questi componimenti dell'Amato piacquero tanto al nostro trilustre poeta, che imparolli tutti a mente. Una gran somiglianza era tra le anime di questi due giovani poeti, che in breve età lasciarono questa trista dimora della terra.»

Una seconda raccolta di opere dell'Amato fu messa alle stampe molti anni dopo. Si tratta delle Novelle storiche, raccolte da Carlo Catanzaro e pubblicate nel 1888[7].

Un'opera omnia relativa a Saverio Costantino Amato è stata pubblicata nel 2018.

  1. ^ Dopo lo scioglimento di Nocera dei Pagani la città si chiamò Nocera Corpo nel 1816 quando Saverio Costantino nacque e si chiamava Nocera, nel 1837 quando per un breve periodo Nocera Corpo e Nocera San Matteo (attuali Nocera Inferiore e Nocera Superiore), furono riunificate (cfr. Gennaro Orlando, Storia di Nocera de' Pagani, vol. III, Napoli, 1888).
  2. ^ Gennaro Orlando, Storia di Nocera de' Pagani, Napoli, vol. III, 1888, p. 353
  3. ^ "Morì di tisi il dì 9 novembre di quest'anno", Michele Baldacchini, Brevi notizie intorno a Saverio Costantino Amato, in: Prose e versi di Saverio Costantino Amato, Napoli, 1838, pp. 5-10. L'articolo è datato al 20 dicembre 1837.
  4. ^ L'epitaffio sulla sua tomba fu scritto da Basilio Puoti (cfr. Gennaro Orlando, Storia di Nocera de' Pagani, Napoli, vol. III, 1888, p. 354).
  5. ^ Rivista critica italiana, in AA. VV. Il Raccoglitore italiano e straniero, ossia rivista mensuale europea di belle arti, bibliografia e varietà, Anno III, parte L, Milano 1836, p. 549-568; AA. VV., Catalogo dei novellieri italiani in prosa raccolti e posseduti da Giovanni Papanti, Volume 1, Livorno, 1871, pag. 10; Francesco Saverio Arabia, I tempi, la vita, i costumi, gli amici, le prose e poesie scelte di Francesco Saverio: studio sulla Napoli letteraria dal 1820 al 1860, 1903.
  6. ^ L'influenza dell'Amato nell'opera di Mastriani è comprovato anche dalle parole del figlio dello scrittore, che lo cita tra gli autori che più hanno avuto influenza nella formazione del padre: Allo studio della filosofia… egli accoppiò quello della letteratura, nel tempo in cui fu fiorentissimo presso di noi, la mercé degli eletti ingegni del Puoti, del De Sanctis, del S. C. Amato pel quale ebbe speciale affetto ed ammirazione; da Filippo Mastriani, Cenni sulla vita e sugli scritti di Francesco Mastriani, Napoli, 1891, p. 5.
  7. ^ Opera che ha continuato ad avere fortuna essendo stata pubblicata nuovamente nel 2010.
  • Gennaro Orlando, Storia di Nocera de' Pagani, Napoli, 1888.
  • Francesco Belsito, Vita e Opere di Saverio Costantino Amato, Sant'Egidio del Monte Albino, D'Amico Editore, 2018, ISBN 978-88-99821-33-3.

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