Salmo 40
Il salmo 40 (39 secondo la numerazione greca) costituisce il quarantesimo capitolo del Libro dei salmi.
Esegesi
[modifica | modifica wikitesto]Il protagonista del salmo, nella prima parte del testo, inneggia alla fedeltà di Dio ricordando l'aiuto ricevuto in passato e la fiducia posta nell'intervento divino. Nella seconda parte del testo, l'orante chiede un nuovo intervento del Signore.[1] Per San Paolo questo salmo è riferito a Gesù Cristo ed è posto come un simbolico inizio del cammino di giustificazione.[2] Questa visione cristologica dei versetti 7 - 9, è presente nella lettera agli Ebrei in cui Paolo descrive un nuovo culto verso Dio fatto di ascolto della parola, di ricerca della volontà divina e di concreto impegno volto a realizzarla.[3]
Nell'arte
[modifica | modifica wikitesto]In ambito musicale, gli U2 hanno pubblicato il brano musicale 40 basato su questo salmo.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Salmo 40 (39) Dio mio, non tardare, su beeblalo.com. URL consultato il 1º luglio 2022.
- ^ Papa Francesco, Meditazione mattutina nella cappella della domus sanctae Matrhae - Il cibo di Gesù, su vatican.va, 27 gennaio 2015. URL consultato il 1º luglio 2022.
- ^ Salmi, su bibbiaedu.it. URL consultato il 1º luglio 2022.
- ^ Bono, p. X.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bono, Introduzione, in Salmi, Torino, Einaudi, 2000, ISBN 8806154249, OCLC 801154491.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene la traduzione riveduta Diodati del 1821 del salmo 40
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