Rosa × damascena
Rosa × damascena | |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Sottofamiglia | Rosoideae |
Tribù | Roseae |
Genere | Rosa |
Specie | Rosa × damascena |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Genere | Rosa |
Specie | Rosa × damascena |
Nomenclatura binomiale | |
Rosa × damascena Herrm., 1762 | |
Sinonimi | |
Rosa di Damasco, rosa di Castiglia |
La rosa di Damasco (Rosa × damascena Herrm., 1762), anche nota come rosa di Castiglia, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee[1][2][3].
È un ibrido artificiale ottenuto dall'incrocio R. gallica × R. moschata[1][4][5].
I fiori sono rinomati per il loro profumo e vengono utilizzati in profumeria per la fabbricazione dell'olio di rosa e l'acqua di rose. I petali della rosa di Damasco sono commestibili: possono infatti essere usati per aromatizzare il cibo, come guarnizione e utilizzati per la preparazione di tisane. La rosa di Damasco viene anche usata per la preparazione del gulkand.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La rosa di Damasco è un fiore coltivato e che non si trova più allo stadio selvaggio. Sebbene la tradizione faccia provenire il fiore dal Medio Oriente, test genetici indicano che essa si tratta in realtà di un ibrido di rosa moschata incrociata con il polline della specie fedtschenkoana. Si presume pertanto che l'origine del fiore sia da rintracciare nell'area pedemontana dell'Asia centrale.[6]
Alcuni ritengono che la rosa damascena fu portata dalla Siria all'Europa grazie al crociato francese Roberto I di Dreux, che prese parte all'assedio di Damasco del 1148 durante la seconda crociata. Il nome della rosa si riferisce all'omonima città siriana, nota per il suo acciaio, i tessuti e le rose.
Altri resoconti riportano invece che furono gli antichi romani a esportare la rosa presso le loro colonie in Inghilterra. Qualcuno riporta che il medico del re Enrico VIII donò al sovrano una rosa di Damasco intorno al 1540.[7]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La rosa di Damasco è un arbusto dall'aspetto informale a foglie decidue che può raggiungere un'altezza pari a 2,2 metri. I suoi fusti sono ricoperti da spine robuste e curve e da setole rigide. Le foglie sono pennate, con cinque (raramente sette) foglioline. Le rose hanno una colorazione che spazia dal rosa chiaro al rosso chiaro e i suoi fiori, di dimensioni relativamente piccole, crescono in gruppi.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Esistono due principali varietà di rosa di Damasco:[4]
- R. × damascena nothovar damascena – ha una breve stagione di fioritura e perdura solo in estate.
- R. × damascena nothovar semperflorens – ha una stagione di fioritura più lunga, che si estende fino all'autunno.
Quella di Damasco ha assunto un posto di rilievo fra le rose da giardino e da essa provengono altri tipi di rosa fra cui la rosa di Ispahan, l'ibrida rosa × centifolia, così come la rosa di Bourbon, quella di Portland e quelle ibride perpetue. La cultivar conosciuta come Rosa gallica trigintipetala o Rosa damascena Trigintipetala è considerata un sinonimo di Rosa × damascena.[8] Esiste anche la varietà semi-doppia a fioritura conosciuta come celsiana.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]Nelle culture persiane, mediorientali e indiane le rose di Damasco costituiscono una spezia e un ingrediente aromatico e vengono usate per la preparazione di vari alimenti fra cui l'acqua di rose, usata per condire la carne, il cosiddetto ras el hanout marocchino e la polvere di rose, che serve a insaporire le salse. Fra i piatti a base di rosa si possono citare il pollo alla rosa della cucina persiana, il lokum, il tè zuhurat, la confettura di rose, nonché diversi tipi di latticini fra cui yogurt, gelati e il risolatte alla rosa.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Rosa × damascena, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'8/11/2022.
- ^ (EN) Rosa × damascena, su plants.usda.gov. URL consultato il 27 giugno 2019.
- ^ (EN) "BSBI List 2007 (XLS), su bsbi.org.uk. URL consultato il 27 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
- ^ a b (EN) Autori vari, New RHS Dictionary of Gardening, Macmillan, 1992.
- ^ (EN) P. Harkness, The Rose: An Illustrated History. Firefly, Firefly, 2003.
- ^ (EN) Hikaru Iwataa et al., Triparental Origin of Damask Roses, in Gene, vol. 259, dicembre 2000, pp. 53-59.
- ^ (EN) George Palmer Putnam, The World's Progress; a Dictionary of Dates: Being a Chronological and Alphabetical Record of All Essential Facts in the Progress of Society, from the Creation of the World to the Present Time with a Chart, G. P. Putnam, 1877, p. 387.
- ^ (EN) Taxon: Rosa gallica L. f. trigintipetala Dieck Synonym of Rosa × damascena Herrm., su npgsweb.ars-grin.gov. URL consultato il 27 giugno 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rosa damascena
- Wikispecies contiene informazioni su Rosa damascena
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Rose (Rosa damascena Miller), su gernot-katzers-spice-pages.com. URL consultato il 27 giugno 2019.
- (EN) Roses of Constantinople, Kazanlik and Church of Saint Theodosia, su pallasweb.com. URL consultato il 27 giugno 2019.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85035563 · GND (DE) 4340542-3 · J9U (EN, HE) 987007540965905171 |
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