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Rodger Wilton Young

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Rodger
Rodger Young in divisa da sergente.
NascitaTiffin, 28 aprile 1918
MorteMunda, 31 luglio 1943
Cause della morteFuoco nemico
Luogo di sepolturaMcPherson Cemetery, Clyde, Ohio
Dati militari
Paese servitoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forza armataUnited States Army
CorpoFanteria
Unità148th Infantry Regiment della 37th Infantry Division
RepartoCompagnia "B"
Anni di servizio1939-1943
Gradosoldato semplice
GuerreSeconda guerra mondiale
DecorazioniMedal of Honor
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Rodger Wilton Young (Tiffin, 28 aprile 1918Munda, Nuova Georgia, 31 luglio 1943) è stato un militare statunitense, era un fante dell'esercito degli Stati Uniti d'America durante la seconda guerra mondiale che fu ucciso mentre copriva la ritirata del suo plotone.

Per la sua azione, ha ricevuto la più alta decorazione militare degli Stati Uniti, la Medal of Honor.

Gioventù e studi

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Young nacque nel 1918 a Tiffin,[1] da Nicholas and Ester Young.[2] Ha avuto tre fratelli e una sorella. Per la maggior parte della sua gioventù visse nella città di Green Springs, ma in seguito la sua famiglia si trasferì a Clyde. L'abitudine di cacciare da giovane migliorò la sua mira.[1]

Sebbene di piccola statura era un buon atleta e mentre era alle scuole superiori tentò l'ammissione nella squadra di Football americano. Inizialmente non venne accettato, ma successivamente i suoi sforzi e il suo entusiasmo convinsero l'allenatore a lasciargli giocare qualche partita.[2]

Durante un incontro di pallacanestro subì una seria ferita alla testa in seguito al contatto con un avversario. L'incidente causò un danno significativo al suo udito e alla sua vista, che peggiorarono gradualmente portandolo ad abbandonare la scuola nell'ultimo anno.[2]

Servizio militare

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Young, sapendo che i suoi problemi di salute gli avrebbero fatto fallire l'esame medico di ammissione nell'esercito, fece domanda per la Ohio National Guard nel 1939.[2] Venne accettato nonostante il suo cattivo udito e vista e assegnato alla Compagnia "B", 148th Infantry Regiment del 37th Infantry Division.[3] Nonostante la bassa statura[1][2] e il fatto che indossasse occhiali era considerato un buon soldato dai suoi colleghi.[3]

Seconda guerra mondiale

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Nell'ottobre 1940 Young e la sua unità furono attivate per il servizio federale in seguito ai preparativi per la seconda guerra mondiale. All'epoca,[3] Young era un caporale che addestrava le nuove reclute nelle armi da fuoco leggere. In seguito a una promozione a sergente venne messo a comando di una squadra di fanteria.[1] Poco dopo l'Attacco di Pearl Harbor nel 1942, il 148th fu imbarcato per le Figi e quindi per le Isole Salomone per l'addestramento prima dello sbarco sull'isola controllata dai giapponesi di Nuova Georgia. Per quest'epoca il suo udito e la sua vista erano talmente deteriorate che Youg, temendo di essere un problema per i suoi sottoposti, chiese la retrocessione a soldato semplice.[3][4]

Inizialmente il comandante della compagnia pensò che Young stesse simulando per evitare il combattimento, ma dopo che un esame medico confermò che era quasi sordo venne retrocesso.[2] Il dottore che condusse l'esame raccomandò che Young fosse inviato a un ospedale da campo per essere curato, Comunque non volendo mancare gli sbarchi, Young chiese di rimanere con la sua squadra[2] e il comandante accettò la sua richiesta.[3]

Il 31 luglio durante la battaglia di Munta Point Young fu assegnato a una pattuglia di 20 uomini inviata alle 16:00 per effettuare una ricognizione del territorio controllato dai giapponesi. Mentre la pattuglia stava tornando alle linee statunitensi, dopo aver completato la sua missione, cadde in un'imboscata giapponese.[2] Cinque soldati giapponesi asserragliati in un postazione con una mitragliatrice distante 75 iarde (69 m) su terreno più elevato impediva la loro avanzata. Due soldati furono uccisi dalla prima raffica e Young venne ferito. Durante un tentativo di attacchi sui fianchi due altri soldati furono uccisi. A questo punto il comandante della pattuglia ordinò la ritirata.[5] Young ignorò l'ordine di ritirata e iniziò a strisciare verso la postazione giapponese. Pur essendo ferito una seconda volta continuò ad avanzare attirando il fuoco nemico lontano dalla sua squadra. Una volta vicino Young iniziò a rispondere al fuoco con il suo fucile e tirando granate a mano ferendo o uccidendo la maggior parte dei soldati nella postazione, ma venne a sua volta nuovamente colpito e ucciso.[2] Grazie alla sua azione il plotone poté ritirarsi senza ulteriori perdite.[4]

Army Medal of Honor.

Il 6 gennaio 1944 venne presentata alla famiglia di Young la Medal of Honor,[2] con la seguente motivazione:[5]

(EN)

«On July 31, 1943, the infantry company of which Pvt. Young was a member, was ordered to make a limited withdrawal from the battle line in order to adjust the battalion's position for the night. At this time, Pvt. Young's platoon was engaged with the enemy in a dense jungle where observation was very limited. The platoon suddenly was pinned down by intense fire from a Japanese machinegun concealed on higher ground only 75 yards away. The initial burst wounded Pvt. Young. As the platoon started to obey the order to withdraw, Pvt. Young called out that he could see the enemy emplacement, whereupon he started creeping toward it. Another burst from the machinegun wounded him the second time. Despite the wounds, he continued his heroic advance, attracting enemy fire and answering with rifle fire. When he was close enough to his objective, he began throwing handgrenades, and while doing so was hit again and killed. Pvt. Young's bold action in closing with this Japanese pillbox and thus diverting its fire, permitted his platoon to disengage itself, without loss, and was responsible for several enemy casualties»

(IT)

«Il 31 luglio 1943 fu ordinato alla compagnia di fanteria alla quale apparteneva il soldato Young di effettuare una ritirata limitata dalla linea di battaglia per correggere la posizione del battaglione durante la notte. In quel momento il plotone di Young era impegnato con il nemico in un terreno di folta jungla con visibilità molto limitata. Il plotone venne inizialmente bloccato dal fuoco intenso di una mitragliatrice giapponese posta su terreno più elevato a sole 75 iarde di distanza. La raffica iniziale ferì il soldato Young. Mentre il plotone iniziava ad obbedire all'ordine di ritirata il soldato Young disse che poteva vedere la postazione nemica ed iniziò ad avanzare verso di essa. Venne ferito da un'altra raffica. Nonostante le ferite continuò la sua eroica avanzata attraendo il fuoco nemico e rispondendo con il suo fucile. Quando fu abbastanza vicino all'obbiettivo iniziò a tirare granate a mano, venendo colpito e ucciso mentre lo faceva. L'audace azione di Young nell'avvicinarsi alla postazione e distraendone il fuoco permise al suo plotone di disingaggiarsi senza perdite e fu responsabile di diverse perdite nemiche»

Il corpo di Young venne trasferito negli Stati Uniti nel 1949 ed è stato seppellito nel cimitero McPherson a Clyde.[7]

The Ballad of Rodger Young (info file)
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Il corso di infiltrazione notturna dell'United States Army Infantry School a Fort Benning è intitolato a Young. Superare il corso è un prerequisito per diplomarsi; i soldati strisciano su terreno sabbioso e fangoso mentre un istruttore spara raffiche di mitragliatrice M60 o M240B sopra le loro teste. Il Recreation Center di Fort Benning ha una placca in suo onore.[2]

Nel 1945 Frank Loesser scrisse The Ballad of Rodger Young ("La ballata di Rodger Young").[4] A quell'epoca era un soldato inquadrato nell'Army's Radio Production Unit. La rivista Life pubblicò nel numero del 5 marzo 1945, il testo e la partitura della ballata in un articolo su Young.[8] L'articolo di Life insieme al rimpatrio della salma nel 1949 resero popolare la musica. Sia Burl Ives, che Nelson Eddy registrarono una loro versione alla fine del 1949. L'11 marzo 1959 venne cantata dal tenore Dennis Day nel Jack Benny Program alla radio. Dopo la canzone Jack Benny fece un discorso in onore di Young.[9]

Un progetto di case per veterani nel 1946 a Los Angeles fu chiamato Rodger Young Village, fino alla metà degli anni cinquanta quando fu distrutto.[10] Nel sito di addestramento dell'Ohio National Guard di Camp Perry, c'è un poligono di tiro battezzato in onore di Young. Camp Perry ospita il National Rifle & Pistol Championships.[2]

Young viene brevemente menzionato nel racconto breve La lunga guardia (The Long Watch, 1949) di Robert A. Heinlein. Nel romanzo di Heinlein Fanteria dello spazio (Starship Trooper), con il quale vinse l'Hugo nel 1959, il protagonista è imbarcato sul trasporto truppe TFCT Rodger Young e la ballata compare diverse volte come segnale di radunata della fanteria.[11] Heinlein incluse anche una "nota storica" nella quale cita la motivazione della Medal of Honor di Young. Anche nell'adattamento cinematografico di Paul Verhoeven compare la nave "No. 176 Rodger Young".[2]

  1. ^ a b c d Rodger W. Young, su ohiohistorycentral.org, Ohio History Central. URL consultato il 7 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2012).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m Rodger Young: Little Man, Big Hero [collegamento interrotto], su homeofheroes.com, Home of Heroes. URL consultato il 20 maggio 2020.
  3. ^ a b c d e The Ballad of 'Rodger Young': An Infantry Private Who Became a Hero Inspires a Stirring New Song, in Life, 5 marzo 1945, p. 111. URL consultato il 7 luglio 2010.
  4. ^ a b c Tillman, 2006, p. 100.
  5. ^ a b Sgt. Rodger Wilton Young, su militaryhallofhonor.com. URL consultato il 17 maggio 2020.
  6. ^ (EN) Private RODGER YOUNG, U.S. Army, 148th Infantry, 37th Infantry Division – Congressional Medal of Honor Foundation, su themedalofhonor.com. URL consultato il 12 giugno 2020.
  7. ^ (EN) Scott Wilson, Resting Places: The Burial Sites of More Than 14,000 Famous Persons, 3d ed., McFarland, 22 agosto 2016, ISBN 978-0-7864-7992-4.
  8. ^ Loesser Writes for Infantry, in Life, 5 marzo 1945, p. 111. URL consultato il 7 luglio 2010.
  9. ^ Leff 2006, p. 158.
  10. ^ Young, Baseline Tenants Moved, in Valley Times, North Hollywood, Calif., 4 marzo 1954.
  11. ^ Heinlein 1997, pp. 345-352.

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Collegamenti esterni

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