Coordinate: 40°07′N 15°26′E

Roccagloriosa

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Roccagloriosa
comune
Roccagloriosa – Stemma
Roccagloriosa – Veduta
Roccagloriosa – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoRoberto Cavalieri (Insieme per Roccagloriosa ed Acquavena) dal 15-05-2023
Territorio
Coordinate40°07′N 15°26′E
Altitudine430 m s.l.m.
Superficie40,56 km²
Abitanti1 567[2] (31-3-2022)
Densità38,63 ab./km²
FrazioniAcquavena
Comuni confinantiAlfano, Camerota, Celle di Bulgheria, Laurito, Rofrano, San Giovanni a Piro, Torre Orsaia
Altre informazioni
Cod. postale84060
Prefisso0974
Fuso orarioUTC 1
Codice ISTAT065107
Cod. catastaleH412
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona D, 1 582 GG[4]
Nome abitantirocchetani o roccaglorensi
Patronosan Giovanni Battista[1]
Giorno festivo24 giugno[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccagloriosa
Roccagloriosa
Roccagloriosa – Mappa
Roccagloriosa – Mappa
Posizione del comune di Roccagloriosa all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Roccagloriosa ('A Rocca in dialetto cilentano meridionale) è un comune italiano di 1 567 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Geografia fisica

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Il territorio di Roccagloriosa si trova al centro di una regione geograficamente ben definita, che include le valli del Mingardo e del Bussento e si affaccia sul Golfo di Policastro. Questo comprensorio risulta racchiuso in un gruppo di rilievi: il Monte Scuro e il Monte Sacro a ovest, il massiccio del Cervati a nord e il Monte Rotondo a est. Tale disposizione permette di considerare la zona un'entità con caratteristiche peculiari nell’ambito cilentano. Il comprensorio è collegato da una serie di valichi attraverso i rilievi citati con le aree confinanti, vale a dire il territorio velino e Moio della Civitella a nord-ovest, il Vallo di Diano a nord e il Lagonegrese a est. La dorsale del Monte Capitenali, dove sorge il comune, costituisce uno spartiacque fra la valle del Mingardo e la valle del Bussento.[5]

Con la sua piccola frazione di Acquavena, è inserita nel territorio del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'Umanità nel 1998.

Origini del nome

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La tradizione popolare vuole che il nome di Roccagloriosa sia il composto del latino Rocca,-ae e Gloriosa. Il primo termine sta ad indicare la collocazione strategica del paese, per secoli una roccaforte, il secondo sottolinea la venerazione per la gloriosa Maria di Nazareth, madre di Gesù.

Sulla collina denominata "Le Chiaie" sono stati ritrovati reperti databili all'età del Bronzo (II millennio a.C.). Testimonianze più importanti risalgono all'età del ferro (VIII-VI secolo a.C.), in cui nella zona si sviluppò un insediamento stagionale. A partire dal V secolo a.C. si sviluppò un abitato, formato da case a pianta rettangolare allungata, posate su uno zoccolo di pietra. Dal IV al III secolo a.C. si costituisce un perimetro difensivo dell'abitato, cioè una cinta muraria costruita con blocchi di calcare, che lascia all'esterno la necropoli. All'interno della cittadina così fortificata le abitazioni si dispongono in isolati rettangolari.[5]

Su un frammento di tavola bronzea rinvenuto durante gli scavi archeologici, databile al IV-III secolo a.C., è stato ritrovato uno statuto riguardante l'ordinamento istituzionale civile dell'antica cittadina, testimoniando quindi una notevole complessità della vita civile e amministrativa del popolo dei Lucani.[5]

Nel I secolo a.C., i superstiti alla distruzione di Orbitania eressero un nuovo insediamento, non lontano dal primo, su uno costone di roccia chiamato Armo. L'insediamento si chiamò Patrìzia, l'odierna Rocchetta, cittadina che visse fino al IV secolo d.C.

Alla fine del IV secolo, il generale Stilicone sbarcò con i suoi soldati nel golfo di Policastro, trovò la zona adatta per l'accampamento delle sue truppe. Queste si diedero al saccheggio e alla distruzione degli abitati vicini, e gli abitanti di Patrizia furono costretti a fondersi col nucleo originario: da questa unione nacque un nuovo insediamento, intorno ad una chiesetta del 412 dedicata alla Madonna, zona ancora oggi chiamata Rocca.

Nel VI secolo, in seguito alle invasioni bulgare, presso la Rocca venne costruito un castello, e si costituirono gli abitati di Aquavena, Celle Bulgheria e Rocchetta.

Resti del castello di Roccagloriosa

Nel 590 fu conquistata dai Longobardi, che ingrandirono il castello. Nel XIII secolo questo era uno dei castra exempia di Federico II di Svevia, e se ne riservava l'affidamento direttamente alla casta regnante.

In epoca moderna, il castello dovette subire il saccheggio delle truppe napoleoniche, il 3 agosto 1806. Questo fu incendiato e devastato, per poi essere in buona parte demolito negli anni '50 del XX secolo.

Nello stesso periodo Celle ottenne l'autonomia amministrativa.

Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Torreorsaja, appartenente al distretto di Vallo del regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Torre Orsaja, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Chiesa di San Giovanni: costruita nell'XI secolo, fu restaurata nel 1763 per la terza volta. All'interno otto altari con stemma delle famiglie gentilizie che ne avevano il patronato. La cripta ospitò i defunti fino al 1831.
  • Chiesa della Gloriosa: costruita nel 412, è la chiesa più antica del comune, dedicata alla Gloriosa Madre di Dio. Fu distrutta dai francesi nel 1806 e nel 1848 da un terremoto.
  • Chiesa di San Nicola: del XVII-XVI secolo, ampliata nel XVII e XVIII secolo.
  • Chiesa di Santa Maria dei Martiri.
  • Chiesa del Rosario.
  • Cappella di Sant'Angelo.
  • Cenobio di San Mercurio.
  • Chiesa del Carmine (fraz. Acquavena) XVI-XVII secolo
  • Chiesa della Potentissima (fraz. Acquavena) XV-XVI secolo

Architetture civili

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  • Palazzo De Caro.
  • Palazzo Cavalieri.
  • Palazzo Balbi.
  • Palazzo De Curtis.
  • Palazzo Marotta.
  • Palazzo Bortone.
  • Palazzo Pappafico.
  • Palazzo la Quercia.

Architetture militari

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  • Castello.

Aree archeologiche

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

L'Antiquarium locale custodisce numerosi reperti archeologici che risalgono al IV e al III secolo a.C.[8].

Infrastrutture e trasporti

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  • Strada statale 18 Tirrena Inferiore
  • Strada provinciale 17/a Bosco-Acquavena-S.Cataldo.
  • Strada provinciale 17/b Bivio S.Cataldo-Celle di Bulgheria-Poderia-Ponte Mingardo.
  • Strada provinciale 19 Torre Orsaia-Roccagloriosa (loc. S.Cataldo).
  • Strada provinciale 62 Innesto SP 19-Abitato di Roccagloriosa.
  • Strada provinciale 430/d Roccagloriosa-Svincolo di Policastro Bussentino.

Amministrazione

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Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Roccagloriosa.
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1952 Raffaele Marotta Democrazia Cristiana Sindaco
1952 1958 Domenico Finamore Partito Socialista Italiano Sindaco
1958 1968 Giovanni Tambasco Partito Socialista Italiano Sindaco
1968 1971 Silvestro Prota Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco
1971 1972 Francesco Alfinito commissario prefettizio Sindaco
1972 1977 Silvestro Prota Partito Socialista Democratico Italiano Sindaco
1977 1990 Carmine Balbi Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1992 Giovanni Scavariello Democrazia Cristiana Sindaco
1992 1993 Francesco Salurso commissario prefettizio Sindaco
1993 2002 Maria Balbi Democrazia Cristiana Sindaco
2002 2007 Gerardino Cavaliere L'Ulivo Sindaco
2007 2012 Giuseppe Balbi Lista Civica Sindaco
2012 2013 Giuseppina Supino commissario prefettizio Sindaco
2013 2018 Nicola Marotta Lista Civica (Centro-sinistra) Sindaco
2018 in carica Giuseppe Balbi Lista Civica Sindaco

Altre informazioni amministrative

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Il comune fa parte della Comunità montana Bussento - Lambro e Mingardo

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele.

  1. ^ a b Roccagloriosa, su Comuni italiani. URL consultato il 17 maggio 2023.
  2. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ a b c Maurizio Gualtieri, Roccagloriosa: i Lucani sul golfo di Policastro, 3ª ed., Lombardi editori, 2012, ISBN 88-7260-139-8, OCLC 55651941.
  6. ^ I siti archeologici del Cilento. Roccagloriosa: un esempio da seguire… con cautela (parte I), su giornaledelcilento.it (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012)., AREA ARCHEOLOGICA ROCCAGLORIOSA, su gioventu.provincia.salerno.it (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ Cilento on the Road | ROCCAGLORIOSA, su cilentontheroad.it. URL consultato il 4 luglio 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito del comune, su comune.roccagloriosa.sa.it. URL consultato il 21 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2016).
Controllo di autoritàVIAF (EN239635993 · LCCN (ENn91104358 · GND (DE4500526-6 · BNF (FRcb12302728r (data) · J9U (ENHE987007567751905171
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