Ritratti del coraggio
Ritratti del coraggio | |
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Titolo originale | Profiles in Courage |
Autore | John Fitzgerald Kennedy |
1ª ed. originale | 1957 |
1ª ed. italiana | 1960[1] |
Genere | saggio |
Sottogenere | biografico |
Lingua originale | inglese |
Ritratti del coraggio (Profiles in Courage)[1] è un libro del 1955 scritto da John Fitzgerald Kennedy, allora giovane senatore, che ha consentito all'autore di vincere il Premio Pulitzer per la biografia e autobiografia nel 1957.[2]
In realtà l'opera fu commissionata dal padre Joseph P. Kennedy a un ghost writer che poté servirsi della consulenza dell'ambasciata americana di Londra, con lo scopo di contrastare le accuse che John fosse solo un playboy.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il libro descrive gli atti di coraggio e d'integrità di otto senatori degli Stati Uniti e si snoda attraverso tutta la storia del Senato americano. Nel racconto si mettono a fuoco profili di senatori che hanno attraversato le linee tracciate dal loro partito oppure che hanno sfidato l'opinione pubblica per fare ciò che ritenevano fosse giusto, subendone perciò gravi critiche e perdite di popolarità. Viene, dunque, esaltato il valore dell'opinione personale del rappresentante politico, che - in circostanze eccezionali - potrebbe richiedergli di mettere a repentaglio persino la sua carriera politica.
«Senza voler togliere nulla a quel genere di coraggio che porta alcuni uomini a morire, non dobbiamo dimenticare quegli atti di coraggio grazie ai quali gli uomini vivono; il coraggio della vita quotidiana è spesso uno spettacolo meno grandioso del coraggio di un atto definitivo, ma resta pur sempre una miscela magnifica di trionfo e di tragedia... Un uomo fa il suo dovere, a dispetto delle conseguenze personali, nonostante gli ostacoli, i pericoli e le pressioni, e questo è il fondamento della moralità umana; in qualsiasi sfera dell'esistenza un uomo può essere costretto al coraggio, quali che siano i sacrifici che affronta seguendo la propria coscienza: la perdita dei suoi amici, della sua posizione, delle sue fortune e persino la perdita della stima delle persone che gli sono care. Ogni uomo deve decidere da sé stesso qual è la via giusta da seguire; le storie che si raccontano sul coraggio degli altri ci insegnano molte cose, possono offrirci una speranza, possono farci da modello, ma non possono sostituire il nostro coraggio... per quello ogni uomo deve guardare nella propria anima.»
Il libro è stato ampiamente celebrato ed è diventato un best seller negli Stati Uniti; in seguito è stato trasformato in una serie televisiva messa in onda sulla rete NBC durante la stagione televisiva 1964-1965.
Fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1955 da Harper & Brothers di New York ed in Italia per la prima volta dall'editore Il Borghese nel 1960.
Theodore Sorensen nel 2008, all'interno della propria autobiografia Counselor[4], ha dichiarato di essere stato per alcune parti il coautore del libro, ma sul punto esiste da tempo una diatriba che non è mai stata chiarita.
Kennedy comunque era già noto per essere stato nel 1940 l'autore di Why England Slept.
Elenco delle biografie
[modifica | modifica wikitesto]- John Quincy Adams, Senatore (1803-1808) del Massachusetts (più tardi Presidente degli Stati Uniti), ricordato per essersi distaccato dal Federalist Party.
- Daniel Webster, del Massachusetts, ricordato per il suo discorso sulle leggi del Compromesso del 1850
- Thomas Hart Benton, senatore del Missouri, per essersi opposto alle leggi sull'estensione della schiavitù.
- Sam Houston, del Texas, per aver parlato contro il Kansas-Nebraska Act del 1854 e per essersi opposto alla secessione del Texas, cosa che gli costò il posto di governatore.
- Edmund G. Ross, del Kansas, per aver votato a favore di Andrew Johnson nell'impeachment.
- Lucius Lamar, del Mississippi, che sostenne Charles Sumner
- George Norris, del Nebraska, che si oppose a Joseph Gurney Cannon e parlò a favore della neutralità degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale.
- Robert Taft, dell'Ohio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Catalogo SBN, su sbn.it. URL consultato il 27 ottobre 2011.
- ^ Radio Radicale: “Ritratti del coraggio” di John Fitzgerald Kennedy, su luciomalan.it. URL consultato l'8 ottobre 2022.
- ^ Michael Burleigh, La genesi del mondo contemporaneo. Il crollo degli imperi coloniali 1945-1965, Feltrinelli, 2013, pp. 473-474.
- ^ Theodore Sorensen, Counselor: A Life at the Edge of History, 2008
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John Fitzgerald Kennedy, Ritratti del coraggio, Edizioni de Il Borghese, 1960
- Lanfranco Palazzolo, Kennedy Shock, Kaos Edizioni, settembre 2010
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ritratti del coraggio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Profiles in Courage, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Ritratti del coraggio, su Goodreads.
- foto della prima edizione, su fedpo.com.