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Rita Josefa Pujalte Sánchez

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Beata Rita della Vergine Addolorata
 

Religiosa

 
NascitaAspe, 18 febbraio 1853
MorteCanillejas, 20 luglio 1936
Venerata daChiesa cattolica
BeatificazioneRoma, 10 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II
Ricorrenza20 luglio

Rita Josefa Pujalte Sánchez, in religione Rita della Vergine Addolorata (Aspe, 18 febbraio 1853Canillejas, 20 luglio 1936), è stata una religiosa spagnola della congregazione delle Suore della Carità del Sacro Cuore di Gesù. Fucilata durante la guerra civile spagnola, è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II nel 1998.

Fin dalla giovinezza dimostrò una certa propensione alla vita religiosa: appartenne all'associazione delle Figlie di Maria, al terz'ordine secolare francescano, alla Società San Vincenzo e fu catechista.

Entrò nella congregazione delle Suore della Carità del Sacro Cuore di Gesù nel 1888; nel 1900 succedette alla fondatrice, Isabel Larrañaga Ramírez, come superiora generale dell'istituto.

Nel 1928, lasciato il governo della congregazione, si ritirò nel collegio di Santa Susanna di Madrid.

Era cieca e costretta a letto quando, nel 1936, i repubblicani occuparono il suo convento: la Pujalte Sánchez fu presa insieme con la consorella Francisca, anch'ella ammalata, condotta nei pressi del cimitero di Canillejas e fucilata.

Morta in odore di santità, nel 1954 il suo corpo fu riesumato dal cementerio de la Almudena, trovato incorrotto e traslato nella cappella della casa generalizia della congregazione: fu avviato il processo di beatificazione.

Il 7 luglio 1997 papa Giovanni Paolo II ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sul martirio della religiosa.

È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 10 maggio 1998 in Piazza San Pietro a Roma: nella stessa cerimonia sono state proclamate beate altre martiri della guerra civile spagnola (la consorella Francisca Aldea Araujo, sette visitandine di Madrid e María Sagrario de San Luis Gonzaga), Nimatullah Youssef Kassab Al-Hardini e María Maravillas de Jesús.

Il suo elogio si legge nel Martirologio romano al 20 luglio, giorno del suo martirio.

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Controllo di autoritàVIAF (EN6865151247958644270006 · GND (DE1147233624