Rhombomys opimus
Grande gerbillo | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Gerbillinae |
Genere | Rhombomys Wagner, 1841 |
Specie | R.opimus |
Nomenclatura binomiale | |
Rhombomys opimus Lichtenstein, 1823 | |
Sinonimi | |
Amphiaulacomys, Pliorhombomys, R.o.alaschanicus, R.o.dalversinicus, R.o.fumicolor, R.o.major, R.o.minor, R.pallidus, R.o.sargadensis, R.o.sodalis |
Il grande gerbillo (Rhombomys opimus Lichtenstein, 1823) è un roditore della famiglia dei Muridi, unica specie del genere Rhombomys (Wagner, 1841), diffuso nell'Asia centrale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 150 e 185 mm, la lunghezza della coda tra 130 e 160 mm, la lunghezza del piede tra 36 e 47 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 19 mm e un peso fino a 275 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio presenta un rostro e delle ossa nasali corte e larghe, le creste sopra-orbitali ben sviluppate e le bolle timpaniche moderatamente rigonfie. I denti masticatori superiori sono a crescita continua. Gli incisivi superiori sono attraversati da due solchi longitudinali ciascuno.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
3 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 |
Totale: 16 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è molto densa e soffice. Il corpo è robusto. Le parti superiori sono ocracee, con dei riflessi grigio chiari sulla groppa e più chiari sulle spalle. Le parti ventrali sono biancastre. Il mento è bianco puro. Le orecchie sono fortemente ridotte e densamente ricoperte di peli. Gli artigli sono robusti, adattamento ad una vita fossoria. La pianta dei piedi è densamente ricoperta di peli. La coda è più corta della testa e del corpo, è uniformemente color ruggine con dei peli nerastri all'estremità. Il numero cromosomico è 2n=40.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie fossoria e diurna, attiva dall'alba fino al tramonto. Costruisce elaborati sistemi di cunicoli, con grandi entrate, tunnel profondi e diverse camere utilizzate sia come nidi che come magazzini alimentari. Durante l'inverno queste camere posso raggiungere le dimensioni di circa 2,5 metri di diametro. Vivono in gruppi familiari e diverse famiglie, solitamente fino a 3, possono occupare le stesse tane, sebbene tra di loro rimanga sempre un grado di intolleranza reciproca. Non cade in letargo, ma la sua attività è notevolmente ridotta durante i periodi freddi. Possono effettuare spostamenti anche su distanze fino a 10 km. Quando vengono avvistati dei predatori emettono dei forti richiami, accoppiati a battiti ripetuti sul terreno delle zampe.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di arbusti succulenti, come quelli delle specie di Salsola. Il cibo è solitamente depositato nelle tane ma occasionalmente vengono costruiti dei covoni in superficie con diametro di 2-3 metri e alti fino ad un metro.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce durante tutto l'anno, con una ridotta attività durante l'estate. Le femmine danno alla luce 1-14 piccoli, solitamente però sono 4-7, anche per 6 volte in sei mesi. La gestazione dura 23-32 giorni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale dopo 3-4 mesi. L'aspettativa di vita è di 3-4 anni nelle femmine e 2-3 anni nei maschi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nell'Asia centrale, dalle sponde orientali del Mar Caspio fino alla Mongolia meridionale.
Vive in ambienti desertici e semi-desertici, in particolare nei letti dei fiumi asciutti ricoperti di arbusti. Nella parte meridionale del suo areale è presente anche nei frutteti e nei terrapieni argillosi.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 4 sottospecie[3]:
- R.o.opimus: Kazakistan meridionale e sud-occidentale, Uzbekistan, Turkmenistan, Iran nord-orientale e sud-orientale, Afghanistan nord-occidentale e settentrionale, Tagikistan sud-occidentale, Kirghizistan settentrionale e sud-occidentale; bacino della Zungaria, nella provincia cinese dello Xinjiang settentrionale;
- R.o.giganteus (Büchner, 1889): Provincia cinese dello Xinjiang centrale;
- R.o.nigrescens (Satunin, 1903): Province cinesi della Mongolia interna, Gansu centrale ed orientale, Ningxia; Mongolia meridionale;
- R.o.pevzovi (Heptner, 1939): Province cinesi del Gansu occidentale e Xinjiang sud-orientale.
Una popolazione isolata è presente nella provincia pakistana del Belucistan centro-occidentale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica R.opimus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Rapporti con l'Uomo
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è considerata una piaga, poiché è serbatoio naturale di alcune malattie, danneggia colture, le massicciate dei binari ferroviari e gli argini dei canali di irrigazione. In certe zone è catturata per la sua pelliccia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Shar, S., Lkhagvasuren, D. & Molur, S. 2008, Rhombomys opimus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhombomys opimus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ a b Smith & Xie, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 978-0-8018-5789-8
- Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 978-0-691-09984-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rhombomys opimus
- Wikispecies contiene informazioni su Rhombomys opimus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) great gerbil, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.